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Cultura e Spettacoli Lecce

È un Ferragosto speciale in Salento, Manu Chao in concerto a Castrignano dei Greci

Il Ferragosto con Manu Chao. Il cantante francese, di origini spagnole, si esibirà oggi in Salento, a Castrignano dei Greci, nell’ambito del “Kascignana festival”, organizzato dal Comune di Castrignano dei Greci in collaborazione con ARCI Lecce Cooperativa Sociale. È passato un anno dall’ultima esibizione nel Belpaese, ma Chao è tornato col botto quest’estate, con una serie di concerti estivi che l’hanno visto protagonista lungo l’intero stivale, dal Friuli alla Sicilia.

L’unica data regionale

Quella di oggi sarà l’unica data in Puglia, un concerto in acustico, un’ora di musica che vedrà l’artista esibirsi sul palco chitarra e voce, accompagnato dall’argentino Lucky Salvadori alla chitarra e Miguel Rumbao al bongo. Nelle tappe al Sud, ad affiancare Manu Chao anche i musicisti salentini Gabriele Blandini e Gianluca Ria. In scaletta non mancheranno i suoi pezzi più cantati, dalla canzone “Clandestino” – che prende il nome dall’omonimo album da oltre 4 milioni di copie vendute – fino “Bongo Bong” e tante altri brani dal successo mondiale. Intanto la buona notizia per tutti i fan, è l’annuncio del cantautore del nuovo album: “Viva tu”, in è uscita a settembre. Manu Chao esordisce nel mondo musicale verso la metà degli anni ’80 come leader degli Hot Pants, un gruppo rock punk niente male, divenuto noto nel circuito della musica indie francese.

Dagli anni ‘80 alla fama

Nel 1987 fonda il gruppo di ispirazione politica anarchica, i Mano Negra, che mescola generi disparati, dal punk al rock al rap, dal reggae al flamenco fino a richiami alla musica tradizionale araba. Quattro album di studio all’attivo e tanti concerti dopo, il gruppo si scioglie. Manu Chao continua la sua carriera fondando nel 1998 i Radio Bemba Sound System, gruppo musicale composto da un numero variabile di musicisti di ogni genere e nazionalità, tra i quali il famoso trombettista italiano Roy Paci. Gli album “Clandestino” e “Próxima Estación: Esperanza” hanno venduto milioni di copie nel mondo grazie al mix di ritmi messicani, brasiliani e afrocubani. Tra i lavori più recenti c’è da ricordare “La radiolina”, “Politik kills”, “Viva La Colifata” e il singolo “Let me come the river flow”. Simbolo della battaglia no-global, l’artista ha tenuto concerti a Barcellona e a New York a sostegno dei movimenti “Indignados” e “Occupy Wall Street”. Nel 2017, dieci anni dopo l’ultima uscita discografica ufficiale, mentre la sua attività prosegue lungo un percorso differenziato rispetto a quello dell’industria musicale, l’artista ha pubblicato in free download sul suo sito tre nuovi brani, “No solo en China hay futuro”, “Words of truth” e “Moonlight avenue”. Il concerto di oggi sarà per il Kascignana festival l’atto finale di un percorso fatto di arte, incontri e musica.

La visione

Manu Chao, con il suo ritmo travolgente, e i testi impegnati su temi che abbracciano l’accoglienza, guardano nella stessa direzione della manifestazione, creando un matrimonio perfetto. La tappa finale di un percorso che, negli anni, ha portato sul palco dell’evento grandi artisti di fama.

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Cultura e Spettacoli Lecce

Corigliano D’Otranto, la rassegna ”Sinfonie rurali” porta in scena la musica di Lucio Dalla

Prosegue con un omaggio a Lucio Dalla con Mariella Nava e altri ospiti all’Art&Lab Lu Mbroia di Corigliano D’Otranto, la rassegna “Sinfonie rurali”. Questa sera alle 21.30 per La notte bianca della canzone d’autore, l’Art&Lab Lu Mbroia proporrà “Dalla sera alla mattina”, un omaggio a Lucio Dalla con la cantautrice Mariella Nava, il polistrumentista calabrese Sasà Calabrese e i due cantanti e autori salentini Michele Cortese e Simone Perrone.

