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Cultura e Spettacoli Foggia

Vieste in Love, la perla del Gargano si prepara: Dargen e Fabrizio Moro tra gli ospiti – FOTO

La Perla del Gargano si prepara a vivere un’altra magica settimana all’insegna dell’amore. Dal 31 agosto al 6 settembre, torna la Vieste in Love, la rassegna che trasforma la città in un palcoscenico a cielo aperto, ricco di musica, arte e spettacoli. La Vieste in Love celebra l’amore in tutte le sue forme: l’amore per un partner, per la famiglia, per la propria terra. Un messaggio universale che risuona nel cuore di tutti.

Ospiti d’eccezione

Quest’anno, la kermesse propone un calendario ancora più ricco e variegato, con ospiti d’eccezione come il comico Maurizio Lastrico, Fabrizio Moro, Dargen D’Amico e il direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci. Ma non solo: spazio anche ai giovani talenti con il Vieste Music Festival e alla tradizione con il Gran Galà dell’operetta.

Strade, piazze e balconi si coloreranno di rosso, il colore dell’amore, grazie alla creatività dei residenti e dei commercianti. E proprio la partecipazione attiva della comunità è uno degli elementi distintivi di questa manifestazione. «La Vieste in Love è diventata un appuntamento fisso per migliaia di persone – ha dichiarato il sindaco Giuseppe Nobiletti -. Siamo orgogliosi di ospitare un evento così importante che contribuisce a far conoscere la nostra città in tutto il mondo».

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Bari Cultura e Spettacoli

Da Polignano a Sanremo, l’omaggio del teatro Ariston a Domenico Modugno

Un viaggio musicale attraverso l’Italia per celebrare la grandezza di Domenico Modugno. Il Teatro Ariston di Sanremo, tempio della canzone italiana, apre le porte a un tour dedicato al cantautore pugliese, con tappa finale nella sua amata Polignano a Mare.

Protagonista dell’evento, in programma il 30 agosto alle 21:30, sarà Peppe Voltarelli, accompagnato dall’Orchestra Sinfonica di Sanremo diretta da Giancarlo De Lorenzo. Dodici brani iconici, riarrangiati per l’occasione, faranno rivivere le emozioni e le sonorità di un’epoca indimenticabile.

«Modugno è stato un ambasciatore della musica italiana nel mondo», ha sottolineato De Lorenzo. Voltarelli aggiunge: «Un omaggio a un uomo che ha raccontato il Sud con autenticità e speranza, unificando la poetica di un’intera generazione».

Il tour, che toccherà cinque regioni italiane, è un’iniziativa fortemente voluta dal Comune di Sanremo e rappresenta un ponte tra le due città, legate dalla figura di Modugno. «Un’occasione unica per valorizzare il patrimonio culturale italiano e per far conoscere la nostra orchestra a un pubblico sempre più vasto», ha dichiarato il sindaco Alessandro Mager.

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Cultura e Spettacoli Lecce Video

Notte della Taranta, in 200mila a Melpignano ballano a ritmo di tamburello – VIDEO

Notte della Taranta, Gaia canta Mena Mena Mò

Una notte intera a ballare la pizzica in piazza San Giorgio a Melpignano. «Questa sera ci divertiamo», hanno annunciato a inizio serata Angelina Mango, Geolier, Gaia, Ste, Luca Faraone prima di infiammare tutto il popolo della Notte della Taranta straripante di entusiasmo. Melpignano è stata letteralmente presa d’assalto da appassionati del tamburello che hanno danzato e accompagnato le esibizioni degli artisti. Il Concertone, che celebra la pizzica e la cultura popolare salentina, è stato diretto dal maestro Shablo.

