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Cultura e Spettacoli Taranto

Leporano, a San Lorenzo notte di stelle al Canneto Beach con Tony Humphries e Ste

Una “notte di stelle” al Canneto Beach di Leporano il 10 agosto prossimo con Tony Humphries e Ste che faranno ballare il pubblico con il loro sound travolgente.

Il primo dj e produttore nato a Brooklyn, tra i progenitori della musica house, l’altra cantautrice napoletana di origini africane: entrambi saranno ospiti della rassegna “Canneto Sound Fusion“, organizzata in partnership con l’Its Academy Mobilità (apertura porte alle 22, start ore 23).

Nella sua carriera, Tony Humphries ha realizzato più di 200 remix. Tra i tanti artisti, sono da ricordare i suoi primi lavori per Mtume, che gli fece vincere il suo primo disco d’oro, per Donna Summer, Jungle Brothers, Queen Latifah. In anni più recenti, ha collaborato con Boy George, Dimitri from Paris, Inner City, Brand New Heavies, Adeva, Cure, Lil Louis, Ultra Natè, Joe Smooth, Style Council.

Il primo ingaggio arriva nel 1975, ma soltanto qualche anno dopo, quando cessa la sua esperienza con la redazione del Daily News, decide di intraprendere definitivamente la strada del disc jockey.

Inizia la longeva collaborazione con la famosa emittente newyorkese, radio Kiss FM e, nell’82, diventa resident nello Zanzibar Club, dove rimarrà per molti anni, lavorando anche in altri club illustri. Tra tutti, lo Studio 54 di New York. Contestualmente, esporta in Europa il cosiddetto “Garage Sound di New York“: sia al Ministry of Sound di Londra che all’Echoes di Rimini. Dopo la parentesi europea, torna in America per lanciare la “Yellorange“, una delle etichette house più prestigiose, che poi nel 2005 passerà il testimone alla “Tony Records”, che ottiene in pochissimo tempo ottimi risultati.

Stephani Ojemba, in arte Ste, è invece una cantautrice che, negli ultimi tempi, sta spopolando sui social. La sua musica unisce proprio tutti e l’influenza della città partenopea che l’ha accolta emerge nella maggior parte dei suoi brani.

Ste ha 25 anni, è nata a Lagos, in Nigeria, ma proprio per le difficoltà nella vita nel Paese d’origine, la sua famiglia ha deciso di migrare in Italia, dove la cantautrice è cresciuta con la mamma. È stata proprio una famiglia napoletana ad aiutarle a integrarsi. La passione per la musica nasce durante l’infanzia: prende parte a recite, cori e progetti scolastici in cui può mostrare il suo talento. La carriera inizia nel 2022 con il primo inedito, “Ansia“, in cui parla di aspetti nascosti della sua vita e del suo carattere. Seguono “Ki lo sa” e “Red“. Oltre ai brani, su TikTok si diletta anche nelle cover di canzoni note. Le sue ispirazioni sono Mina e Pino Daniele.

La lunga Notte di San Lorenzo al Canneto Beach proseguirà con il sound dei djs Giorgio Vinciguerra e Chevaline, pronti a far ballare in questo attesissimo appuntamento estivo.

Prevendite sull’app “Canneto Beach“. Info: 099 5332037.

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Bari Cultura e Spettacoli

Trent’anni dalla morte di Domenico Modugno, Lino Banfi: «Mimmo era immenso» – L’INTERVISTA

«Fu il primo a credere in me. Disse a mio padre che sarei diventato qualcuno». È una profonda amicizia quella che per anni ha legato Lino Banfi (all’anagrafe Pasquale Zagaria) e Domenico Modugno. I due, oltre alle radici pugliesi, condividevano l’amore per la musica e per la vita. L’attore e sceneggiatore, originario di Andria, tra aneddoti e ricordi emozionanti, ripercorre il profondo rapporto con il cantautore nel trentennale della sua morte.

Cosa ricorda del suo primo incontro con Domenico Modugno?

