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Attualità News Puglia

Maltempo in Puglia, temporali e acquazzoni su tutta la regione: allerta arancione – VIDEO

Maltempo in Puglia, temporali e acquazzoni in arrivo: allerta arancione

Continua il maltempo: la Puglia centrale adriatica è in allerta arancione per rischio idrogeologico e idraulico a partire dalle 14 di oggi e per le successive 6 ore di precipitazioni. Secondo le previsioni della Protezione civile regionale, sono attesi temporali intensi con precipitazioni che potrebbero raggiungere livelli moderati in alcune zone.

DALLE ORE 20:00 DEL GIORNO 20/08/2024 E PER LE SUCCESSIVE 24 ORE È PREVISTA
ALLERTA GIALLA PER RISCHIO IDROGEOLOGICO ED IDROGEOLOGICO PER TEMPORALI SU
TUTTA LA PUGLIA.

Dalle 20 e per le successive 24 ore, invece, è prevista allerta gialla per rischio idrogeologico e per temporali su tutta la regione. Si raccomanda alla popolazione di prestare la massima attenzione e di seguire le indicazioni delle autorità locali. In caso di forti piogge, è consigliabile evitare di uscire di casa se non strettamente necessario e di mettersi al riparo in luoghi sicuri.

A Locorotondo, un forte acquazzone e una tempesta di fulmini, hanno creato disagi alla cittadina. Nel video si può ben vedere come l’acqua scenda senza sosta da una scalinata, allagando così la via.

Pioggia forte a sud est tra Capurso e Valenzano, con grossi ristagni d’acqua per strada. Allagato il sottopasso tra Modugno e lo stadio San Nicola.

Forti raffiche di vento e pioggia sulle spiagge viene segnalata anche a Scansano Jonico, Polidoro e Nova Siri.

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Attualità News Puglia

Dal fiume Tara l’acqua per i campi pugliesi, ma il razionamento non è scongiurato

Rinviato il razionamento di acqua per usi agricoli in Puglia. Lo ha stabilito ieri il tavolo tecnico regionale presieduto dall’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, insieme ad Autorità di bacino, Acquedotto pugliese, consorzi di bonifica Terre d’Apulia e società statale Acque del Sud. La situazione resta molto critica, con invasi a secco e livelli di approvvigionamento ai minimi storici. Il quadro più critico si registra nella provincia Bat nei comuni di Canosa, Loconia, Minervino, ma anche in provincia di Taranto fra Castellaneta e Ginosa.

La soluzione

Ciononostante dal vertice, a cui ha preso parte anche rappresentanti della Prefettura della Bat, è spuntata una soluzione ponte in attesa delle piogge o di altre soluzioni. Per compensare la crisi idrica i soggetti presenti hanno chiuso un accordo che prevede un prelievo straordinario dal fiume Tara di circa 1,2 milioni di metri cubi d’acqua onde sopperire al fabbisogno agricolo delle coltivazioni della sesta provincia. In particolare, il Tara ha una capacità di 24 milioni di metri cubi di cui 22 per uso potabile. Da qui l’idea di utilizzare il quantitativo in surplus attingendo 1,2 milioni sui 2 milioni disponibili. L’operazione sarà gestita da Acquedotto pugliese e, per il momento, eviterà il razionamento dell’acqua nelle campagne.

Le prospettive

Tuttavia la stretta non è del tutto scongiurata e tutto dipenderà dall’evolversi della situazione nelle prossime settimane. Non a caso il tavolo tecnico è stato aggiornato a fine agosto. Il consorzio di bonifica unico, dal canto suo, ha assicurato il potenziamento dei prelievi dai pozzi artesiani con controlli straordinari contro i furti di acqua dalle condotte. Veri e propri atti di pirateria che stanno accadendo in una fase di pre-emergenza idrica.

«Siamo moderatamente soddisfatti del risultato – dichiara l’assessore Pentassuglia – ma la situazione resta molto delicata, da anni la Puglia non si trovava alle prese con una siccità così grave. Paghiamo lo scotto di opere idriche progettate e mai realizzate, il mancato completamento degli impianti per il riuso dei reflui dei depuratori, senza contare i fondi stanziati, circa 350 milioni di euro, per la costruzione di tre dissalatori che non sono mai partiti».

