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Attualità Brindisi News

Ceglie Messapica, via vai di turisti e curiosi davanti alla masseria dove alloggia Meloni

C’è anche chi si ferma a scrutare tra i muretti a secco e gli ulivi, ma la masseria è troppo distante.

Non si ferma il via vai di residenti e curiosi che sostano nei pressi di Masseria Beneficio per provare a vedere e salutare la premier Giorgia Meloni, in vacanza nel resort di Ceglie Messapica da oltre una settimana.

L’ingresso è blindato dai controlli, tra un presidio fisso ed altre pattuglie che sorvegliano la zona, che si sommano al personale della sicurezza presente all’interno.

Mattinata all’esterno della struttura, oggi, per altri componenti del gruppo. Il ministro Francesco Lollobrigida e il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato hanno fatto visita alla stazione dei carabinieri forestali di Ceglie Messapica.

Possibile passeggiata in paese per Arianna Meloni, sorella della premier. Pomeriggio, invece, di relax in piscina per il resto del gruppo.

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Attualità News Puglia

Superluna blu, più grande e luminosa: sarà visibile stasera anche in Puglia

Il cielo di questa sera, 19 agosto, ci regalerà uno spettacolo unico: la Superluna blu. Non dobbiamo aspettarci una luna letteralmente blu, ma un disco lunare più grande e luminoso del solito. Alle 20:26, la luna sarà piena e si troverà nel punto più vicino alla Terra, regalandoci uno spettacolo che non si ripete spesso. Il termine “blu” non indica il colore del nostro satellite, ma la sua rarità. In media, ogni stagione abbiamo tre lune piene, ma ogni tanto se ne verifica una quarta, ed è proprio questa “luna extra” che viene definita blu.

Come ammirarla al meglio?

Anche in Puglia e Basilicata si potrà godere al meglio di questo evento astronomico: vi consigliamo di cercare un luogo buio e con un orizzonte libero. Il momento migliore per l’osservazione è al sorgere della Luna, poco dopo il tramonto del Sole. La Luna apparirà più grande e rossa all’orizzonte, a causa di un effetto ottico dell’atmosfera.

La prossima Superluna Blu sarà nel 2027, quindi non perdete l’occasione di ammirare questo spettacolo unico. Preparate le vostre macchine fotografiche e godetevi la magia della notte!

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Attualità News Puglia

Carceri, i parlamentari di Forza Italia visitano gli istituti pugliesi: «Incontri con operatori e detenuti»

Come annunciato dal segretario nazionale Antonio Tajani, i parlamentari di Forza Italia hanno avviato oggi una serie di iniziative per verificare le condizioni all’interno delle strutture carcerarie pugliesi.

Nella regione, spiega il vicepresidente della commissione nazionale Antimafia e commissario di Forza Italia in Puglia Mauro D’Attis, «saremo tutti impegnati, assieme al viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, per incontrare operatori, detenuti e giudici di sorveglianza e avere piena contezza di una situazione nota e allarmante, che spesso non garantisce la funzione rieducativa della pena e determina condizioni di lavoro delicatissime per gli operatori. Il programma verrà integrato con altre visite che stiamo organizzando anche con l’onorevole Rita Dalla Chiesa e ringrazio i nostri parlamentari Caroppo, Gatta, De Palma e Trevisi e i consiglieri regionali Mazzotta, Dell’Erba, Di Cuia e Tupputi che daranno il loro contributo per l’iniziativa e per quelle che ne deriveranno».

Prima tappa, stamattina, nel carcere di Trani con il senatore Dario Damiani e il consigliere regionale Giuseppe Tupputi.

Domani visita dei parlamentari Mauro D’Attis, Andrea Caroppo, Antonio Trevisi e del consigliere regionale Paride Mazzotta alle 9:30 al carcere di Brindisi e alle 12 al carcere di Lecce.

Venerdì 23 agosto alle ore 10 visita del viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto al carcere di Bari, lunedì 26 agosto visita del deputato Giandiego Gatta e del consigliere regionale Paolo Dell’Erba alle 9 al carcere di Foggia e alle 12 al carcere di Lucera.

Infine, lunedì 2 settembre, visita del deputato Vito De Palma e del consigliere regionale Massimiliano Di Cuia al carcere di Taranto.

