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Bari Sport

Partipilo e Biraschi, i sogni proibiti del Bari di mister Longo

In casa Bari si guarda con fiducia all’inizio del campionato. Una prestazione come quella di Cremona ha evidenziato, ancora una volta, come il lavoro iniziato il 10 luglio a Roccaraso e ben prima dai direttori Magalini e Di Cesare abbia messo i biancorossi sulla strada giusta. Sul mercato la squadra pugliese non può competere con le potenze della serie B, che non hanno grandi problemi nel spendere e spandere, per cui servono idee e serve la mano di Longo, già tangibile, per poter recitare il ruolo di mina vagante del campionato. Occorrono, però, rinforzi se davvero si vuole puntare ai playoff, traguardo sbandierato dal presidente De Laurentiis.

Il sogno Partipilo

Un obiettivo dell’area tecnica biancorossa è quello di rinforzare la trequarti, con due elementi da portare agli ordini di Longo. Il sogno nel cassetto coltivato fin da giugno resta sempre Anthony Partipilo. Con l’attaccante, che guadagna circa 800mila euro, non ci sarebbero grossi problemi per trovare un’intesa, venendosi incontro a vicenda. Lo scoglio resta il Parma, che al momento non ha aperto al prestito con diritto di riscatto. La novità è che i crociati hanno reperito sul mercato due nuovi esterni: l’ex Lecce Almqvist e Cancellieri. Due arrivi che, di fatto, mettono sul mercato Partipilo. Qualora i ducali si ammorbidissero concedendo il prestito, il Bari si fionderebbe provando a riportare a casa un altro barese dopo Manzari.

Le alternative portano in casa Cremonese. I gradimenti sono per i due trequartisti grigiorossi Buonaiuto e Falletti. Nomi molto apprezzati, soprattutto il secondo, che però hanno costi alti. Il più fattibile è l’ex Perugia, con contratto in scadenza a giugno 2025 con opzione e stessa procura di Di Cesare (Minieri). Servirebbe l’ok della Cremonese al prestito con riscatto, circostanza che sarebbe anche ben vista in casa lombarda visto che sono tanti gli esuberi da sfoltire. In occasione della gara dello ‘Zini’ è stata fatta una chiacchierata tra Magalini e l’omologo Giacchetta. La sensazione è che questa settimana ci potrebbero essere già grandi novità.

La difesa

C’è un nome in cima alla lista dei desiderata ed è quello di Davide Biraschi, attualmente svincolato. L’ex Genoa ha dato un ok al Bari, mostrando un’apertura da sottolineare, ma ad oggi attende la serie A. L’impressione è che l’attesa vada per le lunghe, con la strategia attendista del Bari che potrebbe prolungarsi. Da capire allora in questo senso quanto il Bari aspetterebbe o se decidesse di

cambiare obiettivo

Un nome alternativo molto apprezzato è quello di Barba. Qui lo scoglio è quello dei costi, in quanto bisogna trovare la quadra col Como e con il giocatore relativamente all’ingaggio. Le dinamiche di mercato potrebbero poi portare a liberare qualche centrale ad oggi non sul mercato, come Altare. Questo spiega la decisione del Bari di prendersi tutto il tempo a disposizione per una scelta fondamentale, visto che chi arriverà sarà il sostituto di Di Cesare. C’è poi la questione Maita, richiesto espressamente da Mignani. Il Bari farà un altro centrocampista, ma Maita sui social ha mandato messaggi di permanenza.Oggi, a mezzogiorno, sarà presentato il portiere Boris Radunovic.

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Lecce Sport

Coppa Italia, Gaspar e Krstovic portano i giallorossi ai 16esimi: Lecce-Mantova 2-1

I giallorossi di mister Gotti superano i 32esimi contro il Mantova per 2-1 e accedono ai 16esimi di Coppa Italia, dove troveranno il Sassuolo. Il Lecce parte forte e al 14esimo sblocca il match da corner con l’incornata vincente di Gaspar su assist di Gallo. Al 73esimo Bragantini porta tutto in parità proprio su una disattenzione difensiva dei giallorossi e all’86’ ci pensa bomber Krstovic a chiudere il match con un altro colpo di testa, stavolta su assist di Banda.

