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Cronaca News Taranto

Taranto, non dichiarano 20 milioni di euro nel settore dell’edilizia e dei prodotti ittici: nei guai 5 imprenditori

Sono circa 20 milioni di euro i ricavi non dichiarati e oltre quattro milioni di euro l’Iva evasa da cinque aziende attive nei settori dell’edilizia e del commercio di prodotti ittici a Taranto e Massafra. Cinque gli imprenditori hanno omesso di presentare le prescrizioni non dichiarando al fisco ingenti ricavi ed evadendo la relativa imposta sul valore aggiunto.

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Cronaca Foggia News

Esploso un bancomat della Bper a San Nicandro Garganico: malviventi in fuga, forse senza il denaro

Uno bancomat della Bper è esploso alle 4 di questa mattina in corso Umberto I a San Nicandro Garganico, nel Foggiano. Una carica esplosiva, le tipica marmotta, sarebbe stata piazzata all’interno della fessura dove si preleva il denaro. Indagano i carabinieri che stanno visionando anche le immagini della videosorveglianza. Non è chiaro se i malviventi, che dopo il colpo sono fuggiti, sono riusciti a portare via il denaro. I militari

Il sindaco

«A poche ore da una tragedia – si riferisce al 13enne morto ieri sera in un incidente stradale – la criminalità ci mette anche del suo. Non accadeva dal 2018 un fatto del genere – afferma il sindaco Matteo Vocale -. Ringrazio i carabinieri per il lavoro interminabile di questa notte e spero che gli autori di questo reato vengano individuati e assicurati dalla giustizia».

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Brindisi Cronaca News Puglia

Morte Lorys Bellapianta, l’amico alla guida positivo all’alcol test: disposta l’autopsia

Novità emergono dalle prime indagini sulla tragedia a Torre Santa Sabina, dove un giovane di 19 anni, Lorys Bellapianta, ha perso la vita in un incidente stradale. Il fatto è avvenuto nella notte tra domenica e lunedì, intorno alle 3:30, in via Basento.
Il conducente dell’auto, un 19enne anch’egli di Busto Arsizio, è stato iscritto nel registro degli indagati. Il ragazzo sarebbe stato trovato positivo all’alcool test e negativo ai drug test.

L’iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto, finalizzato a garantire una completa e approfondita indagine da parte del pm Francesco Carluccio.

L’autopsia farà chiarezza

Per fare piena luce sulla tragedia, è stata disposta l’autopsia sul corpo del giovane. L’esame autoptico, che sarà eseguito oggi alle 15 dal medico legale Domenico Urso, dovrebbe fornire elementi decisivi per stabilire le cause del decesso e chiarire se vi siano state eventuali responsabilità.

Un mistero da risolvere

L’incidente presenta alcuni aspetti ancora da chiarire. L’auto non è entrata in collisione con altri veicoli e il conducente non sembra aver perso il controllo del mezzo. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti, non si esclude quella di un gesto involontario o di un tragico scherzo finito male.

Anche per questo motivo la fattispecie dell’ipotesi di reato sarebbe quella di “omicidio stradale”, anche se in questo caso ci sono diverse anomalie: infatti il giovane alla guida non avrebbe posto in atto le condotte tipiche contemplate nella descrizione del reato di cui all’articolo 589 bis del codice penale.

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Cronaca Lecce News

A fuoco tre auto in un parcheggio di una struttura ricettiva nel Leccese, il rogo nella notte: nessun ferito

Il rogo è divampato attorno alle 4, tre le auto che hanno preso fuoco. I vigili del fuoco, nella notte, sono intervenuti nel parcheggio di una struttura ricettiva, ad Alezio, ed hanno messo in sicurezza l’area. Da accertare le cause dell’incendio. Non ci sono stati feriti.

