Categorie
Bari Sport

Bari già al primo crocevia: vincere con il Modena per evitare una crisi precoce

Vincere per scacciare il rischio di una crisi precoce in campionato. L’anticipo della seconda giornata di serie B per il Bari è già un primo crocevia della stagione. Alle 20,30, sul campo dello stadio “Braglia”, i biancorossi sfideranno il Modena reduce, come i pugliesi, da un ko incassato nei primi 90 minuti del torneo. Juve Stabia e Sudtirol hanno infatti condannato, seppur con dinamiche differenti, entrambe le compagini alla sconfitta nel debutto in campionato, mettendone subito in salita il cammino in serie B, insieme alle rispettive ambizioni. L’obiettivo del Bari è dunque ritrovare immediatamente lo spirito e l’identità che avevano caratterizzato in positivo tutto il precampionato, tra partite amichevoli e Coppa Italia. Diversamente, un’altra prova negativa porrebbe seri interrogativi sulla solidità di tutto l’impianto finora costruito.

La probabile formazione

Niente da fare per Maiello. Il centrocampista campano è costretto ad alzare bandiera bianca a causa di un affaticamento muscolare. Il numero 17 non figura nemmeno tra i convocati. Una scelta volta a preservare un calciatore ritenuto fondamentale per gli equilibri del centrocampo e favorita dalla necessità di affidarsi al turnover per effetto dei tre impegni ‘schiacciati’ nell’ultima settimana di agosto. Tornano invece in lista Bellomo, che ha scontato il turno di squalifica, e Oliveri, reduce da un problema all’anca. Proprio il ‘tour de force’ che attende il Bari, unito a scelte di natura tecnica, potrebbe indurre l’allenatore Moreno Longo a varare almeno un paio, se non addirittura tre novità rispetto all’undici mandato in campo sabato scorso contro la Juve Stabia.

In difesa va verso l’esordio Mantovani. L’ex Ascoli dovrebbe essere proposto nel ruolo di braccetto di sinistra al posto di Obaretin, ma non è escluso che il tecnico torinese possa valutare un assetto diverso del pacchetto difensivo. In questo senso non appare solidissima nemmeno la posizione di Pucino. A centrocampo, vista l’assenza di Maiello, è certa una modifica: sulla carta è ballottaggio Maita-Lulić, con il primo favorito.

La speranza è che le sirene di mercato e l’estate passata ai margini del progetto tecnico non abbiano smorzato le motivazioni e l’entusiasmo del numero 4. Grandi manovre nel terzetto d’attacco: Sibilli ha recuperato dal problema alla caviglia sinistra e dovrebbe essere certo del posto. Le altre due maglie, quella del secondo trequartista e della punta, sono contese da quattro calciatori: Sgarbi, Manzari, Lasagna e Novakovich. Nelle scelte sarà con ogni probabilità dirimente il sistema di gioco offensivo. Due le ipotesi sul tavolo: la conferma di due giocatori sotto punta oppure un rifinitore alle spalle di un tandem offensivo, che, in questo caso, potrebbe essere composto da Lasagna e Novakovich, visto all’opera già nel secondo tempo del match contro i campani. Una soluzione tuttavia parecchio azzardata, vista l’assenza di vere alternative in panchina. C’è poi il tema esterni, con Ricci che potrebbe insidiare l’estemporanea titolarità di Dorval sulla corsia sinistra.

Nel Modena Bisoli recupera gli attaccanti Defrel e Pedro Mendes, insieme a Castoro, quest’ultimo reduce da un turno di squalifica. Al Braglia presenti un migliaio di tifosi pugliesi.

I precedenti

In serie B tradizione a favore del Bari, che in 67 partite ne ha vinte 27 contro i 16 successi del Modena, mentre sono 19 i pareggi. Fuori casa, su 31 incroci, solo 6 le affermazioni dei biancorossi, 14 quelle degli emiliani.

