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Attualità News Puglia

Aeroporti di Puglia, Vasile: «È l’anno zero, cambia la vita dei passeggeri» – L’INTERVISTA

«Miglioreremo la vita dei pugliesi e di tutti gli ospiti in transito nei nostri aeroporti». Ne è convinto il presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Maria Vasile.

Presidente, che valore ha l’approvazione del nuovo contratto di programma 2024-2027?

«Si tratta di una specie di anno zero. Finalmente si guarda al futuro. Il documento certifica la strada che abbiamo davanti, cioè tutto quello che faremo nei prossimi quattro anni. La vita del passeggero cambierà».

Più attenzione ai servizi. In che modo?

«In questi primi quattro anni abbiamo investito pesantemente su piste e su tutte le infrastrutture di volo. Adesso ci concentreremo proprio sull’aerostazioni, che esprimono la qualità verso il passeggero. Inoltre la rete pugliese ti consente di spalmare il traffico su tre scali, cosa che fa crescere l’infrastruttura ovviamente, ma anche il territorio in maniera proporzionale».

Il Salento, con l’aeroporto di Brindisi, lamenta però di essere penalizzato dalle compagnie low cost, che spesso preferiscono investire nel capoluogo. Cosa fare?

«Con una organizzazione centralizzata l’obiettivo per il futuro è cercare di spalmare i voli su tutti gli scali pugliesi. Nei prossimi due o tre anni ci sarà una rivoluzione del settore. Però si fa finta di non vedere e questo è un peccato, perché siamo in una guerra intestina tra la Repubblica di Salento, di Foggia e di Bari. A breve avremo anche un altro aeroporto collegato con una ferrovia, proprio quello di Brindisi».

Nel piano si sottolinea l’aspetto della sostenibilità. Come si traduce in maniera concreta?

«Con l’installazione del fotovoltaico realizzeremo 100 megawatt di energia elettrica. Per dare un’idea un aeroporto consuma 5 megawatt, avremo quindi un esubero di 95 che potremmo potenzialmente vendere. La rete aeroportuale pugliese funzionerà da protezione per tutto il territorio. Sono sicuro che convinceremo tutti della bontà delle nostre azioni».

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Bari News Politica

Bari, dopo il caos in Giunta si cerca l’accordo sulla presidenza del Consiglio comunale

Con la revoca della delega a Raffaele Diomede (M5s), il sindaco di Bari, Vito Leccese, torna al centro delle polemiche dopo che il 17 agosto scorso un altro assessore, Carlotta Nonnis Marzano, si era dimessa ad appena 24 ore dalla nomina per alcuni post pubblicati sui social. Dure sono le reazioni intorno al caos che sta caratterizzando nelle ultime settimane la Giunta comunale.

Le reazioni

«Se le sue intenzioni erano quelle di scrivere una pagina di storia, ebbene il sindaco Leccese è riuscito nel suo intento visto che passerà alla storia per le figuracce collezionate nel giro di poco tempo», dichiarano il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Antonella Lella, e i consiglieri comunali Antonio Ciaula, Pino Viggiano e Laura De Marzo. «La Giunta più sgangherata degli ultimi 30 anni», l’ha definita invece Fabio Romito, capo dell’opposizione di centrodestra in Consiglio comunale, aggiungendo: «Non diteci che non ve lo avevamo detto». Il primo cittadino, intanto, mentre asserisce di aver «ascoltato tutti» e valutato «opinioni e punti di vista», avrebbe dato ampio spazio al dibattito, interno così come esterno. «Ora però – afferma – questo tempo è scaduto e ho il dovere di mettere fine a questa situazione di incertezza politica per dare spazio e tempo al lavoro dell’amministrazione».

