Categorie
Cronaca Foggia News

San Severo, rubati decine di metri di cavi in rame: un intero quartiere al buio

Un intero quartiere è rimasto al buio, a San Severo, a causa del furto di decine di metri di cavi in rame avvenuto nella notte in via Marconi.

Stando a quanto riferiscono la sindaca del comune del Foggiano Lidya Colangelo e l’assessore alla Pubblica illuminazione Gigi Marino, che parlano di «un atto vile che condanniamo fermamente», i tecnici del comune «sono intervenuti tempestivamente, ma l’entità del danno consentirà solo nella giornata di lunedì di portare a compimento tutte le necessarie operazioni indispensabili per il ripristino della pubblica illuminazione in quelle strade».

Altri episodi analoghi erano stati segnalati nelle scorse settimane.

«Richiamiamo, quindi, alla massima attenzione di tutti – concludono – la percorrenza di queste arterie nelle ore notturne e confidiamo nell’operato delle forze dell’ordine per individuare i responsabili dell’accaduto».

Categorie
Bari News Politica

Bari, ultima riunione per la giunta-ponte: conto alla rovescia per l’esecutivo Leccese

Ultimo giorno di scuola ieri per la giunta ponte di Vito Leccese, l’esecutivo dell’ex amministrazione Decaro prorogato nelle funzioni in attesa della proclamazione degli eletti da parte del Tribunale prevista il 12 agosto. E così ieri gli assessori uscenti, fra cui Petruzzelli, Romano, Palone, si sono riuniti per l’ultima seduta di giunta in attesa che il sindaco Leccese completi le consultazioni e nomini la nuova squadra degli assessori. Un’operazione tutt’altro che semplice visti gli ostacoli che sono spuntati nelle scorse settimane. Il primo cittadino, infatti, s’è trovato nella scomoda posizione di dover accontentare i desiderata della sua coalizione e accettare anche le pretese della convenzione per Bari che fa capo all’avvocato Michele Laforgia.

Il nodo

E proprio quest’ultimo rappresenta probabilmente lo scoglio più insidioso da superare nella formazione della giunta. Leccese ha offerto a Laforgia due postazioni di governo, un assessorato e la presidenza del Consiglio comunale che nei piani dovrebbe essere proprio appannaggio del penalista. In base ai piani l’assessorato dovrebbe andare ai Cinque stelle, uno degli alleati della coalizione Laforgia, che hanno nel frattempo incassato un consigliere in più dal riconteggio dei voti. Così facendo Laforgia, dovendo fare un passo indietro rispetto alla consistenza del M5S, resterebbe all’asciutto con la sola presidenza del consiglio senza la possibilità di sistemare uno dei suoi eletti. Un vulnus che l’avvocato non ha mandato giù tanto da attaccare a muso duro nei giorni scorsi, e anche ieri con post su facebook, l’ordinanza anti-bivacchi a firma del sindaco Leccese che contempla anche il controllo sulla presenza dei clochard. Uno strappo che ha parecchio indispettito Leccese non disponibile ad ulteriori concessioni verso un alleato che «non si sta rivelando leale nei comportamenti».

Le ipotesi

E così in attesa di schiarite, al momento poco probabili, resiste lo schema Leccese illustrato ai partiti nelle consultazioni delle scorse settimane. La nuova giunta dovrebbe assegnare quattro assessori al Pd, due alla lista Decaro, uno a Con e un altro alla civica del primo cittadino più un esterno (probabilmente Ines Pierucci di Avs) oltre all’assessorato ai Cinque Stelle e la presidenza del Consiglio a Laforgia. Il braccio di ferro con quest’ultimo è destinato a tenere banco nel weekend e anche nei prossimi giorni prima delle nomine. Intanto a proposito di nomi il toto assessori vede salire le quotazioni di diversi uscenti, come Petruzzelli, in odore di riconferma e le colleghe Paola Romano e Carla Palone.