Categorie
Bari Cultura e Spettacoli

Castellana, Dolcenera a “Piazze d’estate”: «Con Anima Mundi racconto sogni comuni» – L’INTERVISTA

«Vai a vedere gli ultimi post che ho scritto su Instagram». E così, nel mezzo dell’intervista a Dolcenera, mi ritrovo a digitare in fretta il suo nome, alla ricerca del profilo social. La cantante ha un rapporto di odio e amore con le piattaforme virtuali, e ci tiene a farmelo notare. Mi ritrovo davanti a una foto di Dolcenera su un palco: in gran forma, minigonna in semi pelle, capello al vento, il microfono nella mano destra, e lo sguardo di chi è perso nella performance. Una “bomba” e tre “fuochi”, le emoticon a sottolineare l’atmosfera, calda. «Leggi la didascalia del penultimo post». Nella foto Dolcenera è in spiaggia. Sotto, uno scambio di battute sarcastico, su quanto la cantante non sia così attenta a riportare gli appuntamenti dei suoi concerti ai fan. Per farla breve, provocazione. Perchè a Dolcenera la provocazione un po’ piace, come le piace parlare chiaramente, fuori dai denti. Tipico di chi come lei è cresciuta in fretta, raggiungendo la popolarità ancora giovanissima. Stasera si esibirà a Castellana Grotte, ospite di “Piazze d’Estate”, alle 21.30.

Stasera arrivi a Castellana con il progetto “Anima Mundi”, raccontamelo.

«Sto portando in giro due format diversi. Uno piano e voce, che è anche un recital, e un altro con la band. Due forme di comunicazione diverse ma comunque intense, le canzoni sono le stesse. Con “Anima Mundi” racconto di diritti civili, di rispetto dell’ambiente, di sogni comuni, di voglia di pace. È uno show energetico, dove si può ballare, ma anche ricco di contenuti».

Vuoi far divertire, lasciando una finestrella per la riflessione?

«La verità è che non vorrei far divertire proprio nessuno. Non mi interessa far divertire, la musica non è divertimento. È espressione dell’animo umano. Adesso le si da solo significato di divertentismo, ma prima non era così».

Stai dicendo che il pubblico moderno è abituato male?

«C’è stata una deviazione del concetto di musica negli ultimi due decenni. Un po’ colpa dell’industria, un po’ del mondo dei social».

Contenuti brevi ed incisivi che vanno ad abbassare il tempo medio d’attenzione…

«La programmazione della vita digitale è impostata sulla rapidità. E sul raggiungimento di quante più persone possibili, nel minor tempo possibile. Stessa cosa vale per la musica».

E tu che rapporto hai con i social?

«Alti e bassi, con più bassi che alti».

Com’è entrata la musica nella tua vita?

«Per caso. Non ho mai cercato questa vita. Mi è successa»

Lo dici con fatalismo, quasi ci fossi predestinata.

«Un pò si. È incredibile quanto non l’abbia cercata questa strada (ride ndr). Però quando vivi qualcosa che ti cade dall’alto, riesci ad avere il giusto distacco dalle cose».

Dal Salento a Sanremo, il sogno di qualunque ragazzo al mondo…

«Ecco, io questo sogno non lo avevo (ride ndr)».

Ma quali sono stati gli step fondamentali che ti hanno portata fino al Festival?

«Una persona, croce e delizia della mia vita, ha creduto in me, prima ancora che lo facessi io stessa».

Siamo sul fronte sentimentale?

«Sì. Ha puntato tutto su di me, e ancora mi chiedo come abbia fatto. Non ha creduto solo nella mia voce, ma nella capacità di poter scrivere cose importanti, che resistono al tempo. Dopo sono arrivate altre persone che mi hanno spinta; e magari ne arriveranno altre ancora domani, perchè io tutt’oggi non credo in me stessa».

Dopo tutta la strada che hai fatto non riesci ancora a credere in te stessa?

«Non riesco a razionalizzare. Se penso che la cosa più bella che ho fatto nella vita è scrivere, poi mi rendo conto che non so nemmeno io da dove arriva tutto questo. Lo senti come qualcosa di mistico, collegato all’anima».

C’è stato qualche artista che ti è stato d’ispirazione all’inizio del percorso?

«Ero innamorata della potenza musicale di Bruce Springsteen, della ricerca delle sonorità, fino allo sfinimento, dei Pink Floyd. Poi della forza evocativa di alcuni testi di Vasco Rossi; e come non citare la sfacciataggine di Celentano».

Sei stata ben cinque volte a Sanremo. C’è qualche aneddoto divertente, simpatico, che ricordi con piacere di quell’esperienza?

«Divertente e simpatico? Aggettivi abbinati al Festival di Sanremo? No (sorride ndr). È un tritacarne, dopo l’esibizione si scappa in albergo a dormire. Si viene così strozzati e spremuti dalle interviste, che alla fine della giornata sei senza voce. Se qualcuno ti racconta qualcosa di divertente successa a Sanremo, sta mentendo (ride ndr)».

Hai cambiato tante volte il tuo suono negli anni. È qualcosa che ti viene naturale o ci lavori con approccio metodico?