Il tema

Il tema dell’edizione 2024 è stato “generazione Taranta, tutti i giovani che hanno conosciuto la Taranta attraverso il rito collettivo nato nella Grecìa salentina nel 1998”. La serata è stata condotta da Ema Stokholma. Indimenticabile il colpo d’occhio della piazza e il gioco di luci che l’ha colorata. Il primo appaluso è stato proprio per il maestro Shablo. «Per me è un grandissimo privilegio poter arricchire una musica così sacra come la pizzica con il mio contributo», ha dichiarato Shablo esaltando ancor più il pubblico. Il concertone si è aperto con la potente Pizzica di Aradeo che nei suoi versi contiene il viaggio del tamburello: “lu tamburrieddhu miu vinne de Roma me l’ha cattatu na napulitana me dice cu lu cantu e cu lu sonu ca quando vene iddra lu pagamu” (il tamburello mio viene da Roma, lo ha portato una napoletana, mi dice di cantare e suonare che quando verrà lui lo pagheremo).

I brani della tradizione

Tre ore di incessante ritmo con 30 brani della tradizione, in un vero e proprio viaggio dalla tarantella del Gargano alla pizzica del Salento. Travolgente la Pizzica di Copertino affidata alle voci dell’Orchestra Popolare tutte le donne, che racconta una storia d’amore forte e passionale che mischia i ritmi della danza con i simboli della cultura salentina.

Angelina sul palco

«Siamo già diventati un unico corpo di ballo, Melpignano è in festa, una cosa bellissima», ha detto Shablo prima di presentare Angelina Mango che ha letteralmente infiammato la piazza con “Su picculina”, cantata in perfetto dialetto salentino e poi ha regalato al pubblico una versione tutta nuova del celebre brano La noia firmato da due ex maestri concertatori Dardust e Madame. «Non sembra nata per questo?», ha chiesto Ema Stoholma rivolgendosi al pubblico. «Siamo tutti nati per condividere la musica e questa ne è la dimostrazione. Qui sto imparando tantissimo. Spogliarsi di tutto e divertirsi», ha risposto Angelina. E poi Geolier, Gaia, Ste e Luca Faraone a rendere speciale la serata. L’orchestra popolare, composta da 21 elementi, è stata diretta dal maestro Riccardo Zangirolami. Grande consenso per i brani hit della storia del Concertone: Lu Ruciu de lu mare con Antonio Amato, Pizzica di Villa Castelli con Alessandra Caiulo, Pizzica degli Ucci con le tre voci maschili dell’Orchestra Galeanda, Amato e Paglialunga, la ballatissima Pizzicarella con Stefania Morciano, Acqua de la Funtana con Consuelo Alfieri. Come da tradizione, ha chiuso il Concertone di Melpignano Calinitta-Buona Notte, inno di saluto partecipato dal pubblico. La Notte della Taranta è uno dei segni più efficaci e potenti della rinascita del Sud.

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Bari Cultura e Spettacoli

Mola di Bari, Placido Domingo Jr porta la sua “Anima Tango” all’AgimusFestival

Arriva in Puglia Placido Domingo jr. Domani alle 21.30, nell’Arena Castello di Mola di Bari il cantante sarà ospite dell’AgìmusFestival, diretto da Piero Rotolo. In scena “Volver – Anima Tango”, concerto-spettacolo multiforme, fatto di musica, momenti teatrali e danza, basato sulle atmosfere e la tradizione del pensiero triste che si balla.

Lo spettacolo

Cantante sì, ma anche compositore e produttore, nonché figlio del celebre tenore, Placido Domingo jr sarà affiancato dalla cantante e attrice Annalisa Biancofiore, che dello spettacolo è regista e autrice. In scena anche il fisarmonicista Cristiano Lui, autore degli arrangiamenti originali delle musiche, che esegue alla testa del Buenos Aires Cafè Sextet, composto da Oscar Raimo (violino), Stefano Ciotola (chitarra), Remigio Coco (pianoforte), Piero Ranucci (contrabbasso) e Angelo Terella (batteria). Sul palco salgono anche i ballerini di tango argentino Federica Gumina e Eduardo Moyano, che si esibiscono in una serie di passi di grande fascino, regalando al pubblico l’atmosfera di una “milonga dei ricordi”.

