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Bari Cronaca News

Assaltarono una gioielleria a Bari: presi i baby rapinatori ma la refurtiva è scomparsa

Hanno solo 15 e 16 anni i due baby rapinatori che due settimane fa hanno svaligiato una gioielleria “compro oro” in via Giulio Petroni a Bari, razziando merce per 30mila euro e terrorizzando la commessa. I due minorenni sono ora agli arresti domiciliari, al termine di indagini condotte dalla polizia.

Il colpo

In piena mattina, i due erano entrati a volto scoperto nell’esercizio commerciale e, benché non fossero armati, avevano minacciato la giovane donna presente all’interno, portandola prima alla vetrina e indicandole i “pezzi” prescelti, poi l’avevano trascinata all’interno, rinchiudendola in uno spazio delimitato dalla blindatura, con un elevato uso della violenza. Infine erano scappati, lasciandola all’interno, e dirigendosi verso Carbonara.

La ricostruzione

Al lavoro sul colpo, sin dai primi minuti successivi all’intervento dei vigili del fuoco, necessari per liberare la commessa, erano stati gli agenti della sezione Falchi della Squadra Mobile, coordinati dal dirigente Filippo Portoghese, che avevano interrogato i testimoni e visionato le immagini delle telecamere di sorveglianza. In breve tempo avevano quindi riconosciuto i due minorenni, perché già noti per motivi vari alla polizia.

Le indagini

Gli accertamenti degli investigatori si erano quindi concentrati sui due ragazzini, esaminandone i comportamenti e passando ai raggi x i loro movimenti, a cominciare proprio dal giorno della rapina. Hanno così raccolto elementi utili che hanno consentito alla Procura per i minorenni di emettere un decreto di fermo, eseguito nei giorni scorsi.

La convalida

Nella giornata di ieri, infine, i due giovanissimi rapinatori sono comparsi dinanzi al gip del tribunale per i minorenni, che ha convalidato il fermo disposto dal pm ed eseguito dai Falchi. Il giudice ha anche disposto, in virtù della giovane età e del fatto che non erano armati, gli arresti domiciliari nelle due abitazioni di Carbonara e Ceglie del campo. Per entrambi si è attivato anche il procedimento civile, che impone anche una verifica sulle condizioni di vita dei ragazzi. La legge prevede, infatti, che si valuti se i minorenni siano o meno seguiti in famiglia, allo scopo di comprendere se il gesto sia stato dettato da una mancata “cura” o da un comportamento esclusivamente imputabile a loro.

La refurtiva

Gli agenti che hanno operato il fermo non hanno purtroppo trovato traccia della refurtiva, del valore di circa 30mila euro che i due avrebbero scelto con cura dalla vetrina, dimostrando in questo modo che avevano già fatto accurati sopralluoghi prima di portare a termine il violento colpo, in pieno giorno, e a volto scoperto.

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Bari Cultura e Spettacoli

Monopoli, il “PhEST” torna in grande stile con una retrospettiva su Man Ray

Il PhEST, torna a Monopoli. Il festival internazionale di fotografia e arte riconosciuto per la sua capacità di integrare differenti mondi e visioni, torna ad affascinare il pubblico con una programmazione immaginifica incentrata sul “Sogno”, tema chiave di questa nona edizione con una retrospettiva dedicata a Man Ray. 33 mostre e installazioni di artisti internazionali, un’inedita music line-up, un’autorevole presenza di lecturer ed esperti del settore, una residenza d’artista internazionale, workshop e visite guidate con artisti che esplorano temi contemporanei e prospettive globali. Dal 30 agosto al 3 novembre 2024, la città pugliese di Monopoli diventerà un luogo di dialogo interculturale e le sue strade, le piazze, i palazzi storici e le antiche chiese offriranno ai visitatori e ai tanti appassionati un’esperienza immersiva ed onirica.