Categorie
News Puglia Sviluppo e Lavoro

Energia da fonti rinnovabili in Puglia: per i nuovi parchi eolici quasi 4mila posti di lavoro

La transizione ecologica potrebbe essere un buon affare, anche per il mondo del lavoro e, di conseguenza, per il mondo giovanile del sud. Secondo lo studio elaborato, all’inizio di quest’anno, da The European House Ambrosetti, ipotizzando di realizzare in Italia 20 gigawatt entro il 2050, si potrebbero generare circa 27mila nuovi occupati, 1.350 per ciascun gigawatt realizzato.

Il caso pugliese

Per quanto riguarda la Puglia, per lo sviluppo dei due parchi eolici galleggianti proposti dal partenariato Nadara-BlueFloat Energy, ‘Kailia’ al largo della costa di Brindisi e ‘Odra’ al largo della costa meridionale della provincia di Lecce, Ksenia Balanda, direttore generale del partenariato, ricorda che «per la fase di costruzione di ciascun parco prevediamo di occupare 1.500 persone con picchi di 4mila, mentre, durante l’esercizio trentennale, saranno circa 150 gli addetti alla manutenzione di ogni impianto. Poiché serviranno figure professionali, anche specializzate, prevediamo di formare numerose risorse umane presenti sui territori».

Energia meridionale

Insomma, dal punto di vista dell’energia, il Mezzogiorno si conferma essere il serbatoio green del Paese con oltre il 39 per cento del totale dei gigawattore generati da fonti rinnovabili. Proiezioni che fanno immaginare che al sud si possa restare. D’altronde, che l’emigrazione per motivi di lavoro possa essere solo una libera scelta e non più dettata dalla necessità per tanti giovani, soprattutto quanti possiedono qualifiche, specializzazioni e skill, lo conferma anche la congiuntura economica del Mezzogiorno, che dopo un 2023 positivo con il Pil a più 1,3 per cento rispetto al più 0,9 dell’Italia, certifica la crescita anche nel 2024, contribuendo attivamente alla competitività del Paese.

Lo studio

Numeri che emergono dall’ultima edizione del “Panorama economico di mezz’estate del Mezzogiorno” pubblicato da Srm, centro studi collegato al gruppo Intesa Sanpaolo. Dall’analisi emerge una crescita dell’export: nel primo trimestre dell’anno si registra un più 5,8 per cento, in controtendenza con il dato nazionale che vede un calo del 3,5. Aumenta l’occupazione: a fine 2023 nel Mezzogiorno si contano 6,3 milioni di occupati, quasi il 27 per cento del totale Italia, con una crescita maggiore del dato nazionale, più 3,1 contro più 2,1. Si rafforza il tessuto imprenditoriale: nonostante un lieve calo delle imprese, cresce il numero delle società di capitale di oltre il 4 per cento nel primo semestre 2024 rispetto al dato 2023 che segnava più 3,3 in tutta Italia. Infine, al sud a luglio si contano anche 607 piccole e medie imprese innovative, pari al 21 per cento dell’intera Italia e in crescita del 16,3 per cento rispetto all’anno precedente, quando la crescita nazionale è stata del 13,4; le startup innovatine, dal canto loro, sono 3.702, il 28,8 per cento di tutto il Paese e, nonostante un calo, mostrano performance migliori rispetto al dato nazionale con -1,7 contro -7,2 per cento. Se a tutto questo si aggiungono i dati del turismo, l’ottimismo è d’obbligo: con oltre 24,3 milioni di arrivi e 86,1 milioni di presenze, tra cui molti stranieri, si raggiunge quasi la parità con i valori pre-pandemici. Le sole presenze estere hanno già raggiunto il 101 per cento e le previsioni per il 2024 non lasciano dubbi sul pieno recupero di tutti i valori. «Come ormai tradizione, il Panorama di mezz’estate fa il punto sul quadro socioeconomico del Mezzogiorno, sui punti di forza e sulle leve che possono guidarne la crescita», afferma Massimo Deandreis, direttore generale Srm, che aggiunge «Le prime stime 2024 del Pil meridionale, le buone dinamiche dell’export ed il costante rafforzamento del tessuto produttivo confermano la tendenza ad un riallineamento dell’economia del Sud alla media italiana. Ci sono quindi chiari segnali che un processo di convergenza, dopo lunghi anni in cui il Mezzogiorno cresceva sempre meno del resto d’Italia, si è avviato».