L’atmosfera

D’altronde, “Volver – Anima Tango” parla di ritorni in un’atmosfera suggestiva, fatta di ombre, colori e rievocazioni. A condurre lo spettacolo è la voce di Domingo, che trasporta il pubblico nel suo viaggio segreto; mentre la musica, gli abbracci struggenti dei corpi danzanti e la profondità delle parole si fondono in un racconto unico, in un’emozione che si fa battito, proprio come quando si torna a casa dopo un lungo viaggio, per ritrovare luoghi e persone amate. Esattamente i sentimenti che alimentano lo stato d’animo e la condizione esistenziale del protagonista dello spettacolo interpretato da Domingo jr, che rende omaggio all’espressione artistica più popolare e rappresentativa della cultura argentina, scoperta dal cantante una decina di anni fa nella sua vera essenza. Al centro dello spettacolo c’è infatti un uomo che guarda con occhi nuovi ciò che lo circonda, mentre tutto si trasforma e diventa “tango”, in un singolare viaggio musicale e umano. La vita stessa di Domingo jr, d’altra parte, è stata caratterizzata da allontanamenti e ritorni.

Le parole

«Dopo aver vissuto venticinque anni negli Stati Uniti, ho sentito una mancanza, un senso di lontananza e ho capito la mia personale necessità di ritorno in Europa e in Spagna, il Paese al quale appartengono i mi\ei primi ricordi di bambino», ha raccontato in diversi occasioni l’artista, protagonista di molti progetti crossover tra classica e popular music, qui alla prese con un repertorio che spazia da Carlos Gardel, cantante che nella Parigi negli anni Venti trasformò il tango in un fenomeno di moda, al padre del «tango nuevo» Astor Piazzolla. Ma l’impaginato tocca pure l’universo del premio Oscar Luis Bacalov, così come quello di Domenico Modugno e Luigi Tenco, mentre celebri tanghi tradizionali, noti al grande pubblico, prendono una nuova veste, senza però mai perdere il loro antico fascino.

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Cultura e Spettacoli Lecce

Notte della Taranta, tutto pronto a Melpignano. Bray: «È un bene culturale»

Mancano poco più di 24 ore alla 27esima edizione del concertone della Notte della Taranta a Melpignano e l’evento è stato presentato stamattina dal presidente della fondazione, Massimo Bray.

«Mi piace chiamare la Notte della Taranta un bene culturale. L’articolo 9 della Costituzione ci dice come dobbiamo comportarci nei confronti dei beni culturali: dobbiamo saperli tutelare perché hanno un valore storico e identitario per tutta una popolazione», ha affermato.

«La cultura ha un valore perché arriva dappertutto», ha aggiunto evidenziando che «noi vorremmo un laboratorio tutto l’anno per tutelare questa tradizione e darle una prospettiva futura».

Alla conferenza stampa non partecipa il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che «è stato colpito dal dolore per la morte del primario del pronto soccorso del Policlinico di Bari, Vito Procacci. E siamo anche noi vicini a suo fratello Giovanni», ha spiegato Bray.

Shablo: «La mia Taranta tra integrazione e sperimentazione»

«Integrazione e sperimentazione sono il segreto della Notte della Taranta e il nostro compito è aprirla ai più giovani», ha affermato Shablo, il maestro concertatore del concertone.

«Dal 1998 a oggi il mondo è cambiato e c’è una nuova generazione che è protagonista a cui dedichiamo questa manifestazione», ha proseguito spiegando che con il coreografo del concertone, Laccio, «abbiamo chiuso il tour di Sfera Ebbasta che è quanto di più distante dalla Taranta ma poi, conoscendo la tradizione popolare tarantina ti rendi conto che sono facce diverse dello stesso diamante che è la musica».