Il manifesto

Nell’anno in cui si celebrano i 100 anni del Surrealismo, il cui primo manifesto fu scritto nel 1924 da André Breton, l’edizione 2024 di PhEST celebra l’onnipotenza del sogno, il gioco disinteressato del pensiero e lo esplora in tutte le sue forme. Da qui l’omaggio a Man Ray, geniale interprete della poetica surrealista, nonché autore di una proposta foto-cinematrografica in grado di stravolgere l’impiego del mezzo attraverso una assidua sperimentazione tecnica, con innovativi approdi estetici che cambieranno per sempre la storia della materia. In collaborazione con l’Archivio Storico delle Arti Contemporanee de “La Biennale di Venezia”, PhEST espone una selezione di fotografie originali tratte dalla mostra “Man Ray, testimonianza attraverso la fotografia” presentata in occasione della Biennale di Venezia 1976. La selezione delle opere della mostra antologica “La révolution du Regard”, a cura di Roberto Lacarbonara e Giovanni Troilo, costituisce un piccolo compendio della vasta esplorazione del medium fotografico, dagli studi sul volto, sul corpo, sulle forme, alle tecniche di stampa in camera oscura di cui Man Ray fu pioniere, come la solarizzazione e la rayografia.

Il direttore artistico

«Le strade sono piene di artigiani ammirevoli, ma di pochi sognatori pratici diceva Man Ray, ma noi quest’anno di sognatori pratici da tutto il mondo riempiremo le strade di Monopoli». Così dichiara il direttore artistico Giovanni Troilo. La mostra avrà sede nel prestigioso Castello Carlo V ma tutta la città sarà coinvolta nella manifestazione. Sono attese esposizioni e allestimenti a Palazzo Martinelli, nella Casa Santa e le sue Stalle, nella Chiesa della SS. Pietro e Paolo e in quella di Sant’Angelo in Borgo, new entry dell’edizione fresca di restauro.

La Warka Tower

A Palazzo Palmieri, quartier generale del festival, sarà allestita la Warka Tower. Progettata dall’architetto Arturo Vittori e presentata alla Biennale di Venezia nel 2012, la Warka Tower è una struttura alta circa 10 metri che raccoglie acqua dall’aria tramite condensazione. Costruita con materiali naturali come bambù e rete di polipropilene, può raccogliere fino a 100 litri al giorno senza elettricità, offrendo una soluzione sostenibile per comunità in regioni aride. Verranno allestite le mostre fotografiche di Nariman Darbandi, César Dezfuli, Bruce Eesly, Ismail Ferdous e tantissimi altri, che saranno presenti il giorno dell’inaugurazione.
Appassionati della fotografia, principianti e mid-career, avranno poi l’opportunità di iscriversi alle “Letture Portfolio” per far conoscere il proprio lavoro ad alcuni dei più riconosciuti esperti dei settori della fotografia, arte ed editoria. Hanno confermato la propria presenza: Sarah Gilbert, The Guardian; Francesca Marani, PhotoVogue; Louise Fedotov-Clements, Brighton Photoworks; Maysa Moroni, Internazionale; Carol Korting, Leica Fotografie Internazionale; Michela Frontino, Il Fotografo; Wiktoria Michalkiewicz, Rezo.pl. L’inaugurazione del festival è prevista per il 30 agosto in Piazza Palmieri.

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Bari Cronaca News

Bari, vigili del fuoco in azione in via Sparano: caduto un pezzo di cornicione

Nel pomeriggio di oggi, 2 agosto, un grosso pezzo di cornicione, presumibilmente di un balcone datato, si è staccato ed è precipitato fra i passanti proprio all’inizio di via Sparano, a Bari. Pare che nessuno sia stato colpito e che, quindi, non ci sia alcun ferito.

I vigili del fuoco sono in azione nella via più nota del Barese per verificare le condizioni dell’edificio. Dal loro sopralluogo si capirà se l’area verrà circoscritta e, soprattutto, se c’è la possibilità che cadano altri pezzi e facciano del male alle persone.

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Sventata la fuga di un detenuto dal carcere di Bari, l’Osapp: «La situazione è allarmante»

Un detenuto ha tentato la fuga dal carcere di Bari, ma è stato bloccato dagli agenti di polizia penitenziaria mentre si arrampicava sul muro di cinta. L’episodio, denunciato dal sindacato Osapp, evidenzia ancora una volta le criticità del sistema penitenziario, in particolare la carenza di personale.