Gli ospiti

La cantautrice, tarantina di nascita e romana d’adozione, Mariella Nava vanta una carriera trentennale, come autrice e cantante, a partire da Sanremo 1987. Da Luis Bacalov a Lucio Dalla, da Amedeo Minghi ad Andrea Bocelli, da Eduardo De Crescenzo a Geoff Westley, da Gianni Morandi a Dionne Warwick, da Grazia Di Michele a Rossana Casale sono tante, solo per citarne alcune, le collaborazioni di questi anni. Numerose le partecipazioni al Festival di Sanremo, sia come voce che come autrice di testi e musiche. Nei prossimi giorni spazio anche ad Andrea Baccassino, Miro Durante, il trio Ekland Hasa, Rachele Andrioli e Redi Hasa, Ghetonìa e la sesta edizione della Notte bianca dell’ipocondria. Tutte le sere, prima dei live sarà possibile degustare primi e secondi piatti, insalatone, verdure, dolci e frutta, sorseggiando birre e il vino delle Cantine Duca Carlo Guarini di Scorrano. Ingresso con contributo associativo.

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Bari Cultura e Spettacoli

“Riscoprendo… Sergio Endrigo” con il cantautore barese Dario Skèpisi al Castello di Ceglie del Campo

Domani Bari Urban Lab animerà la periferia di Ceglie del Campo con l’omaggio di Dario Skèpisi a Sergio Endrigo. Appuntamento alle 19, al Castello di Ceglie del Campo, con il Workshop – “Riscoprendo… Sergio Endrigo”. Skèpisi approfondirà i lati intimi e raffinati del suo stile musicale, la vena poetica e colta dei suoi testi, la carriera costellata di successi e l’amore sconfinato per la musica.

Il live

Alle 21 seguirà il live in Piazza Santa Maria del Campo, sempre a Ceglie del Campo, e sempre con Skèpisi, in “Caro Endrigo”. Dario Skèpisi, è un cantautore poliedrico pugliese noto per la fusione del dialetto barese con le armonie e contaminazioni musicali come quelle brasiliane. Nel 2021 ha pubblicato l’album “Paradossalmente”. Il cantautore ha ricevuto numerosi premi, inclusi riconoscimenti internazionali come il contest “A song for Peace in the World” nel 2000.

Il progetto

“Caro Endrigo” nasce dalla comune passione con Endrigo per il Brasile e dall’ ammirazione per la sua poetica. Preziosa è stata la collaborazione con Claudia Endrigo – figlia di Sergio – con la quale è nata una bellissima collaborazione e amicizia. Un omaggio attraverso la rivisitazione di alcuni dei suoi grandi successi come: “Madame guitar”, “Te lo leggo negli occhi”, “La rosa bianca” “Dal destino Infortunato”, “Nelle mie notti”, “Io che amo solo te”, “Il soldato Napoleone”, “L’Arca di Noè“, “Canzone per te“, “Via Broletto 34 e “Altre emozioni”. Il live ripercorre la carriera di Endrigo sottolineando le sue importanti collaborazioni con illustri poeti, intellettuali e grandi artisti.

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Brindisi Cultura e Spettacoli

Giuseppina Torre in Puglia per Bari in Jazz: «Il pianoforte? Mi ha salvato la vita» – L’INTERVISTA

Giuseppina Torre è una donna piena di vita. La raggiungo al telefono, l’accento dice subito Sicilia orientale, la conversazione è così informale che il “Tu” arriva spontaneo dopo la prima domanda. Pianista eccezionale, da Ragusa, in Sicilia, a Los Angeles, dove nel 2013 è stata premiata con due statuette ai Music Awards. Ha suonato per Papa Francesco, le è stata conferita l’onorificenza di “Cavaliere dell’Ordine al Merito” della Repubblica Italiana. Un percorso niente male, verrebbe da dire. Sabato la pianista si esibirà presso il Minareto di Fasano – Brindisi, alle 21, all’interno della rassegna Bari in Jazz 2024.

Qual è il primo ricordo che associ al pianoforte?

