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Cronaca Foggia News

Cedimento della Falesia garganica, balneazione interdetta ma i turisti amano il brivido

Quasi dieci anni trascorsi invano, visto i numeri che lo scorso giugno sono stati resi noti dalla dirigente regionale del demanio costiero, Costanza Moreo, dall’approvazione della legge sulla disciplina della tutela e dell’uso della costa. Una legge che in Puglia è stata adottata da solo 8 comuni, mentre altri quattro erano al fotofinish dell’iter previsto per l’approvazione.

I numeri

La dirigente aveva anche evidenziato che sono 25 i comuni che hanno redatto una bozza di piano mentre per 14 si è in fase di presa d’atto, mentre sono circa una ventina quelli che avevano bozze ormai superate. Dal 2019 sono stati 25 i comuni commissariati per la redazione dei piani, ma con un altro paradosso «tutti i commissari avevano 180 giorni per redigere i piani, ma in nessun caso si è raggiunto il risultato».

Praticamente nei 69 comuni costieri pugliesi il piano di tutela delle coste resta un libro dei sogni, almeno finora. Salvo poi accorgersi di una emergenza che dev’essere affrontata per evitare tragedie, come quella sfiorata a Vignanotica, nel comune di Vieste, con parte della falesia venuta giù in una zona affollata di bagnanti che, per tutta risposta e incuranti del pericolo, si sono posizionati sotto la parete crollata per video e selfie.

La caduta

Il cedimento della parete della falesia garganica è avvenuto mentre la spiaggia era frequentata da turisti, per fortuna per loro solo spavento ma nessun ferito. «Simili crolli sono fenomeni naturali, una baia si forma in questo modo. Quella garganica è una costa che si presta a queste situazioni che non sono chiaramente preventivabili», afferma Maurizio Marrese, presidente Wwf Foggia, che aggiunge «l’unico modo è interdire le zone alla balneazione» così come era per la zona interessata dal crollo «Quel tratto di spiaggia è interdetto e ci sono anche i cartelli a ricordarlo» afferma il sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti che specifica come il crollo sia avvenuto per la caduta di un arbusto secco che ha portato giù parte della roccia.
Resta il tema dell’interdizione alla balneazione, un provvedimento non semplice da attuarsi visto che in Puglia le coste a falesie rappresentano circa il 21 per cento dei 940 chilometri della costa regionale.

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Attualità Bari Cronaca News

Disordini nel carcere di Bari, Caiazza: «È la disfatta dello Stato. Rivolte e suicidi destinati ad aumentare»

«La vicenda di Bari non sorprende affatto. Anzi, sono certo che non si tratterà dell’unico episodio, viste le condizioni in cui vivono i detenuti e le misure recentemente varate dal governo Meloni»: ne è convinto Giandomenico Caiazza, avvocato tra i più affermati in Italia e per lungo tempo presidente dell’Unione delle Camere penali (Ucpi).

Avvocato, che cosa pensa dei fatti di Bari?

«Faccio una premessa: nessun atto di violenza o sopraffazione può essere accettato. Detto ciò, certi episodi drammatici sono la spia di una situazione esplosiva. Eppure qualche esponente del governo Meloni minimizza e si abbandona a dichiarazioni irresponsabili. Il sospetto è che manchi una totale comprensione della realtà».

E qual è la realtà?

«La realtà è fatta di dieci o 12 persone ammassate in celle che ne potrebbero contenere quattro con temperature che, al momento, sfiorano o addirittura superano i 40 gradi. Quelle dei detenuti sono condizioni di vita intollerabili e lesive della dignità umana, nelle quali può succedere qualsiasi cosa. Ecco perché episodi violenti come quello di Bari non sorprendono. Anzi, se ne verificheranno altri, come c’è da aspettarsi che anche i suicidi in cella aumenteranno».

Colpa del governo Meloni?

«La situazione delle carceri è la Caporetto dello Stato italiano. Ma questa disfatta ha molti padri, quindi non solo il governo Meloni. Di sicuro l’attuale esecutivo sembra aver firmato una cambiale con un certo elettorato. E questa cambiale impone parole d’ordine come “niente svuota-carceri” o una concezione della certezza della pena tutta orientata verso il carcere».

