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Cronaca News Potenza

Ubriaco minaccia di morte la moglie davanti ai figli piccoli: 39enne arrestato a Potenza

Insultata, denigrata e minacciata di morte davanti ai figli piccoli. È l’incubo che viveva una donna di Potenza che, al culmine dell’ennesima lite, ha contattato i carabinieri che hanno arrestato il marito violento.

È accaduto in settimana nel capoluogo lucano. La donna, molto agitata, ha telefonato al 112 e i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Potenza si sono immediatamente recati presso la sua abitazione. Qui la scena è stata subito chiara.

La donna, che aveva accanto a sé i suoi figli piccoli, ha raccontato ai militari quello che era costretta a subire ormai da tempo dal marito, un 39enne, che è stato trovato in evidente stato di ebrezza.

Prestati i primi soccorsi, la donna è stata accompagnata presso gli uffici dell’Arma di via Pretoria dove, al termine del racconto della vittima, i carabinieri hanno arrestato il 39enne per maltrattamenti e lo hanno posto ai domiciliari in casa di un parente fuori città. L’arresto è stato convalidato dal gip del Tribunale di Potenza che ha disposto l’apposizione del braccialetto elettronico all’indagato.

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Attualità News Potenza

L’acqua che si perde per strada: a Potenza non arriva il 71% di quanto messo in rete

Nel Comune di Potenza non arriva nei rubinetti delle abitazioni il 71 per cento di quanto immesso in rete. Non tutto il Sud, comunque, versa in condizioni “disastrose”; fortunatamente ci sono delle situazioni virtuose che vanno doverosamente segnalate. A Brindisi se ne perde il 15,7 per cento e a Lecce il 12 per cento. L’allarme arriva dalla Cgia di Mestre che ha raccolto in un report le differenze della distribuzione nei territori.

Il gap

Per l’associazione, le differenze a livello territoriale «sono evidentissime». A Chieti, ad esempio, si tocca il 70,4 per cento, a L’Aquila il 68,9 per cento a Latina il 67,7 per cento e a Cosenza il 66,5 per cento. Per contro a Milano le perdite idriche raggiungono il 13,4 per cento, a Pordenone il 12,1 per cento a Monza l’11 per cento, a Pavia il 9,4 per cento e a Como, la città più virtuosa d’Italia, il 9,2 per cento.

Il “delitto”

Per la Cgia, «in un periodo in cui nel Mezzogiorno non piove dallo scorso inverno e le temperature in questi mesi estivi hanno raggiunto livelli spaventosamente elevati – evidenzia – avere in questa ripartizione geografica una dispersione superiore al 50 per cento dell’acqua potenzialmente utilizzabile è un vero e proprio “delitto”. E la dispersione ha più cause: rotture nelle condotte, l’età avanzata degli impianti, errori di misurazione dei contatori e allacci abusivi.

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Editoriali L'Editoriale

Cosa ci dice il voto di Potenza

Pochi temi fanno emergere le contraddizioni che dilaniano le forze politiche come l’autonomia differenziata. E il voto con cui il Consiglio regionale della Basilicata si è schierato contro il referendum abrogativo della legge Calderoli ne è la dimostrazione. Partiamo dai centristi. I vertici nazionali di Azione e Italia Viva non hanno mai nascosto la propria contrarietà alla riforma. In Basilicata, però, Azione, partito il cui nome già contiene il germe del protagonismo politico, ha preferito rimanere inerte, con Pittella e Morea che ieri si sono astenuti. Italia Viva, invece, ha scelto di non farsi… viva, con Polese che ha addirittura disertato la seduta del Consiglio. Paradossi linguistici a parte, i centristi hanno così consentito al centrodestra di allontanare la prospettiva del referendum. Alle contraddizioni non sfugge nemmeno il governatore Bardi che, subito dopo la definitiva approvazione della legge Calderoli da parte della Camera, non aveva nascosto le proprie perplessità. Ieri, invece, il presidente lucano si è sperticato in dichiarazioni di convinto sostegno dell’autonomia differenziata già prima che il Consiglio si pronunciasse. E poi c’è il centrosinistra. Lo stesso che difende la Costituzione, ma poi si oppone all’applicazione della norma che consente l’autonomia differenziata. Lo stesso, inoltre, che nel 2001 riformò il Titolo V della Carta spalancando le porte al regionalismo differenziato che adesso contesta. E chi paga il conto di tutto ciò? Tutta l’Italia, incluse le Regioni, che mai come oggi avrebbero bisogno di un dibattito sulle riforme serio, senza ideologismi e opportunismi.

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Potenza Sport

Parigi 2024, Palumbo d’argento con il fioretto a squadre: è la prima medaglia olimpica per la Basilicata

Francesca Palumbo è argento nel fioretto femminile a squadre alle Olimpiadi di Parigi 2024. L’atleta potentina – con Arianna Errigo, Alice Volpi e Martina Favaretto – ha perso la finale contro gli Stati Uniti per 45-39.

Le americane hanno dimostrato di essere in questo momento le migliori al mondo.

Al termine dei nove assalti, davanti alla presidente del consiglio, Giorgia Meloni, in tuta dell’Italia e con tifo costante («È andata bene così…», le sue parole a chi la accompagnava in uscita dal Grand Palais), lacrime amare per Arianna Errigo, Alice Volpi, Martina Favaretto e Francesca Palumbo.