«Un pianoforte giocattolo, che mi fu regalato all’età di 4 anni da mio zio. È stato un colpo di fulmine: quel gioco è diventato il mio amico per la vita, la mia passione. Dico sempre di essere sposata con il mio strumento, lui c’è sempre stato per me. Riproducevo le canzoni che ascoltavo alla radio, inventavo le prime melodie. Volevo già andare a lezione, ma i miei genitori pensarono fosse solo un fuoco di paglia. Negli anni ci trasferimmo in un condominio dove abitava un maestro di musica, iniziai a tartassare i miei, fino a convincerli. L’inizio me lo sono sudato (ride ndr)».

Con te la parola “pianoforte” è seguita inevitabilmente dalle scarpette rosse. Raccontami.

«È un anno e mezzo che poggio le mie scarpe rosse sul pianoforte. Simbolo di passo, di movimento: il primo passo per il cambiamento. L’icona internazionale della lotta contro la violenza sulle donne. Le uso per scuotere gli animi. In alcuni posti nel mondo, come in Corea del Sud, non ne conoscevano il significato. Sono fiera di avere piantato un semino, aver diffuso questo simbolo nel mondo. Che da quel seme ne cresca un forte albero, la mia speranza».

È un tema, quello della violenza, che ti riguarda da vicino?

«Parte tutto da una storia vissuta in prima persona. Conosco bene tutte le dinamiche e le problematiche dell’argomento. So quanto per una donna sia difficile denunciare. Al di là della violenza fisica, c’è quella psicologica, quella invisibile. C’è poi una terza forma: quella economica. Tante donne, economicamente dipendenti dall’uomo, non denunciano, rimanendo in trappola».

Qual è l’esperienza che hai vissuto?

«Sono stata vittima di violenza tra le quattro mura domestiche. E quello che dico alle donne è: denunciate. Anche se la giustizia in Italia ha tempi piuttosto lenti, bisogna aver fiducia nelle autorità».

Ti sei sentita tutelata dalle autorità quando hai trovato il coraggio di denunciare?

«All’inizio no. C’è un periodo critico, debole: quello che va dalla denuncia all’inizio del processo. Sei un bersaglio mobile.
Nonostante l’istituzione del “codice rosso”, per tutelare le donne che denunciano, poi abbiamo tristemente assistito a tante di loro che sono state uccise ugualmente. C’è ancora qualcosa da migliorare nelle leggi, le donne hanno bisogno di maggior tutela».

Quanto è stata importante la musica in questa fase della tua vita?

«Fondamentale. È stata la mia isola felice sulla quale rifugiarmi, dove attenuare il dolore. Mi ha aiutato a ricostruirmi, come donna e come artista».

Che esperienza è stata suonare per il Papa?

«Meravigliosa. Papa Francesco parla un linguaggio semplice. Suonare la mia musica – che punta diritta al cuore – per lui, in Vaticano, è stato un onore immenso. La figura del Papa ritorna di continuo la mia carriera. Ho avuto infatti l’onore di comporre le musiche di un docufilm tratto dal suo libro. Questa opportunità è arrivata in un momento molto delicato, quando avevo deciso di abbandonare la musica. Leggere il libro del Papa mi ha fatto tornare sui miei passi».

Lei è stata nominata “Cavaliere della Repubblica” da Mattarella…

«Un orgoglio. Ricevere questo riconoscimento, per meriti sia artistici che sociali, mi da la consapevolezza che sono sulla strada giusta. Da artista ti metti sempre in discussione, ma questa consacrazione mi ha dato la forza e il coraggio per vivere di musica, e per la musica».

Il prossimo progetto?

«Mi sto lanciando in una nuova avventura, c’è un’idea che sto sviluppando. Non posso anticiparti nulla, ma ti dico che sarà un progetto che mi racconterà, mi metterà, ancora, a nudo».

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Brindisi Cultura e Spettacoli

Sorpresa al concerto di Umberto Tozzi a San Pancrazio Salentino: sul palco spunta Al Bano

Sorpresa al concerto di Umberto Tozzi, ieri sera, al Forum Eventi di San Pancrazio Salentino. Sul palco è spuntato Al Bano e i due hanno duettato sulle note di “Nel sole“, brano dell’artista di Cellino San Marco.

