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Attualità Bari News Video

Delfino in difficoltà a Cozze: un bagnante si tuffa e lo aiuta a riprendere il largo – VIDEO

Sta facendo il giro delle chat il video del salvataggio di un delfino da parte di un bagnante a Cozze, frazione di Mola di Bari.

Sabato sera un gruppo di bagnanti ha notato il mammifero marino tra gli scogli e, notato che il delfino era ancora vivo, uno dei presenti non ha esitato a calarsi in mare e, con non poca fatica, ha aiutato il delfino a riprendere il largo tra gli applausi degli altri bagnanti.

Una storia a lieto fine su un tratto di litorale dove, il mese scorso, era stata trovata la carcassa di un altro delfino in avanzato stato di decomposizione.

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Bari Cultura e Spettacoli

Daniele Silvestri a Mola di Bari: all’artista romano il premio Enzo Del Re

Si torna in scena a Mola di Bari per la sesta edizione di MAUL. Molese Anarchico Uomo Libero. Il concerto che ricorda la figura del cantautore nato nella cittadina pugliese, sede di migranti e pescatori.

Per la sesta volta consecutiva e nel cinquantesimo anniversario di “Lavorare con lentezza”, nell’Arena del Castello di Mola di Bari, domani alle 21, tornerà la musica di Enzo Del Re, il corpofonista che con la sedia come strumento e le sue canzoni di denuncia ha raccontato gli ultimi, i lavoratori, i diritti e la sua terra d’origine.

Il Memorial

Un omaggio alla memoria del cantastorie molese e delle sue avventure artistiche negli anni Sessanta e Settanta. Tutto al concerto racconta di quello che ha lasciato, a partire dagli ospiti che proporranno alcuni brani e un omaggio a Del Re. Anche quest’anno torna, per l’importanza che da sempre dà alle parole, Marco Petrucci ideatore del progetto “Testi Manifesti” che trasforma frasi emblematiche della cultura pop, citazioni musicali, cinematografiche, di attualità e politica in manifesti d’autore. Le frasi di Enzo Del Re, nei manifesti realizzati da Marco Petrucci, risuonano contemporanee, autentiche, mai scontate.

I performer

Al MAUL ci sarà anche Giacomo Costantini, performer, considerato uno dei pionieri del circo contemporaneo in Italia, condirettore artistico di El Grito, il Circo Contemporaneo all’Antica. A Mola di Bari si esibirà in esercizi di equilibrismo estremo con scala e sedia in omaggio a Enzo Del Re. In programma anche due i gruppi molesi: l’Orchestra sociale MusicaInGioco di Mola di Bari diretta dal maestro Andrea Gargiulo. Un’associazione di promozione sociale che dal 2010 dona lezioni e strumenti musicali a bambini e ragazzi che vivono in situazioni disagiate, diversamente abili o con disturbi dell’apprendimento. MusicaInGioco, in Puglia, ha dato la possibilità ad oltre 10.000 bambini/ragazzi di vivere la bellezza della musica. Per MAUL, i musicisti di diverse età, hanno imparato alcuni brani di Del Re mettendosi alla prova. Il secondo gruppo molese in scena, i “KapaDura”, sono un trio formato da Pasquale Di Bari al basso e voce, Dario Contessa alla chitarra e Giandavide Palumbo alla batteria. La musica di Enzo Del Re è particolarmente vicina al loro modo di comunicare il disagio vissuto in occasione di tante importanti vicende vissute. E poi ancora un cantante, batterista, percussionista e rumorista con all’attivo due album e oltre cento concerti. “Lepre”, all’anagrafe Lorenzo Lemme, si esibisce in abito da sposa, sprigionando sul palco la sua vera forza. I suoi live son un concentrato di energia: un’esperienza unica, fatta di testi incisivi, ritmiche potenti e un’urgenza dirompente.

L’ospite speciale

A chiudere la serata sarà Daniele Silvestri a cui verrà consegnato il premio “Enzo Del Re” per la sua capacità di raccontare il presente, di cantare l’insoddisfazione e la lotta per un futuro sempre diverso e pieno di coraggio. L’accesso all’evento è libero e gratuito, le porte saranno aperte alle 20.30.

