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Vito e il suo ritorno in Puglia dagli Emirati per coltivare ciliegie

Sette anni di vita all’estero come assistente di volo tra Inghilterra e Abu Dhabi. Uno stipendio, specie negli Emirati Arabi, che gli consentiva di vivere una vita agiata senza troppi grattacapi. Eppure il richiamo della terra ha avuto la meglio.

La svolta

È la storia di Vito Tricarico, 29enne che ha fatto rientro a Casamassima per lavorare nell’azienda di famiglia dedicata alla coltura di ciliegie. Nell’aprile del 2021 ha dato le dimissioni dalla sua compagnia e subito dopo ha iniziato a dedicarsi esclusivamente all’agricoltura. «Ciò che mi ha spinto a tornare a casa è stata sicuramente la nostalgia – spiega Vito – ma soprattutto la mancanza di motivazioni nel continuare a fare quello che facevo, volevo mettermi in proprio e così ho unito l’utile al dilettevole. Sono sempre stato alla ricerca di nuove sfide lavorative».

L’innovazione

L’obiettivo è quello di donare un pizzico di modernità alla tradizione agricola familiare.
«Mio padre già conduceva dei ciliegeti, io ho voluto dare una svolta a livello commerciale in modo tale che i sacrifici fatti da lui e successivamente anche da me in qualità di agricoltore venissero riconosciuti», sottolinea Vito.
Una decisione ben accolta dai familiari ai quali va il ringraziamento del giovane «perché non si sono mai opposti, anzi hanno sempre supportato qualsiasi scelta presa durante la mia carriera lavorativa». Dare la giusta visibilità alle ciliegie del padre Antonio, prodotte con tanto impegno e tanta fatica, riuscire ad eliminare le varie intermediazioni tra il produttore ed il consumatore, costruendo con quest’ultimo un rapporto di estrema fiducia offrendogli sempre un prodotto eccellente. Innovare e rivalutare il sempre più compromesso settore agricolo Pugliese. Sono questi i propositi di Vito per il futuro dell’azienda.

La tornanza

Ma per quale motivo il fenomeno di “tornanza” ultimamente è sempre più diffuso, soprattutto tra i giovani?
«Perché secondo me i tanti ragazzi che hanno vissuto all’estero per diversi anni hanno un po’ modificato il loro modo di pensare – spiega Vito – in loro si è sviluppata una mentalità molto più “open minded” e di conseguenza questo si riflette anche nel lavoro applicando e riadattando le varie skills acquisite all’estero nelle proprie realtà locali».

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Cronaca News Puglia

In aumento i minori denunciati o in cella, in Puglia è boom di ragazzi in carico ai servizi sociali

Altro che decreto Caivano. La norma approvata quasi un anno fa dal governo Meloni non sembra aver placato le baby gang che continuano a imperversare da Nord a Sud. La conferma è contenuta nei dati relativi a minorenni e giovani adulti in carico ai servizi minorili al 15 luglio scorso: in aumento sono sia i ragazzi denunciati penalmente sia quelli reclusi nei 17 penitenziari sparsi sul territorio nazionale. E la Puglia, ovviamente, non fa eccezione.

I numeri

Il dossier restituisce una fotografia impietosa. Nel distretto di Corte d’appello di Bari – che comprende non solo il capoluogo e provincia, ma anche la Bat e il Foggiano – i minori e giovani adulti in carico agli uffici di servizio sociale sono aumentati di 274 unità nel 2024, toccando addirittura quota 1.240. Dati in aumento anche in Salento, dove i minorenni “fragili” sono passati da 380 a 494, facendo segnare un incremento di 114 unità.

Aumento altrettanto evidente, sebbene più contenuto, a Taranto e dintorni, dove i ragazzi in carico agli uffici di servizio sociale sono passati da 218 a 286, cioè 68 in più. Non se la passa meglio il Potentino, dove i ragazzi “difficili” risultano quasi raddoppiati: da 182 a 325 in poco più di sette mesi. Poco incoraggianti anche le statistiche relative alle presenze negli istituti penali per minorenni: al 15 luglio scorso erano 32 gli ospiti del “Fornelli” di Bari e 17 quelli nella struttura di Potenza.

