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Bari Cultura e Spettacoli

Trent’anni dalla morte di Domenico Modugno, Lino Banfi: «Mimmo era immenso» – L’INTERVISTA

«Fu il primo a credere in me. Disse a mio padre che sarei diventato qualcuno». È una profonda amicizia quella che per anni ha legato Lino Banfi (all’anagrafe Pasquale Zagaria) e Domenico Modugno. I due, oltre alle radici pugliesi, condividevano l’amore per la musica e per la vita. L’attore e sceneggiatore, originario di Andria, tra aneddoti e ricordi emozionanti, ripercorre il profondo rapporto con il cantautore nel trentennale della sua morte.

Cosa ricorda del suo primo incontro con Domenico Modugno?

«Lui venne a vedere uno spettacolo della compagnia di varietà in cui ero all’epoca, parliamo di oltre 60 anni fa. Gli piacque molto e mi chiese se volessi entrare a fare parte di una compagnia con lui per 3-4 mesi. Riscuotemmo un successo incredibile. Io sul contratto avrei voluto scrivere che mi sarei esibito ovunque in Italia, meno che in Puglia… A Canosa, a Bari… non volevo mi vedessero i miei compaesani che dicevano a mio padre che ero “un morto di fame” per voler far parte di una compagnia di varietà. Che non avrei fatto nulla nella vita».

E cosa successe?

«Mimmo mi disse “no, devi andare nel tuo paese. Avrai successo”. Di lì diventammo molto amici. Volle che mio padre venisse a vederci al Teatro Petruzzelli e gli promise che sarei diventato famoso. Che sarebbero stati gli altri a togliersi il cappello quando passava. Instaurammo un rapporto fraterno che andava oltre il lavoro».

In cosa eravate simili e in cosa diversi?

«Come fai ad essere simile a qualcuno di così grande. Poi Modugno era un bell’uomo, non si potevano fare paragoni. E quando decideva di fare qualcosa, la faceva».

Oltre al talento fuori dal comune, cosa ha contribuito a rendere “grande” Domenico Modugno?

«Innanzitutto la sua “pugliesità”. Lui era molto pugliese come mentalità. Passava per siciliano, ma non lo era. Non lo so, questo era il suo carattere… sempre forte, sempre deciso. Ddiceva “questo lo dobbiamo fare, non ti preoccupare”. Era cordiale e altruista, immenso. Mimmo era immenso».

Quanto il rapporto con il mare ha influito nella sua vita?

«Lui era un grande nuotatore. Dopo che ebbe l’ictus andai a trovarlo a Lampedusa dove aveva una bellissima villa sul mare. All’epoca non riusciva a camminare bene, era ingrassato… disse che mi avrebbe insegnato a nuotare. “Ma a chi? Sei scemo” gli risposi. Io ho paura dell’acqua, lui era un delfino. La sua forza era proprio quella, quando gli chiedevo come facesse a nuotare così visto che a malapena riusciva a muovere le braccia e le gambe lui mi rispondeva: “È questa fottutissima vita che faccio”. Ce l’aveva con la vita perché aveva avuto questa malattia e non era più quello di prima. La sua forza era il mare».

Lei ha scritto una canzone per Domenico Modugno.

«Sì, scrissi una canzone che si chiamava proprio così: “Fottutissimi ricordi”. A lui piacque molto e gliela feci musicare da un chitarrista che era lì. “Fottutissimi ricordi/perché state sempre appresso a me”, lui non voleva averli questi ricordi. In quel periodo però aveva scritto un pezzo bellissimo che cantò con il figlio, si chiamava “Delfini”. E quindi non poteva fare un pezzo simile, che parlasse più o meno dello stesso argomento. Però disse che era molto bella. Anni dopo lo feci sentire anche a Franca, sua moglie, che gradì molto questo provino».

Un’ultima domanda. In cosa il “Mimmo” che conosceva lei era diverso dal Domenico Modugno artista?

«Il Mimmo che conoscevo io anche nella vita di tutti i giorni era sempre l’artista. Però era entusiasta di vivere, entusiasta di muoversi. Lui faceva tutto con un’attitudine positiva. I momenti negativi iniziarono con quella “fottutissima malattia”, come la chiamava lui».