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Bari Cronaca News

Sorpreso con 33 dosi di cocaina in piazza Moro a Bari: arrestato un 40enne

Girava con fare circospetto, in auto, nei ditorni di piazza Aldo Moro, a Bari, il 40enne residente in provincia arrestato dagli agenti della polizia locale con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’uomo, notato dai vigili, è stato fermato e sottoposto a controllo. Durante la perquisizione sono state trovate 33 confezioni sigillate contenenti complessivamente 17 grammi di cocaina.

Identificato e sottoposto a fermo, l’uomo – incensurato – è stato arrestato e sarà giudicato con rito direttissimo nella mattinata di domani.

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Attualità Bari News

Costa Ripagnola, l’idea del sindaco metropolitano: «Diventi patrimonio Unesco»

Riconoscere il tratto di litorale di costa Ripagnola patrimonio dell’Umanità Unesco ai sensi della Convenzione sul patrimonio mondiale, naturale e culturale adottata nel 1972. È la proposta avanzata dal sindaco di Bari e metropolitano Vito Leccese, che ha sollecitato la consigliera metropolitana Francesca Pietroforte, delegata ai Beni culturali, e vice presidente dell’Associazione Province Unesco Sud Italia, a rilanciare l’impegno della Città metropolitana affinché arrivi questo riconoscimento.

Il piano strategico

La decisione è coerente con il nuovo Piano strategico metropolitano, approvato dal Consiglio nei giorni scorsi, che attribuisce al Parco di Costa Ripagnola una valenza strategica trasversale, prevedendo l’inserimento del progetto come passaggio funzionale alla creazione della rete dei parchi della Città metropolitana. Tale progetto, infatti, è considerato fondamentale per l’idea di una valorizzazione integrata della costa come unico waterfront metropolitano che vede proprio nel riconoscimento Unesco della Costa dei Trulli e di Polignano un elemento chiave per la valorizzazione dei territori che si affacciano sul mare.

Il commento

«In termini paesaggistici il tratto di costa tra Cozze e Polignano rappresenta la testimonianza straordinaria di un’antica interazione tra l’uomo e l’ambiente – ha spiegato Vito Leccese – Questo luogo custodisce infatti la relazione che si è sviluppata nel corso del tempo tra i diversi tipi di terreno e la varietà delle coltivazioni: le architetture rurali, la pavimentazione degli spazi aperti residenziali o produttivi, i muretti a secco, i sistemi di canalizzazione e approvvigionamento idrico, i terrazzamenti, i ricoveri temporanei ricavati anche in strutture vegetali o grotte e la particolare vegetazione sono elementi di un contesto paesaggistico unico nella nostra terra, che riteniamo risponda appieno a più di uno dei criteri fissati nelle linee guida Unesco». Costa Ripagnola, peraltro, è un’area già vincolata dal vigente PPTR: il riconoscimento Unesco rappresenterebbe un ulteriore passaggio, importante, per assicurare la tutela, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale e naturale in essa contenuto. «Il mio auspicio – conclude Leccese – è che parallelamente venga ripreso e concluso nel più breve tempo possibile dal Consiglio regionale l’iter legislativo per l’istituzione del Parco, accogliendo le indicazioni di tutela paesaggistica pervenute dalla Corte costituzionale».

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Attualità Bari News

Fondazioni liriche, sindaci in allarme: con la riforma si perde l’autonomia decisionale

È allarme tra i sindaci delle città che ospitano Fondazioni lirico-sinfoniche per le ipotesi di riforma attualmente in discussione da parte del Governo e che, secondo quanto scritto dai primi cittadini in una lettera aperta al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, toglierebbero autonomia decisionale alle stesse Fondazioni aumentando l’ingerenza di Roma.

