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Attualità Matera News

Ferragosto in Basilicata, spopola l’agriturismo a chilometro zero

L’agriturismo si conferma la meta più gettonata per il pranzo di ferragosto in Basilicata. Turismo verde, agenzia agrituristica della Cia evidenzia il buon andamento della ricettività con il «tutto esaurito già da settimane». Il settore vede a capo delle strutture quasi il 50 per cento di donne. In cantiere c’è anche la candidatura a patrimonio Unesco.

I dati

«Con circa 15mila posti ai tavoli, le 130 strutture agrituristiche lucane, con un giro di affari tra i 600 e i 700 mila euro, si preparano all’assalto di Ferragosto», così, Turismo Verde, agenzia agrituristica della Cia, sottolinea il quadro positivo della ricettività nel settore. L’agenzia agrituristica spiega che: «i costi, leggermente ritoccati rispetto all’anno scorso, variano da 40 a 65 euro con il numero maggiore di aziende a 40 euro per il menù fisso». Tra le pietanze numerosi gli antipasti. Tra i primi primeggia la pasta fatta in casa, come strascinati e fusilli al ragù. Non mancherà la tradizionale grigliata di carne mista, a cui seguiranno contorni, frutta e dolce della casa. La cucina a chilometro zero resta la qualità più apprezzata.
L’agenzia evidenzia che a far scegliere l’agriturismo è «la spinta verso un turismo più sostenibile che ha portato le strutture a incrementare anche l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, curiosi e ambientalisti, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici o wellness». Le strutture agrituristiche, guidate per «quasi il 50 per cento da donne», secondo Turismo Verde «contribuiscono in modo determinante al turismo di prossimità, con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori».

Il patrimonio Unesco

«L’agriturismo italiano è una eccellenza che va tutelata e che intendiamo candidare come patrimonio immateriale Unesco, non a caso è il format più copiato nel mondo», non ha dubbi l’agenzia agrituristica. «Stiamo lavorando su questa candidatura – afferma il suo presidente Mario Grillo – vista la grande attenzione del mondo riguardo la cucina sana, le tradizioni, il rispetto della terra e della sostenibilità. La cucina contadina oggi porta con sé la sostenibilità, il rispetto della natura è innato nel nostro lavoro di agricoltori. L’economia circolare nelle aziende agricole è insita nel concetto di uso e riuso delle risorse che è propria della cultura dei contadini». Inoltre, Grillo evidenzia l’importanza di accelerare la spesa e realizzare i progetti del Pnrr nel settore agrituristico. Importante, inoltre, a suo avviso è «rinnovare la legge nazionale dedicata al settore e continuare a investire in formazione, coinvolgendo scuole e istituti professionali, considerata anche la carenza cronica di personale, e rafforzare l’impegno in comunicazione e fiere di settore».

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Cronaca Matera News

Ferrandina, in viaggio con un chilo di hashish e 100 grammi di cocaina nel bagaglio a mano: un arresto

Ha insospettito gli agenti e dopo un controllo sugli autobus di linea extraurbana una persona è stata arrestata perché nel suo bagaglio trasportava droga: 10 panetti di hashish del peso complessivo di 1 chilo, e un involucro contenete 100 grammi di cocaina. Il giovane, ritenuto responsabile di detenzione per fini di spaccio di ingente quantitativo di sostanza stupefacente, era a bordo di uno dei pullman fermato sulla S.S.407 in agro di Ferrandina (MT) quando i carabinieri lo hanno fermato. 

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Bari Cronaca News

Addio a “Nonno Ciccio”, Bari piange per la scomparsa a 79 anni dell’attore Franco De Giglio

«Zio Franco non c’è più». È stata annunciata così dal nipote, la morte dell’attore Franco De Giglio, scomparso a 79 anni. Ieri in tarda serata la triste notizia e sui social sono tanti i messaggi di condoglianze che continuano ad arrivare sui suoi profili, da amici e colleghi del teatro pugliese. Tra i tanti i personaggi che ha interpretato nella sua carriera in molti lo ricordano come “Nonno Ciccio” della “Very Strong Family”. Esponente di spicco del teatro vernacolare barese, da sempre al fianco di Pignataro, Mariolina de Fano e Teodosio Barresi sui palcoscenici della città, lascia Bari in lacrime.