«La mia anima è fatta di suoni, che raccontano le sfumature di una canzone. La scelta di un suono di chitarra, di un rullante, del riverbero, per me è qualcosa di spirituale. Purtroppo ho sempre avuto difficoltà a incontrare qualcuno sul mio percorso lavorativo con cui condividere questa visione. Ti viene detto “cerca di fare canzoni che rientrano nel sound che va di moda oggi”».

Quindi, meglio la vetta delle classifiche accettando il compromesso o meglio restare “di nicchia”, ma fedeli alle proprie idee?

«Muoio perchè non so rispondere a questa domanda. Muoio ogni giorno. Da una parte c’è il desiderio di raggiungere quante più persone possibili. Dall’altra c’è necessità di coerenza per me stessa in ciò che faccio. Sono per tutti, ma non di tutti. E questo dall’inizio della mia carriera. Sono sempre stata una finta “pop”, che poi pop non è».

Che momento è per la musica italiana?

«Non vedo differenza tra la musica italiana e quella internazionale. È più una questione di mercati. Il nostro, essendo piccolo, tende all’omologazione».

Io noto anche una minore propensione culturale all’ascolto.

«Veniamo da una cultura cantautorale che presuppone una capacità d’ascolto. Però se ci pensi manca l’attitudine di andare a concerti di artisti che non conosci. Ad ascoltare, appunto, non a fare il “fan”. In Inghilterra e in Germania questa curiosità, questa apertura c’è. In Italia spesso si preferisce rimanere a casa, a fare zapping davanti alla tv».

Categorie
Bari Cronaca News

Malore in mare: muore Vito Procacci, direttore del pronto soccorso del Policlinico di Bari

Un malore improvviso, mentre faceva un bagno serale in mare nelle acque di Gallipoli, è stato fatale a Vito Procacci, direttore del pronto soccorso del Policlinico di Bari, morto nella notte a 65 anni.

Originario di Bitonto, Procacci stava trascorrendo le vacanze nel Salento ed era sulla spiaggia di Purità quando si è sentito male. Inutili i tentativi di rianimarlo da parte del personale sanitario del 118.

Originario di Bitonto e fratello dell’onorevole Giovanni, Procacci era considerato dal mondo professionale sanitario un vero punto di riferimento «per generazioni di medici della emergenza urgenza della nostra regione e non solo – hanno scritto i colleghi sui social -. Raramente ho conosciuto persone così disponibili e dai tratti così distintivi del medico di pronto soccorso, quello cioè che non conosce orari di servizio perché il servizio è sempre anzi è la tua stessa vita».

L’annuncio della famiglia sui social

L’annuncio della morte di Procacci è stato dato dalla famiglia attraverso il profilo Facebook del medico. «Stanotte il nostro amatissimo Vito – scrivono – è improvvisamente salito in cielo proprio come ha vissuto, con la leggerezza e la gioia di vivere che lo rendevano unico. Ha deciso di andarsene nel mare che amava tanto, nella terra per cui ha lottato, fino all’ultimo giorno».

La sanzione per gli straordinari durante l’emergenza Covid-19

Procacci negli ultimi tempi era balzato agli onori della cronaca perché si era visto raggiungere da una sanzione amministrativa per gli straordinari durante l’emergenza sanitaria della pandemia da Covid-19 in cui, senza risparmiarsi, aveva trascorso intere giornate di lavoro nell’Unità operativa di Emergenza urgenza che dirigeva, senza concedersi nemmeno un minuto di riposo al fine di salvare vite umane.

Il dispiacere per quella sanzione lo aveva spinto a scrivere al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e alla ministra del Lavoro, Marina Calderone, che non solo avevano fatto sospendere il provvedimento ma avevano inviato pubbliche scuse al medico pugliese.

I funerali a Bitonto

Le esequie si terranno domani, 23 agosto, alle ore 16 nella Cattedrale di Bitonto.

Molti i messaggi di cordoglio che stanno arrivando dalla comunità medica e dai cittadini che conoscevano il primario.

Categorie
Attualità Bari News

Morte di Vito Procacci, i messaggi di cordoglio. Emiliano: «Una perdita incolmabile»

«Un risveglio drammatico oggi nell’apprendere dell’improvvisa scomparsa di Vito Procacci, medico, amico e uomo eccezionale». Con queste parole il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, commenta la notizia della morte di Vito Procacci, direttore del pronto soccorso del Policlinico di Bari.

Il governatore pugliese parla del dirigente medico bitontino come di un «eroe che ha affrontato ogni tipo di emergenza in prima linea dando sempre tutto se stesso per salvare vite e consentire alle persone di guarire».