Il decreto Caivano

I numeri certificano il fallimento del decreto Caivano, approvato nell’autunno del 2023 con l’obiettivo di contrastare la criminalità giovanile. Ne è convinto Raffaele Diomede, educatore pedagogista ed esperto in devianza minorile, secondo il quale quella norma ha addirittura compromesso la struttura della giustizia minorile italiana così come concepita dal legislatore che, nel 1988, aveva orientato il processo minorile al superiore interesse del fanciullo. «Quell’approccio – spiega Diomede – subordinava il potere punitivo alla ricerca del percorso migliore per il recupero del giovane. Oggi si ha l’impressione che la legge 159 di conversione del decreto Caivano rinunci a quell’attenzione individualizzata che noi operatori riuscivamo a garantire».

Il carcere

A destare preoccupazione sono anche le risse recentemente scoppiate nel “Fornelli” in cui, come denunciato coordinamento sindacale penitenziario Cosp, si ritrovano minori stranieri non accompagnati, giovani con problemi psichiatrici, ragazzi con alle spalle storie tragiche o dipendenti da alcol, droga e psicofarmaci. «Per loro sarebbe necessario un altro tipo di intervento, dunque non solo la privazione della libertà – continua Diomede – La giustizia riparativa è statisticamente più efficace in termini di diminuzione sensibile delle recidiva rispetto a sbarre e manette».

La proposta

Insomma, servono strategie differenti davanti a una moltitudine di giovani che esprimono il loro disagio picchiando, denigrando, violentando e controllando piazze di spaccio come sul set di “Gomorra”. «Fondamentale è potenziare i servizi dedicati all’area penale minorile e a rischio devianza – conclude Diomede – anche attraverso una serie di interventi strutturati e complementari che non riguardino solo i percorsi formativi, ma che sostengano percorsi culturali e di orientamento alla bellezza, all’affettività, alla dimensione sociale e a quella introspettiva che, dopo la pandemia, rappresenta la principale urgenza da affrontare».

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Attualità News Puglia

Matteo Salvini in vacanza in Puglia prepara le friselle: «Buon Ferragosto» – VIDEO

Matteo Salvini, in vacanza in Puglia, si diletta con la cucina locale e augura buon Ferragosto ai suoi followers. Con un video il ministro delle Infrastrutture e Trasporti mostra anche come si condisce un tipico piatto estivo: la frisella.

«Sono l’addetto alle vettovaglie – spiega il leader della Lega ripreso in una cucina con diversi piatti e ciotole – peggio per chi mi ha dato questo ruolo, quindi un pensiero a voi e a quello che state preparando. Il tentativo di immergere la frisella il giusto in acqua dopo aver preparato per minuti e minuti la guarnizione, che è tanta roba. Mi hanno delegato del compito del taglio del formaggio, delle pere e del salame. Non è il massimo ma ci metterò tutto me stesso».

Poi mostra una ciotola con «sua maestà il fico, raccolto questa mattina. Non sempre bellissimi ma buonissimi», e specifica: «Tutto quello che è forno e fuoco lo lascio ad altri».

Poi in chiusura il messaggio finale: «Un pensiero particolare a chi anche oggi lavora per il bene degli italiani e a prescindere da quello che porterete in tavola spero che possiate passare questa giornata con le persone che amate».

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Bari Cronaca News

Bari, arriva al Policlinico per una visita ma l’ospedale è deserto: la denuncia corre sui social

Arriva al Policlinico di Bari per una visita prenotata a maggio scorso per il 14 agosto, ma sul posto non c’è nessuno. A denunciare la situazione è una donna, residente a Martina Franca, che ha pubblicato sui social la testimonianza video della sua disavventura. Con lei altre persone a cui è toccata la stessa sorte.