Lecce-Mantova 2-1

LECCE (4-2-3-1): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Gaspar, Gallo; Ramadani, Pierret; Morente, Rafia, Dorgu; Krstovic. Allenatore: Gotti.

MANTOVA (4-2-3-1): Festa; Maggioni, Solini, Brignani, Panizzi; Muroni, Burrai; Galuppini, Aramu, Fiori; Mancuso. Allenatore: Possanzini.

RETI: 14′ Gaspar, 73′ Bragantini, 86′ Krstovic.

NOTE: Ammoniti: Solini, Fiori, Burrai. Calci d’angolo: 7-3. Recupero: 3′ + 6′.

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Bari Sport

Rugby Bari lancia la campagna “Nessuno resta indietro – l’allenamento sospeso”

Il Tigri Rugby Bari, squadra militante in Serie B, ha lanciato una nuova e innovativa campagna sociale: “Nessuno resta indietro – l’allenamento sospeso“. Ispirandosi all’usanza napoletana del caffè sospeso, il club biancorosso offre la possibilità di donare un allenamento gratuito a un bambino che non potrebbe permetterselo.

L’idea è nata da Gabriele Giannoccaro, tecnico delle giovanili del Bari Rugby, che ha sottolineato l’importanza di garantire a tutti i ragazzi l’opportunità di praticare sport. «Benefattore e beneficiato non si incontreranno mai – ha spiegato Giannoccaro -. La società raccoglie le donazioni in forma anonima e, raggiunte le quote necessarie, offre borse di studio sportive a ragazzi segnalati dai servizi sociali».

Questa iniziativa, già avviata con successo lo scorso anno, si inserisce in un più ampio progetto di responsabilità sociale del Rugby Bari, che mira a promuovere lo sport come strumento di inclusione e crescita personale.

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Bari Sport

Parigi 2024, oro per l’Italvolley. Magistro: «Un successo che rievoca l’impresa europea con l’Amatori Volley Bari»

Erano già nella storia prima di giocare, dopo averlo fatto ne sono diventate a pieno merito: eroine di Italia, leggenda sportiva e orgoglio nazionale, l’Italvolley si aggiudica l’oro alle Olimpiadi di Parigi battendo nettamente per 3-0 gli Stati Uniti (25-18, 25-20 e 25-17). Julio Velasco, diviene così mito e leggenda, perché aveva vinto l’oro olimpico ad Atlanta 1996 con la “Generazione di fenomeni”, la stessa che ha visto trionfare nel maschile un suo allievo, sabato, Andrea Giani con la Francia. È la vittoria della Egonu (da sola ha messo a referto 22 punti) e di tutto un gruppo straordinario, come la stessa Orru; andrebbero citate tutte quante. Ma la musica che speaker e dj del palazzetto francese allestito (perché normalmente viene adibito a zona fieristica) è stata lanciata al termine “Sarà perché ti amo” di Ricchi e Poveri, con le azzurre che si abbracciano è la perfetta fotografia di quanto hanno compiuto. Il primo tifoso delle azzurre il presidente della Repubblica, Mattarella, ha subito scritto :«Strepitoso torneo per l’Italvolley»

La leggenda Velasco

Forse si ritirerà e lo annuncerà dopo aver smaltito la gioia immensa della seconda vittoria olimpica. Ai microfoni Rai ha detto quasi subito dopo aver vinto: «Questa vittoria farà lievitare tutto il movimento. Atlanta ’96? Non ho mai fatto drammi per quella sconfitta. Complimenti anche a Giani» e chissà, aggiungiamo noi, che quest’ultimo campione con i francesi non prenda le sue redini della nazionale maschile o femminile in eredità dal suo maestro.
Anche la Puglia d’oro
Un successo anche made in Puglia perché A 47 anni, Giovanni Miale preparatore atletico (abilitato allenatore) a Taranto e due a Gioia del Colle Oltre alla fisioterapista, Maira Di Vagno, trentenne fisioterapista di Conversano, già nota per il suo lavoro con le nazionali giovanili maschili, è entrata a far parte del team della nazionale femminile voluta per espressa richiesta di Julio Velasco.