Categorie
Cronaca Lecce News

Evade il fisco per oltre 250mila euro: sequestrati due immobili a un imprenditore salentino

Una società attiva nel settore dell’installazione e manutenzione di impianti elettrici, con sede a Monteroni di Lecce, avrebbe evaso il fisco per oltre 250mila euro.

È quanto hanno scoperto i finanzieri della compagnia di Maglie.

Per due anni, nel 2018 e nel 2019, in particolare, la società avrebbe esercitato la propria attività senza alcuna dichiarazione fiscale o versamento delle imposte.

I finanzieri hanno ricostruito i ricavi in nero conseguiti dall’azienda per un importo di oltre 250 mila euro e hanno proceduto al sequestro di due immobili del rappresentante legale della società.

Categorie
Attualità Bari News

Bari, mala movida e spaccio all’Umbertino. I residenti: «Anche qui serve un’ordinanza»

Non solo piazza Umberto e piazza Moro. Dopo l’ordinanza anti-degrado emanata dal sindaco Vito Leccese per rafforzare le misure di sicurezza nelle due zone, arriva la richiesta di un provvedimento simile anche da parte del Comitato di salvaguardia del quartiere Umbertino, attivo sul territorio dal 2015. Il presidente Mauro Gargano, il vicepresidente Orio Moscelli e la fondatrice Irma Melini, hanno inviato una lettera aperta all’attenzione del primo cittadino. «Le nostre proposte negli anni sono rimaste inascoltate. Abbiamo accolto con favore l’iniziativa dell’ordinanza anti-degrado in piazza Moro: le chiediamo adesso di allargare il raggio di azione anche al nostro quartiere, chiedendo misure più specifiche», scrivono dal Comitato riferendosi in particolare al tema della “mala movida”.

I temi

Diverse le criticità messe in evidenza dal gruppo: dalla raccolta differenziata porta a porta per gli esercenti, «i cui rifiuti oggi rendono insalubri le nostre strade; la richiesta del presidio fisso, o meglio del ripristino del vigile di quartiere, capace di identificare eventuali soggetti pericolosi, ma anche capaci di far sentire presente l’Istituzione comunale all’interno del quartiere; ancora il tema del persistente rumore, antropico e non, abbondantemente oltre soglia; senza parlare dell’illegalità, sotto vari aspetti, che prospera in mancanza dei dovuti controlli e ancora il preoccupante fenomeno dello spaccio di droghe, oramai dilagante, che utilizza anche i nostri portoni». Per il comitato, la zona Umbertina, pur essendo area di pregio artistico, storico, architettonico e ambientale, «è rimasto vittima e ostaggio, proprio a causa della mancata pianificazione territoriale in ordine agli insediamenti delle attività di ristorazione – proseguono i firmatari – del fenomeno della mala movida, soprattutto nel periodo estivo, con tutte le negative conseguenze, anche riguardo al già citato fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti e alle violenze di diversa rilevanza penale».