I fondi Fsc

Da qui la necessità di sfruttare il via libera del governo centrale ad un’anticipazione dei fondi Fsc per le infrastrutture idriche da 307 milioni di euro che serviranno ad appaltare opere urgenti per aggiustare condotte, tubazioni, impianti di sollevamento ed altre infrastrutture ammalorate che da anni richiedono manutenzione ordinaria e straordinaria. Resta da capire come mai in una regione sitibonda, da sempre non autosufficiente e costretta a chiedere acqua a Campania, Basilicata e Molise, non abbia mai avuto il buon senso di avviare un piano straordinario di interventi per il settore delle infrastrutture idriche.

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Attualità Bari News

Bari, la denuncia: «Nella giunta Leccese nessuna delega ai mercati. Situazione d’emergenza»

Bari ha una Giunta comunale nuova di zecca, ma ad essere dimenticati sono ancora una volta i mercati. Non nasconde la sua delusione Savino Montaruli, presidente di CasAmbulanti-UniPuglia, che in un intervento ha affermato che la «città di Bari del dopo-Decaro pare svegliarsi da un racconto fiabesco che, nella realtà, si presenta ben diverso da quello osannato, spesso in modo esagerato, ed esaltato da schiere di galoppini e porta voti».

Lo sfogo

Il sindacalista sperava in un nuovo assessorato che facesse chiaro riferimento ai mercati, che svolgono un ruolo chiave per l’economia della città. «Purtroppo la parola mercati è scomparsa completamente dalle deleghe assessorili che preferiscono inneggiare alla fantasia, anche etimologica, nel rappresentare le deleghe fiduciarie assegnate a ciascun assessore comunale – spiega Montaruli – Eppure i mercati di Bari, sia quelli al coperto che scoperti, sono in profonda crisi e non certo da oggi».

La crisi del settore

Nel decennio segnato dall’amministrazione Decaro, spiega il presidente di CasAmbulanti, nel capoluogo pugliese ci sarebbe stato «un progressivo e inarrestabile decadimento» delle attività mercatali. Montaruli parla di un vero e proprio declassamento generale che ha portato alla desertificazione dei mercati a Bari, nonché a un crescente stato di abbandono dei posteggi (più del 25% sarebbero rimasti vuoti), aree mercatali degradate e fatiscenti e trasferimenti bloccati da anni. E ancora, uno dei problemi con cui quotidianamente devono convivere gli ambulanti riguarderebbe la situazione igienico-sanitaria, «ai limiti dell’emergenza», oltre a quello legato all’abusivismo e a un disordine generalizzato.

Un mercato deserto

«Nella giornata di ieri – spiega il sindacalista – nonostante l’evidente calo delle temperature il mercato settimanale del lunedì, in via Portoghese, da anni in attesa del trasferimento, era praticamente vuoto, abbandonato dagli operatori che preferiscono fare gli spuntisti in mercati che il lunedì si svolgono in altri comuni». Un disastro, lo definisce Montaruli. Il segnale di una sconfitta politica che evidenzia un grave problema occupazionale, con conseguenze anche sul piano sociale.

L’appello

«Al neo assessore “ai Mercati”, Pietro Petruzzelli, va il mio invito a convocare immediatamente le sigle di rappresentanza e mettere subito sul tavolo la sua “idea” di Sviluppo Economico. Così come abbiamo fatto in dieci lunghi anni con la sua omologa Carla Palone al Suap, offrendole collaborazione senza mai chiedere nulla in cambio. Per Pietro non sarà una partita di Pa(l)lone», conclude.

