Categorie
Bari Cronaca News

Monsignor Renna operato per infarto, l’intervento è stato un successo: ora sta bene

«Viviamo queste ore in preghiera fiduciosa e affidiamo il caro don Luigi all’intercessione di Sant’Agata, nella speranza di ricevere presto notizie confortanti sulle sue condizioni». È quanto afferma in una nota monsignor Giuseppe Satriano, presidente della Conferenza episcopale pugliese (Cep) e arcivescovo di Bari-Bitonto, commentando il malore improvviso che ha colpito la scorsa notte monsignor Luigi Renna, arcivescovo di Catania e già vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano.

L’infarto

Il ricovero è avvenuto alle 3:40 della notte tra sabato e domenica, tramite un’ambulanza del 118, a causa di un improvviso malore dell’Arcivescovo. La diagnosi immediata è stata: “infarto miocardico acuto”. Nato a Corato (Bari) 58 anni fa, Renna è ora ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Terapia semintensiva della clinica Morgagni di Pedara, nel Catanese, dopo essere stato sottoposto a un intervento chirurgico. «I vescovi delle diocesi di Puglia esprimono la vicinanza, fatta di preghiera e di amicizia, alla Chiesa di Catania e ai familiari di monsignor Renna», conclude la nota della Cep.

Il recupero

L’intervento è stato un successo e già stamattina ha scambiato alcune parole con il vicario generale, Don Vincenzo Branchina. Dal bollettino medico diffuso dalla struttura sanitaria, si apprende che è stata «effettuata un’angioplastica con la disostruzione della coronaria più importante, il ramodiscendente anteriore, e con l’applicazione finale di uno stent». L’intervento, si legge nel bollettino, «è riuscito benissimo». Come da prassi, l’Arcivescovo rimane attualmente “ricoverato in Utic, all’interno del Centro di Pedara, e appare in condizioni stabili. Tuttavia, vista la tipologia dell’infarto che lo ha colpito la prognosi rimane ancora riservata. La notizia, comunicata in mattinata dal vicario generale, ha suscitato apprensione tra i fedeli della diocesi e tra coloro che, a livello nazionale, hanno avuto modo di conoscere e apprezzare l’operato dell’Arcivescovo Renna. In diocesi, è subito partita una catena di preghiere dalla base per accompagnare l’Arcivescovo in questo momento delicato. «Restiamo a lui vicini con la preghiera – ha scritto il vicario general, don Vincenzo Branchina – affinché il Signore lo sostenga e possa guarire presto». Anche la Conferenza Episcopale Italiana ha espresso vicinanza all’Arcivescovo di Catania. «Da parte nostra – si legge in un comunicato a firma del segretario generale, monsignor Giuseppe Baturi – esprimiamo vicinanza e accompagniamo con la preghiera il decorso postoperatorio di monsignor Renna, augurandogli unapronta e completa guarigione».

Categorie
Bari Sport

Bari, che bravo Manzari: lo sprone di Longo e la risposta sul campo

Tra i protagonisti della bella gara contro la Cremonese di Coppa Italia c’è senza dubbio Giacomo Manzari. Dopo la tirata d’orecchie ricevuta da mister Longo in conferenza stampa, il calciatore barese ha dato delle risposte più che positive sul campo, contribuendo a portare la sfida ai calci di rigori, grazie al suo primo gol con la maglia dei galletti.

Gol e sorrisi

Manzari, subentrato al minuto 61 al posto del positivo Sgarbi, ha agito per lo più sulla catena di destra, riuscendo a farsi trovare pronto e portando il risultato in parità. Successivamente, è stato protagonista anche di un possibile gol che avrebbe portato probabilmente la vittoria al Bari. Nervi freddi, in seguito, al momento della battuta del suo rigore nello shootout per il passaggio del turno. Una rete che, come dichiarato a fine gara col sorriso sulle labbra, ha avuto nel suo animo un peso specifico non indifferente. «Il gol è stato molto importante per la squadra, ci ha permesso di giocarci la partita. Lo porterò con me per sempre – ammette Manzari – perché sono di Bari e fa sempre un effetto diverso segnare con questa maglia». Una gioia personale accolta con soddisfazione, con un bell’acuto su una palla ben servita da Sibilli e poi buttata in rete anche grazie ad una deviazione. Una rete voluta e cercata, festeggiata sotto lo spicchio di tifosi baresi. I suoi tifosi, per chi è cresciuto a pane e pallone col sogno di indossare la maglia del Bari.