Sotto la sua direzione, ricorda, «il pronto soccorso del Policlinico di Bari ha fatto un salto di qualità enorme in questi anni in termini di innovazione, logistica, assistenza e cure diventando un punto di riferimento per l’intera comunità».

La morte di Procacci «per la Puglia è una perdita veramente incolmabile», afferma il presidente Emiliano: «Mi unisco con grande commozione al dolore della famiglia, del fratello Giovanni, dei colleghi e delle tante persone che gli vogliono bene», conclude il governatore pugliese.

Il Policlinico di Bari: «Rappresentava l’essenza del medico»

Con un post pubblicato sui canali social istituzionali, anche dal Policlinico di Bari ricordano Vito Procacci.

«È con profonda tristezza – scrivono – che condividiamo la notizia della tragica scomparsa del dottor Vito Procacci, direttore dell’unità operativa di emergenza urgenza del Policlinico di Bari».

Procacci, si legge nel post, era «un professionista straordinario che rappresentava l’essenza del medico di pronto soccorso, per il quale il servizio era una vera e propria missione di vita».

È stato, proseguono dal Policlinico, «una guida per tante generazioni di medici d’emergenza ai quali ha sempre cercato di trasmettere questo senso del lavoro. La sua passione, il suo spirito innovatore e il suo esempio mancheranno a tutta la comunità del Policlinico».

Dall’azienda ospedaliero-universitaria barese esprimono «le più sentite condoglianze della direzione ai suoi familiari».

Leccese: «Altruismo e spirito di servizio rimarranno un esempio per tutti»

«Con profonda tristezza abbiamo appreso della scomparsa di Vito Procacci». Così il sindaco di Bari, Vito Leccese, esprime il cordoglio per la morte del direttore del Policlinico rivolgendo un pensiero «alla sua famiglia e a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e apprezzarne le doti umane e professionali».

Leccese ricorda la «generosità, competenza e dedizione» del dottor Procacci «dimostrate ogni giorno e in modo straordinario durante l’emergenza Covid-19: sono state – scrive il primo cittadino di Bari – espressioni autentiche dei più nobili valori che ispirano il giuramento di Ippocrate. Il suo altruismo e lo spirito di servizio che lo hanno sempre guidato rimarranno un esempio per tutti noi».

Il sindaco di Bitonto: «Professionista straordinario, uomo di rara umanità e dedizione»

In una dichiarazione il sindaco Francesco Paolo Ricci ricorda il primario, nato e residente proprio a Bitonto. «Oggi Bitonto perde non solo un medico di straordinario talento, ma anche un uomo di rara umanità e dedizione. La scomparsa del dottor Vito Procacci ci lascia tutti profondamente scossi», scrive.

«Conoscevo Vito da molti anni – aggiunge – e posso dire senza esitazione che la sua passione per la medicina era pari solo al suo amore per la nostra terra e la nostra gente. Vito ha dedicato la sua vita a curare gli altri, senza badare ai giorni sul calendario e al tempo che scorreva sull’orologio, senza mai fermarsi. E basti ricordare il suo impegno per l’emergenza Covid, a quante vite umane salvate, senza risparmiarsi mai. Il suo impegno e il suo spirito saranno per sempre un esempio per tutti noi».

Ricci esprime, a nome dell’intera comunità bitontina e dell’amministrazione comunale, «le più sincere condoglianze alla famiglia Procacci. Vi siamo vicini in questo momento di grande dolore e vi abbracciamo con affetto».

Anelli (Fnomceo): «Lascia un grande vuoto nella classe medica barese»

«Una persona sempre disponibile, un medico di profonda umanità, un professionista molto competente e preparato. La prematura scomparsa di Vito lascia un grande vuoto nella classe medica barese». Ricorda così Filippo Anelli, presidente dell’Ordine dei medici di Bari e della Federazione degli Ordini dei medici italiani, Vito Procacci.

Nell’esprimere «profondo cordoglio e la vicinanza dell’Ordine di Bari alla famiglia e ai colleghi» Anelli ricorda come «Vito incarnava il simbolo della dedizione al lavoro di medico: in una situazione di perenne carenza di personale, si offriva in prima persona per coprire i turni. La sua abnegazione l’ha dimostrata anche durante la pandemia, quando non si è risparmiato in nessun modo, tanto da ricevere una sanzione per l’eccessivo numero di ore di straordinario. Una multa paradossale, fortunatamente annullata dal risolutivo intervento del presidente Mattarella».