Secondo quanto riferito dal sindacato, il detenuto avrebbe approfittato di un momento di scarsa sorveglianza per scavalcare dal passeggio della seconda sezione e raggiungere il muro. Le dinamiche precise dell’accaduto sono ancora al vaglio degli inquirenti.

«La fuga è stata sventata, ma la situazione è allarmante – afferma il sindacato Osapp -. La carenza di personale, i turni massacranti e le mancanze strutturali rendono i nostri istituti sempre più vulnerabili a questo tipo di eventi». L’Osapp sottolinea come le difficoltà del sistema penitenziario siano ben note ai vertici dell’amministrazione centrale, ma finora non sono state adottate misure adeguate per risolvere il problema.

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Adelfia, Vincenzo ritrovato a Valenzano: era ricercato da oltre 20 giorni

Come riporta BIT – LIVE quotidiano online, pare che Vincenzo Servedio sia stato finalmente ritrovato in stazione a Valenzano. Dopo oltre 20 giorni di preoccupazione, il 14enne di Adelfia è ricomparso a pochi chilometri di distanza nel Barese. Il ragazzo, con una complicata situazione familiare, era atteso in comunità prima di far perdere le sue tracce.

Da chiarire se Vincenzo abbia voluto farsi trovare o se sarebbero stati gli agenti a scovare il suo ipotetico nascondiglio. Nelle ultime ore anche il noto programma Rai “Chi l’ha visto?” si era messo sulle tracce del 14enne.

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Bitritto in fiamme, rogo di vaste dimensioni in zona Parco Vecchio – VIDEO

Bitritto in fiamme, rogo di vaste dimensioni in zona Parco Vecchio

Un vasto incendio è divampato oggi, intorno all’ora di pranzo, in zona Parco Vecchio a Bitritto, avvolgendo in una densa nube di fumo nero e tossico un’area di centinaia di metri quadrati. La colonna di fumo, visibile anche dalla tangenziale, ha creato allarme tra i cittadini.

Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, che stanno operando senza sosta per circoscrivere le fiamme e spegnere l’incendio. L’estensione del rogo e la pericolosità dei fumi hanno reso necessario l’intervento di squadre aggiuntive e l’utilizzo di maschere protettive speciali, come riportano da Bitritto in Movimento per l’Ambiente.

Le cause dell’incendio sono ancora al vaglio degli inquirenti, che stanno indagando per accertare se si tratti di un dolo o di un incidente. Intanto, le autorità competenti invitano la popolazione a tenere chiuse le finestre e ad evitare di uscire di casa se non strettamente necessario.

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Attualità Bari News

Ucraina, sarà esposta a Bari l’ambulanza mitragliata dall’esercito russo a Kharkiv

Sarà esposta a Bari, da lunedì 5 a mercoledì 7 agosto all’ingresso di Parco 2 Giugno, l’ambulanza ucraina mitragliata nel 2022 dall’esercito russo nei dintorni di Kharkiv, seconda città dell’Ucraina, mentre prestava soccorso a un civile ferito in un bombardamento.

Si tratta di un’iniziativa promossa a Bari dall’associazione “Uniti per l’Ucraina” che fa parte della campagna “Ukraine is calling” lanciata dall’organizzazione no profit LUkraine, con sede in Lussemburgo, per raccogliere donazioni e acquistare 112 veicoli di emergenza (tra ambulanze e camion dei pompieri) da portare in territorio ucraino.

L’ambulanza sta attraversando l’Europa dal 2022 ed è giunta in Italia ad aprile 2024, facendo tappa in numerose città, per testimoniare la tragedia umanitaria che sta sconvolgendo l’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa.