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BAT Cultura e Spettacoli

Bisceglie, torna il BiComix: dal 23 al 25 agosto il festival dedicato al mondo del fumetto

Concerti, artisti, fumetti, attività ludiche e cosplayer animeranno, dal 23 al 25 agosto prossimi il porto turistico di Bisceglie per la quinta edizione del BiComix, il festival del fumetto organizzato dall’associazione Urca in collaborazione con il Comune, con Bisceglie Approdi e Libri nel borgo antico.

Un’edizione raddoppiata nelle dimensioni che animerà tutta la zona del porto turistico con una nuovissima area destinata ai concerti, alle attività ludiche e ai cosplayer, che si aggiunge a quella dedicata interamente al fumetto e agli artisti ospiti.

Imponente il programma delle iniziative, che porterà nella città pugliese alcuni degli autori più conosciuti e apprezzati del panorama fumettistico italiano come Simone Pace, Dottor Pira, Ratigher, Maicol&Mirco, Vincenzo Filosa, Eliana Albertini, Giulia Cellino, Martina Sarritzu, Spugna, Martoz, Pablo Cammello, Lorenzo Palloni, Lorenzo La Neve, Marco Taddei e tanti altri, insieme a realtà coraggiose e innovative come quelle de La Revue Dessinée, rivista di giornalismo a fumetti, Mammaiuto, Bad Moon Rising Production, Trincea Ibiza, Sputnik Press e a case editrici affermate come Coconino Press, Edizioni BD e HollowPress.

Il BiComix, ha affermato l’assessora regionale alla Cultura Viviana Matrangola presentando l’evento, «ci ricorda che il fumetto è una cosa serissima e ci ricorda, soprattutto, che intorno a questo strumento espressivo esiste un mercato, una filiera, un modo di autori, illustratori e case editrici vitali, coraggiosi e innovativi. È bello che la Puglia, attraverso questo festival organizzato da giovanissimi e brillanti biscegliesi, riconosca l’importanza di questo mondo e le renda il giusto e necessario tributo».

La 5a edizione del BiComix si aprirà, come da tradizione, con la serata di anteprima del venerdì. Si comincia con l’inaugurazione del “Cantiere Fumetto“. Il festival, sabato 24 e domenica 25, prevede un fitto calendario di talk, attività live, sfilate cosplay, sessioni di giochi da tavolo e giochi di ruolo.

Tra le novità dell’edizione 2024, la nuova Self-Island gestita dal Collettivo Ka-Pow: una zona del festival che ospiterà giovani artisti e collettivi indipendenti, selezionati attraverso una call pubblica che ha riscosso grande successo negli scorsi mesi, con decine di candidature arrivate da tutta Italia.

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Brindisi Cultura e Spettacoli Persone Storie

“Aiutami a guardare”, Nunziante a Rosa Marina: «Io giornalista per caso» – L’INTERVISTA

Se non avesse fatto il giornalista televisivo sarebbe stato un insegnante di Lettere o di Storia dell’arte. Empatico, entusiasta, spontaneo e con un tocco di romanticismo; il tratto distintivo di Nando Nunziante, volto noto di Tgr Puglia, è il suo essere appassionato, per tutte le forme del sapere, dalla musica alla lettura, dall’arte ai film o allo sport, “perché la conoscenza rende liberi”. Non solo; un’energia e una carica vitale quasi uguale a quella che avvolge i bambini. Barese, classe ‘68 e una spigliatezza che traspare dallo schermo Tv. Venerdì 9, alle 19, il giornalista radiotelevisivo con la passione delle moto, presenterà il suo romanzo sulla spiaggia Rodos del Consorzio di Rosa Marina, uno dei luoghi del cuore dei suoi anni di gioventù.

Tra gli inizi da stagista e poi gli anni di professione, ne sono trascorsi ben 27. Più di cinque lustri vissuti nel mondo del giornalismo affrontando servizi di ogni genere; è ancora legato alla passione dell’insegnamento?