Arrivate nella capitale francese come squadra numero uno del ranking mondiale, le azzurre non sono riuscite a riportare il fioretto italiano sul gradino più alto del podio a cinque cerchi: all’Italia l’oro a squadre manca dal 2012. Ma almeno è stato fatto un passo in alto rispetto al bronzo di Tokyo ed è stata scritta un’altra pagina della storia del fioretto femminile a squadre, consecutivamente sul podio olimpico da Seul 1988.

A proposito della potentina Palumbo, riserva del quartetto ma scelta dal ct Stefano Cerioni al posto di Martina Favaretto per la settima frazione della finalissima contro le americane, comunque una soddisfazione in più: quella di aver regalato alla Basilicata la prima, storica medaglia olimpica. E forse non a caso, sul podio, il suo è stato il sorriso più largo delle italiane. Il quartetto azzurro aveva cominciato bene l’avventura nella prova a squadre. Il 45 a 14 contro l’Egitto, avversario storicamente inferiore, era stato il miglior modo di far dimenticare le amarezze della prova individuale. Molto più complicata la semifinale con il Giappone, vinta 45-39. E poi la finale, con le americane che hanno imposto la loro forza fin dai primi assalti. Errigo, Volpi, Favaretto e Palumbo ci hanno provato in tutte le maniere ma questa volta, a differenza della spada femminile, per l’Italia il Gran Palais è diventato d’oro.

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Cronaca News Potenza

Scontro tra due auto sulla Bradanica tra Lavello e San Nicola di Melfi: tre morti

È di tre morti il bilancio del tragico scontro tra due auto che si è verificato ieri sera, poco dopo la mezzanotte, sulla strada statale 655 Bradanica nel tratto compreso tra Lavello e San Nicola di Melfi.

In corso di accertamento le cause che hanno provocato l’incidente. Su una delle due auto, una Peugeot 307, c’erano un uomo e una donna, di 37 e 34 anni, entrambi di nazionalità georgiana. Alla guida dell’altro mezzo, una Toyota Yaris, viaggiava un uomo di 27 anni.

Stando a quanto si apprende, due delle tre vittime sarebbero morte sul colpo mentre il terzo è deceduto poco dopo l’arrivo dei soccorritori giunti sul posto.

Ai carabinieri il compito di effettuare i rilievi per accertare le cause e la dinamica dell’incidente.

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News Politica Potenza

Smaldone s’insedia a Potenza, polemiche per il suo vice: Saponara si dimette

Trovata la quadra su Smaldone presidente del consiglio, bisognerà ricominciare per il vice. Pierluigi Smaldone, leader del movimento civico Potenza Ritorna, è stato eletto ieri mattina al secondo scrutinio (quorum richiesto di due terzi) con 23 voti favorevoli su 31. Le schede bianche sono state 7 mentre 1 voto è andato alla consigliera dem Angela Blasi. Soddisfatto il sindaco di Potenza Vincenzo Telesca (centrosinistra): «l’elezione di Smaldone è motivo di orgoglio». Eletto anche l’ufficio di presidenza, ma l’elezione del vice presidente, il consigliere Bruno Saponara (Iv-Orgoglio Lucano-La vera Basilicata), fa insorgere l’opposizione e nel pomeriggio lo stesso Saponara comunica le sue dimissioni.

L’accordo

L’avvocato Pierluigi Smaldone era tra i candidati sindaci al primo turno nelle elezioni comunali di giugno scorso. Per il ballottaggio, Smaldone, insieme all’altro candidato sindaco Giuseppe Giuzio (La Basilicata Possibile), ha stretto un accordo programmatico con Telesca contro lo sfidante Francesco Fanelli (Lega), candidato del centrodestra. «Avrei potuto arroccarmi sull’Aventino dell’opposizione e forse in prospettiva sarebbe stata la scelta più vantaggiosa per me dal punto di vista elettorale. Non avrei però fatto il bene di una città che ha invece bisogno di una maggioranza compatta per risolvere i problemi», queste le parole di Smaldone.

Ufficio presidenza

Il consigliere Bruno Saponara è stato eletto vicepresidente con 12 voti, mentre Antonella Vaccaro (Fi), consigliera scelta dall’opposizione, ha ricevuto 8 voti. Infine, segretaria (11 voti) è stata eletta la consigliera Claudia Marone. Sulla scelta di Bruno Saponara sono arrivate dure critiche dall’opposizione, in particolare dai consiglieri Gianmarco Blasi (Lega) e Antonio Vigilante (Fdi). «Una maggioranza arrogante ha sottratto all’opposizione la possibilità di nominare un vice presidente indicato dalla stessa. Mai accaduto nella storia dell’ente. Per questo abbiamo deciso di abbandonare l’aula», ha detto Blasi. Replica Telesca «Abbiamo votato un rappresentante dell’opposizione come vice presidente del consiglio, dimostrando che, anche di fronte a porte sbattute in faccia, riteniamo fondamentale mantenere la dignità delle opposizioni». Per Telesca l’opposizione «ha preferito alimentare un clima di astio e conflittualità». Sono però arrivate le dimissioni di Saponara, «non posso accettare indicazioni che non provengono dai colleghi della minoranza a cui appartengo. Con le forze di minoranza abbiamo designato e intendiamo sostenere Antonella Vaccaro».

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