Martedì 6 agosto, alle 18:30, l’assessora alle Culture Ines Pierucci porterà i suoi saluti nel luogo dove sarà esposta l’ambulanza, in rappresentanza dell’amministrazione comunale e della città, alla presenza di altre autorità e della comunità ucraina residente a Bari.
Inoltre, nei tre giorni in cui l’ambulanza sarà esposta a Bari si svolgerà a Parco 2 Giugno un mercatino di artigianato ucraino e, alle 19 di mercoledì 7 agosto, un concerto di beneficenza.

Dall’inizio della guerra sono state distrutte circa 500 ambulanze ucraine, oltre a 1.700 mezzi dei vigili del fuoco. Grazie alla raccolta fondi internazionale sono stati già acquistati circa 70 veicoli di emergenza.

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Attualità Bari News

Spaccio di droga nelle piazze baresi: si riunisce la task force comunale “anti degrado”

Contrastare la situazione di emergenza sociale che caratterizza alcune piazze cittadine a Bari. È l’obiettivo della task force “piazze anti degrado” che si è riunita oggi a Palazzo di Città.

Il sindaco Vito Leccese ha convocato i responsabili delle strutture comunali impegnate nella task force: i referenti del settore Welfare, della Polizia locale e del nucleo Annona, dei Lavori pubblici e delle aziende municipali interessate.

Tra gli obiettivi principali della task force quello di arginare fenomeni di devianza sociale fortemente influenzati dal crescente utilizzo di sostanze stupefacenti. Fenomeno che richiama e concentra in alcuni luoghi della città una consistente quantità di consumatori oltre a determinare una maggiore percezione di insicurezza per passanti e residenti.

L’incontro di oggi, convocato a margine di una serie di colloqui e attività di monitoraggio svolti nei giorni scorsi, è stato utile per definire ipotesi di lavoro su più fronti.

«Non intendiamo sottovalutare il problema delle piazze in città», spiega il sindaco Leccese a margine dell’incontro. «Oltre alle tante segnalazioni dei cittadini ci sono dati di esperti che ci rappresentano un forte aumento dell’utilizzo e quindi della vendita di sostanze stupefacenti, anche a basso costo. Purtroppo – aggiunge – sappiamo che questo fenomeno spesso determina problemi sulla sicurezza sia individuale sia collettiva fino al rischio di sfociare in una vera e propria emergenza sociale».

Durante l’incontro di oggi, conclude il sindaco di Bari, «abbiamo effettuato una ricognizione delle situazioni che richiedono maggiormente la nostra attenzione e stiamo valutando i primi provvedimenti da avviare».

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Bari News Salute

Forze fresche per l’Asl Bari: pronte le assunzioni di 17 nuovi dirigenti medici

Sono 17 i nuovi dirigenti medici che saranno assunti dall’Asl Bari per rafforzare, “nel più breve tempo possibile”, gli organici in servizio nei presidi ospedalieri del capoluogo (San Paolo e Di Venere) e di Corato, Putignano, Molfetta, Altamura e Monopoli.

A comunicarlo è l’azienda sanitaria barese annunciando che “in caso di necessità” potrebbero essere assunte ulteriori unità.

«Siamo soddisfatti di aver prodotto la graduatoria in tempi così brevi», commenta il direttore generale facente funzioni dell’Asl, Luigi Fruscio, sottolineando che «questo nuovo innesto contribuisce a fronteggiare le storiche carenze di personale frequenti nella Medicina della emergenza urgenza e a migliorare la qualità della assistenza».

Le procedure concorsuali sono state espletate e si sono concluse lo scorso 31 luglio a cura dell’area del personale e dell’unità operativa assunzioni e concorsi. La commissione esaminatrice ha approvato due graduatorie distinte: una include i dirigenti medici già specializzati nella disciplina Emergenza urgenza o in disciplina affine e medici laureati, l’altra comprende i medici in formazione specialistica iscritti a partire dal secondo anno del relativo corso di specializzazione.

«Entro fine mese – spiega Guido Quaranta, direttore del dipartimento Emergenza-urgenza – i medici saranno convocati per la firma dei contratti e, in base alle esperienze di ciascun candidato e alle disponibilità, saranno assegnati nelle varie sedi distribuite sul territorio di competenza della Asl».

