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Cronaca News Puglia

In aumento i minori denunciati o in cella, in Puglia è boom di ragazzi in carico ai servizi sociali

Altro che decreto Caivano. La norma approvata quasi un anno fa dal governo Meloni non sembra aver placato le baby gang che continuano a imperversare da Nord a Sud. La conferma è contenuta nei dati relativi a minorenni e giovani adulti in carico ai servizi minorili al 15 luglio scorso: in aumento sono sia i ragazzi denunciati penalmente sia quelli reclusi nei 17 penitenziari sparsi sul territorio nazionale. E la Puglia, ovviamente, non fa eccezione.

I numeri

Il dossier restituisce una fotografia impietosa. Nel distretto di Corte d’appello di Bari – che comprende non solo il capoluogo e provincia, ma anche la Bat e il Foggiano – i minori e giovani adulti in carico agli uffici di servizio sociale sono aumentati di 274 unità nel 2024, toccando addirittura quota 1.240. Dati in aumento anche in Salento, dove i minorenni “fragili” sono passati da 380 a 494, facendo segnare un incremento di 114 unità.

Aumento altrettanto evidente, sebbene più contenuto, a Taranto e dintorni, dove i ragazzi in carico agli uffici di servizio sociale sono passati da 218 a 286, cioè 68 in più. Non se la passa meglio il Potentino, dove i ragazzi “difficili” risultano quasi raddoppiati: da 182 a 325 in poco più di sette mesi. Poco incoraggianti anche le statistiche relative alle presenze negli istituti penali per minorenni: al 15 luglio scorso erano 32 gli ospiti del “Fornelli” di Bari e 17 quelli nella struttura di Potenza.

Il decreto Caivano

I numeri certificano il fallimento del decreto Caivano, approvato nell’autunno del 2023 con l’obiettivo di contrastare la criminalità giovanile. Ne è convinto Raffaele Diomede, educatore pedagogista ed esperto in devianza minorile, secondo il quale quella norma ha addirittura compromesso la struttura della giustizia minorile italiana così come concepita dal legislatore che, nel 1988, aveva orientato il processo minorile al superiore interesse del fanciullo. «Quell’approccio – spiega Diomede – subordinava il potere punitivo alla ricerca del percorso migliore per il recupero del giovane. Oggi si ha l’impressione che la legge 159 di conversione del decreto Caivano rinunci a quell’attenzione individualizzata che noi operatori riuscivamo a garantire».

Il carcere

A destare preoccupazione sono anche le risse recentemente scoppiate nel “Fornelli” in cui, come denunciato coordinamento sindacale penitenziario Cosp, si ritrovano minori stranieri non accompagnati, giovani con problemi psichiatrici, ragazzi con alle spalle storie tragiche o dipendenti da alcol, droga e psicofarmaci. «Per loro sarebbe necessario un altro tipo di intervento, dunque non solo la privazione della libertà – continua Diomede – La giustizia riparativa è statisticamente più efficace in termini di diminuzione sensibile delle recidiva rispetto a sbarre e manette».

La proposta

Insomma, servono strategie differenti davanti a una moltitudine di giovani che esprimono il loro disagio picchiando, denigrando, violentando e controllando piazze di spaccio come sul set di “Gomorra”. «Fondamentale è potenziare i servizi dedicati all’area penale minorile e a rischio devianza – conclude Diomede – anche attraverso una serie di interventi strutturati e complementari che non riguardino solo i percorsi formativi, ma che sostengano percorsi culturali e di orientamento alla bellezza, all’affettività, alla dimensione sociale e a quella introspettiva che, dopo la pandemia, rappresenta la principale urgenza da affrontare».

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Bari Cronaca News

Bari, arriva al Policlinico per una visita ma l’ospedale è deserto: la denuncia corre sui social

Arriva al Policlinico di Bari per una visita prenotata a maggio scorso per il 14 agosto, ma sul posto non c’è nessuno. A denunciare la situazione è una donna, residente a Martina Franca, che ha pubblicato sui social la testimonianza video della sua disavventura. Con lei altre persone a cui è toccata la stessa sorte.

Sulla questione è intervenuto Luigi Cipriani, del Movimento Riprendiamoci il Futuro, che sulla sua pagina Facebook ha commentato le immagini: «Ennesimo caso di mala sanità in Puglia. A questo punto serve un immediato intervento da parte della direzione sanitaria e ove quanto visto dal filmato trova riscontro i responsabili vanno immediatamente sospesi dal servizio e senza stipendio. Gli stessi devono essere denunciati alla procura della repubblica la quale potrà meglio accettare i fatti».

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Domani i funerali del 13enne morto in scooter: lutto cittadino a San Nicandro Garganico

Via libera ai funerali di 𝗘𝗺𝗮𝗻𝘂𝗲𝗹 𝗗𝗶 𝗟𝗲𝗹𝗹𝗮, il 13enne morto dopo aver perso il controllo dello scooter ed essersi schiantato in un’auto: la cerimonia avrà luogo domani alle 10.30 nella chiesa madre di San Nicandro Garganico. Per l’occasione il sindaco Matteo Vocale ha proclamato il lutto cittadino con chiusura delle attività e dei pubblici esercizi dalle 10 alle 12, cioè durante lo svolgimento dei funerali. Stop a iniziative di festa.