Bastone e carota

Ecco allora che tornano alla mente le parole di Longo alla vigilia, quando a precisa domanda il tecnico piemontese aveva pungolato il classe 2000. «Manzari ha delle buone qualità, ma deve migliorare sotto l’aspetto della personalità, del coraggio e della continuità di dimostrazione. In questa categoria deve ancora dimostrare tutto. Io – continua Longo – voglio tanto di più da lui perché mi sembra dentro un guscio, deve avere il coraggio di venire fuori e mostrare il suo potenziale, perché in questo momento è tra quelli più indietro» il commento dell’allenatore. Parole che erano subito parse uno sprone per il talento barese, che come giustamente ha detto Longo fin qui nella sua carriera ha fatto poco in Serie B e deve dimostrare di meritare la categoria. Nel complesso Manzari è un calciatore con doti tecniche evidenti, ma che per confermare il buon rendimento avuto in serie C dovrà crescere in colpi e consapevolezza. Se la partita di Cremona doveva dare dei segnali, allora le risposte sono state molto positive e incoraggianti. R.M.

Categorie
Bari Cronaca News

Mola di Bari, scoperto il cadavere di una donna al porto: sconosciuta l’identità

Il corpo di una donna senza vita è stato trovato al porto di Mola di Bari. A notarlo, questa mattina, sono stati alcuni turisti che lo hanno visto galleggiare durante una passeggiata lungo la banchina. Dopo l’allerta ai carabinieri, sul posto sono iniziate le indagini per stabilire le cause del decesso e l’identità, ancora sconosciuta, della vittima di età compresa tra 50 e 60 anni. Sul posto anche gli agenti della polizia locale e la Capitaneria di Porto. Dopo una prima ispezione il cadavere è stato rimosso.

Categorie
Bari News Politica

Comune di Bari, Laforgia fuori dalla Giunta: «Grave errore ma non passiamo all’opposizione»

«In questi giorni ho preso atto della decisione del sindaco di non dare corso agli accordi intervenuti prima del voto di ballottaggio». Così in un comunicato l’avvocato Michele Laforgia, già candidato sindaco di Bari, che al ballottaggio ha sostenuto il candidato Vito Leccese, oggi primo cittadino di Bari.

«L’auspicata unità – continua – faticosamente raggiunta al secondo turno, è stata osteggiata da molti e, alla fine, messa da parte, evidentemente ritenendo che il cosiddetto “campo largo” si possa costituire ignorando la volontà degli elettori, di tutti gli elettori di centrosinistra. Lo ritengo un grave errore, ma ho ribadito al sindaco che l’esclusione dalla Giunta non comporta il mio e il nostro automatico passaggio all’opposizione».

«Non è mai ripreso il lavoro sul programma comune – afferma – e non vi è stata alcuna condivisione sui primi atti di governo, in ordine ai quali ho espresso pubblicamente le mie e le nostre perplessità, di metodo e di merito, non avendo mai potuto interloquire prima e in altri modi».

«Sbaglia – spiega Laforgia – chi sostiene che non si è raggiunta l’intesa sulla composizione della Giunta, ovvero sulle “poltrone”. In disparte il lessico poco appropriato – fare l’assessore è, o almeno dovrebbe essere, un impegno duro e gravoso nei confronti della collettività, non un comodo privilegio –, la verità è che non è stata neppure avviata una trattativa, né si è mai discusso delle deleghe e dei criteri di formazione della squadra di governo. Tantomeno dei nomi, concordati altrove e con altri».

«È anche evidente – prosegue – che si debba ritenere egualmente superata, salvo clamorose smentite, l’ipotesi, più volte avanzata dal sindaco, di farmi assumere la presidenza del prossimo Consiglio Comunale, visto il contesto e il mancato gradimento, in qualche caso l’esplicito dissenso, manifestato dalle altre forze politiche. Ricordo infatti ancora una volta che il presidente viene eletto in Consiglio Comunale, a scrutinio segreto».

«Valuteremo la squadra di governo e le linee programmatiche quando saranno annunciate e non faremo mancare il nostro contributo critico alla realizzazione degli obiettivi che ci siamo prefissati in campagna elettorale, nel rispetto del nostro programma e delle oltre 33mila persone che ci hanno votato al primo turno, e, soprattutto, nell’interesse primario della città e di tutte e tutti coloro che la abitano e la frequentano». Conclude Laforgia.