«Un’idea che non mi ha mai abbandonato. Da piccolo amavo scrivere e la maestra delle scuole elementari, all’Istituto Di Cagno Abbrescia, lì dove ho studiato fino al liceo classico, mi invogliava e mi spingeva a continuare su questa strada. Quell’insegnante che all’epoca tanto ha mi ha trasmesso l’ho poi rincontrata di recente, durante una mia presentazione alla Feltrinelli e ci siamo abbracciati sul filo di quella penna che non ha mai smesso di scrivere. Colgo l’occasione per raccontare che due anni fa, ed è accaduto anche altre volte e in altri luoghi, ho organizzato una festa a fini benefici proprio in quell’Istituto dei miei anni verdi. Il ricavato è stato poi devoluto ad associazioni varie ed è stata una grande emozione».

Torniamo alle lettere, le sarebbe piaciuto navigare nel mare suggestivo della parola e dell’immaginazione poi, come mai la laurea in Giurisprudenza?

«È vero, al principio volevo assecondare le mie attitudini e scegliere la Facoltà di Lettere o Psicologia ma mio padre, magistrato, mi consigliò e indicò il cammino che prevedeva più sbocchi lavorativi e io da figlio decisamente vivace ma ubbidiente lo ascoltai. Mi son sempre sentito un ragazzo fortunato, circondato dagli affetti familiari e ho un senso di profonda gratitudine. Successivamente i miei studi per le materie letterali, a Roma, sono stati quelli della passione vera»

Come è sbarcato in Rai?

«Per un caso, io non avevo mai pensato di fare il giornalista; ripeto, volevo insegnare all’Università o a scuola. Una mia amica di Roma mi segnalò un concorso in Rai a Perugia e mi convinse a tentare. Lo superai ed eccomi qui».

Soddisfatto? Una brillante carriera, un bel traguardo, come quello del ruolo di caposervizio al Tgr di Bari.

«Sono contento ma non sono un carrierista, amo invece, visto che sono un “ragazzo mai cresciuto”, coltivare le mie passioni e da persona curiosa, viaggiare e conoscere nuove realtà. Mi piace guardare al mondo con un principio di condivisione».

Da quel lontano stage alla BBC, nel 1999, quando raggiunse la Patagonia per un documentario ai primi servizi con la famosa giornalista Milena Gabanelli, quale vicenda è rimasta impressa nella sua mente?

«Diverse ma la differenza l’hanno fatta le rubriche sul sociale. Conoscere persone meno fortunate, raccontare le loro storie spesso piene di dignità e di voglia di rialzarsi è un qualcosa che non dimentico»

Tornando all’universo dell’immaginazione, deduciamo che abbia realizzato un sogno con il suo primo lavoro di penna “Aiutami a guardare” (Gelsorosso). Un romanzo quasi autobiografico dove la parola ha un potere evocativo.

«Si, sognavo di fare lo scrittore ma mi sembrava sempre troppo arduo. Ora è realtà»

E il significato di “Aiutami a guardare”?

«Abbiamo bisogno degli altri, sempre, riconoscendo la nostra finitezza e in un mondo che scorre velocemente c’è l’esigenza di guardare in profondità».

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Bari Cultura e Spettacoli

La Puglia in tv: ultimo appuntamento con Cornetto Battiti Live su Canale 5

Ultimo appuntamento, domani in prima serata, con “Cornetto Battiti Live“, il festival musicale più amato dell’estate italiana condotto da Ilary Blasi con Alvin e la partecipazione di Rebecca Staffelli.

Dal suggestivo palco sul mare di Molfetta, “Cornetto Battiti Live” offrirà ai telespettatori la migliore musica del panorama italiano ed internazionale.

Nel quinto appuntamento si alterneranno sul palco: Gaia, The Kolors, Capoplaza, Emma, Boomdabash, Rocco Hunt, Francesco Gabbani, Petit, Mr Rain, Mida, Mietta, Benji & Fede, Gabry Ponte, Sarah, Alex Britti, Matteo Paolillo, Alex, Ava, Cioffi, Berna e Dotan.

I cantanti saranno anche protagonisti di esibizioni on the road da alcune delle più apprezzate località turistiche della Puglia. In questa puntata: Emma da Brindisi, Tananai da Giovinazzo e Alessandra Amoroso e BigMama da Sammichele di Bari.

Ad accompagnare gli artisti, un incredibile corpo di ballo formato anche dagli allievi del talent show “Amici”.