Sulla questione è intervenuto Luigi Cipriani, del Movimento Riprendiamoci il Futuro, che sulla sua pagina Facebook ha commentato le immagini: «Ennesimo caso di mala sanità in Puglia. A questo punto serve un immediato intervento da parte della direzione sanitaria e ove quanto visto dal filmato trova riscontro i responsabili vanno immediatamente sospesi dal servizio e senza stipendio. Gli stessi devono essere denunciati alla procura della repubblica la quale potrà meglio accettare i fatti».

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Attualità News Puglia

Confindustria Puglia, Salomone: «Qui turismo in buona salute. Merito dell’arrivo di stranieri»

«Al contrario di altre regioni del Mezzogiorno d’Italia, dove purtroppo si è registrato un problema di gestione dell’acqua potabile e non, dovuto anche soprattutto alla siccità, la nostra Puglia sicuramente non sta ancora affrontando questo tipo emergenza, pertanto sotto certi aspetti è stata privilegiata come meta prescelta delle vacanze». A confermare il trend positivo del tacco d’Italia, a dispetto di altre regioni del Sud come Sicilia e Campania, è Massimo Salomone, coordinatore del settore turismo di Confindustria Puglia. Merito dei flussi incoming degli stranieri , soprattutto polacchi, francesi e tedeschi, grazie ai quali «il calo del turismo di prossimità già presente in altre regioni – spiega il coordinatore – potrebbe non aver influito particolarmente».

I dati

Secondo i dati raccolti da Confindustria, i primi sette mesi del 2024 in comparazione allo stesso periodo del 2023 hanno registrato un incremento sia degli arrivi che delle presenze per tutte le province. «La provincia di Bari è quella cresciuta di più complessivamente con un +14,5 % di arrivi e un +14,5% di presenze, insieme alla provincia di Brindisi e alla Valle d’Itria – evidenzia Salomone – Le province di Barletta-Andria-Trani e Lecce sono quelle che invece sono cresciute meno negli ultimi sette mesi e purtroppo si sono posizionate sotto il livello della media della regione. Foggia e Taranto sono cresciute di poco».

La prospettiva

Un’indagine tra gli associati al sistema di Confindustria turismo rivela che, dopo un luglio un po’ altalenante dovuto all’inflazione che persiste, in Agosto si assisterà a un recupero importante. «Siamo fiduciosi che gli arrivi e le presenze degli stranieri riusciranno, come l’anno scorso, a sopperire al calo del turismo degli italiani – afferma Salomone – restiamo peraltro sicuri che da noi in Puglia non ci sia un problema di prezzi alti, sebbene il mese di Agosto sia il più costoso rispetto agli altri mesi estivi, ma siamo altresì convinti che la crisi economica generale stia incidendo sulle scelte delle destinazioni turistiche da parte delle famiglie italiane».

L’ottimismo

Un clima di ottimismo da parte degli operatori che va oltre la canonica settimana di Ferragosto. «Ci aspettiamo una coda più lunga ovvero un proseguimento delle prenotazioni da parte dei turisti stranieri anche nel mese di settembre».

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Cronaca News Puglia

Puglia, emergenza per gli incendi: la Regione dichiara lo stato di crisi. Emiliano: «Alta l’attenzione per affrontare le criticità»


Emergenza per gli incendi. La Regione Puglia dichiara stato di crisi e di emergenza per gli incendi boschivi. Una risposta alle condizioni meteorologiche eccezionali che hanno esposto il territorio regionale a gravi rischi di incendi. Con il provvedimento, sancito da un decreto del presidente della Giunta regionale, Michele Emiliano, si «mira a fronteggiare la situazione critica determinata da venti intensi, alte temperature e condizioni di aridità dei suoli, fattori che hanno contribuito all’aumento del pericolo di incendi».

La dichiarazione di emergenza è stata adottata in base alle leggi nazionali e regionali in materia di prevenzione e gestione delle emergenze. Questo atto consente l’implementazione immediata di misure straordinarie per il contrasto agli incendi, coinvolgendo tutte le strutture operative della Protezione Civile regionale.