Shablo ha sottolineato come «questi cinque, sei mesi di preparazione sono stati necessari per immergermi in questa nuova dimensione» e si è detto convinto che «alle nuove generazioni è necessario dare opportunità perché è giusto prendano delle responsabilità, cosa che in questo Paese non avviene spesso».

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Bari Cultura e Spettacoli

Castellana, Dolcenera a “Piazze d’estate”: «Con Anima Mundi racconto sogni comuni» – L’INTERVISTA

«Vai a vedere gli ultimi post che ho scritto su Instagram». E così, nel mezzo dell’intervista a Dolcenera, mi ritrovo a digitare in fretta il suo nome, alla ricerca del profilo social. La cantante ha un rapporto di odio e amore con le piattaforme virtuali, e ci tiene a farmelo notare. Mi ritrovo davanti a una foto di Dolcenera su un palco: in gran forma, minigonna in semi pelle, capello al vento, il microfono nella mano destra, e lo sguardo di chi è perso nella performance. Una “bomba” e tre “fuochi”, le emoticon a sottolineare l’atmosfera, calda. «Leggi la didascalia del penultimo post». Nella foto Dolcenera è in spiaggia. Sotto, uno scambio di battute sarcastico, su quanto la cantante non sia così attenta a riportare gli appuntamenti dei suoi concerti ai fan. Per farla breve, provocazione. Perchè a Dolcenera la provocazione un po’ piace, come le piace parlare chiaramente, fuori dai denti. Tipico di chi come lei è cresciuta in fretta, raggiungendo la popolarità ancora giovanissima. Stasera si esibirà a Castellana Grotte, ospite di “Piazze d’Estate”, alle 21.30.

Stasera arrivi a Castellana con il progetto “Anima Mundi”, raccontamelo.

«Sto portando in giro due format diversi. Uno piano e voce, che è anche un recital, e un altro con la band. Due forme di comunicazione diverse ma comunque intense, le canzoni sono le stesse. Con “Anima Mundi” racconto di diritti civili, di rispetto dell’ambiente, di sogni comuni, di voglia di pace. È uno show energetico, dove si può ballare, ma anche ricco di contenuti».

Vuoi far divertire, lasciando una finestrella per la riflessione?

«La verità è che non vorrei far divertire proprio nessuno. Non mi interessa far divertire, la musica non è divertimento. È espressione dell’animo umano. Adesso le si da solo significato di divertentismo, ma prima non era così».

Stai dicendo che il pubblico moderno è abituato male?

«C’è stata una deviazione del concetto di musica negli ultimi due decenni. Un po’ colpa dell’industria, un po’ del mondo dei social».

Contenuti brevi ed incisivi che vanno ad abbassare il tempo medio d’attenzione…

«La programmazione della vita digitale è impostata sulla rapidità. E sul raggiungimento di quante più persone possibili, nel minor tempo possibile. Stessa cosa vale per la musica».

E tu che rapporto hai con i social?

«Alti e bassi, con più bassi che alti».

Com’è entrata la musica nella tua vita?

«Per caso. Non ho mai cercato questa vita. Mi è successa»

Lo dici con fatalismo, quasi ci fossi predestinata.

«Un pò si. È incredibile quanto non l’abbia cercata questa strada (ride ndr). Però quando vivi qualcosa che ti cade dall’alto, riesci ad avere il giusto distacco dalle cose».

Dal Salento a Sanremo, il sogno di qualunque ragazzo al mondo…

«Ecco, io questo sogno non lo avevo (ride ndr)».

Ma quali sono stati gli step fondamentali che ti hanno portata fino al Festival?

«Una persona, croce e delizia della mia vita, ha creduto in me, prima ancora che lo facessi io stessa».

Siamo sul fronte sentimentale?