Il barese Mimmo Magistro

Già presidente onorario dell’Amatori Volley Bari, Stella d’oro al merito sportivo Coni, ma anche accompagnatore della nazionale olimpica di Volley a Sidney 2000 ai nostri microfoni ha detto: «Congratulazione alle italiane al ct Velasco che hanno sbaragliato le avversarie perdendo un solo set in tutto il torneo e meritando il titolo olimpico. Ho rivissuto quel momento magico del 1984 quando con l’Amatori Volley Bari vincemmo in Germania un titolo europeo e fummo accolti da duemila baresi in aeroporto. Ho vissuto da dirigente della nazionale femminile a Sidney 2000. Spero sia uno spot non solo per pallavolo ma anche per gli altri perché queste ragazze siano prese ad esempio, per spirito, coraggio, abilità e voglia di arrivare in fondo». m.i.

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Sport Taranto

Il tedesco Dohlich, dopo il Brindisi, sarebbe interessato al Taranto? L’imprenditore smentisce

Sono giorni caldissimi a Taranto, dove l’aria attorno alla squadra di calcio militante in serie C è ormai diventata irrespirabile. Da giorni i rumors si rincorrono incessantemente. Dopo l’uscita allo scoperto di Francesco De Cosmo, un commercialista che ha dichiarato di rappresentare un gruppo di professionisti e imprenditori pugliesi interessati all’acquisizione del Taranto FC, ci potrebbe essere un’altra novità riguardante la cessione delle quote societarie.

Stando a indiscrezioni Peter Dohlich, imprenditore tedesco che qualche mese fa aveva dichiarato il proprio interesse nell’acquisire il Brindisi, sarebbe interessato al Taranto.

Contattato telefonicamente ha smentito di voler comprare i rossoblù. «Quindi non ha neanche mai parlato col presidente del Taranto Massimo Giove?» abbiamo chiesto a Dohlich, ma il tedesco a questa domanda ha deciso di non rispondere.

Certo è che spesso, gli attori protagonisti di trattative così importanti, smentiscono il proprio coinvolgimento. Tutto il contrario di ciò che fece Dohlich qualche mese fa con il Brindisi, quando uscì totalmente allo scoperto. Dohlich ha già avuto diverse esperienze nel mondo dello sport.

Nel 2016 tentò di comprare il Csm Politehnica Iasi, squadra di serie A rumena. Qualche anno dopo fece la stessa cosa con il Rapid Bucarest, squadra anch’essa militante nella massima serie rumena. Ancor prima, però, Dohlich fece calcio nella sua città, a Celle. Nel 2015 fu nominato dirigente del Tus Celle, squadra della quarta serie con cui le cose non sembrano essere andate al meglio.

«Dohlich – ci ha detto il club – ha organizzato un’amichevole con l’Amburgo.  Voleva farsi carico di tutte le spese e lasciare le entrate al club. Alla fine, non poteva pagare l’Amburgo e loro volevano da noi i soldi, cosa che non avevamo. Ha ingaggiato 2 giocatori dalla Romania e ha promesso loro dei soldi che non c’erano. Sul caso si è interessata anche la Fifa. Ci ha causato un sacco di problemi».