Il cordoglio del sindaco Vito Leccese esprime

«Franco De Giglio è stato uno dei volti più amati del teatro barese tra i fondatori del teatro Purgatorio, e negli anni ha saputo regalare al suo pubblico leggerezza e sorrisi ma anche emozioni profonde. Resterà nei cuori dei baresi anche per aver dato corpo e voce ad alcuni dei personaggi cult delle tv locali. Ai suoi familiari giunga l’abbraccio della nostra comunità».

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Brindisi Cronaca News Puglia

Esplosione nel trullo a Cisternino, è omicidio colposo: bombola del gas “osservata speciale”

È il momento delle indagini, della ricerca dei perché che spieghino come e per quale causa, a monte, è morto il 55enne ingegnere barese Nico Salatino.

L’inchiesta

A 24 ore dall’esplosione del trullo, in contrada Caranna a Cisternino, il sostituto procuratore di Brindisi, Francesco Carluccio è al lavoro per dare concretezza ad una delle diverse ipotesi formulate subito dopo la tragedia. Il reato ipotizzato, al momento a carico di ignoti, è omicidio colposo. In queste ore, il pm dovrebbe conferire l’incarico per l’autopsia sul corpo, proprio allo scopo di definire le cause del decesso. Si dovrà preliminarmente capire se l’uomo è morto in seguito all’esplosione di una bombola di gas o per il crollo del trullo.

La ricostruzione

Sono le 8.15 di domenica mattina quando il boato, seguito da una scura colonna di fumo, sveglia i residenti della zona. La scena che si presenta a chi arriva sul posto è terribile: uno dei trulli, quei trulli appena ristrutturati, era sbriciolato, lasciando nuda una parete, e seppellendo sotto le macerie Nico Salatino.

I soccorsi

Sua moglie, la 53enne Anna Petruzzelli, era ferita, devastata anche lei dallo scoppio, ed è stata ricoverata nel reparto Grandi ustionati dell’ospedale Perrino di Brindisi, con il 50 per cento della superficie corporea bruciato. Ieri il bollettino medico della Asl non ha riportato aggiornamenti sostanziali sul suo stato di salute, «è stabile», hanno comunicato. Appena possibile, la donna sarà poi sottoposta ad intervento chirurgico. I proprietari della struttura, una coppia di amici che avevano invitato Nico e Anna a trascorrere un po’ di tempo con loro a Cisternino, fortunatamente non sono rimasti feriti nell’esplosione.

L’ipotesi bombola di gas

Le immagini del luogo, dopo l’esplosione, immortalano la presenza di una grossa bombola di gas che, secondo l’ipotesi più accreditata potrebbe essere stata la causa della deflagrazione. Di certo si sa che è avvenuta in cucina dove, probabilmente, si trovavano i coniugi baresi, mentre l’altra coppia era distante. Si concentrano allora su quella bombola, principalmente, le indagini dei carabinieri della Compagnia di Fasano, ma non solo.

Il sequestro

Dopo aver estratto il corpo di Salatino, quattro ore dopo l’esplosione, i vigili del fuoco, coadiuvati dai volontari della Protezione civile e della Croce Rossa, hanno messo in sicurezza l’area e apposto i sigilli a quel che resta della struttura. Non si esclude che il pm possa disporre una consulenza tecnica che certifichi quello che è accaduto. A Bari, intanto, il figlio, fratelli e sorelle attendono la salma, per celebrare i funerali, dopo che saranno terminati gli accertamenti autoptici e gli altri esami richiesti dalla Procura.

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Bari News Politica

Bari, c’è il nuovo Consiglio: Pd primo partito e un seggio in più al M5s

Al netto dei riconteggi e delle verifiche è arrivata la composizione ufficiale del Consiglio comunale che occuperà i banchi dell’aula Dalfino per i prossimi cinque anni. Ieri mattina il sindaco Vito Leccese ha firmato il manifesto pubblico relativo alla proclamazione degli eletti così come elaborato dalla Commissione elettorale centrale a seguito delle elezioni dell’8 e 9 giugno scorsi.

I consiglieri

La lista più rappresentata è quella del Partito democratico che ha portato ben dieci consiglieri tra riconferme e new entry: Elisabetta Vaccarella, Pietro Petruzzelli, Lorenzo Leonetti, Paola Romano, Giovanna Salemmi, Michelangelo Cavone, Domenico Scaramuzzi, Antonio Bozzo, Marco Bronzini e Nicola Amoruso. Dalla lista Decaro per Bari tornano in consiglio gli ex assessori Carla Palone e Vito Lacoppola, insieme a Nicola Loprieno, Angela Perna e Pietro Albenzio. Romeo Ranieri, Nicoletta Milone e Francesco Giannuzzi rappresenteranno la lista Con Leccese sindaco. Per Leccese sindaco eletti invece Pierluigi Introna e Grazia Albergo, l’ex presidente del quarto Municipio Ceglie-Carbonara-Loseto. Claudio Schirone è l’unico rappresentate di Noi popolari mentre Diego De Marzo entra con Progetto Bari con Leccese.