«Sì. Ha puntato tutto su di me, e ancora mi chiedo come abbia fatto. Non ha creduto solo nella mia voce, ma nella capacità di poter scrivere cose importanti, che resistono al tempo. Dopo sono arrivate altre persone che mi hanno spinta; e magari ne arriveranno altre ancora domani, perchè io tutt’oggi non credo in me stessa».

Dopo tutta la strada che hai fatto non riesci ancora a credere in te stessa?

«Non riesco a razionalizzare. Se penso che la cosa più bella che ho fatto nella vita è scrivere, poi mi rendo conto che non so nemmeno io da dove arriva tutto questo. Lo senti come qualcosa di mistico, collegato all’anima».

C’è stato qualche artista che ti è stato d’ispirazione all’inizio del percorso?

«Ero innamorata della potenza musicale di Bruce Springsteen, della ricerca delle sonorità, fino allo sfinimento, dei Pink Floyd. Poi della forza evocativa di alcuni testi di Vasco Rossi; e come non citare la sfacciataggine di Celentano».

Sei stata ben cinque volte a Sanremo. C’è qualche aneddoto divertente, simpatico, che ricordi con piacere di quell’esperienza?

«Divertente e simpatico? Aggettivi abbinati al Festival di Sanremo? No (sorride ndr). È un tritacarne, dopo l’esibizione si scappa in albergo a dormire. Si viene così strozzati e spremuti dalle interviste, che alla fine della giornata sei senza voce. Se qualcuno ti racconta qualcosa di divertente successa a Sanremo, sta mentendo (ride ndr)».

Hai cambiato tante volte il tuo suono negli anni. È qualcosa che ti viene naturale o ci lavori con approccio metodico?

«La mia anima è fatta di suoni, che raccontano le sfumature di una canzone. La scelta di un suono di chitarra, di un rullante, del riverbero, per me è qualcosa di spirituale. Purtroppo ho sempre avuto difficoltà a incontrare qualcuno sul mio percorso lavorativo con cui condividere questa visione. Ti viene detto “cerca di fare canzoni che rientrano nel sound che va di moda oggi”».

Quindi, meglio la vetta delle classifiche accettando il compromesso o meglio restare “di nicchia”, ma fedeli alle proprie idee?

«Muoio perchè non so rispondere a questa domanda. Muoio ogni giorno. Da una parte c’è il desiderio di raggiungere quante più persone possibili. Dall’altra c’è necessità di coerenza per me stessa in ciò che faccio. Sono per tutti, ma non di tutti. E questo dall’inizio della mia carriera. Sono sempre stata una finta “pop”, che poi pop non è».

Che momento è per la musica italiana?

«Non vedo differenza tra la musica italiana e quella internazionale. È più una questione di mercati. Il nostro, essendo piccolo, tende all’omologazione».

Io noto anche una minore propensione culturale all’ascolto.

«Veniamo da una cultura cantautorale che presuppone una capacità d’ascolto. Però se ci pensi manca l’attitudine di andare a concerti di artisti che non conosci. Ad ascoltare, appunto, non a fare il “fan”. In Inghilterra e in Germania questa curiosità, questa apertura c’è. In Italia spesso si preferisce rimanere a casa, a fare zapping davanti alla tv».

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BAT Cultura e Spettacoli

Un ponte culturale tra Trani e la Cina: tutto pronto per il secondo Ciccolini Summer Campus

Trani si prepara ad accogliere la seconda edizione del “Ciccolini Summer Campus – International Cultural Exchange“, un evento che, da oggi al 29 agosto, trasformerà la città in un polo culturale di rilevanza internazionale.

Organizzato dalla Fondazione “Aldo Ciccolini” Ets, con il sostegno della Regione Puglia e delle autorità locali, il campus si terrà nel monastero di Santa Maria di Colonna, e vedrà la partecipazione di talenti provenienti da tutto il mondo, uniti dal comune interesse per la musica colta e il pianoforte.