La regia della kermesse è affidata a Luigi Antonini.

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Bari Cultura e Spettacoli

Daniele Silvestri a Mola di Bari: all’artista romano il premio Enzo Del Re

Si torna in scena a Mola di Bari per la sesta edizione di MAUL. Molese Anarchico Uomo Libero. Il concerto che ricorda la figura del cantautore nato nella cittadina pugliese, sede di migranti e pescatori.

Per la sesta volta consecutiva e nel cinquantesimo anniversario di “Lavorare con lentezza”, nell’Arena del Castello di Mola di Bari, domani alle 21, tornerà la musica di Enzo Del Re, il corpofonista che con la sedia come strumento e le sue canzoni di denuncia ha raccontato gli ultimi, i lavoratori, i diritti e la sua terra d’origine.

Il Memorial

Un omaggio alla memoria del cantastorie molese e delle sue avventure artistiche negli anni Sessanta e Settanta. Tutto al concerto racconta di quello che ha lasciato, a partire dagli ospiti che proporranno alcuni brani e un omaggio a Del Re. Anche quest’anno torna, per l’importanza che da sempre dà alle parole, Marco Petrucci ideatore del progetto “Testi Manifesti” che trasforma frasi emblematiche della cultura pop, citazioni musicali, cinematografiche, di attualità e politica in manifesti d’autore. Le frasi di Enzo Del Re, nei manifesti realizzati da Marco Petrucci, risuonano contemporanee, autentiche, mai scontate.

I performer

Al MAUL ci sarà anche Giacomo Costantini, performer, considerato uno dei pionieri del circo contemporaneo in Italia, condirettore artistico di El Grito, il Circo Contemporaneo all’Antica. A Mola di Bari si esibirà in esercizi di equilibrismo estremo con scala e sedia in omaggio a Enzo Del Re. In programma anche due i gruppi molesi: l’Orchestra sociale MusicaInGioco di Mola di Bari diretta dal maestro Andrea Gargiulo. Un’associazione di promozione sociale che dal 2010 dona lezioni e strumenti musicali a bambini e ragazzi che vivono in situazioni disagiate, diversamente abili o con disturbi dell’apprendimento. MusicaInGioco, in Puglia, ha dato la possibilità ad oltre 10.000 bambini/ragazzi di vivere la bellezza della musica. Per MAUL, i musicisti di diverse età, hanno imparato alcuni brani di Del Re mettendosi alla prova. Il secondo gruppo molese in scena, i “KapaDura”, sono un trio formato da Pasquale Di Bari al basso e voce, Dario Contessa alla chitarra e Giandavide Palumbo alla batteria. La musica di Enzo Del Re è particolarmente vicina al loro modo di comunicare il disagio vissuto in occasione di tante importanti vicende vissute. E poi ancora un cantante, batterista, percussionista e rumorista con all’attivo due album e oltre cento concerti. “Lepre”, all’anagrafe Lorenzo Lemme, si esibisce in abito da sposa, sprigionando sul palco la sua vera forza. I suoi live son un concentrato di energia: un’esperienza unica, fatta di testi incisivi, ritmiche potenti e un’urgenza dirompente.

L’ospite speciale

A chiudere la serata sarà Daniele Silvestri a cui verrà consegnato il premio “Enzo Del Re” per la sua capacità di raccontare il presente, di cantare l’insoddisfazione e la lotta per un futuro sempre diverso e pieno di coraggio. L’accesso all’evento è libero e gratuito, le porte saranno aperte alle 20.30.

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Cultura e Spettacoli Puglia

“La musica è un lampo”, il libro di Stefano Senardi: l’uomo amico delle “stelle”

Sfogliare il libro di Stefano Senardi è una passeggiata indietro nel tempo, mani in tasca, fischiettando. Leggerlo, diventa tornare a casa dopo quella camminata, sedersi in veranda, accendere una sigaretta, ed ascoltare le storie di un uomo che la storia della musica non l’ha solo vissuta, l’ha fatta. Un amore inesauribile, una passione convulsa nata da ragazzino e coltivata negli anni ’70: il paese dei balocchi per un appassionato di concerti e 45 giri. E se immaginassimo Stefano come un giovane – smaliziato – Pinocchio che si sfrega le mani davanti alle luci dei palchi, alle ombre dei locali notturni, all’irresistibile sfavillare delle corde di Stratocaster e Les Paul, verrebbe poi da chiedersi chi mai fosse Lucignolo. Nelle 200 pagine, o poco più, di questo scrigno di carta edito da “Fandango Libri”, la risposta. Le risposte. Innumerevoli sono i compagni di notti e nottate, di eccessi consumati in fretta, di quella febbre emotiva che brucia, di chi, con gli occhi che brillano, non sa dire troppo convinto «domani».