Il centrodestra

Sono sette invece i consiglieri dell’opposizione di centrodestra eletti, oltre al candidato sindaco Fabio Romito: Pino Viggiano, Laura De Marzo e Antonio Ciaula tra le fila di Fratelli d’Italia, Valeria Amoruso e Carlo Patruno per la lista Romito sindaco, Giuseppe Neviera per l’Udc e Giuseppe Carrieri unico eletto della lista di Forza Italia.

Lo schieramento Laforgia

Rispetto ai dati forniti subito dopo il primo turno e il turno di ballottaggio c’è una sola modifica nella composizione del Consiglio comunale: un seggio in più al Movimento 5 Stelle, a scapito della lista Laforgia Sindaco. Per i pentastellati entrano in aula sia Antonello delle Fontane che Italo Carelli, entrambi riconfermati dalla scorsa legislatura. Oltre al già candidato sindaco Michele Laforgia le liste a sostegno del penalista al primo turno fanno eleggere Victor Laforgia (lista Laforgia sindaco), Francesca Bottalico (Bari bene comune) e Pasquale Lavopa (Bari città d’Europa). Si dovrà ancora attendere la nomina della nuova Giunta, prevista per oggi, dopo le tensioni interne alla maggioranza, messe nero su bianco proprio dall’avvocato Laforgia in una nota inidirizzata al sindaco Leccese.

Oggi è il giorno della Giunta. Fuori i laforgiani e spazio ai dem


A poche ore dalla nomina della nuova Giunta che affiancherà il sindaco Vito Leccese, ci sono ancora poche certezze sulla squadra e sulle deleghe. A seguito delle polemiche tutte interne al centrosinistra tra il primo cittadino e l’ormai ex alleato Michele Laforgia sulle interlocuzioni “mai riprese” e l’ordinanza anti-degrado delle piazze Umberto e Moro, il campo largo si è ufficialmente spaccato. Non ci sarà, dunque, nessun assessorato per gli esponenti della Convenzione che hanno sostenuto il penalista al primo turno e che inizialmente avevano chiesto almeno due posti in Giunta. Tramontata anche l’ipotesi di affidare a Laforgia il ruolo di presidente del neonato Consiglio comunale, come ribadito dallo stesso avvocato in una dura nota diffusa domenica scorsa per «il mancato gradimento, in qualche caso l’esplicito dissenso, manifestato dalle altre forze politiche».

Le ipotesi in campo

Ad uscire vincitore dal confronto con le altre forze politiche dovrebbe essere il Partito democratico, che oltre ad avere fatto eleggere ben dieci consiglieri dovrebbe avere almeno quattro assessorati, se non addirittura cinque, con deleghe per gli uscenti Pietro Petruzzelli e Paola Romano a cui si dovrebbero aggiungere Elisabetta Vaccarella (la più suffragata tra i dem) e Lorenzo Leonetti già presidente del Municipio 1 nella scorsa legislatura. Resta comunque in campo anche l’ipotesi delega per Giovanna Salemmi. Il rientro in Giunta pare quasi sicuro anche per l’ex assessora alle Culture e al Turismo Ines Pierucci. Nonostante non abbia centrato la rielezione in aula Dalfino, Pierucci è sostenuta da Sinistra Italiana e dai vendoliani, e sul suo ruolo si sono espressi positivamente anche Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni che vedono nell’assessora barese il simbolo della ricucitura a livello nazionale. Verso la riconferma anche i due decariani di ferro Carla Palone e Vito Lacoppola. Un posto nella squadra di Leccese pare assicurato anche per il pentastellato Antonello delle Fontane, dopo che il suo movimento politico si è allontanato da Michele Laforgia e ha continuato a condurre trattative separate direttamente con il sindaco Vito Leccese.

Il centrodestra

Al netto delle nomine, la spaccatura del centrosinistra non è passata sotto silenzio tra le fila dell’opposizione di centro destra. «Evidentemente avevo ragione. In campagna elettorale avevo già detto come sarebbe finita nel centrosinistra: avrebbero litigato prima ancora di iniziare, e così è stato. Laforgia attacca Leccese e si sfila dalla maggioranza, il Pd litiga per un assessorato in più – ha sottolineato Romito – È tornato tutto come prima solo senza Decaro. Ecco perché abbiamo il dovere di continuare a lavorare, per Bari, nonostante il sistema di potere che abbiamo dovuto affrontare». fra.sorr.