Quindi le misure recentemente varate dal governo Meloni per arginare il sovraffollamento sono insufficienti?

«A dir poco. Direi che sono provocatorie. Secondo il ministro Nordio, gli accordi volti a far sì che gli stranieri scontino la pena nel Paese di origine consentiranno di abbattere il numero dei detenuti di 5-10mila unità. Ma il ministro sa che significa identificare uno straniero, stipulare un accordo col suo Stato di provenienza e fare in modo che quest’ultimo gli faccia scontare la pena? Ancora, il ministro parla del trasferimento dei tossicodipendenti dalle carceri alle comunità. Ma sa che queste ultime sono da tempo al collasso? Certi annunci possono convincere chi non conosce la realtà del carcere, non altri. Non è serio dire certe cose».

Lei ha mai visitato il carcere di Bari?

«Con Ucpi e Radicali, oltre che per motivi professionali, ho visitato decine e decine di carceri. Inclusa la casa circondariale di Bari».

E che ricordo ne conserva?

«Ciò che accomuna tutte le carceri è l’odore nauseabondo che si percepisce al loro interno. E poi vedo ancora le persone ammassate, le brandine accatastate, i bagni a vista. Soprattutto, però, ricordo il senso di angoscia e di abbandono dei detenuti».

Una riflessione la meritano le Rems, visto che la rivolta di Bari ha avuto tra i protagonisti un paziente psichiatrico…

«Le Rems dimostrano come, in materia di detenzione, non ci sia una sola cosa dello Stato che funzioni. Perciò parlo di Caporetto dello Stato».

Come se ne esce?

«La proposta Giachetti-Bernardini sulla liberazione anticipata mi sembra ragionevole. Consiste nell’aumentare i giorni di premio per i detenuti, in maniera tale da incrementare le scarcerazioni. Non sarebbe un meccanismo automatico, ma subordinato alla valutazione da parte del giudice e alla valorizzazione del comportamento positivo del detenuto. In questo modo, 10mila persone alle quali restano da scontare pochi mesi di reclusione potrebbero davvero abbandonare le celle».

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Attualità Cronaca News Potenza

Potenza, rotte e rubate le sdraio in piazza Prefettura: la denuncia del sindaco Telesca

Atti vandalici a Potenza, rubate e rotte le sedie sdraio posizionate dall’amministrazione comunale nella centralissima piazza Prefettura per offrire ai cittadini uno spazio comune di discussione. A denunciare l’accaduto è il sindaco Vincenzo Telesca, che in un post su Facebook ha espresso tutto il suo disappunto. «Le autorità competenti sono già al lavoro per individuare i responsabili. «I vandali non resteranno impuniti, continueremo a lavorare per il bene e la bellezza della nostra città», ha detto il primo cittadino.

L’iniziativa

Non erano delle semplici sedie sdraio. Erano state messe in piazza Prefettura circa una settimana fa, con l’obiettivo di invitare i potentini ad accomodarsi e discutere insieme. L’idea di partenza: creare un luogo di aggregazione, partecipazione e condivisione dove poter esprimere le proprie idee sul ruolo della città e dei suoi spazi pubblici anche attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici come i codici QR. L’iniziativa è stata lanciata dal Comune in collaborazione con il Cluster «Basilicata Creativa». Quanto alle risorse economiche per avviarla, il sindaco di Potenza ha spiegato che «non ha comportato alcun costo per le casse comunali». «“Basilicata creativa” – ha detto Vincenzo Telesca – ha deciso di farsi carico di tutte le spese, rinunciando persino alle poche decine di euro che erano inizialmente state stanziate dal Comune per la stampa».