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Attualità News Puglia

Turisti pugliesi bloccati per tre giorni a Madeira. Vito Pagone racconta l’odissea del ritorno – FOTO

Bloccati per tre giorni all’aeroporto di Madeira, sono finalmente riusciti a tornare a casa. Ancora un rientro da incubo per dei turisti pugliesi che sarebbero dovuti ritornare in Puglia a ferragosto dopo una vacanza a Madeira. Il volo era stato programmato per il 15, alle 19.40, ma non è mai arrivato. Lo racconta Vito Pagone, uno dei baresi che sono stati costretti a dormire in aeroporto.

«Siamo arrivati in aeroporto sapendo che il volo sarebbe stato in ritardo. – racconta – Abbiamo atteso ma poi ci hanno comunicato che era stato proprio cancellato e riprogrammato per il giorno dopo, ma anche l’indomani non siamo riusciti a partire».

Il disservizio è stato causato dal maltempo e dall’eccessivo traffico aereo che si era creato attorno al piccolo aeroporto dell’isola, tanto che il mezzo destinato al ritorno è stato anche dirottato sul Portogallo. Essendo il maltempo una delle cause, i passeggeri non hanno avuto il diritto all’alloggio e ai circa 100 passeggeri in attesa sono stati distribuiti dei materassi per dormire per terra nell’attesa di un volo di ritorno.

«Ci siamo rivolti all’ambasciata italiana – spiega – che ha spisto la compagnia Wizz air a programmare un volo di emergenza per farci tornare. Ma il bello è stato che l’hanno reso disponibile sul sito e, a causa delle tante tratte cancellate, è subito andato in overbooking».

Solo alcuni dei passeggeri sono riusciti a prenotare il volo d’emergenza, non avendo goduto della priorità. Molti sono rimasti in aeroporto, nell’attesa di poter salire su un qualsiasi mezzo per l’Italia.

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Attualità News Puglia

Cresce il numero degli animali da affezione, in Puglia sono più di 700 mila tra cani e gatti ma in estate aumentano gli abbandoni

«Cresce in Puglia il numero degli animali da affezione, soprattutto cani e gatti per un totale di quasi 731mila esemplari. La Puglia però è anche una delle regioni più colpite dal fenomeno grave e triste dell’abbandono degli animali». A dirlo è Coldiretti Puglia, dopo una analisi dei dati dell’Anagrafe Animali d’Affezione del Ministero della Salute, che conta in Puglia 645.604 cani, 85.122 gatti e 27 furetti, in occasione della Giornata mondiale degli animali senza dimora e randagi che si festeggia il 18 agosto, vittime spesso proprio di abbandono.  

«Oltre una famiglia pugliese su tre (40%) ospita animali da compagnia, dato superiore a quello nazionale che si ferma al 33%, con il 62% di chi ospita animali domestici che spende mensilmente tra i 30 e i 100 euro – evidenzia Coldiretti – e solo il 19% meno di 30 euro mensili, mentre il 15% di chi ha un animale gli dedica un budget che va dai 100 ai più di 300 euro al mese, secondo l’Eurispes. Ma c’è anche un 4% che sborsa più di 300 euro, una percentuale praticamente triplicata rispetto all’anno precedente».

Sull’amore per cani e gatti pesa però anche il business criminale legato al mercato nero che, fra allevamenti clandestini in Italia e arrivi illegali dall’estero, coinvolge oltre 400mila cuccioli per un giro d’affari da 300 milioni di euro all’anno, secondo l’analisi della Coldiretti su dati Osservatorio Agromafie. I trafficanti rilasciano documentazione contraffatta che attesta la falsa origine italiana degli animali e riporta trattamenti vaccinali e profilassi mai eseguiti, con i cuccioli il più delle volte trasportati nascosti e pressati dentro contenitori, doppi fondi ed altri ambienti chiusi, stipati in furgoni e camion che percorrono lunghi tragitti.

«Ad esserne colpiti – conclude Coldiretti – sono, oltre che gli allevatori ed i rivenditori onesti, in primo luogo gli animali stessi, vittime quasi sempre di maltrattamenti ed abusi. Quello dei cuccioli clandestini è un commercio che talvolta si realizza anche con la complicità di chi ricicla nel mercato legale animali di provenienza illegale».

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News Politica Puglia

De Leonardis e Laricchia sempre presenti. Male De Blasi e Leo. Quanto lavorano i consiglieri regionali della Puglia?