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Attualità News Puglia

Desertificazione in Puglia, perse 663 imprese nei primi tre mesi dell’anno: boom per gli acquisti online

Giù le saracinesche, giù i prezzi delle case, i servizi che si trasferiscono. Come un cancro che si mangia il territorio, la chiusura delle imprese commerciali è solo l’inizio di un processo devastante, in particolare nei piccoli Comuni. Accade anche in Puglia.

La perdita di imprese

Nei primi tre mesi del 2024 il comparto del commercio al dettaglio ha registrato in tutto il Paese la scomparsa di 9.828 imprese, circa mille unità in più dello stesso periodo dello scorso anno. Lo evidenzia il report di Confesercenti, che ha anche scorporato i dati regionali. E la Puglia si allinea al nazionale, evidenziando un saldo negativo: se, infatti, nei primi tre mesi del 2024 sono nate 637 imprese, altre 1.300 hanno dichiarato la cessazione dell’attività, portando il dato in negativo di 663 e collocando la regione al settimo posto in Italia, dopo Campania, Lombardia, Lazio, Sicilia, Piemonte e Veneto. In negativo anche la Basilicata, dove 68 sono state le nuove iscrizioni, 187 le cessazioni, con un saldo di -119.

Il mercato dell’online

Se le vetrine scompaiono, le consegne di acquisti online, invece, fanno boom. Secondo le stime, di Confesercenti, in poco più dieci anni, sono cresciute di quasi dieci volte: erano 75 milioni circa nel 2013, quest’anno dovrebbero arrivare a 734 milioni. E anche in questa classifica, la Puglia si posiziona tra le prime 10 regioni, all’ottavo posto, con una stima di acquisti di 48.439 beni on line.

«Una tendenza sulla quale abbiamo sollecitato il ministro – spiega il presidente regionale pugliese di Confesercenti, Benny Campobasso -Al di là della tutela del ‘made in Italy’, abbiamo chiesto un intervento sull’online selvaggio, che ora è causa della desertificazione di attività in Puglia. In principio furono i grandi centri commerciali, poi sono arrivati gli acquisti sul web, la web tax che non supera il 15 per cento, e i negozi non riescono a stare al passo».

L’effetto a cascata

La chiusura delle attività commerciali provoca, a catena, altre conseguenze, che portano poi a quell’effetto desertificazione nel quale si impoveriscono numerosi Comuni, interi quartieri cittadini. «Quando vanno giù le saracinesche – spiega il presidente Campobasso – il territorio diventa poco appetibile dal punto di vista immobiliare, e quindi di conseguenza si riducono i servizi». Sportelli bancari, distributori di carburante, che preferiscono insediarsi in zone più “frequentate”.

Ad oggi, un comune pugliese su quattro non ha sportelli bancari sul proprio territorio. La regione è al di sotto della media nazionale anche per numero totale degli sportelli bancari, 24 ogni 100mila abitanti, mentre in Italia, in Italia la media è di 34 sportelli ogni 100mila abitanti. Una circostanza che, abbinata alla “morte” delle oltre mille imprese nel primo trimestre 2024, prospetta una fotografia del territorio a grave rischio desertificazione.

Le politiche necessarie

Per il presidente Confesercenti Puglia, «servono politiche serie, di recupero, che puntino a rivitalizzare Comuni e quartieri, non bandi a fondo perduto che non garantiscono la tenuta a lungo termine dell’attività. non eventi di street food o sagre. Occorre articolare norme e sostegni concreti».

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Attualità Foggia News Puglia

La diga di Occhito chiude i “rubinetti” al comparto agricolo, Coldiretti Puglia: «Uno scenario critico»

Una chiusura annunciata per la scarsità di piogge, che ieri è diventata realtà. Con il rilascio degli ultimi 2 milioni di metri cubi d’acqua ancora disponibili ad uso irriguo, la diga di Occhito, il più grande invaso artificiale della Capitanata, ha smesso di servire i campi e gli allevamenti del Foggiano. Disponibilità soltanto per uso domestico: un vero colpo di grazia per il settore agricolo.