La denuncia

«È stato meraviglioso vedere i tanti cittadini – ha aggiunto il sindaco Telesca – usufruire di questi spazi e manifestare le loro opinioni, in un modo simile a quanto avviene da sempre a Londra con lo Speakers’ Corner a Hyde Park e in molte altre città del mondo con iniziative similari, vedi Time Square a New York. Non posso tuttavia non nascondere il mio disappunto per quella piccola minoranza che ha dimostrato inciviltà, rompendo e/o rubando le sdraio. Questo atto non rappresenta la civiltà, l’educazione e il buon senso della nostra comunità». «Potenza – ha continuato il sindaco – è una città di sani principi e le iniziative a suo favore non saranno mai compromesse da un manipolo di malintenzionati» «Continuiamo – ha concluso Telesca – con la determinazione di sempre per il bene della nostra città, insieme». Non si conoscono ancora i responsabili. L’amministrazione comunale ha, tuttavia, fatto sapere di aver chiesto la collaborazione delle autorità competenti affinché si faccia luce sul caso anche attraverso le registrazioni delle videocamere di sorveglianza presenti in città.

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Attualità Bari News Video

Disordini al carcere di Bari. Il presidente Conaippe Mastrulli chiede l’intervento dello Stato – VIDEO

Nella serata del 17 agosto alcuni detenuti della seconda sezione del primo piano della casa circondariale “Francesco Rucci” di Bari hanno preso in ostaggio un infermiere e pestato a sangue un agente di Polizia Penitenziaria, intervenuto per difenderlo. L’operatore sanitario è rimasto ostaggio dei detenuti per più di quattro ore, poi liberato dall’intervento della Digos, dei Carabinieri e degli agenti di Polizia Penitenziaria accorso da tutta la Puglia. Alla luce di tutto questo il presidente Mastrulli del Conaippe chiede più garanzie per il personale, nuove assunzioni di personale e strutture più sicure.

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Basilicata Cultura e Spettacoli News Puglia

Delon, addio alla leggenda. Fu “lucano” con Visconti e “pugliese” con Cardinale

Se n’è andato il più grande, se n’è andato Alain Delon. L’eterno ragazzo malinconico non c’è più. Aveva 88 anni e, alle spalle, una carriera che l’ha visto sbancare a mani basse il mondo del cinema: Alain il sex symbol, Alain l’enfant terrible. La bellezza imbronciata e magnetica, i silenzi ombrosi, gli sguardi accigliati, lunghissimi: così sul grande schermo, così nella vita privata.

L’esperienza in Basilicata

Negli anni ‘60, a lanciarlo nel giro che conta fu Luchino Visconti con “Rocco e i suoi fratelli”. Un cast di grandi attori – da Annie Girardot a Renato Salvatori e Paolo Stoppa – per il film che si sarebbe dovuto girare in Basilicata, dove il regista soggiornò tra Matera e Pisticci, spinto dalle poesie attraenti di Rocco Scotellaro. Non se ne fece poi nulla, e fu scelta Milano, riprendendo però nel plot le vicende di Rocco Mazzola, pugile potentino dei pesi massimi. Qualche anno dopo lo sceglie Jean-Pierre Melville per “Le Samouraï” (1967) – “Frank Costello faccia d’angelo” in italiano – segnando l’ascesa di uno dei precursori della Nouvelle Vague. Una amicizia lunga la loro, coppia d’assi fascinosa del cinema d’oltralpe, perfezionisti e taciturni, un’intesa inscalfibile suggellata dalla doppietta noir “I senza nome” (1970) e “Notte sulla città” (1972). “E Melville creò Delon”, scrisse “Le Monde”. Il trench e il Borsalino la divisa d’ordinanza di Costello/Delon, diventa icona dell’uomo tragico nell’immaginario popolare, un uomo che si riassume nella sua gestualità.

La presenza in Puglia

Di passaggio anche in Puglia in quegli anni, monsieur Delon. A Lecce gli consegnarono il prestigioso premio cinematografico “Rodolfo Valentino”, ospitato al Teatro Politeama “Greco” dal ‘73 al ‘81. Un’apparizione fugace, avvolto in un lungo cappotto in pelle nera, un caffè consumato in fretta allo storico bar Martinica, a due passi da piazza Sant’Oronzo, e poco più.