Il live “L’ultima notte rosa” di Umberto Tozzi, che si è svolto ieri nell’ambito della rassegna Stupor Mundi, è stato un viaggio musicale tra i suoi più grandi successi, tra cui due inediti (uno dei quali, “Vento d’aprile”, dedicato a una bambina «ora in paradiso»).

Quella di San Pancrazio Salentino è stata l’unica data pugliese del tour realizzato dalla New Music Promotion prima dell’annunciato ritiro dalle scene pubbliche.

In questa sequenza di spettacoli (30 in Italia e altrettanti all’estero), che toccherà tre continenti tra il 2024 e il 2025, l’artista torinese è accompagnato da un’orchestra di 21 elementi, l’Ensemble Symphony Orchestra.

Umberto Tozzi ha proposto le hit più significative della sua carriera, iniziando il concerto proprio con “Notte rosa“. Poi “Ti Amo“, indimenticabile brano del 1977 che ha attraversato ogni confine con le sue numerose reinterpretazioni. E ancora: “Si può dare di più” (con cui ha vinto Sanremo nel 1987 insieme a Gianni Morandi ed Enrico Ruggeri), “Tu“, “Gli altri siamo noi“, “Gente di mare” (brano portato al successo con Raf, che nel 1988 ha raggiunto il terzo posto all’Eurovision Song Contest), “Dimmi di no“, “Stella Stai“, “Lei“, “Immensamente“, “Qualcosa qualcuno“, “Il grido“, “Dimentica dimentica“, “Io muoio di te“, “Eva“, “Gli innamorati“.

Poi l’intermezzo del duetto con l’amico Al Bano, i due inediti “Vento d’aprile”, dedicato a Elisa, una bambina di 5 anni morta di leucemia, e “Torna a sognare“, per finire con la hit mondiale “Gloria“, scelta per la colonna sonora del film di Martin Scorsese “The Wolf of Wall Street”, ma anche per il film cult “Flashdance” diretto da Adrian Lyne.

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Bari Cultura e Spettacoli

Il pianista Benedetto Lupo e i “Solisti” del Festival Ritratti in concerto a Monopoli

Allo straordinario Benedetto Lupo & ai Solisti del Festival Ritratti è affidata la chiusura della XX edizione di “Ritratti Festival” che anche quest’anno, ha inondato le piazze, le strade, i palazzi di Monopoli con i progetti musicali degli artisti invitati a celebrare un compleanno davvero speciale, arricchendo l’offerta anche con talk, laboratori, mostre in alcuni dei luoghi più rappresentativi della città.

L’appuntamento di chiusura è in programma stasera alle 21 nel Chiostro di Palazzo San Martino, sede storica del Festival, a Monopoli. Il pianista pugliese Lupo si esibirà con i “Solisti del Festival Ritratti” (Emanuele Urso – corno, oggi Primo Corno Solista al Teatro alla Scala di Milano; Lorenzo Rovati e Sara Dionisia Zeneli . violino, Giuseppe Russo Rossi – viola, Roberto Mansueto – violoncello) per una serata che si preannuncia indimenticabile, con un programma che spazia da Robert Schumann con “Kinderszenen, Scene Infantili op.15” a Johannes Brahms con “Trio op. 40” e ancora Schumann con “Quintetto op. 44” (biglietti su www.ritrattifestival.it).

Il concerto è stato preceduto ieri dall’ultimo appuntamento di Ritratti Talk sulla Terrazza Food Lab della Biblioteca Rendella. Protagonisti sono stati gli stessi Benedetto Lupo e “Solisti del Festival”, che prima del concerto in programma oggi, hanno dialogato sul tema “È più vero il reale o il fantastico?” Intorno alla figura di Robert Schumann.

Nel suo primo anno di residenza a Ritratti, Lupo ha scelto di impaginare un programma cameristico con i compositori di cui è considerato uno dei più raffinati interpreti. Brahms e Schumann, appunto. Molto forte la decisione di circondarsi di artisti emersi dalle fucine dei Conservatori, in particolare pugliesi, oggi protagonisti di brillanti carriere internazionali.