La richiesta

Da qui la richiesta di poter essere ricevuti in delegazione dal sindaco per discutere di persona i problemi che affliggono il quartiere al fine di studiare delle misure di prevenzione e gestione dei fenomeni adeguate. «non comprendiamo perché l’Umbertino non sia destinatario di provvedimenti che tentino di arginare il crescente degrado e le diverse forme di illegalità. Da noi il bivacco diventa caos, sporcizia, spaccio, deregulation. Aggiungiamo che il quartiere è abitato prevalentemente da persone anziane che hanno ormai perso il sonno a causa degli schiamazzi notturni, ma anche da tanti professionisti che hanno paura di rincasare nelle ore serali. Si vive in un clima di insicurezza aggravato proprio dai livelli di spaccio e di consumo di alcol che constatiamo nelle strade e nelle piazze dell’Umbertino».

Categorie
Lecce News Politica

Sede Rai di Lecce, Poli Bortone offre i locali: «Il Comune li mette a disposizione gratis»

Una soluzione per la sede Rai di Lecce arriva dalla sindaca Adriana Poli Bortone. «Avere una copertura adeguata del servizio di informazione pubblica è una molto importante. Come Comune siamo pronti a fornire una sede gratuita alla Rai». Le ore sono calde, c’è aria d’agosto, di spiaggia e ombrelloni. Eppure il tema della sede Rai di Lecce, a Palazzo dei Celestini, resta bollente. Una sede sottoutilizzata, pagata 48mila euro – di soldi pubblici – negli ultimi 6 anni; un solo corrispondente in servizio che la utilizza saltuariamente, a singhiozzo. Sono i fuochi prima della pausa estiva.

La sindaca prende posizione

E mentre dalla Rai tutto tace – nessuna presa di posizione, nessun comunicato – la politica non va al mare, e risponde. Interpellata sull’argomento, la Poli Bortone ha preso una posizione netta, su un argomento che tocca da vicino non solo i milioni di cittadini salentini, ma tutti i contribuenti del Paese.

«Stiamo insistendo perché la sede Rai di Lecce abbia una sua dignità e una copertura adeguata. Lecce, Brindisi e Taranto hanno delle caratteristiche territoriali differenti da Bari e dal nord barese. È un peccato ed una grande mancanza non valorizzare una terra che da qualche anno è attenzionata dal turismo internazionale. Sarebbe bene che la Rai facesse uno sforzo maggiore». E sulla spesa dei soldi pubblici mal utilizzati, chiude: «Far finta di avere una sede, addossando la responsabilità dell’immagine di un territorio così vasto ad un solo dipendente, mi sembra una cosa inutile. Vogliamo invece una sede regolare e funzionante, paghiamo le tasse e il canone come in tutta Italia, abbiamo quindi diritto agli stessi servizi che riservano a tutti gli altri territori del Paese. Mi impegno ad attivarmi nei prossimi giorni, ascoltando tutti i nostri parlamentari, per sapere quali iniziative hanno assunto e se c’è la possibilità di adottare una linea comune sul tema».

Il parlamentare

Sull’argomento è tornato a parlare anche il deputato salentino, vice presidente della Commissione trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera, onorevole Andrea Caroppo. «La sede Rai di Lecce deve essere potenziata per garantire al Salento e ai suoi cittadini una informazione completa e approfondita. Per il territorio salentino è stata prevista la presenza di un solo corrispondente Rai in sei anni, nonostante la disponibilità di una sede ampia, sita in un palazzo prestigioso nel cuore del Capoluogo. È questa la notizia che dovrebbe far scalpore. La spesa di 8mila euro annui di soldi pubblici per l’affitto degli uffici Rai non è uno spreco in sé, ma lo diventa nella misura in cui questi spazi rimangono vuoti, senza un numero di giornalisti adeguato a garantire il servizio pubblico. Per questo motivo, in queste ore scriverò formalmente ad Alessandro Casarin, Direttore della Tgr, e a Giancarlo Fiume, Caporedattore della tgr Puglia».