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Cronaca Lecce News

Estorsioni e minacce per un box del mercato ittico di Gallipoli: arrestate 4 persone – VIDEO

Gallipoli, contrasto per la gestione del box del mercato ittico: 4 arresti

Con le minacce avrebbero preteso una somma di 100mila euro ed un locale, nell’area del mercato ittico di Gallipoli. Quattro persone sono state arrestate perché hanno tenuto condotte gravemente intimidatorie nei confronti di altre 3 persone, tutti del posto. Un’escalation di violenze, che hanno riguardato anche minori, tanto da culminare con l’incendio di un mezzo utilizzato per fini commerciali ed intestato proprio ad una delle vittime della tentata estorsione.

Tutti questi episodi hanno fatto registrare, nel giro di pochi giorni, un crescente livello di pericolosità sociale dei soggetti coinvolti. Per tale motivo, i ritmi delle indagini da parte degli investigatori della Polizia di Stato sono stati serrati e certosini tanto da raggiungere in breve tempo determinanti risultati operativi.   

Disposta la misura coercitiva della custodia cautelare in carcere nei confronti del 29enne e del 54enne e la misura degli arresti domiciliari a carico delle due ulteriori componenti familiari, per aver incitato i propri familiari a tenere la condotta minatoria ed a pretendere la somma di denaro richiesta, oltre a proferire anche loro frasi minatorie.

Le operazioni di esecuzione dell’ordinanza svoltesi nei confronti del 54enne hanno visto il fattivo contribuito dei militari e di un mezzo navale della Guardia di Finanza. Infatti, i poliziotti, non potendo raggiungere in piena notte uno degli indagati, che al momento dell’esecuzione era imbarcato su un peschereccio nelle acque di Santa Maria di Leuca, grazie all’impiego di personale e di un mezzo navale della Guardia di Finanza, disposto d’urgenza e per indifferibili esigenze di polizia giudiziaria, previa autorizzazione del Comando Generale della Guardia di Finanza, nell’ambito del Protocollo d’Intesa stipulato tra la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato, sono stati trasbordati sul natante e così hanno potuto raggiungere il peschereccio e assicurare alla giustizia il 54enne del posto destinatario di misura di custodia cautelare in carcere.  

Operazione “mercato libero”

All’operazione di polizia è stato dato il nome di “mercato libero” per un duplice motivo: “libero” perchè fino a qualche settimana fa nell’area mercatale vi era la percezione di poter essere slegati dal rispetto ogni tipo di regola e “libero” perché dopo le recenti attività di polizia e dopo l’esecuzione di questa notte delle ordinanze di custodia cautelare si è ripristinato quel livello di legalità e percezione della sicurezza, fondamentale per un ordinato vivere civile.

La Polizia di Stato di Lecce ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali emessa dal Gip del Tribunale di Lecce, su richiesta del P.M. della Procura di Lecce, a carico delle 4 persone tutte legate da un rapporto familiare. Il tutto nasce dalle operazioni di sequestro preventivo svolto alle prime ore del 26 luglio scorso, quando la Polizia di Stato, insieme alle altre Forze di Polizia operanti sul territorio, ha dato esecuzione all’ordine emesso dal GIP del Tribunale di Lecce, su richiesta del P.M. della Procura della Repubblica di Lecce, di sequestro preventivo del bene demaniale formato dai nr. 8 box in muratura, presenti nell’area del mercato ittico di Gallipoli, dopo aver riscontrato e documentato per anni reiterate e svariate violazioni di carattere penale, amministrativo e sanitario.

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Bari News Politica

Bari, prove di intesa tra Vito Leccese e Michele Laforgia: si riaprono le trattative

Vito Leccese e Michele Laforgia provano a superare le divergenze degli ultimi giorni. È ripreso il dialogo tra i due leader che ieri pomeriggio si sono incontrati per discutere e chiarire le ragioni delle incomprensioni in merito all’impegno, pubblicamente assunto da entrambi, di governare insieme riunendo tutte le componenti della coalizione progressista con «criteri di rappresentatività, competenza e pari dignità», ha spiegato in una nota il sindaco Vito Leccese.