«Ritratti è un sogno studentesco oggi diventato realtà riconosciuta. Questa ventesima edizione è stata pensata con un cambio di passo, a conferma di uno stile consolidato, ma con la prospettiva di aprire nuove strade: la multidisciplinarietà del cartellone, la condivisione di progetti tra diverse generazioni, il legame con l’architettura dei luoghi, il coinvolgimento di nuovo pubblico in sfide spesso sperimentali e innovative a cui c’è una risposta sempre curiosa e attenta, sono gli ingredienti di venti anni di sacrifici per arrivare dove siamo oggi – commenta Antonia Valente, direttrice artistica avvicinandosi alla fine di Ritratti Festival-. E in questo percorso non posso che iniziare dal ringraziare la comunità, che anno dopo anno è cresciuta insieme al mio sogno di ragazza, e che rende possibile sostenere e realizzare produzioni musicali che altrimenti resterebbero solo nella mia immaginazione, costruite con grande professionalità e affetto dagli interpreti coinvolti, dai collaboratori e operatori tecnici, instancabili nel cuore di un’estate caldissima, grazie anche al contributo di istituzioni e sponsor che sono per noi fondamentali. Certo non posso nascondere che non manchino difficoltà e ostacoli da superare, e non è sempre facile farlo. Servono determinazione e soprattutto tanta energia, ogni giorno. Gli applausi alla fine di ogni concerto, i sorrisi dei bambini, gli sguardi, la gioia e il calore del pubblico e di tutta la comunità di Ritratti, ogni volta mi spinge a pensare che ne vale sempre la pena, soprattutto se tutto viene condiviso con gli altri. Ritratti Forever Young è dunque un monito: saper conservare lo spirito dell’inizio per scrivere pagine sempre nuove, diventando il quaderno su cui, accanto a me, nuove generazioni di musicisti incredibili possano affiancarmi nel continuare a scrivere la mia e la loro storia artistica personale, investendo su sé stessi come io stessa ho fatto da ragazza».

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Brindisi Cultura e Spettacoli

Stupor Mundi, un viaggio musicale attraverso la Puglia: domani Tozzi e i Pooh

La Puglia continua a far vibrare le corde della musica con lo Stupor Mundi Festival, una rassegna itinerante che celebra le tradizioni e la cultura del territorio. Dopo l’apertura con Claudia Gerini e Solis String Quartet e Cristiano De André, il festival prosegue con un cartellone ricco di stelle della musica italiana.

Tozzi, Bennato, Pooh e tanti altri

Stasera, a Mesagne, sarà il turno di Ghemon con il suo concerto-spettacolo “Una cosetta così”. Giovedì 8 agosto, Umberto Tozzi porterà la sua voce inconfondibile al Forum Eventi di San Pancrazio Salentino con “L’ultima notte rosa”, un’esclusiva regionale accompagnata da un’orchestra di 21 elementi. Seguiranno Eugenio Bennato & Taranta Power, Filippo Graziani con un omaggio a suo padre Ivan Graziani, i Pooh con “Amici x sempre” e, in chiusura, Nina Zilli con il suo “Summer”.

Il festival, diretto artisticamente da Vincenzo Gianfreda, offre un mix di generi musicali, dal pop al rock, dalla world music al cantautorato, con l’obiettivo di valorizzare la tradizione della canzone di qualità e di coinvolgere un pubblico sempre più ampio.

Lo Stupor Mundi Festival, sostenuto dai Comuni di Ceglie Messapica, Francavilla Fontana, Mesagne e Ostuni e inserito tra i Grandi Eventi dalla Regione Puglia, rappresenta un importante volano per la promozione del territorio e un’occasione per vivere la Puglia attraverso la musica.

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Cultura e Spettacoli Lecce Video

Nel Salento torna Bande a Sud nel segno delle “collisioni”: tra gli ospiti Nicola Piovani – VIDEO

Torna “Bande a Sud“, il festival degli immaginari bandistici giunto alla dodicesima edizione che, dall’8 al 16 agosto prossimi, si terrà a Trepuzzi e nella Marina di Casalabate, nel Leccese.