Con l’Ordine dei medici, prosegue Anelli, Procacci ha messo «a disposizione le sue competenze per individuare risposte e soluzioni concrete ed efficaci ai tanti problemi che affliggono la medicina d’urgenza. Ha dato – ricorda – anche un contributo importante a diversi progetti dell’Ordine, come il ciclo di incontri formativi sui colpi di calore».

Anelli, pur «nella tristezza del momento» evidenzia il «moltiplicarsi di morti improvvise che continuano a colpire la nostra categoria. Non nascondo – afferma – che siamo preoccupati. Il timore diffuso tra i colleghi è che lo stress e i ritmi di lavoro insostenibili possano impattare negativamente sulla salute dei medici ed essere tra le concause della morte di alcuni colleghi», conclude il presidente dell’Ordine dei medici di Bari.

Decaro: «Perdiamo un professionista che ci ha resi orgogliosi»

L’eurodeputato Antonio Decaro, ex sindaco di Bari, ricorda che Vito Procacci «è una di quelle persone che, dopo averla conosciuta, è difficile dimenticare. Così come è difficile pensare a lui senza pensare al suo camice bianco, alla sua voce tesa, durante le telefonate nei mesi bui del Covid dal Policlinicio di Bari, all’incredulità mista ad amarezza di tutti davanti a quell’assurda multa ricevuta per “troppo lavoro” in pronto soccorso durante l’emergenza sanitaria».

La scomparsa del dottor Vito Procacci è «una tragedia per la sua famiglia ma anche per la nostra comunità che perde un uomo e un medico che è stato un esempio per tanti. Con lui la nostra terra perde un professionista che ci ha resi orgogliosi».

Categorie
Attualità Bari News

Carnevale di Putignano, nominato il nuovo Cda: «Verso un futuro brillante»

Oggi il sindaco Michele Vinella ha ufficializzato la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione Carnevale, affidando la presidenza a Danilo Daresta e chiamando a collaborare Elena Gentile e Renzo Notarnicola. La città di Putignano si appresta a vivere una nuova era per il suo storico Carnevale.

Un team giovane e dinamico, con competenze diverse ma complementari, è pronto a guidare una delle tradizioni più amate e conosciute d’Italia. Il loro obiettivo? Rinnovare e far crescere ulteriormente il Carnevale, mantenendone intatta la sua anima e aprendolo a nuove prospettive.

«Siamo entusiasti di questa nuova sfida – dichiara il sindaco Vinella -. Il Carnevale di Putignano è un patrimonio inestimabile per la nostra comunità e siamo convinti che questo nuovo consiglio di amministrazione saprà valorizzarlo al meglio, garantendo un futuro brillante a questa antica tradizione».

Danilo Daresta, il nuovo presidente, sottolinea l’importanza di un approccio innovativo: «Il Carnevale è un fenomeno socio-culturale unico. Vogliamo trasformarlo in un valore concreto e misurabile, che contribuisca allo sviluppo della nostra città sia dal punto di vista culturale che turistico».

Elena Gentile, con la sua passione per la cultura e la tradizione, si impegnerà a coinvolgere i cittadini e a far sentire la loro voce nelle decisioni riguardanti il Carnevale. «Il Carnevale è di tutti noi e vogliamo che tutti si sentano parte di questa grande festa».

Renzo Notarnicola, con la sua esperienza nell’organizzazione di eventi, si concentrerà sulla valorizzazione del Carnevale a livello nazionale e internazionale: «Il nostro obiettivo è far conoscere il Carnevale di Putignano in tutto il mondo».

I prossimi mesi saranno dedicati alla definizione dei progetti specifici che il nuovo consiglio intende realizzare, con l’obiettivo di rendere il Carnevale ancora più spettacolare, coinvolgente e sostenibile.

Categorie
Bari Sport

Verso Modena-Bari, Longo: «Maiello non ci sarà. Il mercato? Mi aspettavo meno problemi»

Tanti i temi toccati, stamattina in conferenza stampa, da mister Moreno Longo prima dell’ultima rifinitura alla vigilia di Modena-Bari che si giocherà domani sera alle 20:30 al “Braglia”, valida per la seconda giornata di campionato.

Longo ha subito evidenziato che alla squadra chiede un atteggiamento diverso rispetto a quello visto con la Juve Stabia: «Stiamo facendo delle valutazioni su possibili novità, affrontiamo tre partite in una settimana. Qualcosa stiamo valutando, siamo consapevoli della prestazione della prima giornata e vogliamo mettercela alle spalle. Dobbiamo ripartire dalle partite giocate prima della Juve Stabia, ora c’è da riprendere il cammino con una prestazione diversa sotto tutti gli aspetti. Negli occhi dei ragazzi dopo sabato ho visto delusione, è una sconfitta che ha fatto male perché non rispecchia lo spirito delle mie squadre».