Il consiglio comunale

Intanto si resta in attesa di un accordo definitivo lla nomina del presidente del consiglio comunale, per il cui ruolo resta in ballo il nome di Romeo Ranieri (esponente di “Con Leccese Sindaco”). «Il problema – spiega Alberto Tedesco, ex senatore e socialista – è che pare venga rimesso in discussione da altre forze politiche. Bisognerà quindi capire se terrà fino in fondo. Io apprezzo lo sforzo del sindaco di accontentare tutti e far quadrare un po’ il cerchio, ma a volte quando si cerca di accontentare tutti sicuramente si scontenta qualcuno».

Queste prime battute, dunque, starebbero risentendo della mancanza di coesione tra le forze politiche, specie tra quelle che sostenevano la vecchia maggioranza del sindaco Decaro. Un accordo per il presidente, intanto, dovrà essere raggiunto entro la convocazione del prossimo consiglio comunale. Servirà, per questo, far quadrare i conti della giunta. «Questa situazione interna al partito dei Cinque stelle era imprevista e imprevedibile – aggiunge Tedesco – Diomede mi era sembrato una buona scelta che potesse dare un apporto significativo».

Il futuro del campo largo

In merito al futuro del campo largo, che dopo le ultime battute è indebolito, Tedesco si dice incerto: «Io già subito dopo il voto ho parlato di fine del campo largo e apertura di un “campo vero”, che sia espressione di forze politiche rappresentative e rappresentanti della comunità che le vota». Quello che ora ci si domanda è se la Giunta barese sarà in grado di proseguire il lavoro in maniera positiva per la città. «Poi ci sono anche queste interferenze di chi inizia a prepararsi per le regionali – aggiunge l’ex senatore – Questo complica le cose». Resta dunque da capire se il Partito democratico deciderà di accettare l’accordo sulla presidenza del consiglio comunale e se i Cinque stelle rientreranno a far parte della maggioranza.

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Cultura e Spettacoli Lecce

Notte della Taranta, 3 ore a ritmo di tamburello: il concertone in diretta su Raitre

Tutti a ballare la pizzica oggi a Melpignano. Torna La Notte della Taranta, l’appuntamento più atteso dell’estate italiana che infiammerà la piazza. Il Concertone, che celebra la pizzica e la cultura popolare salentina, sarà diretto dal maestro Shablo. Il tema dell’edizione 2024 è “generazione Taranta, tutti i giovani che hanno conosciuto la Taranta attraverso il rito collettivo nato nella Grecìa salentina nel 1998”.

I nomi

Sul palco si esibiranno grandi nomi del panorama musicale italiano e internazionale che interpreteranno i canti d’amore, di protesta e di lavoro rivisitati in chiave contemporanea dagli arrangiamenti urban di Shablo ed eseguiti dall’Orchestra Popolare composta da 21 elementi e diretta dal maestro Riccardo Zangirolami. Questa la line-up: Angelina Mango, Geolier, Gaia, Ste, Luca Faraone. Il Concertone sarà trasmesso in diretta da Rai 3 e in simulcast da Radio 2 Rai. Condurrà la serata Ema Stokholma. Il Concertone di Melpignano è un progetto culturale della fondazione La Notte della Taranta, sostenuto dalla Regione Puglia e Pugliapromozione in collaborazione con Unione dei Comuni della Grecìa salentina e istituto Diego Carpitella. Tre ore di incessante ritmo con 30 brani della tradizione, in un vero e proprio viaggio dalla tarantella del Gargano alla pizzica del Salento.

Un percorso di ricerca

Il Concertone sarà aperto da una potente Pizzica di Aradeo che nei suoi versi contiene il viaggio del tamburello. Immancabili le hit più amate dal pubblico: Acqua de la funtana, Pizzicarella, Lu rusciu de lu mare, Aria caddhipulina. Grande spazio alle lingue minoritarie grico con i testi Klama, Pizzica di Cosimino e Calinitta e in arbëreshë Ec Ec, Lule Lule e, per la prima volta sul palco della Taranta, Manushaqe. Un percorso di ricerca cominciato con l’ascolto delle registrazioni sul campo di Alan Lomax, Ernesto De Martino e Diego Carpitella e proseguito in cinque sessioni di prove dove il maestro Shablo ha scelto quali brani presentare nell’edizione 2024. Tra quelli scelti Malachianta, che Shablo ha mescolato con le sonorità argentine del tango, in omaggio alla terra che ha accolto la sua famiglia di emigranti italiani. Dodici le coreografie costruite da Laccio con “la contaminazione di linguaggi tra il contemporaneo e la pizzica che in alcune di queste performance sarà pura e tradizionale. Abbiamo cercato di creare energie diverse ed originali, e su Malachianta la contaminazione è emozionante”.