Il festival, diretto dal Maestro Gioacchino Palma e realizzato dal Comune di Trepuzzi con il supporto della Regione Puglia e grazie al contributo di numerose realtà territoriali, è diventato in pochi anni un appuntamento fisso con la grande musica nazionale e internazionale, da godere in piazza, gratuitamente, assaporando prodotti del territorio e scoprendo piccole realtà interne ma anche costiere del Nord Salento, che sempre più vogliono curare la propria offerta e la propria tipicità.

L’immaginario e la pratica della banda come patrimonio da salvaguardare, riscoprire, narrare, è punto nodale delle azioni di “Bande a Sud” che, fin dalla sua prima edizione del 2012, ha portato in piazza musica, tradizione, magia, trasformando ogni volta Largo Margherita a Trepuzzi nel centro pulsante degli immaginari bandistici del Sud.

Il filo conduttore dell’edizione di quest’anno si riassume nella parola “Collisioni“.

La prima collisione è nella stessa origine delle bande del Sud, formazioni di artigiani e lavoratori che, dopo le fatiche del lavoro, si riunivano per studiare e suonare le grandi partiture e per esibirsi in piazza per colmare l’assenza al Sud dei teatri e della magia che l’Opera e le grandi stagioni dei concerti potevano trasmettere nei maggiori centri metropolitani.

Ora come allora, per “Bande a Sud”, “collisioni” significa generare un cortocircuito virtuoso e assistere ad una scintilla in grado di sorprendere. Ed è quello che avverrà ad ogni appuntamento in cui sarà possibile rivivere una “collisione”, per raccontare quanta meraviglia si possa generare da uno “scontro”.

Si parte l’8 agosto con una collisione suggestiva e inedita: l’incontro tra il repertorio di musica sacra proposta dall’Ensemble di fiati “Tito Schipa” e dal Coro “Jubileum”, diretti da Francesco Muolo e i mondi mediorientali di Nabil Bey (Radiodervish).

Tra gli ospiti Bandakadabra e Chromophobia il 10 agosto. Il giorno successivo sarà la volta di Nicola Piovani con il suo “Note a Margine”.

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Bari Cultura e Spettacoli

A Terlizzi torna il “Sovereto Festival” con un ricco programma. Tra gli ospiti i Radiodervish

È in programma da venerdì a domenica, a Borgo Sovereto (Terlizzi, BA) la dodicesima edizione di “Sovereto Festival”, con un ricco programma di concerti, presentazioni, laboratori e mostre. La manifestazione, diretta per il secondo anno dal musicista Giovannangelo de Gennaro dell’Associazione Culturale Calixtinus. Il borgo, tetro dell’evento, è un piccolo gioiello che nasconde e custodisce le radici della città di Terlizzi. Crocevia di rotte antiche e moderne, nel corso dei secoli ha ospitato pellegrini e viandanti in cammino per cercare un contatto con la spiritualità in un luogo sacro.

Venerdì

Il programma dell’edizione ‘24 aprirà le danze venerdì alle 19. Nei pressi di Suberito bar, il laboratorio di lettura teatralizzata “La fuga di Pulcinella” a cura di BimBumBam (per bambini dai due anni in su) e alla stessa ora nei giardini di Villa Lamparelli la presentazione del libro “Solo i santi non pensano” (Fandango 2024) con Mattia Tortelli e Rosy Paparella, a cura di Un panda sulla luna. Alle 20.30 sul palco Meridiano (atrio del Santuario) La cantiga della Serena presenterà “La Novia”. Alle 22 sul palco Parallelo (Via Santuario di Sovereto), spazio a Enza Pagliara Quartet. Un affresco sonoro di rara bellezza che riecheggia la potenza espressiva del canto folk, riprendendo canti dimenticati della tradizione salentina.