Gli amori

Amori tanti, donne, tantissime. Romy Schneider, l’indimenticabile. «Perché è stato il mio primo amore», gli si sentì dire in un video d’epoca. Si incontrarono all’aeroporto di Orly nel 1958, poco prima di iniziare le riprese del loro primo film insieme, “Christine”. Furono l’incarnazione della favola perfetta: giovani, stupendi, talentuosi, ricchi e felici. Un amore folle, senza lieto fine, vittime di un sentimento che li bruciò in fretta, legandoli per sempre. E poi il flirt con Brigitte Bardot, Nathalie Delon che diventò sua moglie, la cantante Dalidà e Mireille Darc, tanto per ricordarne alcune.

Gli ultimi anni

Una filmografia infinita la sua, fino alle luci che diventano ombre negli ultimi anni. Nel luglio 2023 confidò al suo medico, in visita nella casa di campagna a Douchy, tra i vigneti della Valle della Loira: «Voglio morire, la vita è finita». “Le Figaro”, cattivello, ha scritto che «la parte migliore della sua recitazione è quando non apre bocca». Eppure Alain Delon è stato tanto di più di una sigaretta che pende dalle labbra e l’aria da viveur che per decenni lo hanno accompagnato. Un attore formidabile, che si vantava di «vivere, non recitare i suoi ruoli». Indimenticabile. Il più bello del mondo.

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Brindisi Italia News

Salvini e Fontana in masseria dalla premier Meloni, poi chiamano Tajani: vertice informale a Ceglie Messapica

Un incontro informale in masseria a Ceglie Messapica con la premier Giorgia Meloni. Il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, è arrivato alle 15 circa, nel resort dove da una settimana soggiorna la presidente del Consiglio. Pochi minuti dopo il suo arrivo si è presentato anche il presidente della Camera, Lorenzo Fontana. Poi hanno chiamato telefonicamente l’altro vicepremier, Antonio Tajani. Non si esclude un confronto su alcuni dossier che riguardano le nomine Rai, Ue e la manovra. I tre leader del centrodestra avrebbero fatto il punto sui principali temi di attualità politica, in vista della ripresa.

È durato poco più di due ore il vertice politico. Il leader della Lega ha lasciato il resort attorno alle 18.15. All’interno della struttura, nelle campagne del Brindisino, poi il presidente della Camera Lorenzo Fontana, in vacanza in Puglia in questi giorni. A Masseria Beneficio ci sono da giorni anche la sorella della premier Arianna con il marito e ministro Francesco Lollobrigida, il sottosegretario alla salute Marcello Gemmato.

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Cronaca News Taranto

Accoltellato all’addome durante una lite a Manduria: soccorso 42enne. Fermo per tentato omicidio 40enne

Sottoposto a fermo con l’accusa di tentato omicidio. Un uomo di 40 anni sarebbe il responsabile dell’accoltellamento, avvenuto la scorsa notte in piazza Garibaldi a Manduria, ai danni di un 42enne. Una violenta lite sarebbe nata per futili motivi. Secondo le ricostruzioni i due avrebbero avuto un diverbio quando il 40enne avrebbe colpito la vittima all’addome con un’arma da taglio.

Soccorso dal personale del 118, il 42enne è stato trasportato in codice rosso in ospedale per le profonde ferite riportate: non sarebbe in pericolo di vita. Il presunto autore dell’aggressione è stato individuato grazie anche alle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona.

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Attualità News Puglia

Maltempo in Puglia, allerta gialla: previsti temporali e rovesci

Temporali sparsi interesseranno i settori adriatici nelle prossime ore. Un avviso di allerta gialla è stato diramato dalla Protezione civile della Puglia, che fino alle 20 di domani, lunedì 19 agosto, prevede “precipitazioni da isolate a sparse” su tutta la regione. Nello specifico potrebbero verificarsi “rovesci o temporali” di varia intensità e “rischio idrogeologico”.

Temperature

Le minime in debole calo al sud e senza variazioni di rilievo sul resto del Paese. Le Massime sino in nuovo aumento al nord-est, al centro, su Sardegna e Lombardia. In diminuzione invece su Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia. Stazionarie sul resto del territorio.