Categorie
Ambiente e Sostenibilità Matera News

Policoro, vietato coltivare ortaggi per uso umano e animale: l’area è troppo inquinata

Inquinamento nell’area mineraria Pozzo Masseria Morano 01 nell’agro di Policoro, un’ordinanza del sindaco, avvocato Enrico Bianco, del 7 agosto scorso, vieta la coltivazione all’aperto di ortaggi destinati al consumo umano e animale. Nell’area, nel mese di aprile scorso, è stata rilevata la presenza delle seguenti sostanze: Cromo VI, Clomoformio, idrocarburi C>12 e Vanadio. Sono state adottate, pertanto, delle misure cautelative urgenti a protezione della salute pubblica.

L’intervento

Le nuove disposizioni arrivano a integrazioni delle precedenti. Il sindaco della città di Policoro, Enrico Bianco, nei giorni scorsi giorni ha integrato l’ordinanza n. 10390 del 18 aprile 2024 emanata per vietare il prelievo, la captazione, l’attingimento e l’utilizzo di acque nell’area mineraria in questione. Con la stessa ordinanza si vietava: «nel raggio di duecento metri dall’area interessata, l’escavazione di nuovi pozzi e le perforazioni nel sottosuolo, al di sotto del livello statico della falda idrica, al fine di limitare il propagarsi dell’inquinamento rilevato, salvo in situazioni di particolari necessità che dovranno essere oggetto di specifici studi, atti a escludere il rischio di interferenze dell’opera stessa rispetto alla contaminazione dell’acquifero». Erano escluse dal divieto le attività di indagine necessarie per approfondire la problematica.

Il divieto

La nuova ordinanza, del 7 agosto scorso, che va a integrare quella del 18 aprile scorso e che tiene conto anche di una nota dell’Azienda sanitaria locale di Matera, vieta «la coltivazione all’aperto di ortaggi destinati al consumo umano e animale». «È consentita – è scritto nell’ordinanza in questione – la coltivazione solo in serra per tutto il periodo di coltivazione, fino alla raccolta». Altre disposizioni riguardano i prodotti frutticoli. «Potranno essere coltivati anche all’aperto, ma con l’obbligo di lavaggio accurato prima del loro consumo». Si prescrive, inoltre, di adottare per il consumo dei prodotti ortofrutticoli «la buona pratica igienico-sanitaria del lavaggio dopo la raccolta». A tal fine, si invita ad adottare le procedure consigliate dal Ministero della Salute. «Un urgente, sistematico e puntuale monitoraggio – si legge sempre nell’ordinanza – su matrici alimentari di origine vegetale e animale rispetto soprattutto all’inquinamento da metalli pesanti, in particolare Vanadio, e Idrocarburi C>12». L’ordinanza esplica la sua efficacia fino all’avvenuta realizzazione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica dell’area e, a bonifica effettuata, fino alla dimostrazione della conformità delle aree agricole ai parametri di legge.

Categorie
Attualità Brindisi News

Affitti brevi, l’allarme: «Troppe strutture extralberghiere in Puglia. Servono regole»

Nei giorni di protesta dei balneari, proprio mentre la stagione turistica è al culmine, arriva anche la denuncia di Aigo Confesercenti (Associazione italiana gestori ospitalità e ricettività diffusa). Dai dati in possesso dell’associazione nazionale, le imprese attive nel settore degli affitti turistici, come case vacanze, affittacamere e b&b, sono aumentate negli ultimi dieci anni del 147 per cento. La deregolamentazione del mercato degli affitti brevi, quindi, avrebbe creato squilibri significativi, favorendo le attività non imprenditoriali e svuotando molte località di residenti.

Il caso di Brindisi

L’associazione evidenzia: «In Puglia, e anche a Brindisi, la situazione è particolarmente critica. Il rapporto tra strutture alberghiere e non alberghiere nella nostra regione è quasi di 1 a 50, con circa mille alberghi contro oltre 48 mila attività extralberghiere. Questo dato sta passando inosservato nonostante siano numericamente maggiori i rappresentanti di categoria degli albergatori che siedono ai tavoli che contano rispetto a quelli delle categorie degli extralberghieri, pur essendo la maggioranza. Alcune strutture – aggiungono – difficilmente identificabili ma tracciabili, opererebbero in modo non conforme, danneggiando l’immagine della regione, dei comuni e la correttezza degli operatori in regola. Le autorizzazioni spesso vengono concesse senza adeguati controlli».