«Lui venne a vedere uno spettacolo della compagnia di varietà in cui ero all’epoca, parliamo di oltre 60 anni fa. Gli piacque molto e mi chiese se volessi entrare a fare parte di una compagnia con lui per 3-4 mesi. Riscuotemmo un successo incredibile. Io sul contratto avrei voluto scrivere che mi sarei esibito ovunque in Italia, meno che in Puglia… A Canosa, a Bari… non volevo mi vedessero i miei compaesani che dicevano a mio padre che ero “un morto di fame” per voler far parte di una compagnia di varietà. Che non avrei fatto nulla nella vita».

E cosa successe?

«Mimmo mi disse “no, devi andare nel tuo paese. Avrai successo”. Di lì diventammo molto amici. Volle che mio padre venisse a vederci al Teatro Petruzzelli e gli promise che sarei diventato famoso. Che sarebbero stati gli altri a togliersi il cappello quando passava. Instaurammo un rapporto fraterno che andava oltre il lavoro».

In cosa eravate simili e in cosa diversi?

«Come fai ad essere simile a qualcuno di così grande. Poi Modugno era un bell’uomo, non si potevano fare paragoni. E quando decideva di fare qualcosa, la faceva».

Oltre al talento fuori dal comune, cosa ha contribuito a rendere “grande” Domenico Modugno?

«Innanzitutto la sua “pugliesità”. Lui era molto pugliese come mentalità. Passava per siciliano, ma non lo era. Non lo so, questo era il suo carattere… sempre forte, sempre deciso. Ddiceva “questo lo dobbiamo fare, non ti preoccupare”. Era cordiale e altruista, immenso. Mimmo era immenso».

Quanto il rapporto con il mare ha influito nella sua vita?

«Lui era un grande nuotatore. Dopo che ebbe l’ictus andai a trovarlo a Lampedusa dove aveva una bellissima villa sul mare. All’epoca non riusciva a camminare bene, era ingrassato… disse che mi avrebbe insegnato a nuotare. “Ma a chi? Sei scemo” gli risposi. Io ho paura dell’acqua, lui era un delfino. La sua forza era proprio quella, quando gli chiedevo come facesse a nuotare così visto che a malapena riusciva a muovere le braccia e le gambe lui mi rispondeva: “È questa fottutissima vita che faccio”. Ce l’aveva con la vita perché aveva avuto questa malattia e non era più quello di prima. La sua forza era il mare».

Lei ha scritto una canzone per Domenico Modugno.

«Sì, scrissi una canzone che si chiamava proprio così: “Fottutissimi ricordi”. A lui piacque molto e gliela feci musicare da un chitarrista che era lì. “Fottutissimi ricordi/perché state sempre appresso a me”, lui non voleva averli questi ricordi. In quel periodo però aveva scritto un pezzo bellissimo che cantò con il figlio, si chiamava “Delfini”. E quindi non poteva fare un pezzo simile, che parlasse più o meno dello stesso argomento. Però disse che era molto bella. Anni dopo lo feci sentire anche a Franca, sua moglie, che gradì molto questo provino».

Un’ultima domanda. In cosa il “Mimmo” che conosceva lei era diverso dal Domenico Modugno artista?

«Il Mimmo che conoscevo io anche nella vita di tutti i giorni era sempre l’artista. Però era entusiasta di vivere, entusiasta di muoversi. Lui faceva tutto con un’attitudine positiva. I momenti negativi iniziarono con quella “fottutissima malattia”, come la chiamava lui».

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Bari Cultura e Spettacoli

La Puglia in tv: ultimo appuntamento con Cornetto Battiti Live su Canale 5

Ultimo appuntamento, domani in prima serata, con “Cornetto Battiti Live“, il festival musicale più amato dell’estate italiana condotto da Ilary Blasi con Alvin e la partecipazione di Rebecca Staffelli.

Dal suggestivo palco sul mare di Molfetta, “Cornetto Battiti Live” offrirà ai telespettatori la migliore musica del panorama italiano ed internazionale.

Nel quinto appuntamento si alterneranno sul palco: Gaia, The Kolors, Capoplaza, Emma, Boomdabash, Rocco Hunt, Francesco Gabbani, Petit, Mr Rain, Mida, Mietta, Benji & Fede, Gabry Ponte, Sarah, Alex Britti, Matteo Paolillo, Alex, Ava, Cioffi, Berna e Dotan.