“La Città di San Nicandro Garganico, in questo tremendo dolore, si stringe tutta attorno alle famiglie Di Lella e Grifa per manifestare l’unanime cordoglio – sottolinea il sindaco Matteo Vocale riferendosi alla tragica morte di Emanuel – Ringrazio gli amici sindaci e amministratori comunali del circondario che privatamente hanno manifestato vicinanza alla nostra comunità”.

La vicenda di Emanuel Di Lella ha scosso non solo la comunità di San Nicandro Garganico, ma tutta l’Italia. Il 13enne era in sella a uno scooter, pur non avendo l’età per guidarlo, e all’improvviso ne ha perso il controllo; alla fine si è schiantato nell’auto al volante della quale c’era un 20enne. La notizia ha fatto il giro del paese in pochissimi minuti, anche perché l’incidente è avvenuto nella centralissima via San Cristoforo.

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Tragedia nel Tarantino: 30enne morto sulla spiaggia di Chiatona

Una serata al mare si è trasformata in tragedia sulla spiaggia di Chiatona. Il corpo senza vita di un 30enne, originario di Palagiano, è stato rinvenuto questa mattina da alcuni bagnanti.

Le prime ipotesi degli inquirenti parlano di un malore improvviso che potrebbe aver stroncato la vita del giovane. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e le forze dell’ordine, che hanno avviato le indagini per chiarire la dinamica dell’accaduto. Il magistrato di turno ha disposto l’autopsia sul corpo per stabilire con certezza le cause del decesso.

Gli investigatori stanno ascoltando i testimoni e cercando eventuali video che possano fornire indizi utili. La spiaggia di Chiatona, in questo periodo dell’anno, è molto frequentata, e non è escluso che qualcuno possa aver assistito a momenti cruciali.

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Cronaca Foggia

San Severo, bomba all’esterno di un salone di parrucchiere: via alle indagini

Una bomba carta è stata fatta esplodere davanti all’ingresso del salone di un parrucchiere a San Severo, nel Foggiano. L’esplosione, avvenuta nel cuore della notte scorsa, ha danneggiato la vetrata dell’esercizio commerciale. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che stanno visionando le immagini della videosorveglianza dare un volto e un nome agli autori dell’attentanto.

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Cronaca

Brindisi, festeggia il Ferragosto in spiaggia e viene colpito da un proiettile vagante: ferito un giovane

Una “bravata” che poteva finire in tragedia nella notte di Ferragosto a Campo di Mare. Mentre un gruppo di ragazzi festeggiava in spiaggia, un proiettile vagante ha colpito di striscio uno di loro al polpaccio.

L’episodio, avvenuto nei pressi di un lido, è ora al centro delle indagini dei carabinieri. Secondo le prime ricostruzioni, alcuni colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi da una zona sopraelevata rispetto alla spiaggia, colpendo il giovane mentre si trovava con i suoi amici.

Fortunatamente, le condizioni del ragazzo non destano preoccupazione, ma l’accaduto ha scosso la comunità locale. L’ipotesi più accreditata è che i colpi siano stati esplosi durante i festeggiamenti di Ferragosto, un’usanza purtroppo ancora diffusa in alcune zone.
Le forze dell’ordine stanno lavorando per identificare il responsabile del gesto e chiarire la dinamica dell’accaduto.

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Bari Cronaca News

Agguato a Bitonto, il sindaco Ricci: «Giù le armi e non distruggete ciò che questa comunità costruisce»

«Quanto è successo a Bitonto ieri sera (martedì sera, ndr) è di una gravità inaudita. Sono vicina alla cittadinanza che, ancora una volta, ha subito la violenza di un trauma che non dovrebbe fare parte del vivere civile. Ma a quella cittadinanza chiedo il coraggio di reagire, di non avere paura di denunciare, di fare muro contro l’illegalità». Rita Dalla Chiesa, vice presidente dei deputati di FI, commenta così l’agguato di 48 ore fa nella città alle porte di Bari, dove è stata eletta nel 2022.

La dinamica

In cinque, incappucciati, hanno fatto irruzione nell’abitazione di un uomo ai domiciliari, il 39enne Francesco Cariello, nella centralissima via Repubblica, alle 19.30. L’uomo sarebbe rimasto ferito lievemente nella sparatoria in quanto uno dei proiettili, esplosi da una calibro 9×21, lo avrebbe raggiunto alla spalla destra, ma sarebbe fuoriuscito. Cariello è stato trasportato dal 118 accorso sul posto insieme a polizia e carabinieri, al pronto soccorso del San Paolo di Bari, ma ieri mattina è tornato ai domiciliari. Degli “incappucciati”, invece, nessuna traccia dopo che si sono dileguati per le vie del centro. Le indagini sono condotte dagli agenti del locale commissariato di polizia guidato dal dirigente Gerardo Di Nunno. Hanno esaminato le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. Il terribile episodio, soprattutto nelle dinamiche, ha fatto (ri)piombare la città, già scossa dalla sparatoria di un mese e mezzo fa in via Crocifisso, nel terrore.