Categorie
Bari Cultura e Spettacoli

“Riscoprendo… Sergio Endrigo” con il cantautore barese Dario Skèpisi al Castello di Ceglie del Campo

Domani Bari Urban Lab animerà la periferia di Ceglie del Campo con l’omaggio di Dario Skèpisi a Sergio Endrigo. Appuntamento alle 19, al Castello di Ceglie del Campo, con il Workshop – “Riscoprendo… Sergio Endrigo”. Skèpisi approfondirà i lati intimi e raffinati del suo stile musicale, la vena poetica e colta dei suoi testi, la carriera costellata di successi e l’amore sconfinato per la musica.

Il live

Alle 21 seguirà il live in Piazza Santa Maria del Campo, sempre a Ceglie del Campo, e sempre con Skèpisi, in “Caro Endrigo”. Dario Skèpisi, è un cantautore poliedrico pugliese noto per la fusione del dialetto barese con le armonie e contaminazioni musicali come quelle brasiliane. Nel 2021 ha pubblicato l’album “Paradossalmente”. Il cantautore ha ricevuto numerosi premi, inclusi riconoscimenti internazionali come il contest “A song for Peace in the World” nel 2000.

Il progetto

“Caro Endrigo” nasce dalla comune passione con Endrigo per il Brasile e dall’ ammirazione per la sua poetica. Preziosa è stata la collaborazione con Claudia Endrigo – figlia di Sergio – con la quale è nata una bellissima collaborazione e amicizia. Un omaggio attraverso la rivisitazione di alcuni dei suoi grandi successi come: “Madame guitar”, “Te lo leggo negli occhi”, “La rosa bianca” “Dal destino Infortunato”, “Nelle mie notti”, “Io che amo solo te”, “Il soldato Napoleone”, “L’Arca di Noè“, “Canzone per te“, “Via Broletto 34 e “Altre emozioni”. Il live ripercorre la carriera di Endrigo sottolineando le sue importanti collaborazioni con illustri poeti, intellettuali e grandi artisti.

Categorie
Attualità Bari News

Cannabis light, associazioni protestano a Bari: «Sbagliato equipararla a quella con Thc»

Si inizia scendendo in piazza Diaz a Bari, ma il flash mob organizzato da Più Europa, Generazione urbana e Sinistra italiana è solo la punta dell’iceberg di un’azione di protesta contro l’equiparazione della cannabis light con quella con Thc. Un dissenso contro il decreto legge Sicurezza, che ha inserito nel tabellario, tra le sostanze stupefacenti, il Cbd che, se la legge passasse, potrebbe essere acquistato solo in farmacia e con prescrizione. «Come Più Europa Bari – fa sapere Claudio Altini – insieme ai ragazzi di Generazione urbana e Sinistra italiana Bari abbiamo voluto manifestare contro il decreto Sicurezza che distruggerà un intero sistema produttivo, mandando a casa (a spese dello Stato) più di 15mila famiglie. Solo per un capriccio dell’attuale governo».

Il settore

L’inclusione del Cbd (cannabidiolo) nella tabella delle sostanze stupefacenti ha suscitato preoccupazioni significative tra i produttori e i lavoratori del settore della canapa, che conta circa 11mila lavoratori e 3mila imprese in Italia. La protesta si basa sull’argomento che la canapa non è una sostanza stupefacente e che il divieto di produzione e commercializzazione danneggerà un settore in crescita, che spazia dalla cosmesi alla bioedilizia.

«Non si tratta solo di cannabis – spiega Altini- ma di tutti quei prodotti che verranno messi al bando per una presa di posizione ideologica. Parliamo di prodotti gastronomici, del comparto del benessere e della bellezza, ma anche dell’edilizia. La canapa infatti è utilizzata anche per produrre mattoni nella bioedilizia, per l’alto valore isolante»

Le mafie

La preoccupazione delle associazioni è che il mercato, se non regolarizzato dallo Stato, possa andare ancor più a foraggiare la criminalità organizzata. «Il mercato della cannabis light – dice Altini – che comprende prodotti a basso contenuto di Thc attualmente è sotto il controllo delle mafie, con un fatturato di circa 7 miliardi di euro. Legalizzare e regolare questo mercato potrebbe portare benefici economici e ridurre l’influenza criminale. L’argomento è sostenuto da studi che dimostrano che il proibizionismo ha solo avvantaggiato le organizzazioni mafiose, mentre l’uso di cannabis tra gli adolescenti è in calo, suggerendo una diminuzione dell’attrattiva dell’illegalità».