La missiva

«Abbiamo appreso dagli organi di stampa che, all’interno della più complessiva ridefinizione del quadro legislativo riguardante lo Spettacolo dal vivo, sarebbe in avanzato stato di definizione anche una significativa riforma delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche, la cui rilevanza è storicamente strategica per le Città dove operano, in quanto rappresentano istituzioni culturali identitarie e di decisiva importanza per i territori su cui insistono. Dato l’assoluto protagonismo dei nostri Comuni nella gestione e valorizzazione delle Fondazioni, anche in considerazione del gravoso impegno economico che questo comporta, siamo a chiedere un incontro urgente per affrontare in maniera condivisa criticità e potenzialità inerenti al settore». A firmare la missiva anche Vito Leccese, che ieri insieme con i sindaci e presidenti delle Fondazioni di Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino e Verona ha partecipato ad un incontro in sede Anci che si è concluso con una lettera inviata al ministro Sangiuliano nella quale si chiede di convocare un incontro per discutere della annunciata riforma, che è all’esame della commissione Cultura della Camera dei Deputati.

L’appello di Leccese

«È inopportuno che per mero esercizio di potere si metta mano alla governance delle Fondazioni liriche, utilizzando vecchi modelli gestionali che pensavamo di aver abbondantemente superato – ha spiegato il sindaco di Bari che è anche presidente della Fondazione lirico-sinfonica Teatro Petruzzelli – Non solo non siamo disposti a tornare indietro, ma anche riteniamo che Fondazioni eterodirette e scollegate dal territorio non abbiano ragione di esistere, poiché non servirebbero al territorio e men che meno alla crescita culturale del nostro Paese». Fiducia nell’ambito della gestione e autonomia sulle scelte di indirizzo delle Fondazioni sono le principali richieste avanzate dai sindaci. «La attuale composizione dei Consigli di indirizzo – afferma ancora Leccese – in cui siedono con competenza i rappresentanti degli enti locali, in sinergia con il Ministero, rappresenta il cuore pulsante dei cittadini e dei territori in cui le Fondazioni operano. Al governo chiediamo fiducia e la giusta autonomia che riteniamo di meritare». In Commissione alla Camera è stato invece sottolineato il consistente sostegno assicurato dallo Stato al settore lirico-sinfonico, che a far data dall’anno 2023 si è assestato nella misura di 200 milioni di euro, anche in considerazione del percorso di rinnovo del contratto nazionale di settore. Somma superiore al sostegno complessivamente assicurato dagli Enti territoriali che, al 31 dicembre 2023, ammonta a circa 104 milioni di euro, di cui circa 57 milioni di euro provenienti dai Comuni e circa 47 milioni di euro dalle Regioni, i quali concorrono per legge.

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Attualità Bari News Puglia

Emiliano contro la riforma delle fondazioni liriche: «Non si può centralizzare tutto»

Il governatore della Puglia, Michele Emiliano, ha espresso forti perplessità sulla riforma delle fondazioni liriche italiane, annunciata dal governo. Emiliano si unisce alle preoccupazioni già espresse da numerosi sindaci e dall’Anci, sottolineando l’importanza di un coinvolgimento degli enti locali in questo processo.

«Le fondazioni liriche sono un patrimonio nazionale, ma non possono essere gestite in modo centralizzato, marginalizzando il ruolo degli enti locali che le hanno fondate e le sostengono economicamente», ha dichiarato Emiliano.

Il governatore pugliese ha sottolineato il contributo significativo della Regione Puglia al Teatro Petruzzelli e ha espresso preoccupazione per un possibile ridimensionamento del ruolo dei soci pubblici all’interno dei consigli di amministrazione delle fondazioni.

«Se si vuole mettere in discussione il legame tra le fondazioni e i loro territori, si rischia di provocare un disimpegno degli enti locali con gravi conseguenze sull’occupazione e sulla produzione culturale», ha avvertito Emiliano. Il governatore pugliese ha annunciato la sua intenzione di promuovere un’azione coordinata all’interno della Conferenza Stato-Regioni per avviare un confronto con il Ministero e scongiurare una riforma che comprometta il ruolo dei territori e degli enti locali.