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Attualità Foggia News

Aggressione omofoba nel Foggiano, Rizzi (Arcigay): «Sono all’ordine del giorno» – L’INTERVISTA

Ha suscitato rabbia e scalpore l’aggressione omofoba ai danni del 57enne Michel, cittadino di San Giovanni Rotondo. Due minorenni lo hanno prima colpito al volto e poi hanno infierito con calci e pugni quando la vittima era a terra, causandogli un trauma cranico e lesioni maxillofacciali. Dopo le reazioni istituzionali e il sit-in di solidarietà organizzato nel comune garganico, a parlare è la presidente di Arcigay Foggia “Le Bigotte”, Alice Rizzi.

L’aggressione capita a poche settimane da quella avvenuta a Foggia, in piazza Mercato, altrettanto violenta. È lecito pensare a una sorta di effetto emulazione o c’è dell’altro?

«Più che emulazione esiste un problema serio di omotransfobia. Come associazione, facciamo spesso incontri di sensibilizzazione nelle scuole e qui troviamo ragazzini di terza media che dicono che il pride è una pagliacciata: sono frasi che vengono loro dette e che confermano il problema. Bisogna occuparsene e farlo a livello educativo: l’omofobia nel nostro Paese è un fatto culturale e perché cambi occorre affrontarlo con strumenti culturali».

A proposito del sit-in di solidarietà del 16 agosto: molti sostengono che queste risposte pubbliche, di piazza, siano inefficaci. È così?

«Abbiamo sostenuto la manifestazione delle compagne di Koll.Era proprio perché crediamo che le risposte pubbliche invece siano efficaci, intanto perché ricordano all’aggredito che esistono comunità di persone differenti, poi perché fanno capire agli aggressori che non siamo disposti ad abbassare la testa. Quando poi certi fatti accadono in luoghi simbolo, come avvenuto a piazza Mercato, un posto particolarmente conflittuale, allora le manifestazioni hanno ancora più valore».

Sempre Koll.Era ha parlato di episodi di violenza omolesbobitransfobica all’ordine del giorno. È davvero così?

«Sì, le aggressioni sono all’ordine del giorno, per fortuna non tutte sono così gravi come quella di Michel, tanto che alcuni le chiamano micro aggressioni. Tuttavia, per chi vive la marginalità, queste sono aggressioni a tutti gli effetti che fanno male proprio perché vengono ‘scambiate’ con il gioco, lo scherzo o altro. A queste si aggiungono anche episodi di misoginia e maschilismo, anch’essi frequenti. Spesso sono sottovalutati e sottostimati».

Qual è il problema di questi ragazzini violenti?

«Difficile dirlo. Forse va ricercato nelle famiglie, a scuola. Luoghi in cui spesso il seme dell’omotransfobia germoglia. Purtroppo siamo un Paese che ha un codice culturale bigotto e omofobo. Ma tutto ciò che non cambia è destinato a morire e anche la nostra cultura, a piccoli passi, sta cambiando. Noi dobbiamo accompagnare questo cambiamento».

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Attualità News Taranto

Pulsano, a 20 giorni dall’incendio proseguono i controlli nell’area di lido Silvana

Ancora polemiche dopo l’incendio al lido Silvana. Il sindaco Pietro D’Alfonso in una lunga nota ricapitola ciò che è stato fatto e ciò che resta a fare.

«A distanza di 20 giorni dall’incendio dello scorso 30 luglio, proseguono le attività di controllo e monitoraggio delle aree interessate dalle fiamme in località “Lido Silvana” al fine di garantire la massima sicurezza per l’incolumità e la salute pubblica». E aggiunge che sabato 3 agosto «il Comune di Pulsano ha ricevuto i primi verbali di sopralluogo da parte del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco con i quali si accertavano le inagibilità di alcuni immobili privati, tra cui il complesso immobiliare dell’hotel “Eden Park”. Immediatamente, con ordinanze emanate il giorno stesso, il Sindaco disponeva l’inaccessibilità degli edifici già dichiarati inagibili dai Vigili del Fuoco, ordinandone al contempo la messa in sicurezza».