Legislazione europea

La protesta si oppone anche a quello che viene visto come un provvedimento isolato rispetto al contesto europeo, dove la commercializzazione del Cbd non può essere vietata. «Questo provvedimento – dichiara Altini – porta a una situazione in cui i produttori italiani potrebbero essere costretti a importare prodotti dall’estero, mentre non potranno vendere i loro prodotti sul mercato nazionale». A settembre, il decreto sarà discusso nuovamente in entrambe le Camere del Parlamento, e gli organizzatori della protesta intendono promuovere un dibattito con esperti e politici.

«Prossimo appuntamento a settembre – conclude -quando verrà discusso da entrambe le Camere il decreto. Organizzeremo un evento con dibattito con Antonella Soldo di “Meglio legale”, un rappresentante di “Cannabis medical center”, l’ospedale privato che riguarda la cannabis medica per spiegare gli effetti benefici sulla salute e Riccardo Maggi, segretario nazionale di Più Europa. Vogliamo interpellare un parlamentare tedesco, per spiegare l’iter per arrivare all’approvazione della legalizzazione intrapreso in Germania».

Categorie
Bari News Sport

Coppa Italia, biancorossi eliminati: Cremonese-Bari 1-1 (5-4). Sintesi del match

Non bastano i tempi regolamentari, a decidere i 32esimi di finale di Cremonese-Bari servono i calci di rigore. Le buone intuizioni di Stroppa e Longo, con i marcatori subentrati De Luca e Manzari, non portano alla fine del match. La lotteria dagli 11 metri bacia i grigiorossi che accedono ai 16esimi eliminando i galletti dalla Coppa Italia.

Formazioni ufficiali

CREMONESE (3-5-2): Fulignati; Antov, Bianchetti, Ravanelli; Zanimacchia, Collocolo, Castagnetti, Vandeputte, Sernicola; Johnsen, Tsadjout. Allenatore: Stroppa.

BARI (3-4-1-2): Radunovic; Pucino, Vicari, Obaretin; Favasuli, Maiello, Benali, Dorval; Sibilli; Sgarbi, Lasagna. Allenatore: Longo.

Cremonese-Bari 1-1

Primo tempo
Al 4′ Dorval pesca Lasagna che attacca la profondità e conclude con il sinistro, strozza troppo il tiro ma è suo il primo squillo del match.
All’8′ arriva il primo tiro in porta dei padroni di casa con Castagnetti, che ci prova da lontano senza impensierire Radunovic.
Al 19′ Dorval serve Sgarbi sulla fascia sinistra, l’attaccante si accentra e, con un piattone rasoterra, serve al centro per Favasuli che tira “in bocca” a Fulignati che allontana. Fischiato fuorigioco di Sgarbi, ma ottima azione dei galletti.
Al 25′ cooling break.
Al 33′ sostituzione Cremonese, dentro Vazquez per Johnsen.
Al 44′ ammonito Favasuli (Bari)
Al 45′ attaccano i grigiorossi, prima con un cross insidioso di Zanimacchia, che costringe al volo di Radunovic, poi con Sernicola che, recuperato il pallone, si accentra e prova il destro, debole a centimetri dal palo.
Sono 3 i minuti di recupero concessi dal direttore di gara.
Finisce sullo 0-0 il primo tempo allo Zini. Biancorossi che partono forte nei primi 20 minuti e creano un paio di occasioni importanti; padroni di casa, superata la metà della prima frazione, iniziano a fraseggiare ma non mettono mai in difficoltà la difesa degli ospiti. Servirà ben altro per sbloccare il match.