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Bari Sport

Seconda amichevole al San Nicola, ultimo test pre Coppa Italia: Bari-Giugliano 3-1

A 7 giorni dalla prima importante partita di stagione, Bari-Cremonese di Coppa Italia, mister Longo continua a testare i suoi ragazzi e i nuovi arrivi. Dopo un allenamento congiunto con la Primavera biancorossa in mattinata, ecco la seconda amichevole al San Nicola per i biancorossi che, questo pomeriggio, hanno ospitato il Giugliano Calcio guidato da mister Bertotto.

Bari-Giugliano 3-1

Contro la formazione campana mister Longo conferma il 3-4-2-1 con l’esordio di Radunovic a difesa della porta; in difesa linea a tre composta da Pucino, Vicari e Obaretin, Favasuli a destra e Dorval a sinistra con Maiello e Benali al centro; in avanti Sibilli e Sgarbi alle spalle di Lasagna

Il primo tempo nell’Astronave di Renzo Piano si chiude sul punteggio di 3-0, la sblocca sempre Lasagna, ormai al quarto gol in tre partite, seguono al 25′ Sgarbi e al 37′ Favasuli. La seconda frazione, fa uscire la squadra campana che inizia a trovare qualche buono scambio e al 14esimo trova un palo con Salvemini. Al 34esimo disattenzione difensiva dei galletti e Njambè trova il gol che chiude il match.

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Bari Cronaca News

False fatture per operazioni di lavoro inesistenti, confiscati beni per 700mila euro nel Barese

beni immobili, quote societarie, veicoli oltre a disponibilità finanziarie per un valore di 700 mila euro, nei comuni di Binetto e Modugno, nel Barese. Si tratta di un profitto illecito proveniente da due società cooperative formalmente intestate a prestanome, sotto la responsabilità di cinque soggetti amministratori di fatto e di diritto delle stesse: inadempienti rispetto agli obblighi dichiarativi, operanti nel settore delle pulizie generali, facchinaggio, giardinaggio e ristrutturazioni edili, senza alcuna struttura organizzativa e di fatto utilizzate al solo fine di emettere fatture, a fronte di operazioni inesistenti, per frodare l’erario.

L’ipotesi è di omessa dichiarazione, emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti e occultamento delle scritture contabili. In questo modo venivano dedotti costi per servizi mai ricevuti in modo da abbattere i ricavi conseguiti e ottenere un indebito risparmio d’imposta.

Dalle indagini, inoltre, è emerso che le cooperative hanno incassato e poi distrutto numerose fatture, emesse per servizi di pulizia forniti alla clientela (nella maggior parte condomini), per occultarle al fisco e trattenere l’Iva pagata dai clienti.

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Attualità Bari News

Bari, piazza Umberto invasa da siringhe, ventilatori e falò di rifiuti. Le pulizie? Toccano ai giardinieri

Ore 11.45, mancano solo gli ultimi quattro rettangoli di terreno, nemmeno i peggiori dopo i quattro furgoni carichi di rifiuti già portati via. C’è un ventilatore, uno zaino impilato, bottiglie di Peroni e di acqua, una di limonata.
Cumuli di carte, escrementi umani, una rastrelliera di plastica sulla quale prende sole un paio di scarpe e una borsetta, monticelli di quel che resta dei falò notturni. È piazza Umberto, terra di nessuno e di tutti, dei turisti che “entrano” nel salotto buono della città, via Sparano, dopo aver attraversato piazza Roma, altro buco nero di degrado e paura, dove gli homeless frugano nella spazzatura. Terra, soprattutto di gruppi di extracomunitari che spacciano, si drogano e ci fanno nottata.

I giardinieri spazzini

Sono le 11.45 e la squadra della Multiservizi, incaricata di manutenere i giardini, di sfoltire aiuole, decespugliare, ripulire bordi dalle erbe infestanti, curare le panchine, sta invece ultimando le pulizie della terra di nessuno. Poco lontano “vigila” un’auto della polizia municipale, che poi si allontana. Sono in quattro e tra le mani non hanno cesoie, ma rastrelli che usano per raccogliere quei rifiuti che, evidentemente, chi doveva ripulire ha invece dimenticato, ha omesso. A ognuno il suo, si immagina. E cioè: Amiu pulisce, Multiservizi cura il decoro urbano, come stabilisce la convenzione con il Comune di Bari. E invece no. Perché ieri, come molte altre volte, per sette ore, dalle 5 del mattino a mezzogiorno, i quattro dipendenti della Multiservizi hanno raccolto rifiuti, riuscendo anche a sistemare qualche aiuola. Piazza Umberto, se ti guardi attorno, per qualche ora è un bel posto.