Lo scenario

A darne notizia è Coldiretti Puglia, che evidenzia: «Si apre così uno scenario critico quanto pericoloso, sia per il rischio che alcuni campi di pomodoro non arrivino a fine produzione, ma a saltare – dice Mario de Matteo, vicepresidente Coldiretti Puglia – saranno i trapianti degli ortaggi autunno vernini, verdure e ortaggi che vengono messi a dimora in questo periodo dell’anno e pronti al consumo in autunno e nella stagione invernale, perché senza acqua le piantine non avrebbero alcuna garanzia di sopravvivenza».

Le alternative

Uno stato di calamità in Puglia per la siccità grave e perdurante che sta costringendo molti agricoltori all’irrigazione di soccorso. Tradotto: costi altissimi per il gasolio che serve a tirare l’acqua dai pozzi e rifornirsi con le autobotti, anche per abbeverare gli animali nelle stalle. «I pozzi artesiani stanno franando, mentre altri pozzi a falda superficiale, stanno scomparendo, si stanno prosciugando, dopo che la crisi idrica ha determinato un calo drastico di foraggio verde nei pascoli con l’aggravio dei costi – incalza Coldiretti Puglia – per l’acquisto di mangimi per garantire l’alimentazione degli animali nelle stalle».

I danni

A risentirne è tutto il comparto agricolo del 2024, con la frutta e la verdura in campo bruciate dal solleone. A mettere il carico da novanta i frequenti incendi a macchia di leopardo in tutta la Puglia. «Stanno soffrendo il caldo e la mancanza di acqua gli animali nelle stalle – spiega Coldiretti Puglia – dove le mucche per lo stress delle alte temperature stanno producendo fino al 30% circa di latte in meno rispetto ai periodi normali. L’allarme caldo e siccità si fa più grave in un 2024 con un’estate iniziata torrida dopo il giugno più caldo di sempre».

L’appello

Per Coldiretti serve una stretta sulla gestione dell’acqua in Puglia «dove i campi e le stalle sono stretti nella morsa dell’emergenza siccità, a partire dalla mancanza delle manutenzioni ordinarie e straordinarie per cui comunque agli agricoltori vengono recapitate le cartelle pazze». Dall’efficientamento delle reti di adduzione e scolo al completamento degli impianti incompiuti, dalla manutenzione straordinaria degli invasi irrigui collettivi, pozzi compresi, e delle reti di distribuzione di acqua potabile nelle aree rurali al rinnovo degli accordi con le Regioni Basilicata e Molise.

Dall’ampliamento e messa a regime di impianti idonei per una moderna distribuzione sull’area regionale alla questione annosa dei consorzi di bonifica commissariati. Le opere irrigue «sono incomplete, spesso in stato precario, con perdite non più sostenibili e anche gli invasi realizzati hanno necessità di essere riqualificati, ampliati e resi idonei per una moderna distribuzione sull’area regionale», denuncia l’associazione di categoria.

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BAT Cronaca News

Truffa a Barletta: «Si fingeva sordo, scoperto da me che lo sono davvero»

Prima il tentativo di truffa e poi le minacce. Chiedeva un contributo economico per sostenere le associazioni che si occupano di persone con disabilità, l’uomo che sabato scorso, all’ingresso di un supermercato di Barletta, dopo un netto rifiuto alle sue richieste si è mostrato aggressivo. A sventare il raggiro è stata Noemi Diviccaro, che è riuscita a smascherare il truffatore. «Si fingeva sordo e cieco – dice Noemi – peccato, però, che ha beccato me, che sono davvero sorda, a differenza sua che invece non solo si prende gioco di persone che ogni giorno devono affrontare serie difficoltà ma inganna anche la gente pretendendo dei soldi».

Non era la prima volta

E così, l’uomo, che, secondo alcune testimonianze, aveva già cercato di truffare altri clienti del supermercato di via Foggia, è stato allontanato. «Mi fa rabbia sapere che ci sono persone che utilizzano la disabilità come pretesto per estorcere denaro – commenta Noemi – non è giusto. Esistono veramente delle associazioni ma non chiedono un centesimo, per cui, invito tutti a fare attenzione per non cadere in queste trappole». Non si tratta, tuttavia, di un caso isolato. Sono numerose le segnalazioni di tentativi di raggiri nelle città della Bat. I casi più frequenti a Barletta e Andria. I truffatori operano con modalità ben collaudate. Si posizionano nei parcheggi dei supermercati o nelle immediate vicinanze, avvicinando i clienti con varie scuse.