Sabato

Secondo giornata del festival in programma sabato, dalle 10 alle 13, Villa Lamparelli, il seminario di musiche del Mediterraneo a cura di La cantiga de la Serena. Alle 19, nei pressi di Suberito bar, BimBumBam propone la Caccia al Tesoro (per bambini dai quattro anni in su); alla stessa ora in Villa Lamparelli la presentazione di “Oro Forca Fiamme” (Mondadori 2024) con l’autore Marcello Introna e Rosanna De Leo, a cura di Un panda sulla Luna. Alle 20.30 sul palco Meridiano (atrio del Santuario) Glauco Zuppiroli e Daniela Fini in “Amate sillabe, di amore e di vita nella confusione del tempo”, un reading per voce e contrabasso. Alle 22 sul palco Parallelo (Via Santuario di Sovereto), Angela Esmeralda Quartet in “Santoceano, il sofisticato progetto personale della cantautrice Angela Esmeralda Pepe, una delle voci più intriganti della scena musicale pugliese.

Domenica

Domenica la chiusura in grande stile. Alle 19 (traversa Santuario di Sovereto), l’Associazione Bib-Balfolk propone un laboratorio di danze francesi. Alla stessa ora nei pressi di Suberito bar vi sarà il Laboratorio Creativo dedicato alla creazione di girandole con materiali riciclati a cura di BimBumBam (per bambini dai quattro anni in su) e nel giardino di Villa Lamparelli la presentazione di “L’iliade cantata dalle dee” (Solferino 2024) con l’autrice Marilù Oliva e Elvira Zaccagnino, a cura di Un panda sulla luna. A seguire alle 20.00 il talk ”Appia Work in progress”, a cura dell’Associazione Cacciatori d’Ombra, che organizza anche la mostra fotografica visitabile nelle tre giornate del Festival in Villa Lamparelli. Alle 21 sul palco Meridiano (atrio del Santuario), Scibinico Way. Un pellegrinaggio musicale tra suoni, strumenti, lingue e spiritualità provenienti da luoghi fisici e interiori, attorno all’idea del cammino come fonte di ricerca. Alle 22.30 sul palco Parallelo (Via Santuario di Sovereto), i Radiodervish in “Cuore Meridiano”. Un gioiello musicale che comprende brani di autori mediterranei che hanno plasmato l’anima e la sensibilità dei Radiodervish.
Inoltre, tutti i giorni a partire dalle 18.00 il Borgo sarà popolato da una serie di altre iniziative come il mercatino delle autoproduzioni con stand di produttori e artigiani locali, il Bistrot Ethnic Cook a cura dell’Associazione afro-brasiliana ORIGENS e la mostra fotografica Appia Work in Progress a cura dell’Associazione Cacciatori d’Ombra.

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Cultura e Spettacoli Puglia

Oltre 2,2 milioni di spettatori per Battiti Live: l’edizione 2024 si chiude con numeri da record

Con una media di 2 milioni e 266mila spettatori in ogni minuto di ogni puntata e del 19,42% di share, con punte del 21,6% sul pubblico attivo, nell’ultima andata in onda ieri sera su Canale 5, si chiude con numeri da record la 22esima edizione del Cornetto Battiti Live.

Numeri che hanno consacrato Battiti Live non solo come il festival musicale più visto e più amato dell’estate italiana con punte di share media che hanno sfiorato il 25%, un quarto dei telespettatori italiani nonostante la concomitanza televisiva con le attesissime Olimpiadi di Parigi. Numeri ancor più eclatanti sul pubblico giovane: media del 29.5% sul target 15-19 anni, con puntate che hanno superato il 43% di share.

Un successo incredibile, che conferma la costante e continua ascesa del programma.

«Non possiamo che essere orgogliosi ed emozionati di fronte a questi numeri», commenta Marco Montrone, presidente di Radio Norba. «Condivido le parole del direttore di Canale 5 Giancarlo Scheri, che ringrazio insieme a tutta Mediaset per aver creduto in noi. Quello di Battiti è un successo oltre ogni aspettativa, che conferma quanto il brand Battiti Live sia ormai consacrato e parte integrante dell’estate italiana. Possiamo tranquillamente affermare che questa è stata l’edizione della consacrazione. Voglio dedicare questo successo a tutto lo straordinario team di professionisti che con senso di appartenenza, passione e dedizione ha lavorato a questo grande show. Grazie ai nostri partner commerciali ed istituzionali, agli artisti che hanno calcato il nostro palco e al nostro straordinario pubblico, che ci ha donato il suo tempo e il suo consenso».

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