Il più grande festival d’Italia

L’apertura del Concertone sarà affidata ad una corale su Pizzica di Aradeo e, per la prima volta sul palco di Melpignano, la tradizionale Tarantella di Sannicandro con Giancarlo Paglialunga. Seguirà una travolgente Pizzica di Copertino affidata alle voci femminili dell’Orchestra Popolare tutte le donne. Angelina Mango, vincitrice dell’ultimo festival di Sanremo, interpreterà Su Picculina in perfetto dialetto salentino e al pubblico regalerà una versione tutta nuova del celebre brano La Noia firmato da due ex maestri concertatori: Dardust e Madame. Attesissima Aria Caddhipulina che darà il benvenuto a Ste, quarta ospite della serata. Come da tradizione, chiuderà il Concertone di Melpignano Calinitta-Buona Notte, inno di saluto partecipato dal pubblico. La Notte della Taranta è uno dei segni più efficaci e potenti della rinascita del Sud Italia. Ospitato in Salento, è il più grande festival d’Italia e una delle più significative manifestazioni sulla cultura popolare d’Europa. Una collaborazione nata dal legame tra il maestro Isgrò e Massimo Bray, presidente della Fondazione La Notte della Taranta.

Melpignano blindata con oltre 400 unità d’emergenza

Oltre 400 unità tra forze di polizia, protezione civile, vigili del fuoco e personale di Fifa Security garantiranno la sicurezza durante il concertone finale della Notte della Taranta. La regia del dispositivo di sicurezza è affidata ad una control room dotata di un sofisticato sistema di videosorveglianza che controllerà l’intera area dell’evento, ma anche le vie di afflusso e deflusso. Sotto il profilo della sicurezza sanitaria è stato allestito un “Campo sanitario” in cui opereranno oltre 200 volontari della Croce Rossa Italiana e il personale medico e infermieristico del 118, coordinato dal dottor Nicola D’Angelo, per far fronte alle emergenze-urgenze. Nell’area campo saranno disponibili 25 posti letto per le degenze e altre 10 postazioni di assistenza per un totale di 35 posti letto. Presenti nove ambulanze della Croce Rossa Italiana e sei squadre itineranti. Non mancherà un presidio fisso dei vigili del fuoco supportato da elementi mobili.

Come arrivare

Sono tanti i modi in cui si potrà raggiungere Melpignano per partecipare all’imperdibile evento del Concertone. Ci sarà il treno grazie alle Ferrovie Sud Est, vettore ufficiale della Notte della Taranta 2024, con collegamenti straordinari anche in bus. Anche quest’anno la mobility partnership con Busforfun e Parkforfun si rinnova. In campo con le tecnologie e le risorse umane dedicate a rendere l’esperienza degli spettatori quanto più serena possibile. Otto le regioni servite (Puglia, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Marche, Lazio) dalle 10 linee autobus dedicate da Busforfun agli spettatori del Concertone, con 45 punti di carico fra cui scegliere per raggiungere Melpignano.

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Brindisi News Salute

Amati denuncia: «Al San Raffaele di Ceglie medici senza titolo curavano malati gravi»

Il consigliere regionale Fabiano Amati ha lanciato un allarme gravissimo sulla gestione del Centro di riabilitazione di Ceglie Messapica. Secondo una recente relazione del Dipartimento di prevenzione della ASL di Brindisi, all’interno della struttura sarebbero stati impiegati medici privi dei titoli necessari per svolgere le proprie funzioni.