I cantanti saranno anche protagonisti di esibizioni on the road da alcune delle più apprezzate località turistiche della Puglia. In questa puntata: Emma da Brindisi, Tananai da Giovinazzo e Alessandra Amoroso e BigMama da Sammichele di Bari.

Ad accompagnare gli artisti, un incredibile corpo di ballo formato anche dagli allievi del talent show “Amici”.

La regia della kermesse è affidata a Luigi Antonini.

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Bari Cultura e Spettacoli

Daniele Silvestri a Mola di Bari: all’artista romano il premio Enzo Del Re

Si torna in scena a Mola di Bari per la sesta edizione di MAUL. Molese Anarchico Uomo Libero. Il concerto che ricorda la figura del cantautore nato nella cittadina pugliese, sede di migranti e pescatori.

Per la sesta volta consecutiva e nel cinquantesimo anniversario di “Lavorare con lentezza”, nell’Arena del Castello di Mola di Bari, domani alle 21, tornerà la musica di Enzo Del Re, il corpofonista che con la sedia come strumento e le sue canzoni di denuncia ha raccontato gli ultimi, i lavoratori, i diritti e la sua terra d’origine.

Il Memorial

Un omaggio alla memoria del cantastorie molese e delle sue avventure artistiche negli anni Sessanta e Settanta. Tutto al concerto racconta di quello che ha lasciato, a partire dagli ospiti che proporranno alcuni brani e un omaggio a Del Re. Anche quest’anno torna, per l’importanza che da sempre dà alle parole, Marco Petrucci ideatore del progetto “Testi Manifesti” che trasforma frasi emblematiche della cultura pop, citazioni musicali, cinematografiche, di attualità e politica in manifesti d’autore. Le frasi di Enzo Del Re, nei manifesti realizzati da Marco Petrucci, risuonano contemporanee, autentiche, mai scontate.

I performer

Al MAUL ci sarà anche Giacomo Costantini, performer, considerato uno dei pionieri del circo contemporaneo in Italia, condirettore artistico di El Grito, il Circo Contemporaneo all’Antica. A Mola di Bari si esibirà in esercizi di equilibrismo estremo con scala e sedia in omaggio a Enzo Del Re. In programma anche due i gruppi molesi: l’Orchestra sociale MusicaInGioco di Mola di Bari diretta dal maestro Andrea Gargiulo. Un’associazione di promozione sociale che dal 2010 dona lezioni e strumenti musicali a bambini e ragazzi che vivono in situazioni disagiate, diversamente abili o con disturbi dell’apprendimento. MusicaInGioco, in Puglia, ha dato la possibilità ad oltre 10.000 bambini/ragazzi di vivere la bellezza della musica. Per MAUL, i musicisti di diverse età, hanno imparato alcuni brani di Del Re mettendosi alla prova. Il secondo gruppo molese in scena, i “KapaDura”, sono un trio formato da Pasquale Di Bari al basso e voce, Dario Contessa alla chitarra e Giandavide Palumbo alla batteria. La musica di Enzo Del Re è particolarmente vicina al loro modo di comunicare il disagio vissuto in occasione di tante importanti vicende vissute. E poi ancora un cantante, batterista, percussionista e rumorista con all’attivo due album e oltre cento concerti. “Lepre”, all’anagrafe Lorenzo Lemme, si esibisce in abito da sposa, sprigionando sul palco la sua vera forza. I suoi live son un concentrato di energia: un’esperienza unica, fatta di testi incisivi, ritmiche potenti e un’urgenza dirompente.

L’ospite speciale

A chiudere la serata sarà Daniele Silvestri a cui verrà consegnato il premio “Enzo Del Re” per la sua capacità di raccontare il presente, di cantare l’insoddisfazione e la lotta per un futuro sempre diverso e pieno di coraggio. L’accesso all’evento è libero e gratuito, le porte saranno aperte alle 20.30.