I nodi da sciogliere

Al centro della discussione il documento che la Convenzione per Bari aveva inviato al primo cittadino. «Ho ribadito la mia volontà di condividere, nel rispetto dei ruoli, le scelte di fondo dell’amministrazione, la definizione del nuovo sistema delle deleghe assessorili, che dovranno garantire innovazione e testimoniare le priorità del prossimo governo cittadino – ha aggiunto Leccese – e le coordinate programmatiche, continuando e ultimando il percorso tracciato nelle settimane scorse».

Un passaggio è stato riservato anche alla contestata ordinanza contenete le misure anti-degrado per le piazze Umberto e Moro. «Abbiamo chiarito le rispettive posizioni in merito alla recente ordinanza, da me assunta, in materia di sicurezza urbana che, trattandosi di un atto a scadenza e di natura assolutamente temporanea e sperimentale, potrà essere opportunamente e utilmente integrata, soprattutto relativamente al potenziamento dei servizi di protezione sociale dei fenomeni di marginalità cittadina. Il dialogo, quindi, non è chiuso. Nelle prossime ore ultimerò le mie valutazioni per garantire alla città una squadra di governo con la quale affronteremo le sfide programmatiche che hanno accompagnato la campagna elettorale».

La Giunta

Riprende dunque anche la discussione relativa alla composizione della nuova squadra di governo. In merito alla quale il penalista Laforgia ha ribadito: «non sono personalmente interessato a nessun incarico e a nessun ruolo, ma sono pronto a compiere ogni sforzo utile per l’unità della coalizione progressista. Nelle prossime ore, verificherò con le forze politiche della Convenzione se vi sono le condizioni per partecipare al governo della città».

Volontà confermata anche dall’ex senatore Alberto Tedesco, che con il gruppo dei socialisti fa parte della Convenzione. «Continuiamo a chiedere al sindaco la composizione di una Giunta di alto profilo, sottraendosi alle prescrizioni del manuale Cencelli, fatta di esponenti all’altezza delle aspettative della città e delle sue potenzialità di sviluppo».

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Attualità Foggia News

A Lucera si respira aria di Medioevo con il Torneo delle chiavi: vittoria per Porta Foggia

È stata Porta Foggia ad aggiudicarsi per il secondo anno consecutivo il Torneo delle Chiavi, arrivando a collezionare ben otto vittorie e avvicinandosi così al record detenuto da Porta San Severo (vincitrice di nove edizioni). Al secondo posto Porta Albana, al terzo Porta San Giacomo, al quarto Porta Troia e al quinto Porta San Severo.

La kermesse

La 41esima edizione del Torneo delle Chiavi – organizzata dall’Aps Cinque Porte Storiche Città di Lucera in collaborazione con il Comune di Lucera, con il patrocinio del Ministero della Cultura e della Regione Puglia, con il contributo di Fondazione Puglia e Fondazione dei Monti Uniti di Foggia – è andata in scena nella magica cornice dell’Anfiteatro Augusteo di Lucera, facendo registrare il sold out. Prima del torneo, gli atleti delle cinque porte si sono incontrati in Piazza Duomo alle 18 dove hanno ricevuto la benedizione del vescovo, monsignor Giuseppe Giuliano, che ha augurato alla città di essere sempre più aperta, ospitale e accogliente.

A seguire gli atleti hanno sfilato in corteo per le strade della città fino ad arrivare all’Anfiteatro dove hanno gareggiato sfidandosi nei giochi medioevali – il tiro alla fune, l’albero della cuccagna, il tiro con l’arco, la corsa coi sacchi e il lancio del tronco – sotto l’occhio attento dei giudici di gara Lucio Barbaro, Sergio Granieri e Giuseppe Licciardi. La serata è stata molto coinvolgente, grazie anche al contributo dell’esperto e sempre più coinvolgente presentatore Vito De Girolamo, e allo spirito competitivo che spinge le cinque porte a conquistare l’ambito palio della città.