«Medici che dichiarano di essere specialisti in odontostomatologia e che solo per anzianità di servizio, ma è cosa da dover verificare, potrebbero svolgere le relative funzioni. Medici non idonei alle funzioni di riabilitazione perché con specializzazioni in psicoterapia, medicina dello sport, cardiologia con contratto libero-professionale, anestesia e rianimazione con contatto di consulenza a chiamata, medicina fisica e riabilitazione destinati a guardia attiva pomeridiana o notturna, odontostomatologia, ginecologia e ostetricia, nonché privi di specializzazione», ha denunciato Amati.

Anni di inadempienze

La situazione, secondo il consigliere regionale, sarebbe perdurata per anni, con i pazienti affidati a professionisti non specificamente qualificati. «Certo, si tratta di professionisti che meritano rispetto – chiosa Amati – per tutto ciò che hanno fatto negli anni e depistati da un’attività assunzionale della Fondazione San Raffaele non aderente alla legge. Ed infatti bisognerà capire come e in che modo si potrà salvaguardare il loro apporto nella nuova stagione del servizio pubblico».

Il dito di Amati è puntato contro la Fondazione San Raffaele: il consigliere ha infine annunciato l’intenzione di portare la questione all’attenzione delle autorità, tra cui il Governo, la Procura della Repubblica e il TAR, presso cui a breve si discuterà il futuro del centro.

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Ambiente e Sostenibilità News Politica Taranto

Ex Ilva, Urso precisa: «La sentenza della Corte Ue si basa su dati superati»

Sull’ex Ilva di Taranto il governo non ha dubbi che la chiusura sia scongiurata, «la sentenza della Corte di Giustizia Ue si basa su dati ormai superati», ha affermato il Ministro Urso che ha poi ricordato «l’impegno profuso dal Governo sin dal primo giorno della legislatura e ha ribadito che, sei mesi fa, è stata scongiurata la chiusura dell’ultimo altoforno, evento che avrebbe compromesso l’intero stabilimento. Inoltre, ha ricordato che sono state attivate tutte le procedure necessarie per la messa in sicurezza dello stabilimento, la ripresa produttiva e l’assegnazione a nuovi operatori industriali», insomma nulla che possa far pensare alla chiusura dello stabilimento.

Fatto sta che proprio da ieri circolano foto di cataste di legno che servono all’altoforno proprio in prossimità dello stabilimento.

La storia

Lo stesso ministro sottolinea che si è pronti a tutto, ma è chiaro che si sta andando verso la direzione di tenere aperto lo stabilimento o meglio specifica il ministro: «La sentenza della Corte di giustizia dell’Unione Europea si basa su dati ormai superati ma lo stop alla produzione è un rischio che il governo Meloni è pronto ad affrontare» ecco queste le parole del ministro delle Imprese Adolfo Urso in una intervista alla testata online ilSussidiario.net.

Il fermo della ex Ilva di Taranto sarebbe la conseguenza della decisione della Corte su ricorso dei cittadini tarantini. Un mese fa la sentenza storica: «Se l’acciaieria presenta pericoli gravi e rilevanti per l’ambiente e per la salute umana, il suo esercizio dovrà essere sospeso” hanno scritto i giudici di Lussemburgo sottolineando che dovrà essere il tribunale di Milano a valutare i rischi. «Sei mesi fa abbiamo preso il controllo dell’azienda, – ha detto Urso – e attivato tutte le procedure per la messa in sicurezza dello stabilimento e per l’assegnazione a nuovi player produttivi».

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Bari Cultura e Spettacoli

Mola di Bari, Placido Domingo Jr porta la sua “Anima Tango” all’AgimusFestival

Arriva in Puglia Placido Domingo jr. Domani alle 21.30, nell’Arena Castello di Mola di Bari il cantante sarà ospite dell’AgìmusFestival, diretto da Piero Rotolo. In scena “Volver – Anima Tango”, concerto-spettacolo multiforme, fatto di musica, momenti teatrali e danza, basato sulle atmosfere e la tradizione del pensiero triste che si balla.