Secondo tempo
Al 45′ sostituzione Bari, dentro Oliveri per Dorval.
Al 50′ Maiello recupera il pallone dalla propria metà campo e serve sulla corsa Sgarbi, che trova al centro Sibilli, il numero 20 stoppa e conclude debolmente fra le braccia del portiere.
Al 51′ brivido per il Bari, Vazquez si libera in un “fazzoletto” e fa partire un bolide verso Radunovic, il nuovo portiere biancorosso viene graziato dal palo.
Al 57′ sostituzioni Cremonese, dentro De Luca per Tsadjout e Barbieri per Zanimacchia.
Al 59′ Sgarbi trova ancora Sibilli che, però, calcia molto alto sopra la traversa.
Al 60′ sostituzioni Bari, dentro Manzari per Sgarbi e Maita per Maiello.
Al 65′ buona combinazione sulla sinistra fra Favasuli e Lasagna, pallone al centro per Manzari, che non ci arriva di poco.
Al 69′ la sblocca De Luca: perde palla in uscita il Bari, Castagnetti cerca e trova De Luca, appena entrato, che con un pallonetto la mette dentro. Cremonese-Bari 1-0.
Al 72′ sostituzione Bari, dentro Novakovich per Lasagna.
Al 75′ sostituzione Bari, dentro Ricci per Favasuli.
Al 79′ la pareggia MANZARI: servito da Sibilli, il suo mancino al volo non viene trattenuto da Fulignati e porta tutto in parità. Cremonese-Bari 1-1.
All’80′ sostituzioni Cremonese, dentro Bonazzoli per Vandeputte e Majer per Castagnetti.
All’83′ ci prova direttamente da corner Oliveri, attento Fulignati.
All’84′ dormita del direttore di gara, Var e Avar: retropassaggio al portiere grigiorosso che poi blocca con le mani. Nessun fischio, nonostante le corrette proteste dei calciatori biancorossi.
All’89′ occasionissima Cremonese, De Luca da ottima posizione, su assist di Barbieri da destra, spara alto.
Sono 5 i minuti di recupero assegnati dall’arbitro.
Al 91′ ammonito Antov (Cremonese).
Al 92′ corner di Sibilli, allontana la retroguardia grigiorossi, Manzari al volo trova l’ottima risposta di Fulignati. Che brivido per i padroni di casa.
Finisce in parità il tempo regolamentare, dagli 11 metri si deciderà la qualificazione.

Rigori 5-4
Parte Benali che spiazza il portiere. 0-1
De Luca risponde e porta in parità, per lui 2 gol oggi e si candida all’MVP.
Capitan Vicari calcia forte ma Fulignati indovina, prolunga sul palo, e salva.
Vazquez buca Radunovic che va vicinissimo alla parata. 2-1
Sibilli spiazza e porta in parità il Bari. 2-2
Sernicola infila sotto le braccia del portiere ex Cagliari. Cremonese in vantaggio
Manzari, come De Luca, da 2 su 2 e segna anche il rigore. 3-3
Barbieri fa partire un bolide che si infila all’incrocio, rigore imparabile.
Novakovich pareggia con il piattone. 4-4
Collocolo sbaglia, Radunovic para, si va ad oltranza.
Oliveri sbaglia e scheggia il palo.
Bonazzoli segna e chiude il match, portando la Cremonese ai 16esimi.


Categorie
Bari News Politica

Bandiera palestinese a Palazzo di Città, Leccese: «Testimonia l’anelito alla pace dei baresi»

«Quella bandiera testimonia l’anelito alla pace della comunità barese e il sentimento di solidarietà alla città gemellata di Beit Jala in Palestina». Lo afferma il sindaco di Bari, Vito Leccese, rispondendo alle polemiche seguite alla decisione di esporre la bandiera palestinese sul balcone del suo ufficio a Palazzo di Città.

In una nota il sindaco di Bari spiega di aver detto al console onorario dello Stato di Israele a Bari, Luigi De Santis, che «sarò felice di esporre anche la bandiera israeliana quando lui si unirà all’appello del cessate il fuoco e quando il governo del Paese che lui rappresenta cesserà le operazioni militari nella striscia di Gaza».

La richiesta di esporre anche la bandiera israeliana era arrivata al sindaco Leccese anche dall’eurodeputato Michele Picaro che il primo cittadino ringrazia «per l’attenzione e la cortese sollecitazione che ha voluto riservare alla mia iniziativa di solidarietà con il popolo palestinese, in questi mesi tragicamente provato da azioni di guerra che hanno provocato oltre 40mila morti civili, tra cui tantissimi bambini».

«Chiedere l’immediato cessate il fuoco»

Leccese ricorda che «all’indomani della ignobile e omicida azione terroristica perpetrata da Hamas nei territori occupati ho fermamente condannato quanto accaduto. Ho sempre pensato che l’unico modo per riportare la pace in quel territorio martoriato sia quello di far tacere le armi da parte di tutti. Poiché sono più che convinto dell’universalità del valore della pace, ritengo che tale valore non vada mai strumentalizzato per finalità politiche, soprattutto da chi ha responsabilità istituzionali».

E proprio alla responsabilità Picaro richiamava Leccese. Un richiamo che, spiega il sindaco, «evoca il concetto importantissimo che è quello della “convivenza pacifica e la comprensione reciproca” tra i popoli. Questo concetto è alla base della soluzione “due popoli due Stati” di cui sono strenuo sostenitore anche perché ritengo che sia l’unica possibile, come auspicato anche nelle risoluzioni Onu».