Il “Ciccolini Summer Campus”, oltre a offrire masterclass di alto livello, rappresenta un’occasione unica di scambio culturale tra l’Italia e l’Oriente, in particolare con la Cina.

Quest’anno, l’evento avrà come ospite d’onore la pianista cinese Jingxian “Jane” Xie, una delle figure più rappresentative della sua generazione e docente presso il Conservatorio di Shanghai.

Xie sarà accompagnata da una delegazione di giovani pianisti cinesi, che si confronteranno con i talenti italiani e avranno l’opportunità di approfondire le loro competenze in un contesto ricco di stimoli culturali.

La manifestazione sarà inaugurata oggi con un concerto di benvenuto, alla presenza delle autorità locali, tra cui il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, e la consigliera regionale Grazia Di Bari. Il direttore artistico della Fondazione, Alfonso Soldano, introdurrà la masterclass, che sarà animata da sessioni di studio, incontri e concerti serali aperti al pubblico. Soldano, cittadino benemerito di Trani e rinomato concertista, è impegnato da anni nella promozione della musica e nella formazione di giovani talenti, ispirato dalla figura del leggendario Aldo Ciccolini.

Il programma culminerà il 29 agosto con una performance finale dei 17 giovani musicisti selezionati, sotto la guida di Soldano, Xie e Olga Zdorenko del Conservatorio di Frosinone.

La seconda edizione del “Ciccolini Summer Campus” conferma Trani come un centro dinamico di cultura, capace di attrarre talenti internazionali e di valorizzare il patrimonio musicale italiano, in un’ottica di scambio e collaborazione che guarda al futuro.

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BAT Cultura e Spettacoli

Il grande ritorno dei Pooh, la band in concerto in Puglia: «È un tour speciale»

Sono tornati i Pooh. La storica band si esibirà domani a Barletta, nel fossato del castello, per un live dal sapore amarcord. “Amici x sempre – Estate 2024” il nome della tournée che sta vedendo il gruppo protagonista dell’estate italiana, con tantissime date sparse per tutto lo Stivale.

Preview

Una serie di concerti imperdibili per rivivere ancora una volta la storia dei Pooh attraverso i loro più grandi successi, da “Amici per sempre” a “Tanta voglia di lei”, da “Parsifal” – capolavoro della band uscito nel 2023 in una speciale versione per il 50° anniversari – a “Dammi solo un minuto”, solo per citarne alcuni. Nati da un’idea di Valerio Negrini – scomparso 11 anni fa a causa di un infarto – in oltre 50 anni di carriera i Pooh hanno superato i 100 milioni di dischi venduti, ottenendo una lista spropositata di premi e riconoscimenti, e dimostrandosi dei veri “pionieri” per le rivoluzioni introdotte nei loro concerti, i temi trattati nelle canzoni, e l’uso della tecnologia abbinata a un suono vintage.

Sulla carriera

«Dopo quasi 60 anni di carriera abbiamo fatto concerti in tutto il mondo, ma questo tour è davvero speciale. Quando ci hanno detto che avremo suonato nei luoghi più belli d’Italia abbiamo detto: dove dobbiamo firmare? – ha dichiarato entusiasta la band – Sarà uno show dove la bellezza di queste location uniche farà da cornice ai grandi successi della nostra carriera per quasi tre ore di live. Sarà davvero imperdibile» Sul vuoto lasciato da Valerio Negrini e Stefano D’Orazio dopo la loro scomparsa hanno aggiunto: «Con la scomparsa di Valerio e di Stefano abbiamo perso sicuramente due fratelli, nella vita e nel lavoro. Ma loro in realtà sono sempre con noi sul palco, Valerio e Stefano erano i nostri poeti, hanno scritto successi immortali che noi portiamo tutte le sere in scena, e non smettiamo mai di ricordarli. Ogni sera sul palco c’è un momento in cui Stefano canta sul ledwall alle nostre spalle e noi lo accompagniamo». Una battuta anche sulla carriera infita di cui sono protagonisti: «Crediamo che una carriera così lunga abbia diversi ingredienti: passione, sacrificio, dedizione, la gavetta, quella vera. Abbiamo sempre lavorato tanto, sacrificando anche un po’ delle nostre vite private e poi come in ogni cosa ci vuole un pizzico di fortuna».