Raffaele Maiello non ci sarà perché in settimana ha avuto un fastidio muscolare e si è preferito preservarlo sperando di recuperarlo per la gara di martedì sera. Invece, sulla squadra ancora incompleta, il mister schiettamente ha detto: «Sinceramente mi aspettavo meno problematiche per riuscire a completare quello che avevamo in mente di fare ma sento costatemente il direttore e resto fiducioso. Sino a prima della chiusura del mercato non mi sbilancerò su obiettivi».

Sulla possibilità che Lasagna e Novakovich giochino insieme il tecnico ha ammesso che non essere un “integralista”, e anzi, potrebbero pensarci. Infine su Maita e Lulic, chiamati a sostituire Maiello ha detto: «Per loro è una grande opportunità, il calcio è così e devono coglierla. Chiunque di loro giocherà spero mi metta in difficoltà in senso positivo».

Infine sul Modena di Bisoli, molto organizzato difensivamente, il mister ha detto: «L’abbiamo visto anche nel precampionato, dalla partita con il Napoli. È una squadra caratteriale, organizzata, che rispecchia molto il carattere di Bisoli. Troveremo un avversario pronto alla lotta, al duello e a ribaltare l’azione in fase offensiva. Arrivano anche loro da una sconfitta e vorranno riscattare».

Sicuramente il Bari continuerà a giocare con il 3-4-1-2, difficile che Ricci parta dall’inizio salvo un po’ di pretattica da parte il mister, mentre e a centrocampo favorito Maita. In attacco la novità sarebbe Sibilli trequartista a supporto di Novakovich e Lasagna per aumentare i centimetri e peso davanti. La gara sarà diretta da Gabriele Scatena di Avezzano.

Categorie
Bari News Politica

Consiglio comunale di Bari: resta in bilico la posizione dell’assessore in quota M5s

Dopo la spaccatura di ieri nel Consiglio comunale e una serie di riunioni che si sono tenute ieri, torneranno a incontrarsi oggi i due consiglieri comunali del Movimento 5 stelle, Antonello Delle Fontane e Italo Carelli, con i vertici baresi e regionali del partito.

Stando a quanto si apprende la posizione dell’assessore Raffaele Diomede, esterno in quota 5 stelle e la cui nomina ha provocato la spaccatura con i due consiglieri eletti, sarebbe ancora in bilico dopo le voci di dimissioni che si sono rincorse ieri sera.

Ieri sera la riunione si è prolungata fino a tarda sera ma non si è ancora arrivati a una soluzione per evitare, come annunciato dai due consiglieri in Aula, che il M5s esca dalla maggioranza di centrosinistra guidata da Vito Leccese.

L’ipotesi che circola negli ambienti politici portano alle dimissioni dell’assessore, ma al momento non sono state decise.

Nella mattinata di oggi è prevista un’altra riunione in casa M5s per sciogliere il nodo e ricucire lo strappo.

Categorie
Bari News Salute

Bari, all’istituto tumori asportato un sarcoma dello sterno di 4 chili: la paziente sta bene

Un sarcoma dello sterno, di basso grado, di quasi 4 chili è stato asportato a una paziente di 72 anni. L’intervento, effettuato due settimane fa all’istituto tumori “Giovanni Paolo II” di Bari, è durato circa 11 ore. La paziente è stata dimessa oggi ed è tornata a casa.

L’intervento, spiega il direttore dell’unità operativa di Chirurgia toracica Gaetano Napoli, «ha comportato l’asportazione dello sterno con le porzioni mediali delle prime otto coste, la porzione mediale delle clavicole, più l’asportazione del pericardio anteriore. Il difetto del pericardio è stato riparato con dei patch di gore-tex mentre la parete toracica è stata ricostruita sempre con un patch di gore-tex più placche e stecche di titanio e lembi muscolo-cutanei».

Le dimensioni del sarcoma e la stretta vicinanza alla vena cava superiore, ai vasi epiaortici e al pericardio hanno reso particolarmente delicato l’intervento, che è perfettamente riuscito.

Il decorso post-operatorio è stato regolare. La paziente, nei primi giorni in ventilazione assistita, è stata affidata alla terapia postoperatoria per rimodulare la funzione respiratoria. Poi, oggi, dopo quattordici giorni è stata dimessa.