La sicurezza

Nell’andirivieni di turisti appena arrivati a Bari, con le valigie colorate al seguito e gruppi di ragazzi che si spostano con i bus in partenza da piazza Moro, durante le ore del giorno piazza Umberto sembra meno pericolosa. Ma quando il via vai si affievolisce, quando si fa sera, torna ad essere terra di nessuno, o di tossicodipendenti. E allora, chi ci vive, chi la deve attraversare, ha paura. Sono anni che i residenti chiedono un intervento risolutivo, di poter tornare a casa senza accelerare il passo e rischiare di essere accoltellati per pochi euro. Gli extracomunitari, quelli che la notte accendono i falò, bevono e urlano, sono sempre lì. La mattina passano i giardinieri a pulire.

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Bari, caos all’Erp. La denuncia di Lotta per la casa: «Niente privacy e troppi disagi»

«Accade ogni martedì e giovedì. È sempre la solita storia, ma ora la gente è esausta». La denuncia è di Giacomo Biancofiore, attivista del movimento Lotta per la casa, che racconta una situazione di estremo disagio per coloro che usufruiscono dei servizi dell’ente per L’edilizia residenziale pubblica (Erp). Il quadro della situazione dipinto dal volontario ritrae una realtà che sarebbe assolutamente fuori controllo. «Le persone in attesa fuori dagli uffici Erp del Comune di Bari sono sempre più numerose – tuona Biancofiore – tra donne incinte, anziani e bambini. Nonostante si tratti di un ufficio pubblico con orari di apertura limitati, l’accesso viene negato: la funzionaria giustifica la decisione dicendo di non sentirsi al sicuro e di temere aggressioni. Ma come si può temere donne e bambini? Fuori fa sempre più caldo, non ci sono sedie né ombra per riposare».

Da mesi vengono segnalate le singolari modalità di gestione degli uffici Erp, con assenza di verbalizzazione e tracciabilità dei colloqui e dei solleciti dei cittadini, totale mancanza di privacy e di spazi adeguati.

La protesta

Nonostante le denunce, la situazione è peggiorata. Per bloccare le proteste e i tafferugli, è intervenuta anche la Digos che, a seguito della richiesta dei funzionari, hanno presenziato agli incontri.

«Ogni settimana accompagniamo gli utenti – spiega – e loro ci chiedono di essere presenti. C’è sempre una forte presenza dei vigili urbani, ma l’ultima volta è stata chiamata la Digos e non si capisce esattamente il perché. È diritto delle persone avere accompagnamento sindacale. Ma è anche loro diritto quello alla privacy.

È assurdo che la Digos assista ai colloqui tra il dirigente e i cittadini. Questi ultimi devono raccontare loro vicende personali, e non vedo perché la polizia dovrebbe essere presente ai colloqui».

I disservizi

Criticità anche per come viene gestito il servizio, con sportelli a ridosso dell’entrata, che non garantiscono la privacy, nessun ordine di prenotazione e sopratutto nessun documento che attesti quanto il funzionario comunica al cittadino.

«La presenza addirittura della Digos – afferma – ha una funzione intimidatoria, suggerendo all’utenza di non protestare di fronte alla mala gestione e agli atti illegittimi di chi amministra la cosa pubblica. Questa vicenda esemplifica come il diritto alla casa sia spesso negato, con conseguenze sociali drammatiche». La richiesta è che si possa porre rimedio a questa incresciosa condizione, pensando al benessere dei cittadini.

«Le istituzioni devono garantire condizioni dignitose di accesso agli uffici pubblici – conclude Biancofiore – e fornire risposte concrete alle esigenze abitative, senza ricorrere a metodi intimidatori. Solo attraverso il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei cittadini si potrà realizzare un vero cambiamento sociale».

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