E tre giorni dopo: «il Comune richiedeva ad Arpa Puglia di procedere ad un sopralluogo congiunto con la Asl Taranto, Vigili del Fuoco, Polizia Locale di Pulsano e la Curatela fallimentare che ha la disponibilità del complesso “Eden Park” per verificare la eventuale presenza di materiale nocivo all’interno dell’area interessata dall’incendio, Tanto a seguito sia di quanto emerso nei sopralluoghi effettuati dai Vigili del Fuoco sia della nota trasmessa dalla stessa Arpa il 5 agosto, con cui si evidenziava la possibile presenza di materiale sospetto in area privata».

Non solo nella stessa giornata appena ricevuto la nota di Arpa, l’ufficio Ambiente del Comune di Pulsano incaricava «una ditta specializzata per la realizzazione di una campagna di monitoraggio per la ricerca, in località Lido Silvana, di eventuali fibre di amianto aerodisperse mediante campionamento ambientale con metodologia “SEM”, operazioni, avviate in data 8 agosto, in concomitanza con il sopralluogo effettuato da Arpa Puglia, ed i cui risultati non sono ancora noti».

I campioni

Nella nota si aggiunge che dopo gli accertamenti dell’8 agosto, il 14 agosto l’Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell’Ambiente trasmetteva al Comune di Pulsano relazione con allegati rapporti di prova e verbali di campionamento con cui si rendeva nota la presenza, sui campioni prelevati, di fibre di asbesto (amianto) nell’area privata dell’hotel “Eden Park” «e si raccomandava di provvedere in tempi brevi:- alla bonifica dell’area mediante rimozione di tutti i materiali pericolosi presenti, attività che dovrà essere svolta da una ditta di Bonifica Specializzata;- ad accertare, anche, l’eventuale pericolosità degli altri pluviali posti sul muro esterno della struttura denominata Hotel Parco Verde, di eventuali altri manufatti in amianto presenti nell’area e delle fibre di vetro “lane minerali” rinvenute nel campione di coibentazione combusto prelevato in prossimità del locale ristorante;- all’immediata messa in sicurezza di emergenza al fine di ridurre l’eventuale dispersione di fibre di amianto nella matrice aria».

E così a ferragosto veniva ordinato alla Curatela fallimentare di ottemperare alle prescrizioni contenute nella relazione di Arpa. «Oggi si avranno aggiornamenti circa le modalità e le tempistiche che la curatela adotterà per rispettare quanto disposto nella predetta ordinanza. Nel contempo, l’ufficio Ambiente dell’ente comunale ha provveduto senza ritardo, ad incaricare una ditta specializzata che, alle ore 7 del 16 agosto, iniziava le opere di bonifica sulle strade comunali adiacenti all’hotel “Eden Park” ed anche oltre (nello specifico, viale Jonio da via della Castelluccia a viale dei Micenei; viale dei Gelsomini da viale Jonio a viale della Pineta; viale della Pineta da viale dei Gelsomini a viale della Castelluccia; viale dei Micenei da viale Jonio a viale degli Oleandri; viale degli Oleandri da viale dei Micenei a viale dei Gelsomini). Infine, nei giorni scorsi, assieme al Presidente del Consiglio Comunale, Gennaro Oliva, si è deciso di convocare un consiglio comunale monotematico per venerdì 30 agosto, aperto alla presenza e agli interventi del Presidente della Regione, Michele Emiliano, del Presidente della Provincia, Rinaldo Melucci, dei parlamentari, dei consiglieri regionali della provincia jonica e dei consiglieri provinciali, per trattare il tema dell’incendio ad un mese esatto dall’evento».

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Attualità News Puglia

Al Bano si confessa: «La mia vita? Una tragedia pugliese. Con Romina un grande amore»

Non è il caso di dire “buona la prima”. Quando all’ora stabilita provo a raggiungere Al Bano al telefono, scatta la segreteria telefonica. «Tim, messaggio gratuito…». E le speranze di intervistare il cantante salentino si avvicinano improvvisamente, irrimediabilmente allo zero. Un’ora squilla il telefono. «Eccoci, sono Albano». Il cantante è appena atterrato all’aeroporto di Brindisi, dopo qualche giorno di vacanza in Sardegna.

Come nasce Al Bano cantante?