Lo spettacolo

Cantante sì, ma anche compositore e produttore, nonché figlio del celebre tenore, Placido Domingo jr sarà affiancato dalla cantante e attrice Annalisa Biancofiore, che dello spettacolo è regista e autrice. In scena anche il fisarmonicista Cristiano Lui, autore degli arrangiamenti originali delle musiche, che esegue alla testa del Buenos Aires Cafè Sextet, composto da Oscar Raimo (violino), Stefano Ciotola (chitarra), Remigio Coco (pianoforte), Piero Ranucci (contrabbasso) e Angelo Terella (batteria). Sul palco salgono anche i ballerini di tango argentino Federica Gumina e Eduardo Moyano, che si esibiscono in una serie di passi di grande fascino, regalando al pubblico l’atmosfera di una “milonga dei ricordi”.

L’atmosfera

D’altronde, “Volver – Anima Tango” parla di ritorni in un’atmosfera suggestiva, fatta di ombre, colori e rievocazioni. A condurre lo spettacolo è la voce di Domingo, che trasporta il pubblico nel suo viaggio segreto; mentre la musica, gli abbracci struggenti dei corpi danzanti e la profondità delle parole si fondono in un racconto unico, in un’emozione che si fa battito, proprio come quando si torna a casa dopo un lungo viaggio, per ritrovare luoghi e persone amate. Esattamente i sentimenti che alimentano lo stato d’animo e la condizione esistenziale del protagonista dello spettacolo interpretato da Domingo jr, che rende omaggio all’espressione artistica più popolare e rappresentativa della cultura argentina, scoperta dal cantante una decina di anni fa nella sua vera essenza. Al centro dello spettacolo c’è infatti un uomo che guarda con occhi nuovi ciò che lo circonda, mentre tutto si trasforma e diventa “tango”, in un singolare viaggio musicale e umano. La vita stessa di Domingo jr, d’altra parte, è stata caratterizzata da allontanamenti e ritorni.

Le parole

«Dopo aver vissuto venticinque anni negli Stati Uniti, ho sentito una mancanza, un senso di lontananza e ho capito la mia personale necessità di ritorno in Europa e in Spagna, il Paese al quale appartengono i mi\ei primi ricordi di bambino», ha raccontato in diversi occasioni l’artista, protagonista di molti progetti crossover tra classica e popular music, qui alla prese con un repertorio che spazia da Carlos Gardel, cantante che nella Parigi negli anni Venti trasformò il tango in un fenomeno di moda, al padre del «tango nuevo» Astor Piazzolla. Ma l’impaginato tocca pure l’universo del premio Oscar Luis Bacalov, così come quello di Domenico Modugno e Luigi Tenco, mentre celebri tanghi tradizionali, noti al grande pubblico, prendono una nuova veste, senza però mai perdere il loro antico fascino.

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Bari Sport

Il sogno del barese Carlucci: «A 51 anni voglio correre la “Spartathlon” in Grecia» – L’INTERVISTA

Con il termine di ‘ultramaratona’ si identificano gare di corsa a piedi che hanno una distanza superiore a 42,195 chilometri, distanza ritenuta ufficiale. dal 1924, della maratona. Una disciplina che ha le sue origini ai ai tempi della Magna Grecia: raccontata da Erodoto narrando di Atena e Sparta. Ai giorni nostri, la più importanti di tali corse è la “Spartathlon historic race” di 246 chilometri.

La nostra redazione ha intervistato l’utlramaratoneta barese, Carlucci, che ha come sogno nel cassetto di percorrerla, ma che nel frattempo ne ha realizzate altre di imprese degne di nota. Il barese Mimmo Carlucci ha dispensato consigli e raccontato della sua passione.

Quando ha iniziato la sua carriera, e ad oggi per qualche società sportiva corre?