Urgente un regolamento

L’Aigo Confesercenti evidenzia l’urgenza di regolamentare il settore per promuovere un turismo sostenibile e di qualità, rispettoso sia dei residenti che degli operatori turistici. L’associazione propone diverse misure per affrontare queste sfide: professionalizzazione degli operatori; classificazione delle strutture; attuazione del Codice identificativo nazionale (Cin); controlli rigorosi; immobili conformi alle normative e in regola con le dotazioni di sicurezza. Il decreto legge, entrato in vigore il 15 dicembre 2023, prevede ad esempio l’obbligo per i proprietari degli immobili destinati all’ospitalità turistica o agli affitti brevi (sotto i 30 giorni) di installare almeno un rilevatore di monossido di carbonio e uno di metano o Gpl, oltre a un estintore, in ciascun alloggio.

«L’Aigo Confesercenti invita, pertanto, tutte le parti interessate – afferma il responsabile regionale Michele Piccirillo – a collaborare al fine di garantire un’offerta turistica di alta qualità e sostenibile. La Puglia, con il suo ricco patrimonio naturale e culturale, può continuare a essere una destinazione ambita, ma sono necessari interventi decisi al fine di tutelare la sua reputazione e la qualità dell’offerta extralberghiera. È tempo di cambiare atteggiamento e adottare una prospettiva più costruttiva e orientata al miglioramento della qualità del turismo e delle competenze dei lavoratori del settore, spesso bistrattati ingiustamente».

Categorie
Attualità Basilicata News Puglia

Puglia e Basilicata si preparano all’esodo estivo: weekend da bollino nero

La Puglia e la Basilicata si preparano ad accogliere un flusso turistico senza precedenti. Il terzo weekend di agosto, infatti, si preannuncia come il più trafficato di tutta l’estate, con un intenso esodo verso le località di mare e di montagna. Anas prevede bollino nero per la mattinata di sabato 10 agosto e per tutta la giornata di domenica 11 agosto.

Le principali direttrici interessate sono la statale 16 “Adriatica”, che collega le principali città pugliesi e le località balneari, l’autostrada A2 “del Mediterraneo” e la statale 106 “Jonica”, che collegano la regione con il resto d’Italia. Si prevede un aumento significativo del traffico anche sulle altre arterie stradali della regione, con possibili rallentamenti e congestioni, soprattutto nelle ore di punta.

Categorie
Cronaca Lecce News

Lecce, allarme ordigno a San Cataldo: vietata la navigazione in attesa di bonifica

Una nuova scoperta ha messo in allarme le autorità locali. Un presunto ordigno bellico è stato rinvenuto nella parte più esterna della marina leccese di San Cataldo, innescando una serie di misure di sicurezza per tutelare l’incolumità dei cittadini.

L’Ufficio circondariale marittimo di Otranto e il Comune di Lecce hanno emesso due ordinanze di divieto che interessano una vasta area marina. È vietata, infatti, la navigazione, la pesca, le attività subacquee e qualsiasi altra attività marittima all’interno di un raggio di 100 metri dall’oggetto sospetto. Durante le operazioni di bonifica, questa zona di esclusione sarà estesa a 200 metri.

L’oggetto, le cui esatte caratteristiche sono ancora da accertare, potrebbe essere un residuato bellico della Seconda Guerra Mondiale, come spesso accade in queste zone. Il punto esatto del ritrovamento si trova sulla sinistra della darsena e del Lido Ponticello, all’inizio dei bacini di San Cataldo. Le coordinate precise sono: latitudine 40°23’ 50.95’’ Nord, longitudine 018°17’ 46.48’’ Est.

Exit mobile version