La legge sulla displasia dell’anca, le 407 nuove prestazioni da inserire nei Lea, il reclutamento degli infermieri: questioni importanti che tuttavia, durante l’ultima seduta, il Consiglio regionale non è riuscito ad affrontare. Il motivo? Le fibrillazioni nel centrosinistra, certo, ma anche qualche assenza di troppo. Per cui la domanda sorge spontanea: quanto lavorano i consiglieri regionali della Puglia? Chi sono i più presenti e chi, invece, i più assenti? La risposta si trova spulciando le statistiche pubblicate sul sito dell’ente di via Gentile: Giannicola De Leonardis (FdI), Antonella Laricchia (M5s) e Antonio Paolo Scalera (La Puglia domani) brillano per assiduità, a differenza del collega Gianfranco Di Blasi che è ultimo per partecipazioni alle sedute sia del Consiglio sia della Commissione di cui fa parte.

In Consiglio regionale

Gli ultimi dati disponibili si riferiscono al semestre gennaio-giugno. In questo arco di tempo la presidente Loredana Capone ha convocato nove sedute dell’assemblea alle quali 23 consiglieri e quattro assessori hanno sempre partecipato. Gli altri membri dell’assise e dell’esecutivo hanno accumulato una o due assenze, eccezion fatta per Donato Metallo (Pd) che in aula si è visto una sola volta perché alle prese con problemi di salute.

In Commissione

Ma il vero “termometro” dell’assiduità dei consiglieri è la partecipazione alle sedute delle Commissioni. Qui “brillano” De Leonardis e Laricchia, unici a risultare presenti nel 100% delle circostanze: 19 per l’esponente di Fratelli d’Italia, sette per la consigliera pentastellata. Ottima performance per Scalera, presente a 20 sedute su 21, pari al 95,24%. Segue Fabiano Amati, presidente della Commissione Bilancio: per lui 21 presenze su 23 convocazioni. Per il consigliere di Azione non è certo una novità, anzi: nel 2023 è stato l’unico a partecipare a tutte le 44 sedute di commissioni convocate (insieme con l’attuale eurodeputato meloniano Michele Picaro che però ha risposto “soltanto” a 17 appelli). La gran parte degli altri consiglieri oscilla tra il 65 e il 90% di presenze: è il caso del capogruppo dem Paolo Campo (65,71%), di quello pentastellato Marco Galante (74,79%), del presidente della Commissione contro le mafie Renato Perrini (70%), del candidato sindaco di Bari per il centrodestra Fabio Romito (84%) e del berlusconiano Massimiliano Di Cuia (90%). Chi fa segnare la peggiore performance, invece, è il leghista De Blasi: chiamato a partecipare a sette sedute, il segretario leccese del Carroccio si è visto soltanto in due circostanze, risultando assente giustificato in altre due e ingiustificato nelle restanti tre. Statistiche poco lusinghiere anche per l’altro salentino Antonio Maria Gabellone, esponente di Fratelli d’Italia, fermo al 45,45% di presenze. Presenti a poco più della metà delle convocazioni due esponenti del Partito democratico come Michele Mazzarano e Pietro Luigi Lopalco che fanno segnare rispettivamente il 52,17 e il 57,14% di presenze.

Gli assessori

E gli assessori? Sul sito del Consiglio regionale mancano i dati di diversi esponenti della giunta Emiliano. Quelli disponibili, però, “condannano” Sebastiano Leo, delegato all’Istruzione, assente a tutte le sette sedute di commissione alle quali era stato convocato. Performance migliore, ma comunque non eccezionale, quella di Alessandro Delli Noci, titolare dello Sviluppo economico, presente in tre sedute su nove. L’assessore al Turismo, Nicola Lopane, risulta aver partecipato a due appuntamenti su quattro. Infine Debora Ciliento, ad aprile nominata assessora ai Trasporti: per lei sette presenze su 14.

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Bari News Politica Puglia

Bari, Maurizio Gasparri sulla nomina dell’assessora Nonnis Marzano: «Prima o poi sventolerà bandiera della giustizia»

Maurizio Gasparri, responsabile enti locali di Forza Italia, è intervenuto all’indomani della nomina della nuova Giunta comunale di Bari. Entrando nel merito delle polemiche delle scorse ore, relative alla rinuncia della carica da parte dell’assessora Carlotta Nonnis Marzano, ha dichiarato: «Molti esponenti del centrodestra barese, anche di Forza Italia, si meravigliano del fatto che il nuovo sindaco Leccese abbia inserito nella Giunta una donna che ha oltraggiato Papa Francesco e ha irriso recentemente, in maniera ingiuriosa, tutti i leader del mondo in Puglia al G7. La cosa era talmente enorme che la protagonista ha rinunciato, per ora, alle sue deleghe. Hanno fatto bene quindi quanti hanno espresso la indignazione, ma io sinceramente non mi sono meravigliato».