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Bari Cultura e Spettacoli Lecce

Irama, il 31 luglio si esibisce a Gallipoli: il giorno dopo avvistato a pranzare a Bari

Irama, pseudonimo di Filippo Maria Fanti, sta passando parte della sua estate in Puglia, e questo non può che rallegrare i suoi fan del Sud che hanno avuto (e avranno) diverse occasioni per strappargli un selfie, un autografo o semplicemente due parole. Il cantautore 28enne di Carrara, oggi è stato avvistato da Ristopizza La Soddisfazione a Bari, specializzati nella cucina di mare locale.

Ieri sera, invece, l’artista si è esibito fra la folla scatenata di Parco Gondar a Gallipoli in occasione della seconda tappa del suo tour “Irama Live”, che si prospetta un successo come dimostrato dall’esibizione nel Leccese di ieri e a Piazzola sul Brenta del 25 luglio scorso.

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Bari Cultura e Spettacoli

Mike Stern e Randy Brecker in Puglia per l’atteso ritorno del “Beat Onto Jazz”

Il “Beat Onto Jazz Festival” raggiunge quota di ventitré. Tante sono le edizioni del grande evento di musica pugliese, sempre con la lungimirante direzione artistica dell’Avv. Emanuele Dimundo che presiede e coordina l’Associazione InJazz, ente organizzatore del festival. Dici Beat Onto Jazz e racconti una storia che parte da lontano: dal 2001 ad oggi tantissimi i musicisti del panorama internazionale ospitati, come Javier Girotto, Paolo Fresu, Francesco Bearzatti, John Abercrombie, Marc Johnsonn, Jerry Bergonzi, Joey Calderazzo, Roberto Gatto, Pietro Condorelli, Irio De Paula, Bob Mintzer, Mario Stantchev, Jimmy Owens, Fabrizio Bosso e moltissimi altri.

Ai nastri di partenza

Si parte quindi stasera con il trio pugliese di Antonello Losacco, che vede un ospite d’eccezione, fiore all’occhiello del jazz pugliese nel mondo: il pluripremiato sassofonista e compositore Roberto Ottaviano. Un percorso musicale che si muove tra brani originali del leader e standard di particolare spessore. Con Losacco e Ottaviano ci saranno Vitantonio Gasparro al vibrafono e Vito Tenzore alla batteria. Il secondo set sarà appannaggio di un altro gruppo capitanato da un pugliese: il talentuoso e poliedrico chitarrista Antonio Tosques. Un quartetto di star del firmamento italiano – e non solo – del jazz, che vede la leadership dell’eccellente chitarrista, compositore e didatta pugliese Antonio Tosques. Un viaggio tra note della tradizione a quelle della contemporaneità, con un ospite di eccezione: Rosario Giuliani, senza dubbio tra i più acclamati contraltisti della scena musicale internazionale. Una amalgama, accattivante, di melodie e improvvisazioni che lasciano un’impronta duratura. Completano il combo Aldo Vigorito al contrabbasso e Alessandro Napolitano alla batteria. Domani invece l’overture è affidata al quintetto di “all italian star” Womanity, della vocalist partenopea-statunitense Letizia Gambi.

Il venerdì

Un viaggio tra donne, fatto di passione e poesia, energia e femminilità, che affonda nelle radici partenopee, nelle melodie mediterranee, nelle ritmiche americane e che si esprime attraverso il linguaggio universale del jazz. Oltre alla vocalità calda e avvolgente della Gambi, troviamo musicisti di assoluta importanza internazionale: Elisabetta Serio, che è stata al fianco per anni a Pino Daniele, Federica Michisanti, che è fresca della vittoria del Top Jazz, Giovanna Famulari le cui sonorità accompagnano il top della musica internazionale e Elisabetta Saviano, che padroneggia il linguaggio percussivo black. Il repertorio comprende capolavori della musica italiana e napoletana tradotti anche in inglese, arricchito da successi internazionali e brani originali composti da Letizia con la preziosa e prestigiosa collaborazione del suo produttore americano Lenny White. Il secondo set ha invece il profumo leggenda. Scendono in campo Mike Stern e Randy Brecker, con band. Un gruppo stellare, l’evento nell’evento: difficile vedere tutti insieme sul palco nomi di questo spessore.