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A Bari il ricordo delle vittime della strage di Bologna, Leccese: «Una giornata drammatica»

Alle 10:25, l’orario esatto in cui il 2 agosto del 1980 nella sala d’aspetto della stazione di Bologna esplose l’ordigno che uccise 85 persone e ne ferì altre 200, anche Bari si è fermata per ricordare quei tragici eventi.

Nel 44esimo anniversario della strage di Bologna, il sindaco del capoluogo pugliese Vito Leccese – con il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il prefetto di Bari Francesco Russo e dei rappresentanti delle forze dell’ordine – ha deposto una corona di fiori presso la lapide esposta sulla facciata di Palazzo di Città in ricordo delle vittime baresi della tragedia: Sonia Burri, Francesco Cesare Diomede Fresa, Vito Diomede Fresa, Errica Frigerio, Patrizia Messineo, Giuseppe Patruno e Silvana Serravalli.

«Per quelli della mia generazione – ha ricordato Leccese – il 2 agosto del 1980 fu una giornata drammatica, indimenticabile: le immagini che arrivavano dall’edizione straordinaria del Tg1 sconvolsero l’Italia intera. In tanti stentavamo a credere che fosse realmente accaduto quello che vedevamo passare sullo schermo: immagini di morte e distruzione, macerie e corpi straziati. In piena estate l’Italia fu colpita al cuore dei suoi valori e il popolo dei vacanzieri fu barbaramente trucidato nel corso di un attentato di matrice fascista che fu l’ultimo della stagione più buia della nostra storia recente».

Leccese ha sottolineato come l’Italia «riuscì a mobilitarsi per chiudere il decennio della violenza politica, delle stragi, di quella strategia della tensione che, alimentata anche dalle trame eversive e da apparati deviati dello Stato, tentava di destabilizzare la nostra democrazia».

Nel 2006 fu l’allora sindaco di Bari, Michele Emiliano, a far realizzare la lapide che riporta i nomi delle sette vittime baresi. «Una targa che ha un forte valore simbolico – ha evidenziato Leccese -, perché nel 1944, proprio nel teatro Piccinni, le forze antifasciste e democratiche del nostro Paese decisero di dar vita al percorso poi compiuto dai padri costituenti attraverso l’elaborazione della Costituzione e la costruzione della Repubblica italiana».

A 44 anni di distanza da quella terribile giornata, anche la lapide affissa a Bari «ci richiama tutti al senso di responsabilità affinché tutto quanto accaduto non torni a ripetersi. Questa targa rappresenta un monito a difendere, ciascuno nel proprio ruolo, i valori fondanti la nostra democrazia, impegnandoci ogni giorno per la verità e la giustizia nella nostra città, che è profondamente antifascista», ha concluso Leccese.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha ricordato che il 2 agosto è «una data fondamentale nella storia della Repubblica. Anche alla luce delle due recenti sentenze che hanno confermato, come ha ricordato stamattina il presidente dei familiari delle vittime Paolo Bolognesi, sia la matrice neofascista della strage, come peraltro viene ricordato sulla lapide che abbiamo affisso molti anni fa sul palazzo di città di Bari, e sia il contributo finanziario per la realizzazione della strage da parte della loggia P2: servizi segreti deviati, neofascismo e massoneria deviata volevano cambiare il corso della storia».

A Bari il ricordo delle vittime della strage di Bologna - Dichiarazioni Emiliano

Emiliano ha sottolineato che «la gravità del fatto di aver compiuto la strage più grave della storia della Repubblica, diventa ancora maggiore per le finalità che questo terribile evento voleva raggiungere: sovvertire l’ordinamento costituzionale antifascista che viene dalla Resistenza della Repubblica italiana. La Puglia – ha concluso – non dimentica Sonia Burri, Francesco Cesare Diomede Fresa, Vito Diomede Fresa, Errica Frigerio, Patrizia Messineo, Silvana Serravalli e Giuseppe Patruno, vittime innocenti della strage neofascista del 2 agosto 1980 della Stazione di Bologna».

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