«Il clima di impunità che si vive in Puglia, con una Procura che ha fatto capire bene quale è la sua posizione, con i vari Emiliano, Decaro ed i Leccese, nella condizione di poter fare tutto ed il contrario di tutto – ha proseguito Gasparri – fa capire a che punto può arrivare l’arroganza. Quando è lecito andare nelle case dei familiari dei boss, come ha raccontato Emiliano, quando è possibile insultare impunemente il Ministro dell’Interno, come ha fatto tale Don Cassano, dell’associazione libera di Don Ciotti, che ancora non si sono scusati nei confronti di Piantedosi, quando si possono assumere quelli che si sono assunti in alcune aziende municipalizzate, volevate che non tentassero di mettere in giunta a Bari, nelle file della sinistra, una persona che ha offeso perfino il Pontefice? Sono arroganti. Ma prima o poi su Bari, grande e nobile città, sventolerà la bandiera della giustizia e della libertà, oggi strappate da un potere locale arrogante e impunito, di cui questo assessore è un’adeguata espressione».

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Bari Brindisi News Puglia

A Stefano Barrese la cittadinanza onoraria di Cisternino, il manager: «5 miliardi per le imprese pugliesi»

È stata conferita a Stefano Barrese, responsabile della divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, la cittadinanza onoraria del Comune di Cisternino, in provincia di Brindisi. In quest’occasione Barrese ha sottolineato come la Puglia sia un’area significativa nelle strategie del gruppo Intesa Sanpaolo e ha dichiarato: «A Bari abbiamo istituito la sede di una delle nostre 12 direzioni regionali, dedicando oltre 1.900 persone a questo territorio che è strategico nella dimensione di sviluppo produttivo, di innovazione, di eccellenze agroalimentari, di attrattività turistica, di commerci internazionali anche attraverso la Zes. Molto va ancora fatto per incrementare le già ampie potenzialità di questa Regione, e il nostro Gruppo a tal proposito ha messo in campo ben 5 miliardi di euro attraverso un programma di investimenti dedicato alle imprese pugliesi che vogliono attivarsi per cogliere i vantaggi di Transizione 5.0 e del Pnrr».

Le eccellenze pugliesi

«Le eccellenze manifatturiere della Regione – ha aggiunto Barrese – sono apprezzate in tutto il Paese, oltre che a livello internazionale, grazie a un tessuto distrettuale particolarmente vivace. Mi riferisco alla meccatronica del Barese, alle calzature di Casarano, al mobile imbottito della Murgia e a settori come l’agroalimentare, il turistico e l’aerospaziale. L’agroalimentare in Puglia è strategico, considerando l’importanza di questo settore per l’economia regionale e nazionale con eccellenze enogastronomiche apprezzate nel mondo. Con oltre 750 milioni di euro erogati nei primi sei mesi del 2024, Intesa Sanpaolo continua a sostenere l’innovazione e l’internazionalizzazione delle imprese agroalimentari pugliesi, ponendosi come facilitatore nelle sfide della sostenibilità e della digitalizzazione del settore».

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Cronaca Lecce News Puglia

Esplode bilocale a Porto Cesareo, morto il dentista barese: sottoposta a intervento d’urgenza la figlia

Non ce l’ha fatta Giuseppe Agostinacchio, il 58enne rimasto gravemente ferito nell’esplosione che ha devastato un bilocale a Porto Cesareo la notte tra il 14 e il 15 agosto. L’uomo, originario di Gravina di Puglia e di professione dentista, è morto a causa delle ustioni che avevano colpito oltre il 60 per cento del suo corpo, ma anche perché il calore inalato aveva compromesso i polmoni. L’incidente, causato con ogni probabilità da una fuga di gas, ha ferito altre due persone, tra cui la figlia Irene, di 23 anni, che è in condizioni disperate.

I fatti

Una vacanza che si è trasformata in tragedia si è consumata in via dei Bacini, al piano terra di una villetta dove la famiglia stava soggiornando da alcuni giorni. La potente deflagrazione è avvenuta intorno all’una di notte. A lanciare l’allarme sono stati proprio i vicini di casa, svegliati di soprassalto dal boato. Alcuni di loro, rendendosi conto della gravità della situazione, hanno prestato i primi soccorsi prima dell’arrivo delle squadre di emergenza.