Un palco di leggende

Mike Stern è pazzesco, semplicemente uno dei più grandi chitarristi jazz della sua generazione. Randy Brecker è un virtuoso della tromba nonché compositore prolifico. Un curriculum da capogiro che vanta palchi e registrazioni con nomi come Horace Silver, Art Blakey’s Jazz Messengers, Charles Mingus, Clark Terry, Joe Henderson e Bruce Springsteen. Un progetto che riporta in auge un grande momento della musica: quello della fusion. Due serate grande musica, aspettando gli appuntamenti del weekend.
L’evento è come di consueto realizzato con il cofinanziamento del Comune di Bitonto e del Consiglio Regionale della Puglia e il sostegno di sponsor tra cui Ellegidue, Conserva Trasporti e Giuale Luce Design Arredo.

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Audio BAT Cultura e Spettacoli

Tra il silenzio e il tuono: Roberto Vecchioni torna in Puglia. Appuntamento a Barletta

Roberto Vecchioni torna in concerto in Puglia. Per tutti gli amanti del “Professore” una festa, imperdibile, un’occasione per riascoltare le canzoni che hanno fatto la storia personale di tanti, in una speciale data estiva. L’appuntamento è a Barletta, nel Fossato del Castello, domenica alle 21.30, con il suo nuovo “Tra il silenzio e il tuono Tour”. Lo spettacolo è organizzato da Aurora Eventi, all’interno della prima edizione dello IOD Festival. I biglietti sono in vendita su ticketone.it, e in tutti i punti vendita del circuito Ticket One.

La band

Vecchioni sarà accompagnato dalla band storica costituita da Lucio Fabbri (pianoforte e violino), Massimo Germini (chitarra acustica), Antonio Petruzzelli (basso) e Roberto Gualdi (batteria). È un ritorno al live in grande stile, dopo il successo della partecipazione all’ultimo Festival di Sanremo, nella serata delle cover in duetto accanto ad Alfa, con il brano “Sogna ragazzo sogna”, che dal 6 marzo è sulle piattaforme digitali nella nuova versione.

Il tour

“Tra il silenzio e il tuono Tour” prende il nome dal suo ultimo lavoro letterario, in vetta nella classifica della narrativa italiana. Lo spettacolo, prodotto da DM Produzioni, nella prima parte è dedicato ai brani dell’ultimo album “L’Infinito”, per poi lasciare spazio ad alcuni classici del repertorio del cantautore, in una narrazione che tiene insieme la musica, la parola e l’immagine. Dal 27 febbraio è in libreria l’autobiografia epistolare «Tra il silenzio e il tuono», il nuovo libro di Vecchioni edito da Einaudi. Già dal titolo, autocitazione tratta da “Chiamami ancora amore”, è facile veder emerge il rimando personale, insieme all’analisi dei grandi temi che animano la passione dell’autore: la letteratura, la filosofia, la musica e il cinema.

Le parole

«“Tra il silenzio e il tuono Tour” – spiega il cantautore – è un grande spettacolo di canti, immagini e monologhi. Il silenzio appartiene all’immaginazione, allo spirito, all’anima, mentre il tuono invece appartiene a quello che ho fatto e mi è stato fatto, cioè alla vita che pulsa molto: l’unico modo per acquietarla è rivolgersi allo spirito. Tutta la prima parte dello spettacolo, infatti, è giocata sull’ultimo disco e sui personaggi che hanno battuto il destino, hanno combattuto il male, hanno amato la vita, gli altri e sé stessi. Emerge un mio concetto recente, nuovo, di grande amore per tutto ciò che si fa e si vive. La seconda parte dello spettacolo, invece, è una specie di ritorno, uno sguardo sul passato con le canzoni di prima, che mostrano come si è arrivati al concetto di infinito attraverso pensieri particolari sull’amore, sul sogno, sull’esistenza, sul dolore, sulla gioia, sulla felicità. E come poi tutte queste piccole cose si siano ricomposte in un’unica idea, che è quella di amare la vita comunque sia, bella o brutta, perché in realtà è sempre bella. Siamo noi che a volte la immaginiamo in un altro modo».

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