Il ricatto emotivo

Una delle tattiche più comuni è quella di raccontare storie strappalacrime, come la perdita del portafoglio o la necessità urgente di denaro per comprare un biglietto del treno. In altri casi, i malintenzionati fingono di raccogliere fondi per cause benefiche inesistenti, esibendo documenti falsi o volantini stampati per l’occasione. E, anche se l’allerta da parte delle forze dell’ordine è alta, non è semplice arginare il fenomeno: i truffatori, infatti, agiscono in modo rapido e si spostano frequentemente da un luogo all’altro, rendendo difficile la loro individuazione.

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Attualità Basilicata News Puglia

Emergenza caldo in Puglia e Basilicata, in città l’estate si allunga e di notte è come essere ai Tropici

Le città sono le zone che ancor di più risentono del cambiamento climatico e che fanno in modo che si formino “isole di calore”, ovvero zone ancor più calde rispetto all’area a causa del cemento e dell’asfalto. Che accade? C’è caldissimo per mesi e poi temporali improvvisi, con grandinate, anche catastrofiche. Tutto questo crea difficoltà all’ambiente, ma anche all’erogazione dei servizi primari. Per quanto riguarda l’Italia, Istat rileva che la temperatura media nel 2020 è pari a 16,3°C con 0,3°C di aumento rispetto al valore medio del decennio 2006-2015. Se invece si vanno a considerare i capoluoghi di regione, la temperatura media si assesta a 15,8°C.

Notti tropicali

E questo porta, nelle città, a giornate con picchi di calore estremo, complice anche la mancanza di verde e a notti bollenti, tropicali, il cambiamento climatico addirittura aumenta, rispetto al 2020 i giorni estivi (si considerano giorni estivi quelli che hanno una temperatura superiore ai 25 gradi) risultano sempre di più (oltre 90). A Mantova per esempio nel 2020 ci sono state 36 giornate d’estate in più. E se Napoli ha il record di notti tropicali (quando la temperatura non si abbassa), non è da meno Bari che in tre mesi, conta 20 notti in cui il caldo non si è placato e l’umidità ha fatto da padrona.

Puglia e Basilicata

La variazione dei giorni estivi tra 2020 e il valore medio registrato tra 2006 e 2015 nei capoluoghi italiani mostra che in Puglia, per la precisione a Brindisi, la differenza tra il 2020 e la media calcolata tra il 2006 e il 2015 porta a contare 6 giorni di estate in più. E nel 2020 il numero di giorni caldi è in aumento rispetto agli anni che vanno dal 2006 e il 2015. A Potenza, capoluogo della Basilicata la differenza tra il 2020 e la media calcolata tra il 2006 e il 2015 porta a due giorni d’estate in più, nel 2020 dunque il numero di giorni caldi è in aumento.

Ai mantengono invece stabili o comunque non in eccessivo aumento le temperature di altre città pugliesi, come Taranto dove la differenza dei giorni di caldo tra il 2020 e la media tra il 2006-2015 è di sei giorni e dunque i giorni di caldo record nel 2020 sono comunque in calo.

Il caldo è chiaramente percepito sempre più dove nelle città non c’è altro che asfalto e cemento e pochi giardini.

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Attualità Bari News

Bari, a Hoxhaj il premio “Ambasciatore di buona volontà”: Grittani vola in Kosovo per l’annuncio

Il premio internazionale “Ambasciatore di buona volontà” istituito dall’Osservatorio diplomatico internazionale – Odi sarà consegnato all’ex ministro degli Affari esteri del Kosovo Enver Hoxhaj. Il cavaliere Vito Grittani, fondatore dell’Osservatorio, negli scorsi giorni ha fatto visita al parlamento dello stato balcanico portando una lettera ufficiale a Hoxhaj per comunicargli la decisione.

L’incontro

Grittani intrattiene rapporti con l’ex ministro e attuale vicepresidente del parlamento del Kosovo da molti anni. Enver Hoxhaj ha ringraziato Grittani per tutto quello che ha fatto e farà per il suo Paese ringraziandolo e accettando il premio “Ambasciatore di Buona Volontà”. Il premio, costituisce un riconoscimento a personalità internazionali che si distinguono per la loro attività mirata alla convivenza pacifica tra i popoli e al consolidamento dei rapporti culturali ed economici nella comunità internazionale. Nuovi incontri sono in programma per settembre in Italia. Professore all’Università di Pristina, Hoxhaj ha lavorato presso la World University Service- WUS Austria e ha fondato l’Istituto kosovaro di ricerca e documentazione.

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