L’ossessione inesauribile

“La musica è un lampo” appunto, un colpo di fulmine, un’ossessione. La stessa che spinge Senardi, appena diciottenne, a saltare su una Citroen Dyan due cavalli per un viaggio senza meta. «Vediamo fin dove la macchina regge». Ai genitori racconta di andare con gli amici a Limone Piemonte, in montagna, per il weekend. Si ritrova invece a Londra, e ci rimane un mese. Forse sulla scia vivida del mito americano di Kerouac, un figlio dei beat, prima ancora di rendersene conto. O magari soltanto per pura incoscienza giovanile e ansia di vivere. Fatto sta che inizia in quel momento un girovagare lungo, lunghissimo. Prima spettatore, no, divoratore di concerti. Una bulimia musicale la sua, insaziabile. Poi il salto “dall’altra parte”. «Uno del pubblico passato a organizzare lo spettacolo, a decidere la trama, un fan diventato produttore e compagno di strada di artisti italiani e stranieri di primo livello» scrive Michele Serra, nella bella introduzione che fa da foyer al libro.

Tra le stelle

Una vita da star, con le star. Dall’amicizia con la Pivano che «era una donna dai mille interessi», fino al legame con Franco Battiato «è stato un mistico in cima alle classifiche senza mai distaccarsi dalle cose materiali»; da Elton John «chi l’avrebbe mai detto che avrei lavorato con lui che ancora oggi resta uno dei miei artisti del cuore?» fino a Madonna che «incrementò le vendite dei lettori VHS le settimane prima del suo concerto a Torino del 1987». Facciamo un gioco: pensate al vostro cantante preferito. Fatto? Nel libro di Senardi un aneddoto su di lui/lei lo trovate. Per tutti – ma soprattutto per i più giovani – la lezione del viveur incallito nelle battute finali: il drink. Stefano beve solo Dry Martini come Hemingway e James Bond. «Oggi si può trovare un Dry Martini decente in diversi posti, un tempo non era così. Bisognava andare nei bar degli hotel 5 stelle per averne uno accettabile».

Tra i ricordi

E poi le foto, tante, e i pass dei concerti, tantissimi. Stefano ragazzo con un foulard al collo e la maglietta della Stella Artois, Stefano a Kovalam Beach, Stefano affascinante in giacca di buon taglio con Robbie Robertson, Stefano accanto a una radiosa Joni Mitchell, Stefano con qualche ruga in più, Stefano con il bastone che lo aiuta a camminare, dopo il problema di salute che ha segnato la sua vita nell’ultimo periodo. Una è la costante tra le variabili dell’ottovolante imponderabile che è stata la sua vita: il sorriso di Stefano. Lo stesso in tutte le foto, aperto e sincero, il sorriso di un bambino che non ha mai smesso di giocare con il suo giocattolo preferito, la musica.

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Cultura e Spettacoli Lecce Musica Video

Notte della Taranta a Melpignano, Angelina Mango super ospite della serata: «Non vedo l’ora» – VIDEO

Notte della Taranta a Melpignano, Angelina Mango super ospite della serata

Angelina Mango super ospite della Notte della Taranta a Melpignano. L’annuncio dell’artista arriva via social sui canali della fondazione Notte della Taranta che ha postato un breve video della cantante che ha vinto l’ultima edizione del festival della canzone italiana. «Volevo dirvi che il 24 agosto sarò ospite alla Notte della Taranta a Melpignano, in Puglia: non vedo l’ora. È un grandissimo onore per me partecipare. Non mancate».