Leccese fa anche riferimento all’ennesimo attacco israeliano che ha provocato oltre 100 vittime tra i civili: «È necessario chiedere l’immediato “cessate il fuoco”, per salvare il popolo palestinese e per evitare che la polveriera in Medio Oriente esploda con esiti da guerra mondiale».

Categorie
Bari Cronaca News

Volo d’emergenza dell’aeronautica: bimba in pericolo di vita trasportata da Bari a Palermo

Un’altra giornata intensa per l’Aeronautica Militare, sempre in prima linea per garantire il trasporto sanitario d’urgenza. Oggi, due velivoli del 31° Stormo di Ciampino sono intervenuti per salvare la vita a due bambini, dimostrando ancora una volta l’importanza di questo servizio.

Dopo il trasporto di ieri di un neonato di soli 13 giorni, è stato un Falcon 50 a effettuare oggi due missioni cruciali. La prima ha riguardato una bambina di 7 anni, ricoverata all’ospedale pediatrico “Giovanni XXIII” di Bari, che necessitava di cure specializzate presso l’Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione di Palermo.

Partito da Ciampino intorno alle 12, l’aereo ha raggiunto rapidamente Bari per imbarcare la piccola paziente, accompagnata dalla mamma e da un’equipe medica. Atterrato a Palermo poco prima delle 13, il Falcon 50 ha affidato la bambina alle cure dei sanitari che l’attendevano per il trasferimento in ospedale.

Senza perdere tempo, l’aereo è ripartito alla volta di Bari per un’altra missione urgente. A bordo, l’equipe medica barese, che aveva appena concluso il primo trasporto, era pronta per intervenire su un neonato di soli 15 giorni di vita che, ricoverato all’ospedale Monserrato “Duilio Casula” di Cagliari, doveva essere trasferito urgentemente al Bambino Gesù di Roma.

Categorie
Bari Cronaca News

Bari, detenuto psichiatrico aggredisce un poliziotto penitenziario: l’agente in ospedale

Un agente di polizia penitenziaria, in servizio nel carcere di Bari, è finito in ospedale con una frattura del setto nasale dopo essere stato aggredito da un detenuto, un 30enne nigeriano con problemi psichiatrici, che già quattro mesi fa si era reso protagonista di un episodio simile. Ieri si è scagliato contro il poliziotto mentre gli apriva la stanza.

A darne notizia è Federico Pilagatti, segretario nazionale del Sindacato autonomo di polizia penitenziaria (Sappe), evidenziando che «il detenuto in questione non dovrebbe stare nel carcere di Bari poiché è un internato in attesa da mesi di essere ricoverato in una Rems» ma «non gli trovano un posto».

Il sindacalista riferisce che «innumerevoli» sono state le «richieste della direzione del carcere per responsabilizzare l’Asl e la Regione nonché tutte le autorità interessate alla vicenda che a questo punto, riteniamo perseguibili per le aggressioni e i danni fisici e psichici procurati ai poliziotti».

Il Sappe, prosegue Pilagatti, «ritiene inaccettabile questo stato di cose per cui a rimetterci è sempre il personale di polizia penitenziaria che subisce le conseguenze di questa situazione, con aggressioni, minacce e altro».

Il poliziotto aggredito ieri era arrivato da poco a Bari ed è stato accolto dal nigeriano con un benvenuto che gli ha procurato venti giorni di prognosi.

Inoltre, denuncia il sindacato, «a completare l’opera ci sono i provvedimenti dei vertici del carcere che quasi a premiare l’azione posta in essere dal detenuto in questione, gli hanno offerto alcune ore di lavoro settimanale pagato, nonché passeggiare all’aperto dalle 8 alle 17. Il Sappe – prosegue la nota – ritiene intollerabile che il detenuto in questione invece di essere ricoverato sotto stretto controllo specialistico presso il centro clinico, sia stato buttato nella seconda sezione insieme agli altri detenuti con la sola prescrizione di colloqui psicologici tre volte la settimana».

Pilagatti chiede «l’intervento della magistratura al fine di sbloccare una situazione molto pericolosa che potrebbe avere risvolti drammatici sia per la salute del detenuto stesso, che per i poliziotti che come agnelli sacrificali vengono dati in pasto a questi pazzi».

Le rimostranze del sindacato verranno esposte al sottosegretario alla giustizia Delmastro che visiterà, il 13 e 14 agosto, gli istituti penitenziari di Taranto e Brindisi.

Exit mobile version