«Ho sentito già all’età di 6 anni la voglia di cantare. Poi ho capito che potevo farlo anche di professione. È successo in maniera spontanea, a casa cantavano tutti. Mio padre era un contadino, il rapporto tra il canto e la cultura contadina è consequenziale».

E se non fossi riuscito a fare il cantante?

«Non ho mai pensato di fare un altro mestiere. Tutto quello che avevo in mente di fare è arrivato grazie al lavoro intenso e alla dedizione».

Gli inizi a Milano negli anni ’60.

«Dopo i primi approcci qui in Puglia ho capito che non era la terra giusta per sviluppare quello che avevo in mente. E allora Milano».

Che era una città completamente diversa da quella che è oggi…

«Gli unici terroni eravamo noi del sud Italia. Oggi è una città multietnica, multilingue, “multidelinquenza”, multi tutto. È cambiata tanto, peccato».

C’è qualcosa in particolare che ricorda con nostalgia?

«La nebbia che non finiva mai. Ti annullava, eri da solo in mezzo a una città che non vedevi».

La leggenda la vede da ragazzo sempre al centro di scazzottate…

«Il Vangelo dice “porgi l’altra guancia”. Io invece sono stato sempre in difesa, per far capire che non ero un soggetto facilmente addomesticabile».

Ha iniziato con “Il Clan” di Celentano. Cosa ha rappresentato per lei quell’opportunità?

«Un miracolo. Ci sono entrato nel 1964, lavorando con lui 2 anni. Eppure gli sono sempre stato lontano, per rispetto e timidezza».

Che tipo era Celentano?

«Lo osservavo molto, cercando di carpirne l’intelligenza. Un istrione, l’uomo che ogni sera inventava un nuovo spettacolo. Gli stessi passi, gli stessi movimenti, le stesse luci, le rose: lo show business».

A cosa si ispirava da ragazzo quando scriveva?

«Ho sempre scritto di quello che mi toccava. Della tristezza che vivevo. Sono nato in una terra che potenzialmente aveva tutto per essere felice, eppure dovevo lasciarla. Prendere il treno, tagliare le radici, non è stato facile. Ma l’ho reso facile».

Sono limiti che vede ancora oggi nella Puglia?

«Fortunatamente le cose stanno cambiando. La Puglia non è più quella di una volta. Purtroppo però ha ricevuto uno schiaffo nell’anima, violento e immeritato: la moria degli ulivi millenari a causa della Xylella».

Dopo il “Clan” arriva il successo con “Nel sole”, il brano che le ha fatto conoscere Romina Power…

«È stata la chiave per entrare nel cinema, cosa che non mi aspettavo. Mi ha fatto incontrare i miei idoli Ciccio Ingrassia e Franco Franchi, oltre a Montesano e Loretta Goggi. E anche Romina. È stata una cosa arrivata senza cercarla, ma è andata così. È la vita».

Si può dire Romina sia stata il grande amore della sua vita?

«Si può dire tranquillamente».

Eravate la coppia d’Italia, sulle copertine di tutti i giornali…

«Un periodo straordinario, fantastico».

Pensa che questa attenzione mediatica ti abbia fatto percepire dal pubblico come personaggio prima che come artista?

«So perfettamente quello che mi è successo. E se il mio destino era quello, l’ho vissuto e affrontato».

Sembra fatalista se parla così.

«Da giovane ho letto molte tragedie greche. E tante cose che incontravo nei libri e non mi appartenevano, poi sono state parte della mia vita».

La sua vita come una tragedia greca quindi…

«La mia è una tragedia pugliese».

È stata la scomparsa di vostra figlia Ylenia a incrinare il rapporto tra voi?

«So che tutti hanno voglia di capire, di sapere. Io non ci sono riuscito, ma mi sono sempre affidato al buon Dio. Che sia fatta la sua volontà».

Parliamo di vino, una sua passione. Com’è fare il vinicoltore?

«Mi sto dedicando all’inaugurazione della mia terza cantina. Il vino fa parte del mondo della mia infanzia. Ovviamente non lo faccio come lo faceva mio padre, ma secondo i crismi di questa nuova era».