Il ritorno di Fogli

Tra i protagonisti di questo grande appuntamento dell’estate pugliese, anche Riccardo Fogli, che nel ‘73 decise di abbandonare i Pooh per dedicarsi a una carriera da solista. Abbiamo richiamato Riccardo per il nostro tour per i 50 anni di carriera nel 2016, Riccardo è una persona stupenda che porta il sole ovunque vada oltre che un grande artista. Siamo tornati insieme allora e ci siamo trovati così bene da coinvolgerlo anche l’anno scorso quando abbiamo deciso di ripartire con i grandi eventi negli stadi, il resto è storia» le parole sul grande ritorno di Fogli, che farà sicuramente felici i nostalgici e gli appassionati.

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Brindisi Cultura e Spettacoli

Ostuni si colora di… Blue: la boy band in concerto al Foro Boario per l’Iod Festival

Il loro incredibile immaginario pop, costruito nei primi anni 2000, non è mai stato scalfito. Anzi, l’annuncio dei festeggiamenti del ventennale dalla loro formazione, tre anni fa, ha dato nuova linfa a uno dei progetti musicali più sorprendenti del nuovo millennio. Adesso i Blue, formati da Antony Costa, Duncan James, Lee Ryan e Simon Webbe tornano sul palco anche in Italia, e per la prima volta assoluta in Puglia. Appuntamento domenica, alle 21, dove la band britannica sarà in concerto al Foro Boario di Ostuni, in una data già attesissima, organizzata da Aurora Eventi, all’interno della prima edizione dello “IOD Festival”.

La storia

I Blue sono una delle boyband britanniche di maggior successo degli ultimi due decenni: formatisi a Londra nel 2000, i quattro cantanti e performer hanno venduto 15 milioni di dischi, posizionato numerosi singoli al primo posto della classifica del Regno Unito, collaborato con alcune delle più grandi star del mondo, tra cui Elton John e Stevie Wonder, e vinto numerosi premi, tra cui due prestigiosi Brit Awards per “Best British Breakthrough Act” e “Best British Pop Act”. Forse oggi ai più giovani il nome “Blue” non dice più molto. Eppure basta facendo un salto indietro nel tempo, una breve ricerca google, e ci si ritrova a pensare a quei quattro giovincelli londinesi che nel 2000 facevano impazzire folle oceaniche di ragazzine in tutto il mondo con hit cantatissime come “U make me wanna” e “One love”. I loro fan non li hanno mai dimenticati e tra scioglimenti vari, progetti da solisti e reunion dal sapore amarcord, il quartetto britannico ha comunque continuato a lasciare traccia di sé e a distanza di oltre vent’anni dal grandissimo successo dei primi tre album.

Il direttore artistico

«Siamo molto felici di portare per la prima volta in Puglia una band così importante – spiega Livio Iaia, fondatore e direttore artistico di Aurora Eventi -, è un altro tassello prezioso che si aggiunge alla nostra ricca programmazione, che guarda anche ad artisti di rango internazionale e all’organizzazione di eventi sempre più grandi e prestigiosi». Quella dei Blue è stata una parabola dal successo dirompente, subito dopo la loro formazione. In brevissimo tempo è diventata la boyband inglese più amata. Nel 2003 il loro brano “Breathe Easy” viene prima inciso nella versione italiana da Tiziano Ferro (“A chi mi dice”), e poi dagli stessi Blue sempre in italiano, facendo impazzire le fan del Belpaese. Nel 2022 il ritorno sulle scene discografiche con un nuovo album in studio, “Heart & soul” e l’Italia, dove si è formata e consolidata una delle fanbase più attive del gruppo, ha risposto con immenso affetto.