Lo spettacolo

Novità di questa edizione è stato lo spettacolo sul bene e il male, messo in scena da figuranti appartenenti a tutte e cinque le porte, a dimostrazione che il lavoro dei giochi medioevali diventa sempre più corale. «La nostra forza sta nel lavoro corale, siamo riusciti a mettere su una squadra di cittadini attivi che mirano a valorizzare la città di Lucera. Insieme vogliamo continuare a scrivere pagine belle della storia della nostra città e a valorizzarne il patrimonio», ha sottolineato il presidente dell’Aps Cinque Porte Storiche Gianni Finizio che ha aggiunto: «Nel corso del torneo delle Chiavi si vive la competizione, ma durante il resto dell’anno si lavora tutti insieme, dimenticando quasi la propria appartenenza».

Sono tante, infatti, le attività che l’Aps Cinque Porte Storiche Città di Lucera ha messo in campo, tra cui i laboratori e gli incontri didattici con le scuole che hanno l’obiettivo di avvicinare le nuove generazioni alla tradizione, al folclore e alla storia della città. Gli “Eventi Medioevali” si sono conclusi ieri con il corteo storico, che ha visto 500 figuranti – tra dame, cavalieri, musici e sbandieratori – partire dalla Fortezza Svevo-Angioina e sfilare lungo le strade della città per giungere in piazza Duomo, dove c’è stata la cerimonia di affidamento della città a Santa Maria.
Sempre in Piazza Duomo il videomapping per raccontare la storia di Lucera, il suo legame con religione, cultura e integrazione, ma anche un nuovo modo di immaginare il futuro della città.

I prossimi eventi

Fino al 31 agosto, nei locali comunali siti in via Zuppetta 5 (ex Gal Meridaunia), sarà possibile visitare la mostra legata alla pubblicazione del volume “Le Chiavi in Palio. Il corteo storico e il torneo delle chiavi della Città di Lucera” curato da Massimiliano Monaco ed edito da Claudio Grenzi.

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Attualità News Puglia

Asl Puglia, sforata la spesa farmaceutica: è rischio licenziamento per i direttori generali

Al via la procedura per licenziare i direttori generali delle aziende sanitarie che hanno sforato la spesa farmaceutica. Dopo un lungo tira e molla la Regione Puglia ha avviato il percorso per dare applicazione alla cosiddetta legge Amati approvata nel 2022 che prevede la decadenza automatica per i manager sanitari che non rispettano i tetti di spesa fissati ogni anno a livello regionale.

L’iter

In questo caso, però, l’attuazione della norma prevede un passaggio aggiuntivo, così come imposto all’epoca dalla presidenza del Consiglio dei ministri alla Regione Puglia pena l’impugnazione della norma regionale fatta approvare dal gruppo di Azione. Ovvero il rispetto della previsione contenuta nel decreto legislativo 171 del 2006 che prima della lettera di licenziamento obbliga le aziende sanitarie ad aprire un confronto con ognuno dei direttori generali, ingaggiati con contratti di tipo privatistico, per valutare il grado di responsabilità degli stessi manager nel surplus di spesa.

Un percorso tortuoso che ha avuto impulso ieri con la comunicazione da parte del direttore del dipartimento salute, dottor Vito Montanaro, del superamento dei tetti prefissati per gli acquisti diretti (destinati agli ospedali) per un ammontare complessivo di circa 184 milioni di euro -un’evidenza nota ormai dal mese di giugno-, e trasmesso il fascicolo al presidente della Giunta regionale, Michele Emiliano e al vicepresidente e assessore al Bilancio Raffaele Piemontese.

I numeri

In base ai dati su dieci aziende, fra Asl, ospedali ed Ircss, una sola, il Policlinico di Bari, è riuscito a mantenersi nel range di spesa prefissato, ma solo perché ha scaricato parte dei medicinali ad alto costo in capo alla Asl Bari. Di riflesso proprio quest’ultima azienda risulta al primo posto per splafonamento con circa 58 milioni di euro in più, seguita dalla Asl Lecce, 38,6 milioni, quella di Taranto, 28,3 milioni, la Asl Brindisi con 23,9 milioni, la Bati a 18,3 milioni. In fondo alla classifica con un report più che virtuoso l’Oncologico di Bari che ha chiuso con soli 500 mila euro in più del previsto.