Gli interventi

Sul posto i vigili del fuoco che hanno domato l’incendio scoppiato a seguito dell’esplosione e messo in sicurezza l’area, mentre tre ambulanze del 118 e un’automedica hanno trasportato i feriti in ospedale, padre e figlia al “Perrino” di Brindisi, specializzato nel trattamento delle grandi ustioni, mentre il fidanzato della giovane a Bari. Le condizioni di Agostinacchio sono parse sin da subito molto critiche ed è stato ricoverato in rianimazione. Nonostante i disperati tentativi dei medici, l’uomo non è riuscito a sopravvivere alle gravi lesioni riportate ed è morto nel primo pomeriggio di ieri.

I feriti

La figlia Irene, ustionata su quasi tutto il corpo, è stata sottoposta a un intervento chirurgico d’urgenza e resta in Rianimazione nell’ospedale brindisino in condizioni gravissime. Meno preoccupante, seppur serie, è il quadro clinico del fidanzato della ragazza, un 24enne anch’egli originario di Gravina di Puglia.

Le indagini

Le cause dell’esplosione sono in fase di accertamento. Sul posto, oltre ai caschi rossi, anche i carabinieri, che ora indagano per ricostruire l’accaduto, con il supporto della consulenza tecnico-scientifica. Mentre si attende l’esito delle risultanze investigative, due comunità, quella salentina e quella barese, piangono la morte di Giuseppe e pregano per sua figlia Irene, che lotta per la vita in ospedale.

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Attualità News Puglia

Tra fuga di cervelli e viaggi di speranza il Sud si spopola: sono 550mila i residenti persi

Di emigrazione è sempre stata caratterizzata l’Italia, e non solo. Nei secoli i popoli si muovono. Si trasformano. Cambiamo.
Ma che sta accadendo in Italia negli ultimi anni? Numeri alla mano e secondo i dati Istat 550mila sono i residenti persi dal Mezzogiorno d’Italia nel decennio 2014-2023 nei confronti del Centro-nord. E si contano circa 1 milione e 150mila movimenti in uscita verso il Centro-nord, circa 600mila sulla rotta inversa. Sono invece 1milione e 81mila il numero di espatri negli anni che vanno dal 2014 al 2023. Poco più di 515mila i rimpatri. Mentre è di 566mila: la perdita di popolazione italiana dovuta agli scambi con l’estero. La mobilità interna è in lieve crescita: in media annua circa un milione 458mila trasferimenti nel biennio, +2,4% rispetto al 2021.

Il nord più attrattivo

Il Nord si conferma l’area del Paese più attrattiva, sia in riferimento ai movimenti con l’estero (+5,2 per mille), sia alla dinamica migratoria interna (+2,1 per mille).
I rimpatriati si dirigono soprattutto al Centro-Sud (con il post pandemia evidenzia un trend in crescita fino al 2019 (68mila rimpatri), un calo in corrispondenza dell’anno della pandemia (56mila) e un rialzo nei due anni successivi quando si sono contati circa 75mila rientri di connazionali l’anno. Nel 2023, invece, il numero di rimpatri torna a scendere (55mila). Così come per tutti i fenomeni migratori, anche i rimpatri risentono molto degli effetti congiunturali di periodo e dell’economia.

Gli incentivi per il Sud

Se da un lato c’è ancora chi va via dal Sud perché in cerca di lavoro, anche dopo la laurea, il rimpatrio o la necessità di restare si fa sempre più forte, anche incentivata da una serie di misure economiche, come il fondo “Io resto al Sud” che è un fondo economico della Presidenza del Consiglio dei Ministri per invogliare a fare impresa nelle regioni meridionali.

La fuga dei cervelli

Secondo i dati Istat circa quattro giovani emigrati italiani su 10 hanno almeno la laurea il trasferimento di residenza all’estero può essere considerato una scelta, transitoria o di lungo periodo, volta a soddisfare le proprie esigenze di conoscenza. Negli ultimi 10 anni i giovani italiani che hanno trasferito all’estero la residenza sono costantemente aumentati, mentre molto meno numerosi sono i rientri in patria. Nel decennio 2013-2022 è espatriato dall’Italia oltre un milione di residenti, di essi oltre un terzo (352mila) con un’età compresa tra i 25 e i 34 anni.

In fondo il viaggio come esperienza è sempre esistito (il famoso Grand Tour), ma c’è chi resta all’estero proprio perchè è lì che trova opportunità di vita migliori, oltre un lavoro più gratificante. Ma c’è anche chi torna (una piccola parte) perchè sente forte il senso della radice con il luogo dove è nato. Di certo negli ultimi anni gli italiani che emigrano lo fanno per ragioni diverse da quelli che meno di cento anni fa andavano in America, oggi si va via per le opportunità di crescita che l’estero offre. andi.ill.

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