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Bari Cultura e Spettacoli

Monopoli, il “PhEST” torna in grande stile con una retrospettiva su Man Ray

Il PhEST, torna a Monopoli. Il festival internazionale di fotografia e arte riconosciuto per la sua capacità di integrare differenti mondi e visioni, torna ad affascinare il pubblico con una programmazione immaginifica incentrata sul “Sogno”, tema chiave di questa nona edizione con una retrospettiva dedicata a Man Ray. 33 mostre e installazioni di artisti internazionali, un’inedita music line-up, un’autorevole presenza di lecturer ed esperti del settore, una residenza d’artista internazionale, workshop e visite guidate con artisti che esplorano temi contemporanei e prospettive globali. Dal 30 agosto al 3 novembre 2024, la città pugliese di Monopoli diventerà un luogo di dialogo interculturale e le sue strade, le piazze, i palazzi storici e le antiche chiese offriranno ai visitatori e ai tanti appassionati un’esperienza immersiva ed onirica.

Il manifesto

Nell’anno in cui si celebrano i 100 anni del Surrealismo, il cui primo manifesto fu scritto nel 1924 da André Breton, l’edizione 2024 di PhEST celebra l’onnipotenza del sogno, il gioco disinteressato del pensiero e lo esplora in tutte le sue forme. Da qui l’omaggio a Man Ray, geniale interprete della poetica surrealista, nonché autore di una proposta foto-cinematrografica in grado di stravolgere l’impiego del mezzo attraverso una assidua sperimentazione tecnica, con innovativi approdi estetici che cambieranno per sempre la storia della materia. In collaborazione con l’Archivio Storico delle Arti Contemporanee de “La Biennale di Venezia”, PhEST espone una selezione di fotografie originali tratte dalla mostra “Man Ray, testimonianza attraverso la fotografia” presentata in occasione della Biennale di Venezia 1976. La selezione delle opere della mostra antologica “La révolution du Regard”, a cura di Roberto Lacarbonara e Giovanni Troilo, costituisce un piccolo compendio della vasta esplorazione del medium fotografico, dagli studi sul volto, sul corpo, sulle forme, alle tecniche di stampa in camera oscura di cui Man Ray fu pioniere, come la solarizzazione e la rayografia.

Il direttore artistico

«Le strade sono piene di artigiani ammirevoli, ma di pochi sognatori pratici diceva Man Ray, ma noi quest’anno di sognatori pratici da tutto il mondo riempiremo le strade di Monopoli». Così dichiara il direttore artistico Giovanni Troilo. La mostra avrà sede nel prestigioso Castello Carlo V ma tutta la città sarà coinvolta nella manifestazione. Sono attese esposizioni e allestimenti a Palazzo Martinelli, nella Casa Santa e le sue Stalle, nella Chiesa della SS. Pietro e Paolo e in quella di Sant’Angelo in Borgo, new entry dell’edizione fresca di restauro.

La Warka Tower

A Palazzo Palmieri, quartier generale del festival, sarà allestita la Warka Tower. Progettata dall’architetto Arturo Vittori e presentata alla Biennale di Venezia nel 2012, la Warka Tower è una struttura alta circa 10 metri che raccoglie acqua dall’aria tramite condensazione. Costruita con materiali naturali come bambù e rete di polipropilene, può raccogliere fino a 100 litri al giorno senza elettricità, offrendo una soluzione sostenibile per comunità in regioni aride. Verranno allestite le mostre fotografiche di Nariman Darbandi, César Dezfuli, Bruce Eesly, Ismail Ferdous e tantissimi altri, che saranno presenti il giorno dell’inaugurazione.
Appassionati della fotografia, principianti e mid-career, avranno poi l’opportunità di iscriversi alle “Letture Portfolio” per far conoscere il proprio lavoro ad alcuni dei più riconosciuti esperti dei settori della fotografia, arte ed editoria. Hanno confermato la propria presenza: Sarah Gilbert, The Guardian; Francesca Marani, PhotoVogue; Louise Fedotov-Clements, Brighton Photoworks; Maysa Moroni, Internazionale; Carol Korting, Leica Fotografie Internazionale; Michela Frontino, Il Fotografo; Wiktoria Michalkiewicz, Rezo.pl. L’inaugurazione del festival è prevista per il 30 agosto in Piazza Palmieri.