L’ultimatum

Adesso i direttori generali avranno circa due settimane per fornire le loro controdeduzioni ai rilievi mossi dalla Regione Puglia, chiamata ad inviare via Pec le contestazioni, prima di chiudere il procedimento. All’esito del contraddittorio, la cui conclusione è fissata per il due settembre, si stabilirà l’elenco dei manager da rimuovere o commissariare. Una decisione, anche qui, tutt’altro che semplice considerando quello che è accaduto nel resto delle regioni.

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Attualità BAT News Puglia

Trani, ex sciala De Simone: da stabilimento di acquacoltura ad area balneabile

Da ex stabilimento di acquacoltura e stabulazione dei mitili ad area accessibile alla libera fruizione balneare. È così che cambierà il volto dell’ex sciala De Simone sul lungomare Cristoforo Colombo di Trani. A stabilirlo è una delibera di Giunta comunale che, con un atto di indirizzo, apre la strada alla messa in sicurezza e alla riconversione di quel luogo. L’area in oggetto è molto ampia: ricopre infatti una superficie di circa 3.000 metri quadrati e comprende piazzali, opere di difesa marina e manufatti legati all’attività coltiva. Su di essa sono ancora presenti le vecchie strutture dell’impianto industriale, dismesso dal 2013, da anni ormai ridotto a rudere, per incuria ed esposizione ai fattori ambientali. Da qui la necessità da parte dell’amministrazione di mettere in sicurezza la zona, consentendone la fruizione e la balneazione.

Il provvedimento

Il sindaco Amedeo Bottaro parla di una «delibera fondamentale per la valorizzazione e la tutela del nostro territorio costiero. Riqualificheremo e apriremo alla pubblica fruizione la sciala De Simone. Ho colto la proposta fattami dall’assessore Mino di Lernia di riqualificare quel tratto di sosta affinché diventi aperto alla fruizione pubblica al più presto. Continuiamo a portare avanti il grande progetto di riqualificazione costiera iniziato 9 anni fa e già sotto gli occhi di tutti.

La sfida

«Al momento è quella di offrire al più presto ai cittadini e ai tanti turisti un’ulteriore area urbana di accesso libero al mare». Gli interventi previsti consentiranno una prima fruizione in sicurezza dell’area in attesa di un suo pieno recupero funzionale e della sua riconversione in spazio urbano costiero pubblico e accessibile.

In prima battuta il sito sarà liberato da rifiuti e macerie accumulatesi negli anni, poi, come si legge nella relazione, «si procederà alla realizzazione di alcuni interventi volti alla messa in sicurezza e alla predisposizione dell’area agli utilizzi futuri».
Le vasche saranno demolite per realizzare un piazzale unico, privo di ostacoli e accessibile. Per l’assessore Mino Di Lernia si tratta di «un passo importante verso il miglioramento della fruizione pubblica della nostra costa. Il mare è patrimonio di tutti e questa delibera potrebbe consentire alla cittadinanza la riappropriazione di un tratto fra i più belli di tutta la costa tranese».

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Attualità Bari Cultura e Spettacoli News

Franco De Giglio, il “Nonno Ciccio” della tv «lo ricorderemo attraverso le sue commedie»

Bari ha perso un altro importante tassello del suo teatro vernacolare. È scomparso ieri, all’età di 79 anni, Franco De Giglio. Conosciuto come il famoso “Nonno Ciccio” nella serie Very Strong family, con la sua celebre frase “Chicca a papà, ma quando si mangia”? interpretava la caratterizzazione dei nonni di tutti noi.