Il tour

Quella di Ostuni di domenica è la seconda tappa del loro “Italian Summer Tour 2024”, dopo quella di Catania del 18 luglio. I biglietti sono in vendita su ticketone.it, e in tutti i punti vendita del circuito Ticket One. Infotel: 328.351.94.02.

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Cultura e Spettacoli Foggia

I Dirotta su Cuba e Malika Ayane nel programma del Tremiti Music Festival

Nada, Dirotta su Cuba, Malika Ayane e Susanna Stivali sono gli ospiti della settima edizione del “Tremiti Music Festival”, in programma dal 29 al 31 agosto. Quattro voci femminili per celebrare ancora una volta il connubio tra musica e natura nello scenario incontaminato delle Isole Tremiti.

Day 1

Il programma prevede giovedì 29 agosto, alle 21.30, in Piazza Pertini, Isola di San Domino, il concerto di Nada, in duo con Andrea Mucciarelli alla chitarra. Un live intenso, che prevede brani iconici come “Il porto di Livorno” di Piero Ciampi, “Ma che freddo fa”, e “Amore disperato”, “Ti stringerò”, oltre ai classici della tradizione popolare come “Maremma”, per arrivare fino ai giorni nostri con “Luna in Piena e Senza un perchè”. Open act affidato a Susanna Stivali con Caro Chico, un omaggio a Chico Buarque de Hollanda di una delle più interessanti voci del panorama jazz italiano ed internazionale. Sul palco grande attesa per la voce di Susanna Stivali, con Alessandro Gwis al pianoforte, Marco Siniscalco al basso elettrico, e Marco Rovinelli alla batteria.

Il venerdì

Venerdì 30 agosto invece, alle 21.30, in piazza Pertini, Isola di San Domino, gli indimenticabili Dirotta su Cuba presentano “Gelosia 30Th Bday, let’s celebrate tour!”. Era il giugno del 1994 quando una band sconosciuta dal nome esotico ed affascinante uscì in radio col brano “Gelosia”. Ne seguì un successo clamoroso, travolgente e inaspettato. I Dirotta su Cuba, col loro sound unico ed inconfondibile, inaugurarono così il periodo più acid jazz e funk che l’Italia abbia mai avuto. Sono passati 30 anni da allora e la band, tra mille vicissitudini, reunion, separazioni e cambi di line up, sono ancora in attività. L’unica vera costante è Simona Bencini, la voce, nonchè anima del gruppo. Sul palco la Bencini appunto, poi Emiliano Paria alle tastiere, il chitarrista Stefano Profazi, al basso Patrizio Sacco, Vincenzo Protano alla batteria, Donato Sensini al sax e flauto e la tromba di Luca Iaboni. La chiusura della “tre gorni di fuoco” è prevista sabato 31 agosto.

La chiusura

Sempre alle 21.30, sempre in piazza Pertini sull’Isola di San Domino, ecco che il palco della manifestazione accoglierà Malika Ayane, la cantautrice milanese che con il suo timbro vocale inconfondibile ha vinto numerosi riconoscimenti tra i quali un “TRL Award”, quattro “Wind Music Awards”, un “Premio Lunezia” ed un “Premio Roma Videoclip”, oltre a vantare collaborazioni con grandi nomi del panorama musicale come Andrea Bocelli, il principe Francesco De Gregori, Cesare Cremonini, Caterina Caselli, Cristina D’Avena, Fedez, Jazzanova, Ghemon, Raphael Gualazzi, Ferdinando Arnò, Alva Noto, Vince Mendoza. Tutti gli appuntamenti del festival sono a ingresso libero fino all’esaurimento dei posti disponibili.

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