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Bari Sport

Bari, che bravo Manzari: lo sprone di Longo e la risposta sul campo

Tra i protagonisti della bella gara contro la Cremonese di Coppa Italia c’è senza dubbio Giacomo Manzari. Dopo la tirata d’orecchie ricevuta da mister Longo in conferenza stampa, il calciatore barese ha dato delle risposte più che positive sul campo, contribuendo a portare la sfida ai calci di rigori, grazie al suo primo gol con la maglia dei galletti.

Gol e sorrisi

Manzari, subentrato al minuto 61 al posto del positivo Sgarbi, ha agito per lo più sulla catena di destra, riuscendo a farsi trovare pronto e portando il risultato in parità. Successivamente, è stato protagonista anche di un possibile gol che avrebbe portato probabilmente la vittoria al Bari. Nervi freddi, in seguito, al momento della battuta del suo rigore nello shootout per il passaggio del turno. Una rete che, come dichiarato a fine gara col sorriso sulle labbra, ha avuto nel suo animo un peso specifico non indifferente. «Il gol è stato molto importante per la squadra, ci ha permesso di giocarci la partita. Lo porterò con me per sempre – ammette Manzari – perché sono di Bari e fa sempre un effetto diverso segnare con questa maglia». Una gioia personale accolta con soddisfazione, con un bell’acuto su una palla ben servita da Sibilli e poi buttata in rete anche grazie ad una deviazione. Una rete voluta e cercata, festeggiata sotto lo spicchio di tifosi baresi. I suoi tifosi, per chi è cresciuto a pane e pallone col sogno di indossare la maglia del Bari.

Bastone e carota

Ecco allora che tornano alla mente le parole di Longo alla vigilia, quando a precisa domanda il tecnico piemontese aveva pungolato il classe 2000. «Manzari ha delle buone qualità, ma deve migliorare sotto l’aspetto della personalità, del coraggio e della continuità di dimostrazione. In questa categoria deve ancora dimostrare tutto. Io – continua Longo – voglio tanto di più da lui perché mi sembra dentro un guscio, deve avere il coraggio di venire fuori e mostrare il suo potenziale, perché in questo momento è tra quelli più indietro» il commento dell’allenatore. Parole che erano subito parse uno sprone per il talento barese, che come giustamente ha detto Longo fin qui nella sua carriera ha fatto poco in Serie B e deve dimostrare di meritare la categoria. Nel complesso Manzari è un calciatore con doti tecniche evidenti, ma che per confermare il buon rendimento avuto in serie C dovrà crescere in colpi e consapevolezza. Se la partita di Cremona doveva dare dei segnali, allora le risposte sono state molto positive e incoraggianti. R.M.

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Lecce Sport

Coulibaly e Pelmard, doppio colpo del Lecce. Ora testa al Mantova

Il Lecce sembra arrivare all’appuntamento con l’esordio stagionale con due volti nuovi. Domani pomeriggio si scende in campo per la Coppa Italia contro il Mantova e sono vicinissimi i tesseramenti di Coulibaly e Pelmard. Quest’ultimo atteso in queste ore per le visite mediche di rito.

Gli ultimi arrivi

Si tratta di un difensore francese che potrebbe arrivare in prestito con diritto di riscatto. Il costo è fissato intorno ai 3 milioni. Arriverebbe dal Clermont, squadra retrocessa dalla Ligue 1. Può svolgere più ruoli e oltre ad essere il vice-Gendrey può essere utile in fase centrale. Il secondo, il maliano Coulibaly, da giorni ha fatto sapere alla Salernitana che accetterebbe la corte del Lecce. Si sta lavorando per l’accordo tra le due squadre. Sarebbe un altro mediano per dare respiro alla coppia centrale Ramadani-Pierret, ma anche per creare quella giusta concorrenza a centrocampo, affinché tutti siano al meglio e si impegnino per dimostrare di meritare un posto da titolare. Non si ferma qui il mercato in ingresso, perché le piste che porta ad Antonini, difensore del Catanzaro e Marczuk, esterno offensivo dello Jajiellonia, sono attive. Sarebbe due rinforzi, soprattutto il primo, per strutturare un reparto, quello difensivo, un po’ carente di uomini. Sul fronte partenze, di contro, potrebbero abbandonare Oudin, che piace al Genoa e Maleh, rivoluto dall’Empoli. Il primo non troverebbe spazio, a maggior ragione se dovesse firmare il polacco Marczuk, il secondo fuori dai piani di Gotti nonostante un pre-campionato discreto.