Venti

Deboli sulla Puglia e sul resto d’Italia. Poco mosso in serata il Mar Adriatico.

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Brindisi News Salute

Ospedale “Perrino”, pazienti trasferite in Chirurgia generale: Asl Brindisi nella bufera

Non accennano a placarsi le polemiche in merito alla decisione della direzione generale della Asl Brindisi di chiudere temporaneamente il reparto di chirurgia plastica dell’ospedale “Perrino”, ma soprattutto di allocare i posti letto di chirurgia senologica e ricostruttiva presso la chirurgia generale. É proprio questa l’origine della polemica innescata da Raffaella Argentieri, presidente della fondazione Tonino Di Giulio, associazione brindisina molto attiva su problematiche legate alla salute e all’ambiente: «Mi verrebbe da dire – dice Argentieri – che siamo passati dalle stelle alle stalle: è davvero grave che le pazienti della Breast unit siano state spostate nella chirurgia generale. La cosa che più ci addolora è la mancanza di chiarezza da parte dell’Asl: per quanto tempo si andrà avanti così? È davvero temporanea oppure è una di quelle temporaneità a lungo termine?».

Programmazione sanitaria

Argentieri riprende il tema che già la segretaria provinciale della Cgil Chiara Cleopazzo aveva affrontato qualche giorno fa: la mancanza di programmazione sanitaria porta a questi problemi, come sottolineava la sindacalista, perché a fronte dell’irrinunciabile diritto alle ferie del personale medico e ausiliario, l’unica soluzione che si riesce a trovare è quella della chiusura dei reparti. E ormai niente sembra più “definitivo” di alcune chiusure temporanee.

«La Breast unit di Brindisi – incalza la presidente della Fondazione – è un’eccellenza a livello italiano, nazionale: è un fiore all’occhiello della Asl, tanto che vi si rivolgono donne dalle province viciniori, quindi Lecce e Taranto, ma anche dal sud barese e a volte perfino dalla Bat. Il personale ha ricevuto premi dalla fondazione Veronesi, e non solo, a testimonianza dell’altissimo valore delle prestazioni fornite a un’utenza purtroppo sempre più ampia. Addirittura un mese fa era stata diffusa la notizia che la Breast unit sarebbe diventata un’unità complessa: tanto complessa da chiudere?».

Tagli insopportabili

Sembra proprio un paradosso: nonostante il continuo aumento di casi di patologie tumorali al seno e la necessità di potenziare sempre di più i servizi offerti a pazienti di sesso femminile e anche maschile, ci si ritrova ad assistere impotenti a tagli sempre più pesanti in tutta la sanità.

«Noi non siamo più disposti a sacrificare l’assistenza – prosegue Argentieri -, anzi direi proprio il diritto alla salute che la costituzione sancisce, in nome di meri obiettivi economici. Accanto a noi, in questa nostra lotta, ci sono anche altre fondazioni e associazioni: d’altro canto il dottor Tonino Di Giulio è stato un pioniere dell’oncologia in territorio brindisino, tra i primi a introdurre le mammografie e i pap-test quando ancora di queste tecniche non si parlava. Per noi è un dovere continuare a batterci per mantenere alto lo standard di cura: quando dovrebbe terminare questa allocazione tra virgolette temporanea? Se la Asl ci risponderà che il 1° settembre, per esempio, tutto ritornerà come prima, ci troverà alle porte del “Perrino” nella prima mattinata di quel giorno a verificare che effettivamente tutto sia stato ripristinato».

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Cronaca Lecce News

Tra le sterpaglie a fuoco il cadavere di un uomo 79enne: forse vittima del rogo in Salento. Si indaga

Un uomo di 79 anni è stato trovato morto in una campagna alla periferia di Leverano, nel Leccese, avvolta da un incendio di sterpaglie. A trovare il suo corpo senza di vita i vigili del fuoco, intervenuti per domare le fiamme. Le indagini sono in corso per capire se l’uomo sia rimasto vittima del rogo.

Notizia in aggiornamento

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