Cosa risponde agli attacchi che ha ricevuto dopo la stecca presa cantando l’inno nazionale, prima della scorsa finale di Coppa Italia?

«Dico che ho avuto un coraggio da animale. Chi mi critica vada a riascoltare la registrazione. Nessuno mi ha dato un accordo, come da patti. Sentivo solo le tifoserie delle squadre. Una cosa assurda. Poi ho conclusa alla “Al Bano”, inventando il finale nuovo. Con questo non voglio difendermi, ma solo spiegare in che condizione ho dovuto cantare. Aggiungerei dicendo agli italiani che quando c’è l’inno nazionale bisognerebbe alzarsi in piedi, tutti insieme, per onorare il Paese. E non c’entra chi sta cantando. In quel momento sono un italiano tra gli italiani. C’è stata invece maleducazione. Ma il buon Dio ci ha messo la sua mano. Una settimana dopo quell’episodio ho cantato per Papa Francesco, che ha fatto dei gesti bellissimi nei miei confronti. Dopo il mal tempo, il bel tempo».
Prima di telefonarle, parlando con un mio amico giornalista mi ha detto «stai attento alle domande che fai ad Al Bano, o ti manda a quel paese».

Perché ha la fama di avere questo caratterino?

«Sarei un coglione se non avessi un carattere (ride ndr). Ma come ti ho detto sono sempre in difesa mai in attacco. C’è stato un giornalista che rompeva le scatole, e gli ho mollato una sberla che mi è costata dieci mila euro. Ma sono un uomo di pace».

Vuole dire qualcosa a Putin in questo momento storico, che in passato è stato suo amico?

«Voglio dire qualcosa a Putin come a tutti gli altri. Signori, non giocate con le armi. Perché state facendo male soprattutto a voi stessi».

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Attualità News Puglia

Maltempo in Puglia: allagamenti e alberi caduti. Altre 24 ore di allerta gialla – VIDEO

Forti piogge e temporali si stanno abbattendo in queste ore su tutta la Puglia.

Trombe d’aria si segnalano nel Salento dove i pescatori sono stati fatti rientrare in mattinata. Ma il maltempo non sta risparmiando il resto della regione.

Temporali e forti raffiche di vento stanno imperversando in diverse zone. Nella Bat, in particolare, disagi si riscontrano a Bisceglie dove le strade sono allagate e alberi sono caduti. A Barletta è allagato il sottopasso via Imbriani. In mare acqua e liquami. Allagamenti in via Callano.

Disagi anche ad Andria dove la Coop è chiusa per allagamento. Qui la Polizia Locale è impegnata su più fronti allertata da numerose chiamate giunte da diverse aree della città. Un grosso albero è caduto sulla carreggiata in viale Ovidio. In via Bisceglie, i vigili sono intervenuti per soccorrere un automobilista in panne, mentre in via Milite Ignoto, a causa di un tombino fuoriuscito dalla sua sede, un automobilista ha subito danni alla propria vettura.

Forti piogge accompagnate da violente raffiche di vento e temporali anche in provincia di Bari: un maxi allagamento si registra sulla strada provinciale 231 in direzione Corato tra Ruvo di Puglia e Terlizzi con le auto bloccate. Anche nel capoluogo forti piogge e temporali accompagnati da violente raffiche di vento. Diverse le richieste di intervento ai vigili del fuoco.

Intanto, “le cascate di Palo del Colle” stanno rendendo pericolosa e difficile la percorrenza nelle strade cittadine.

Allagamenti si registrano anche a Rosa Marina, località nel Brindisino, dove diverse ville sono rimaste senza corrente elettrica.

Allerta gialla fino alle 20 di martedì 20 agosto

Il dipartimento regionale della Protezione civile, intanto, ha prolungato l’allerta gialla per rischio idrogeologico e idrogeologico per temporali di altre 24 ore.

Fino alle 20 di domani sera, martedì 20 agosto, sono previste precipitazioni da isolate a sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, con quantitativi cumulati da deboli a puntualmente moderati su tutta la Puglia.