Lecce-Mantova

Con queste novità sul fronte trattative si arriva all’appuntamento con l’esordio stagionale che è fissato per domani alle ore 18:30 al ‘Via del Mare’. Il Lecce ospita il Mantova, che nel primo turno della Coppa Italia, ha sconfitto la Torres per 2-1. Lecce-Mantova rappresenta la prima gara dei giallorossi della nuova stagione, si disputerà nel tempo dei 90 minuti e in caso di parità si andrà direttamente ai rigori. La squadra allenata da Possanzini, vecchia conoscenza del calcio di Serie A italiano, arriva nel Salento con la voglia di far bene e con il vantaggio di partire come sfavorita. Il Lecce allenato da Luca Gotti vorrà far bene di fronte al suo pubblico, e chiarirà ai più alcuni aspetti della propria rosa. In porta dovrebbe andare Falcone, anche se Fruchtl il secondo portiere tedesco non è da considerare un numero 12, ma un calciatore in grado di creare concorrenza tra i pali. È anche probabile che si sia deciso che in Coppa giochi quest’ultimo. La linea difensiva dovrebbe essere composta da Gendrey, Baschirotto, Gaspar e Gallo. Ramadani Pierret i due mediani per dar vita a quel 4-2-3-1 tanto caro a Gotti nel finale di stagione. I tre trequartisti dovrebbero essere Banda, Marchwinski e Tete Morente, anche se c’è da valutare lo zambiano che è tornato da poco dall’infortunio. In attacco Krstovic che ha dimostrato nel pre-campionato di essere in forma, per quel che può valere il periodo e lo stato tra carichi di lavoro e programmazione.

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Puglia Sport

Parigi 2024, l’Italvolley donne a caccia dell’oro: lo staff delle Azzurre parla anche pugliese

L’Italvolley della leggenda vivente Julio Velasco ha compiuto un altro capolavoro, battendo nettamente la Turchia per 3-0 dell’italiano Daniele Santarelli e comunque andrà quest’oggi con gli Stati Uniti che si sono imposti sul Brasile (3-2, ndr), sarà comunque un traguardo storico per le azzurre che non erano mai arrivate in finale. ovviamente l’appetito come si suol dire vien mangiando e ora per le italiane guidate dal commissario tecnico, artefice di quella “generazione di fenomeni” capaci di conquistare svariate medaglie tra europei e mondiali e quella impresa meravigliosa della vittoria ai giochi di Atlanta nel 1996, vorrà provare ad alzare la medaglia più pesante e prestigiosa con le donne.

Ci sarà un pezzo di Puglia nella storica finale che vede protagonista l’Italvolley femminile di Julio Velasco, nello specifico, uno proveniente da Grottaglie, dove ha le sue radici Giovanni, meglio conosciuto come Vanni, Miale, e da Conversano, città di Maira Di Vagno.

‘Vanni il prof’ azzurro

A 47 anni, Giovanni Miale annovera un curriculum con esperienze significative tra serie A1 e A2. Dopo cinque anni come preparatore atletico a Taranto e due a Gioia del Colle, il suo talento lo ha portato a collaborare con squadre di alto livello come Montichiari, Istanbul e con la nazionale della Corea del Sud. Laureato in Scienze Motorie all’Università di Urbino, Vanni Miale è cresciuto in una famiglia di sportivi: suo fratello Claudio è stato un calciatore di spicco, ricoprendo il ruolo di capitano del Taranto e del Brindisi. Lo sport, dunque, è una passione di famiglia che si porta dentro e per lui che ha giocato a 18 anni in serie B1 di pallavolo, proseguire da preparatore nella nazionale maggiore femminile è un premio meritato alla sua costanza e profondo impegno. Il suo viaggio e percorso nel mondo dello sport lo ha portato a far parte di un’avventura incredibile, con l’Italvolley femminile, che domani alle 13 sfideranno le statunitense la medaglia d’oro. Comunque vada sarà scritta una nuova pagina sportiva, anche per Grottaglie e la Puglia.