«Colgo l’occasione per dire che “ Lo Sport è Vita” e se mi permettete faccio un appello a tutti i genitori: “Fate fare qualsiasi tipo di sport ai vostri figli l’importante è che lo facciano”. Ho iniziato a correre nel 2015 a 42 anni per perdere un po’ di peso, ma l’incontro casuale con un amico (Andrea S.) è stato fondamentale perché allenandoci insieme mi ha insegnato le basi della corsa fino a che nel 2016 decido di partecipare a un ultramaratona, da quel momento ad oggi ne ho finite 93. Sono tesserato Fidal come ‘Runcard’ invece nel campionato Italiano di ultramaratone (Iuta Italia) faccio parte di un gruppo che si chiama, “Be Different Be Ultra” e ne vado orgoglioso».

Quanto tempo settimanale e giornaliero per il tipo di preparazione dura occorre per correre ed arrivare preparati?

«Per arrivare preparati all’ ultramaratona bisogna macinare tanti chilometri in allenamento, quindi in settimana non meno di due ore invece nel weekend il tempo si raddoppia avendo più tempo a disposizione i sacrifici vengono sempre ripagati quindi alla fine c’è solo tanta soddisfazione, la conciliazione con la mia famiglia la trovo allenandomi la mattina presto quando tutti ancora dormono e poi alle gare in trasferta a volte mi fanno da Crew (supporto) o da turisti del posto».

I sacrifici quanto le pesano e come si concilia con la famiglia?

«I sacrifici vengono sempre ripagati quindi alla fine c’è solo tanta soddisfazione , la conciliazione con la mia famiglia la trovo allenandomi la mattina presto quando tutti ancora dormono e poi alle gare in trasferta a volte mi fanno da ‘Crew’ (supporto) e i da turisti del posto».

Tra le sue imprese ha attraversato posti suggestivi: il Gran Sasso, Passatore, Nove Colli e tante altre mete. Ci faccia un bilancio?

«Il bilancio è super positivo Non essendo un atleta professionista ma semplicemente un amatore mi ritengo molto soddisfatto soprattutto per essere riuscito a maggio, a completare la Nove Colli (Cesenatico) lunga 200 chilometri, e dopo 10 giorni la 100 Km del Passatore e poi a luglio la bellissima ultramaratona del Gran Sasso di 50 chilometri».

Prossima impresa da scrivere e sogno nel cassetto da ultramaratoneta.

«Il prossimo obiettivo sarebbe ad aprile la Milano-Sanremo (285 km) però in questa impresa c’è bisogno di crew (suppport) di atleti e di uno sponsor. Il sogno è qualificarsi per parteciparvi e finire la Spartatlhon in Grecia, tra Atene e Sparta per un totale di 246 km che si svolge ad ottobre. Queste corse che vanno oltre la maratona ti consentono di visitare posti bellissimi. Una delle ultramaratone più celebri in ambito internazionale è la Spartathlon. Una corsa suggestiva con partenza dall’Acropoli alla statua di Re Leonida: si possono cimentare solo concorrenti in possesso di requisiti piuttosto selettivi ottenuti in gare di ultramaratona. Gli arrivati vengono premiati al traguardo con una corona di ulivo mentre il vincitore vede impresso il proprio nome in un apposito monumento di marmo bianco rappresentante la figura di Leonida. Già partecipare ad una corsa storica del genere è un successo, poi uno che arriva a podio o vince resta impresso per sempre».

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Bari Sport

Modena-Bari, Novakovich non basta: biancorossi rimontati. Al “Braglia” finisce 2-1

Dopo aver steccato la prima, il Bari rimedia un’altra sconfitta alla seconda giornata in campionato. Non basta Novakovich che apre il match poco dopo il quarto d’ora. A fine primo tempo ci pensa Palumbo dal dischetto a spiazzare Radunovic per il gol dell’1-1 e Mendes nella ripresa piazza la zampata vincente, sfruttando una dormita della difesa biancorossa, che regala la vittoria ai padroni di casa.

La gara

Al “Braglia” è andata in scena la gara tra Modena e Bari. Entrambe le compagini reduci da una sconfitta nella prima giornata.