La carriera

Ha saputo spaziare nel mondo della comicità, interpretando nella serie parodia “Er, medici al capolinea”, la parte di Lucia, un infermiere gay che veniva preso di mira dal grandissimo e in egual misura compianto Gianni Colajemma, il malavitoso “Picciafuoco”. Ma la carriera di Franco De Giglio ha origini consolidate fin dagli anni ‘70, quando con l’Anonima Gr, Nicola Pignataro e Teodossio Barresi hanno dato il via al Teatro popolare pugliese. Con Mariolina De Fano e Nicola Pignataro, circa 50 anni fa ha co-fondato il teatro “Purgatorio di Bari”.

Il ricordo di Lia Cellamare

La sua morte ha suscitato un grande cordoglio nel mondo del teatro barese e nel pubblico. Un simbolo del teatro dialettale, contribuendo a mantenere viva la tradizione culturale della sua regione, dedicando gran parte della sua vita artistica al palcoscenico. Tra chi lo ricorda con affetto l’attrice Lia Cellamare, che ha lavorato al suo fianco nel mondo del teatro, ma anche nella sit “Er medici al capolinea” interpretando l’infermiera Jennifer. «Ho un suo vocale di poco prima che ci lasciasse – racconta Lia Cellamare – nel quale mi diceva che mi aveva visto a Forum e, dal letto di ospedale, gli ho fatto fare tantissime risate. Ci eravamo ripromessi di vederci per una pizza, continuerò a dovergliela». Tanti i ricordi che l’attrice ha condiviso con Franco De Giglio, ma quelli più cari sono quelli dietro le quinte. «Ci divertivamo tanto – ricorda – era in grado di darti calma con quella sua voce inconfondibile. Mi ha insegnato la fiducia in me stessa. La prima volta che andai a radio “Made in Italy” ero molto tesa, lui mi ha detto di stare calma, mi suggeriva e mi ha fatto divertire. L’ho sempre visto come un genitore che insegna al figlio a camminare. Non tutti gli attori sono anche insegnanti, ma lui sicuramente lo era». Franco De Giglio non era sono un attore, ma scriveva battute e collaborava nella scrittura delle sceneggiature. «Franco sapeva fare squadra – dichiara -aiutava tutti e sosteneva chi ne aveva bisogno. Noi siamo come i dinosauri, se lasci una bella impronta, quella rimane per sempre. E la sua impronta sarà indelebile».

Il ricordo di Donata Frisini

Donata Frisini, che interpretava la figlia di “Nonno Ciccio”, lo ricorda come una figura paterna, sempre presente, un punto di riferimento. «Il momento più bello con Franco – fa sapere – è quando ha presenziato al matrimonio di mia figlia. Era morto mio padre e mi sembrava di averlo ancora con me tramite lui. Mi ha insegnato la caparbietà, la determinazione e la volontà. Sul set eravamo una famiglia, c’era tutto, anche le liti, ma ci volevamo sempre bene. Nella “Very Strong” io e Manuel facevamo i testi ma lasciavamo a tutti la libertà di costruire il personaggio. Abbiamo pensato subito a Franco per la figura di nonno Ciccio, andammo a vedere una sua commedia e ci è piaciuto tanto nel ruolo. Una persona splendida, disponibilissima, dalla grande professionalità». L’attrice lo omaggerà mettendo in scena, rivisitandola, una delle sue più famose commedie “Non è per l sond, je per l terris”. «L’ultima volta che l’ho incontrato – afferma – ci sedemmo a tavolino e mi disse che voleva fare una nuova commedia ispirata a “Non è per i soldi, ma je per l terris”. In virtù di questo, ho deciso che ne farò una sola rappresentazione, in ricordo di Franco. Il grande dilemma è dove farlo, vista la mancanza di teatri. Devo trovare il luogo giusto, vorrei fare una cosa fatta bene in memoria di Franco».

L’ultimo saluto all’attore sarà oggi. Le esequie si celebreranno questa mattina a Japigia, nella parrocchia di San Marco.

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