Di Vagno, da Conversano

Il sogno olimpico di Maira Di Vagno, divenuto realtà. La trentenne fisioterapista di Conversano, già nota per il suo lavoro con le nazionali giovanili maschili, è entrata a far parte del team della nazionale femminile, voluta per espressa richiesta di Julio Velasco. La nomina di Maira Di Vagno, fisioterapista, è stata accolta con grande entusiasmo e orgoglio dal movimento pallavolistico pugliese e dalla sua Conversano che aspetta di riabbracciarla al suo ritorno da Parigi.

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Bari News Sport

Coppa Italia, biancorossi eliminati: Cremonese-Bari 1-1 (5-4). Sintesi del match

Non bastano i tempi regolamentari, a decidere i 32esimi di finale di Cremonese-Bari servono i calci di rigore. Le buone intuizioni di Stroppa e Longo, con i marcatori subentrati De Luca e Manzari, non portano alla fine del match. La lotteria dagli 11 metri bacia i grigiorossi che accedono ai 16esimi eliminando i galletti dalla Coppa Italia.

Formazioni ufficiali

CREMONESE (3-5-2): Fulignati; Antov, Bianchetti, Ravanelli; Zanimacchia, Collocolo, Castagnetti, Vandeputte, Sernicola; Johnsen, Tsadjout. Allenatore: Stroppa.

BARI (3-4-1-2): Radunovic; Pucino, Vicari, Obaretin; Favasuli, Maiello, Benali, Dorval; Sibilli; Sgarbi, Lasagna. Allenatore: Longo.

Cremonese-Bari 1-1

Primo tempo
Al 4′ Dorval pesca Lasagna che attacca la profondità e conclude con il sinistro, strozza troppo il tiro ma è suo il primo squillo del match.
All’8′ arriva il primo tiro in porta dei padroni di casa con Castagnetti, che ci prova da lontano senza impensierire Radunovic.
Al 19′ Dorval serve Sgarbi sulla fascia sinistra, l’attaccante si accentra e, con un piattone rasoterra, serve al centro per Favasuli che tira “in bocca” a Fulignati che allontana. Fischiato fuorigioco di Sgarbi, ma ottima azione dei galletti.
Al 25′ cooling break.
Al 33′ sostituzione Cremonese, dentro Vazquez per Johnsen.
Al 44′ ammonito Favasuli (Bari)
Al 45′ attaccano i grigiorossi, prima con un cross insidioso di Zanimacchia, che costringe al volo di Radunovic, poi con Sernicola che, recuperato il pallone, si accentra e prova il destro, debole a centimetri dal palo.
Sono 3 i minuti di recupero concessi dal direttore di gara.
Finisce sullo 0-0 il primo tempo allo Zini. Biancorossi che partono forte nei primi 20 minuti e creano un paio di occasioni importanti; padroni di casa, superata la metà della prima frazione, iniziano a fraseggiare ma non mettono mai in difficoltà la difesa degli ospiti. Servirà ben altro per sbloccare il match.