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Brindisi Cultura e Spettacoli

Da Cellino a Parigi, Al Bano alle Olimpiadi: canta “Felicità” e incontra Snoop Dogg

È ambasciatore della International Judo Federation e ieri a stento ha contenuto la gioia – o meglio, la “felicità” – per l’oro vinto nella disciplina dall’azzurra Alice Bellandi alle Olimpiadi di Parigi 2024.

Suo malgrado tra i protagonisti di questa edizione dei Giochi c’è anche Al Bano Carrisi. Il cantante di Cellino San Marco, già qualche giorno fa, aveva pubblicato alcuni post su Instagram mentre cantava uno dei suoi brani più noti – “Felicità”, appunto, con cui ha coinvolto tutto il pubblico – nell’Arena della International Judo Federation e, ieri, a margine delle gare che hanno incoronato Bellandi campionessa olimpica ha anche incontrato uno degli artisti “agli antipodi” rispetto alla sua musica: il rapper statunitense Snoop Dogg, tra i tedofori delle Olimpiadi.

È lo stesso Al Bano ha condividere le foto su Instagram. «Due opposti musicali, Snoop Dogg ed io, ci siamo conosciuti durante le gare di Judo a Parigi per i giochi olimpici e mi ha detto di essere nato a Corleone… Ovviamente io non ci credo e so perché ma anche lui lo sa! Comunque, simpaticissimo», scrive l’artista pugliese.

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Bari Cultura e Spettacoli

Bianca di Notte, la magia delle Grotte di Castellana dopo il tramonto: via alle visite

Un’atmosfera inconsueta per godere dello scenario unico delle cavità carsiche più belle d’Italia. Accade di notte, nelle Grotte di Castellana, quando nelle caverne cala un silenzio avvolgente e la natura dà il meglio di sé offrendo uno spettacolo contemplativo per i sensi dei fortunati visitatori che potranno ammirarla. Dopo il successo della passata edizione, torna “Bianca di Notte” l’iniziativa che per tutto il mese di agosto, ogni settimana spalanca l’ingresso delle Grotte per accogliere i turisti che scelgono il fresco e la bellezza naturale per trascorrere una serata diversa, lontana dal solito caos delle vacanze. Una risposta alla richiesta specifica di tutte quelle persone che, dopo aver trascorso una giornata a mare o in territori particolarmente affollati, scelgono di rilassarsi e dedicarsi a una serata culturalmente significativa.

Il programma

L’iniziativa della società “Grotte di Castellana” prevede una visita completa, in notturna, con partenza alle 20.30, per arrivare sino alla Grotta Bianca, guidati da ogni senso a disposizione. «La visita notturna permette al visitatore di scoprire le grotte da un’altra prospettiva: la vista si adatta all’oscurità, e gli altri sensi – come l’udito ad esempio – diventano più acuti e creano un legame speciale con l’ambiente circostante. Un legame che permette di percepire in modo più intenso ogni suono, ogni profumo, ogni dettaglio, ogni suggestione, sino ad amplificare le emozioni durante tutto il percorso», spiega Serafino Ostuni, presidente della società Grotte di Castellana. È già possibile acquistare i biglietti per le visite del 1-8-15-18-21-25-29 agosto 2024, direttamente nella biglietteria delle Grotte o attraverso il circuito TicketOne.

L’osservatorio

Da segnalare le visite all’Osservatorio astronomico Sirio, un’esperienza emozionante per adulti e bambini sulla terrazza panoramica del Museo Speleologico “Franco Anelli”. “Una notte con Sirio”, è organizzato dall’Associazione Culturale Astronomica Sirio.
Chi vorrà ammirare i corpi celesti, dopo essere stato nel profondo della terra, potrà farlo in queste date: il 2 agosto Osservazione delle stelle e inizio Sciame meteorico delle Perseidi, il 10 agosto le “Stelle cadenti” e la luna al primo quarto; il 16 agosto si potrà ammirare la Luna piena; il 24 agosto l’osservazione delle stelle e luna calante, il 30 agosto sarà la volta della scoperta delle costellazioni, e ancora 13 e 20 settembre. I turni previsti saranno due, 20.30 e 22.30.

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