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Attualità News Potenza

Maratea, un nido speciale per le tartarughe marine sulla spiaggia di Fiumicello

Sulla spiaggia di Fiumicello di Maratea (Potenza) si sta svolgendo un evento straordinario: la schiusa delle uova di Caretta caretta. Un momento emozionante che testimonia la salute dell’ecosistema marino e l’impegno di tante persone per proteggere queste creature.

Grazie al progetto Life TurtleNest, coordinato in Italia da Legambiente, un gruppo di volontari sta monitorando costantemente il nido per garantire la sopravvivenza delle piccole tartarughine. «Il nostro impegno è quello di permettere a questi meravigliosi animali di tornare al mare», spiega Giuseppe Ricciardi, presidente del circolo Legambiente Maratea Sky&Sea.

La notizia della schiusa ha attirato l’attenzione di molti, tra cui un gruppo di volontari del progetto Sasso di Castalda Work&Walk. «Conoscere l’impegno degli altri Circoli lucani è fondamentale per il nostro lavoro», afferma Rosangela Polichiso, presidente del Circolo SVA Legambiente Potenza.

L’iniziativa sta riscuotendo un grande successo anche tra i bagnanti, che vengono informati e sensibilizzati dai TartaWatchers sulle modalità per osservare le tartarughe nel rispetto dell’ambiente.

«La rete associativa territoriale è la nostra forza – sottolinea Luciano Castrignano, Vice Direttore della Legambiente Basilicata -. Grazie ai nostri volontari, siamo in grado di portare avanti progetti importanti come Life TurtleNest e di tutelare il nostro prezioso patrimonio naturale».

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Attualità Bari Matera News

Più collegamenti tra Matera e Bari: dal 26 agosto nuove navette per l’aeroporto

A partire dal prossimo 26 agosto, viaggiare tra Matera e l’aeroporto di Bari Palese sarà ancora più comodo. Grazie a un potenziamento del servizio di trasporto pubblico, infatti, saranno attivate due nuove coppie di corse dirette, andando così a soddisfare una crescente domanda da parte dei cittadini lucani.

Lo ha annunciato l’assessore regionale alle Infrastrutture, Pasquale Pepe, sottolineando come questa iniziativa sia il frutto della collaborazione tra Regione Basilicata, Comune di Matera e Consorzio Cotrab.

Orari e corse

I nuovi bus partiranno da Matera alle 8:30 e alle 14, con ritorno da Bari alle 11:30 e alle 17:30 rispettivamente. Gli orari sono stati studiati appositamente per venire incontro alle esigenze dei viaggiatori, sia per chi deve prendere un volo al mattino presto, sia per chi rientra in Basilicata nel pomeriggio.

«Accrescere l’offerta del trasporto pubblico locale è una priorità per la nostra Regione – ha dichiarato Pepe -. Con queste nuove corse, stiamo creando una rete di collegamenti sempre più estesa e capillare, che collega la Basilicata ai principali hub di trasporto». L’assessore ha inoltre ricordato l’attivazione, a partire dal 12 agosto, del servizio di collegamento tra Potenza e l’aeroporto di Pontecagnano.

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Attualità Brindisi News

Ceglie Messapica, via vai di turisti e curiosi davanti alla masseria dove alloggia Meloni

C’è anche chi si ferma a scrutare tra i muretti a secco e gli ulivi, ma la masseria è troppo distante.

Non si ferma il via vai di residenti e curiosi che sostano nei pressi di Masseria Beneficio per provare a vedere e salutare la premier Giorgia Meloni, in vacanza nel resort di Ceglie Messapica da oltre una settimana.

L’ingresso è blindato dai controlli, tra un presidio fisso ed altre pattuglie che sorvegliano la zona, che si sommano al personale della sicurezza presente all’interno.

Mattinata all’esterno della struttura, oggi, per altri componenti del gruppo. Il ministro Francesco Lollobrigida e il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato hanno fatto visita alla stazione dei carabinieri forestali di Ceglie Messapica.

Possibile passeggiata in paese per Arianna Meloni, sorella della premier. Pomeriggio, invece, di relax in piscina per il resto del gruppo.

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