Secondo tempo
Al 45′ sostituzione Bari, dentro Oliveri per Dorval.
Al 50′ Maiello recupera il pallone dalla propria metà campo e serve sulla corsa Sgarbi, che trova al centro Sibilli, il numero 20 stoppa e conclude debolmente fra le braccia del portiere.
Al 51′ brivido per il Bari, Vazquez si libera in un “fazzoletto” e fa partire un bolide verso Radunovic, il nuovo portiere biancorosso viene graziato dal palo.
Al 57′ sostituzioni Cremonese, dentro De Luca per Tsadjout e Barbieri per Zanimacchia.
Al 59′ Sgarbi trova ancora Sibilli che, però, calcia molto alto sopra la traversa.
Al 60′ sostituzioni Bari, dentro Manzari per Sgarbi e Maita per Maiello.
Al 65′ buona combinazione sulla sinistra fra Favasuli e Lasagna, pallone al centro per Manzari, che non ci arriva di poco.
Al 69′ la sblocca De Luca: perde palla in uscita il Bari, Castagnetti cerca e trova De Luca, appena entrato, che con un pallonetto la mette dentro. Cremonese-Bari 1-0.
Al 72′ sostituzione Bari, dentro Novakovich per Lasagna.
Al 75′ sostituzione Bari, dentro Ricci per Favasuli.
Al 79′ la pareggia MANZARI: servito da Sibilli, il suo mancino al volo non viene trattenuto da Fulignati e porta tutto in parità. Cremonese-Bari 1-1.
All’80′ sostituzioni Cremonese, dentro Bonazzoli per Vandeputte e Majer per Castagnetti.
All’83′ ci prova direttamente da corner Oliveri, attento Fulignati.
All’84′ dormita del direttore di gara, Var e Avar: retropassaggio al portiere grigiorosso che poi blocca con le mani. Nessun fischio, nonostante le corrette proteste dei calciatori biancorossi.
All’89′ occasionissima Cremonese, De Luca da ottima posizione, su assist di Barbieri da destra, spara alto.
Sono 5 i minuti di recupero assegnati dall’arbitro.
Al 91′ ammonito Antov (Cremonese).
Al 92′ corner di Sibilli, allontana la retroguardia grigiorossi, Manzari al volo trova l’ottima risposta di Fulignati. Che brivido per i padroni di casa.
Finisce in parità il tempo regolamentare, dagli 11 metri si deciderà la qualificazione.

Rigori 5-4
Parte Benali che spiazza il portiere. 0-1
De Luca risponde e porta in parità, per lui 2 gol oggi e si candida all’MVP.
Capitan Vicari calcia forte ma Fulignati indovina, prolunga sul palo, e salva.
Vazquez buca Radunovic che va vicinissimo alla parata. 2-1
Sibilli spiazza e porta in parità il Bari. 2-2
Sernicola infila sotto le braccia del portiere ex Cagliari. Cremonese in vantaggio
Manzari, come De Luca, da 2 su 2 e segna anche il rigore. 3-3
Barbieri fa partire un bolide che si infila all’incrocio, rigore imparabile.
Novakovich pareggia con il piattone. 4-4
Collocolo sbaglia, Radunovic para, si va ad oltranza.
Oliveri sbaglia e scheggia il palo.
Bonazzoli segna e chiude il match, portando la Cremonese ai 16esimi.


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Brindisi Sport

Pallavolo pugliese in lutto, addio a Vincenzo Nacci: l’ex allenatore aveva 59 anni

Addio a Vincenzo Nacci. Si è spento a 59 anni l’ex allenatore di volley originario di Ostuni.

In carriera, Nacci ha allenato in Serie A ed è stato commissario tecnico delle nazionali del Venezuela e dell’Iraq. Proprio alla guida dei sudamericani aveva partecipato ai mondiali in Polonia nel 2014.

Diverse sono state le esperienze anche nei club italiani: è stato viceallenatore a Taranto in A1 nella stagione 2009-2010 e capoallenatore a Latina nella massima serie nell’anno sportivo 2016-2017.

Fino all’11 gennaio scorso ha allenato la Marcianise in A3. Una notizia, scrivono dalla società campana, che «getta nello sconforto la grande famiglia del volley».

I funerali si svolgeranno domani alle 11 a Ostuni.

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