«Ancora una volta le nostre chirurgie dimostrano di poter affrontare interventi ad altissima complessità», afferma il direttore generale dell’oncologico barese Alessandro Delle Donne ricordando che «dall’inizio dell’anno sono 334 le procedure di sala operatoria eseguite, essenzialmente di chirurgia toracica maggiore».

Per il presidente del Consiglio di indirizzo e verifica dell’Istituto Gero Grassi «l’Unità operativa di Chirurgia toracica diretta dal dottor Napoli, sempre in prima linea nell’abbattimento delle liste di attesa, continua a dare risposte importanti ed efficaci al bisogno di cura dei pazienti oncologici».

Categorie
Bari News

Bari, a Poggiofranco gli uffici possono diventare case: c’è il sì del Consiglio di Stato

Non solo uffici. Uno dei grattacieli della lottizzazione Noema a Poggiofranco sarà destinato anche ad abitazioni. La conferma arriva con una sentenza del Consiglio di Stato (quarta sezione) firmata dal presidente Vincenzo Neri e dall’estensore Eugenio Tagliasacchi, che respinge il ricorso presentato dal Comune di Bari contro la società Noema Immobiliare S.r.l.. Ci aveva pensato già il Tar, su richiesta dell’azienda, ad annullare il provvedimento con cui nel 2022 l’amministrazione di Bari aveva negato il permesso a costruire immobili ad uso abitativo in quell’area. La pronuncia dei giudici di Palazzo Spada sancisce in maniera definitiva un precedente, stabilendo che, in base all’art.27 della legge regionale numero 51, il cambio di destinazione d’uso si applica anche agli interventi non ancora realizzati, o in corso di realizzazione, già previsti e approvati entro dicembre 2021. Il riferimento è a una norma con cui la Regione supera le disposizioni delle vecchie leggi datate 2007 e 2014, che consentivano il cambio solo per gli immobili già costruiti.

Il diniego

Ma andiamo con ordine. Nel 2022 Noema presenta al Comune una richiesta di permesso a costruire per destinare una parte del lotto A a uso residenziale. Poco dopo arriva la delibera del Consiglio comunale barese da cui scaturirà il diniego di autorizzazione alla società. Noema ricorre al Tar, aprendo la strada a una disputa legislativa tra Regione e Comune. E vince la prima battaglia. Per i giudici amministrativi l’ente comunale non può contrastare o limitare l’applicazione di una legge regionale nel proprio territorio. Ma Palazzo di Città non ci sta e fa appello.

Il Consiglio di Stato

La stessa tesi è stata ora avvalorata dalla sentenza del Consiglio di Stato, che sottolinea come i Comuni possono – ma si tratta di una mera facoltà- consentire il cambio di destinazione d’uso di immobili, purché ciò avvenga nel rispetto della legge regionale, valutando caso per caso e individuando le aree in cui consentirlo. «In questo contesto, dunque, negare in via generale e astratta quanto risulta espressamente ammesso dalla legge regionale significa violare la legge medesima, con la conseguenza che è da reputarsi corretta la decisione del Tar di annullare la delibera del Consiglio comunale di Bari e, per illegittimità derivata, il provvedimento di diniego fondato su quella stessa delibera», scrivono i giudici di Palazzo Spada, secondo i quali il Comune ha espressamente «inteso limitare – attraverso una previsione contenuta in un atto di pianificazione avente carattere generale – gli effetti della legislazione regionale».

Il progetto

Il piano per il quartiere, che risale a diversi anni fa, è di costruire a Poggiofranco un grande centro residenziale, commerciale e direzionale in un’area di circa nove ettari a ridosso di via Mazzitelli.

Categorie
Bari News Politica

Bari, caos in Consiglio comunale: confronto nel M5s. Diomede verso le dimissioni?

Dopo la decisione del gruppo del Movimento 5 stelle di lasciare la maggioranza Leccese nel Consiglio comunale di Bari, è in corso un confronto tra i pentastellati.

I consiglieri Delle Fontane e Carelli contestano, in particolare, la scelta di affidare un assessorato a Raffaele Diomede, un esterno, che ora pare stia pensando alle dimissioni.

Alle 17 c’è stata una prima riunione online tra gli eletti del Movimento di Bari, a cui hanno partecipato i consiglieri comunali, il coordinatore provinciale Raimondo Innamorato, il senatore e vicepresidente del M5s Mario Turco e l’onorevole Gianmauro Dell’Olio.