Longo schiera il Bari con il consueto 3-4-2-1 con Maita al posto di Maiello, acciaccato e davanti Novakovich preferito a Lasagna, ma anche Manzari al posto di Sibilli e Oliveri come esterno al posto di Favasuli. Dall’altra parte mister Bisoli opta per il 4-4-1-1 con Gliozzi terminale offensivo.

Pronti, via il Bari dopo 120 secondi con Sibilli sfiora il vantaggio ma Gagno ci mette la prima pezza. Al 17’ i biancorossi su palla inattiva trovano il vantaggio: Gagno respinge la botta di Pucino, Novakovich arriva prima dei difensori avversari e segna la rete del vantaggio. Al 24’ sempre Novakovich prende palla e tira da lontano ma termina di poco fuori. Due minuti dopo, episodio dubbio, con Obaretin che interviene sulla palla e poi tocca leggermente il giocatore, ma l’arbitro decide che non è rigore dopo aver rivisto l’azione al Var. Al trentaquattresimo Mendes a meno di un metro da Radunovic si fa ipnotizzare. Al 45′ rigore per i padroni di casa, per fallo di Vicari. Alla battuta, due minuti dopo, Palumbo trasforma e pareggia i conti.

A inizio ripresa Longo inserisce Ricci per Dorval. Al 57’ fuori Novakovich e Manzari per Lasagna e Favasuli. Il Modena al minuto 63 la ribalta con Mendes che da due passi mette la zampata vincente con la difesa del Bari complice che assiste senza fermare l’attaccante avversario. A venti dalla fine Longo inserisce Lulic per Maita, e dall’altra parte Bisoli opera un triplo cambio per mantenere il vantaggio. Il Bari nel finale alza il pressing nella metà campo avversaria ma l’azione è disordinata e gli avversari ancora più coperti con Botteghin al posto della punta, Gliozzi. Sei i minuti di recupero concessi dall’arbitro Scatena di Avezzano.

Oltre mille i tifosi i biancorossi che hanno seguito la squadra a Modena.

Bari relegato all’ultimo posto in solitaria, con una gara di anticipo rispetto alle altre dirette concorrenti. Martedì sera, forse per fortuna, si torna in campo al San Nicola contro il Sassuolo dell’ex Fabio Grosso. I tre punti saranno d’obbligo per evitare la crisi. La squadra ha bisogno di rinforzi e, soprattutto, dei primi tre punti.

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Cronaca News Taranto

Taranto, accoltellato un 52enne: è grave in ospedale. Arrestato il patrigno 80enne

Un uomo di 52 anni è ricoverato in ospedale, in gravi condizioni, dopo essere stato accoltellato al culmine di una lite in famiglia a Taranto.

Stando a quanto si apprende l’episodio si è verificato in un appartamento alla periferia del capoluogo ionico. L’autore dell’aggressione sarebbe il patrigno del 52enne, un uomo di 80 anni, arrestato dagli agenti della polizia intervenuti sul posto insieme ai sanitari del 118 che hanno soccorso la vittima.

Il 52enne sarebbe stato colpito al torace ed è ricoverato in prognosi riservata.

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Cultura e Spettacoli Lecce Video

Notte della Taranta, ultimo giorno di prove: scatenata Angelina Mango – VIDEO

Notte della Taranta, ultimo giorno di prove: scatenata Angelina Mango
Video da @lanottedellataranta_official

Manca pochissimo al Concertone della Notte della Taranta di domani, 24 agosto, a Melpignano. I tantissimi ospiti che daranno spettacolo domani, oggi hanno svolgono le prove generali, un appuntamento ormai immancabile per gli appassionati della Taranta.

Quest’anno, sotto la direzione artistica di Shablo, il concertone finale promette di essere un’esperienza indimenticabile, con ospiti d’eccezione e un allestimento scenico di grande impatto. Intanto, dopo le prove di ieri di Gaia e Angelina Mango, quest’ultima continua a far appassionare i follower della pagina della Taranta con i suoi video-prove.

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