Il sindaco

«Non vi vergognate? – le parole del primo cittadino Francesco Paolo Ricci – Lasciate la nostra città in pace. Abbassate le armi e non distruggete ciò che le persone per bene di questa comunità, ogni giorno, con abnegazione e sacrifici, costruiscono». Pesantissimo anche il commento di Domenico Damascelli, Fratelli d’Italia, secondo cui si deve andare avanti, tutti insieme, senza inutili e sterili polemiche, senza alcuna deleteria divisione per amore della città, che va difesa con azioni concrete.

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Brindisi Cronaca News

Brindisi, in fiamme il canneto tra i quartieri Commenda e Bozzano. In salvo due cavalli bloccati in una stalla

Altro incendio in Puglia, questa volta le fiamme hanno colpito un canneto del canale Patri, che si trova tra i rioni Commenda e Bozzano a Brindisi. Il rogo, è durato alcune ore a causa delle temperature estive, ha colpito diversi ettari di terreno ed è stato estinto intorno alle 17. Non si registrano feriti o intossicati da fumo e fiamme, ma le autorità hanno portato in salvo due cavalli che si trovavano in una stalla, vicina alla zona interessata dalle fiamme. Sul posto è stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco, arrivati con diverse autopompe, e delle forze di polizia.

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Bari Cronaca News

Corso Italia, terra di nessuno. E i giardinieri restano spazzini a Bari – FOTO

Qualche centinaio di metri più su del quadrilatero oggetto della già tanto discussa “ordinanza Leccese, tre-quattro isolati a nord e le “regole” vanno a farsi benedire. Corso Italia, terra di nessuno quando cala il sole: nella striscia di marciapiede tra la strada e la ferrovia, si mangia, si beve, ci si droga e si calpestano le norme del vivere civile.

I rifiuti

Ammassati nelle piccole aiuole, sparpagliati sotto il marciapiede, rifiuti di ogni genere (dalle cartacce, alle buste di plastica, cartoni, quaderni e persino zaini) mettono in difficoltà la tabella di marcia della squadra della Multiservizi a cui è toccata la manutenzione quotidiana di quella zona. Esattamente come accaduto nelle scorse settimane per piazza Umberto, i quattro giardinieri vestono i panni degli spazzini che, evidentemente, latitano. Puliscono, spazzano, raccolgono, riempiono i mezzi di spazzatura di ogni tipo, piuttosto che di foglie e rami secchi.

I pericoli

Tra le foglie cadute, ci sono anche le siringhe usate. La squadra sa bene che deve fare attenzione, per essersi già sostituita all’Amiu nelle altre zone più “frequentate” da extracomunitari: piazza Umberto in particolare. Ma gli strumenti in dotazione non sono certo gli stessi di chi quel servizio deve svolgerlo per contratto e che, per questo, viene “risarcito” con un’indennità di di rischio della quale, ovviamente, non sono destinatari i giardinieri. Si usano guanti e rastrello, con molta prudenza.
Ma i pericoli, ovviamente, riguardano anche i passanti. Non solo siringhe ma incuria estesa, potenzialmente dannosa, come un cestino portapacchi da bicicletta appeso a un ramo. Se cadesse, potrebbe ferire un bambino che ci passa sotto.

Le bottiglie

Quello stesso vetro che il sindaco Vito Leccese ha cercato di inibire, vietando vendita e consumo di bevande in bottiglie nel quadrilatero sotto osservazione (piazza Moro, piazza Umberto e strade limitrofe), abbonda sotto i marciapiedi di corso Italia, residuo di nottate e schiamazzi, a discapito dei residenti che in decine di occasioni hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e dell’amministrazione comunale. Finora senza grandi risultati.
Chi abita in corso Italia, con vista sulla ferrovia, ha anche un’ampia visuale sul degrado e la sera ha paura di tornare a casa.

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BAT Cronaca News

Abusivo vende ricci di mare a Barletta, dopo la segnalazione sequestrati e rigettati in mare centinaia di prodotti ittici

Privo di ogni autorizzazione amministrativa e igienico-sanitaria, un uomo – già noto agli agenti – è stato fermato durante la vendita di alcune centinaia di ricci di mare in una pubblica via cittadina. A segnalare la vendita illecita un privato cittadino. I finanzieri sono intervenuti sul luogo segnalato, riscontrando la presenza di un soggetto sul ciglio di una strada molto trafficata della città. accertate le circostanze con la collaborazione di un equipaggio della specifica articolazione dell’ASL BAT, e delle violazioni riscontrate in ordine alla vendita dei prodotti in argomento, sono state sequestrate alcune centinaia di ricci di mare, i quali, essendo ancora vivi, sono stati rigettati in mare. Al termine delle attività, l’uomo è stato deferito alle Autorità. 

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