Non si è arrivati ad una decisione, le parti si sono aggiornate a stasera alle 21. Non viene esclusa alcuna ipotesi.

Sinistra italiana: «Non è ammissibile questo inizio di Consiglio»

Su quanto accaduto oggi in Consiglio comunale, intanto, intervengono anche gli altri partiti. «Dopo le elezioni e dopo la formazione della Giunta della città di Bari, non è più tempo di indugiare. Bisogna iniziare a lavorare per dare corpo alle proposte e ai programmi per il futuro della città. Il primo Consiglio comunale dopo le elezioni non può cominciare così», afferma Gaetano Cataldo, responsabile regionale Enti locali di Sinistra italiana.

«Il malumore di chi è in Consiglio all’indomani della formazione del governo cittadino è normale – aggiunge -; meno usuale è la dichiarazione quasi istantanea di estraneità alla maggioranza, pur se comprensibile nella sua dinamica. Buio pesto invece se si volesse provare a spiegare l’ampiezza del voto di astensione sulla proposta di rinvio dell’elezione del presidente del Consiglio Comunale».

Per Cataldo «la serietà di tutte e tutti, eletti ed elette, amministratori e amministratrici, soggetti politici civici e partiti politici nazionali, passa attraverso la chiara esposizione delle proprie posizioni e non attraverso le “ipotesi di agguato”. Come è noto le astensioni servono a far capire quanto grande può essere il problema in seno a una maggioranza. Si muovono ora i primi passi, quelli che rimangono impressi per lungo tempo, essendo tanti gli occhi curiosi che guardano, dopo venti anni di amministrazione: ecco perché è utile esplicitare cosa non torna. Allo stato attuale si è discusso solo della composizione del governo cittadino».

Il sindaco Leccese, conclude l’esponente di Sinistra italiana, «ha composto una squadra ricalcando uno schema nazionale unitario, che Sinistra Italiana ha condiviso. Bisogna compiere ogni sforzo affinché questo schema unitario, esempio per futuri scenari nazionali e simile ad altre amministrazioni che hanno visto prevalere il campo progressista sulla destra, si mantenga e rafforzi, senza defezioni».

Forza Italia attacca: «Dinamiche vergognose»

Forza Italia, invece, «prende atto con sdegno delle dinamiche paradossali e vergognose che oggi si sono mostrate in Consiglio comunale. Il bene della città è lontano anni luce dal modo di intendere la cosa pubblica del sindaco Leccese e dei suoi precari compagni di viaggio».

I forzisti parlano di «confusione inaccettabile tra ruoli di maggioranza e posizionamenti in opposizione, con uno scambio tra essere e apparire politicamente orrendo» che «disegna un futuro della città a tinte fosche: che visione, che programmi potranno realizzare soggetti affetti da una tale crisi di identità? Senza trascurare la composizione della giunta, nel cui ambito le qualità non contano. Vengono confermati “assessori a vita” i soliti, con l’aggravante, proprio per sancire l’irrilevanza delle loro capacità specifiche, di cambiarli di ruolo e competenze. Forza Italia manifesta la sua solidarietà ai cittadini baresi, impegnandosi fin d’ora a rintuzzare ogni tentativo di mortificazione del diritto alla buona amministrazione della nostra città».

Fratelli d’Italia: «Seduta tragicomica»

«La prima seduta del consiglio comunale» di Bari «dell’era Leccese è stata degna di una sceneggiata da film tragicomico: il capogruppo uscente del Pd parla di “scorrettezza” istituzionale e attacca il sindaco, il M5S non si riconosce nell’assessore in sua quota nominato da Leccese e si definisce né di maggioranza né di opposizione». Lo dichiarano il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Antonella Lella, e i consiglieri comunali Antonio Ciaula, Pino Viggiano e Laura De Marzo.

«Se qualcuno aveva dubbi – proseguono – oggi la città ha assistito in diretta streaming alla deflagrazione della maggioranza di centrosinistra al Comune, quella maggioranza “allargata” frutto di un accordo che in barba alle regole della democrazia e di un’etica politica, ha scippato seggi all’opposizione in consiglio comunale in nome di una spartizione di poltrone che dopo circa due mesi dalle elezioni ingessa la città. Una verità che evidentemente fa male a chi, sentendosi intoccabile, pensa di salire in cattedra ignorando fatti oggettivi e dando prova di incoerenza applicando una democrazia variabile: è di maggioranza quando si tratta di spartizione dei posti di potere: diventa opposizione nella suddivisione dei seggi in consiglio comunale a favore di una coalizione mascherata di cui fa parte».

Exit mobile version