«La Regione si impegna così a mantenere alta l’attenzione sulla situazione – spiega Emiliano – coordinandosi con gli enti e le autorità competenti per affrontare al meglio le criticità. Siamo già impegnati in attività di prevenzione e intervento sul territorio, ma invito i cittadini e le amministrazioni locali a collaborare per ridurre al minimo i rischi e proteggere il patrimonio naturale e gli insediamenti abitativi».

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Italia Politica Puglia

Valle d’Itria, blitz nella masseria di Meloni. «È per la sicurezza nazionale»

Con in mano un fantomatico progetto per un innovativo sistema militare per la sicurezza nazionale, ieri mattina due uomini hanno tentato di consegnarlo alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, bussando al cancello della Masseria Beneficio, nelle campagne della Valle d’Itria. Dopo aver parcheggiato l’auto davanti all’ingresso dove la premier sta trascorrendo i suoi giorni di vacanza, i due, residenti nella provincia di Brindisi, hanno candidamente citofonato spiegando il loro intento. Dopo il primo “no grazie” pronunciato al citofono la sicurezza si è avvicinata chiedendo cortesemente ai due uomini di spostare l’auto e di allontanarsi.

Il progetto a Crosetto

Stando a quanto dichiarato dalle due persone, il loro obiettivo era far pervenire questo progetto al ministro della Difesa Guido Crosetto che «non può rimanere all’oscuro del suo contenuto». Intanto, il buen retiro della leader di Fratelli d’Italia è già in linea con le tradizioni consolidate da cinque anni di vacanze estive nella stessa location.

Le bontà pugliesi

Anche ieri sono giunti nella masseria, alcuni prodotti tipici pugliesi preparati per la premier che, tra la pace e all’ombra degli ulivi pugliesi, continua a occuparsi dell’agenda di governo e della politica estera soprattutto. Infatti, sempre nella giornata di ieri Meloni ha avuto una conversazione telefonica con il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, a cui ha ribadito il convinto sostegno dell’Italia alla mediazione guidata da Stati Uniti, Egitto e Qatar. Nel riconoscere il diritto all’autodifesa di Israele, il presidente del Consiglio ha sottolineato l’importanza di una de-escalation a livello regionale, incluso lungo il confine israelo-libanese dove è presente la forza di interposizione delle Nazioni unite, Unifil, in cui l’Italia gioca un ruolo di primo piano. Così come sono giunte le note polemiche su una presunta presenza della sorella, Arianna, a un vertice per le nomine Rai che ha fatto levare gli scudi alle opposizioni. Al termine degli impegni di lavoro, però, Meloni non ha rinunciato a una passeggiata nel centro di Ceglie in compagnia della sorella, che è stata raggiunta dal marito, Francesco Lollobrigida, ministro dell’agricoltura. Così come ha varcato il cancello il compagno della stessa premier Andrea Giambruno. Le due signore si sono concesse un gelato in centro, per poi far ritorno a Beneficio.

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Attualità News Puglia

Puglia verso il futuro digitale: gara da 240 milioni per l’innovazione

La Puglia investe sul futuro digitale. La Regione ha bandito una gara da 240 milioni di euro per lo sviluppo di servizi e infrastrutture informatiche all’avanguardia. L’obiettivo è chiaro: rendere la regione sempre più competitiva e attrattiva, sia per le imprese che per i cittadini. Grazie a questo investimento, la pubblica amministrazione regionale potrà dotarsi di strumenti tecnologici all’avanguardia, semplificando i processi e migliorando i servizi erogati.

«Con questa gara vogliamo accelerare la transizione digitale della nostra regione – ha dichiarato il presidente Emiliano-. L’innovazione tecnologica è fondamentale per la crescita economica e sociale della Puglia». L’assessore Delli Noci ha sottolineato l’importanza di favorire procedure snelle e trasparenti nell’affidamento dei servizi, per garantire la massima competitività e valorizzare le imprese del territorio.

Le aziende interessate a partecipare alla gara avranno tempo fino al 1° ottobre per presentare le loro offerte. Un’opportunità unica per contribuire alla costruzione della Puglia digitale del futuro.

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Puglia Sport

Fipav Puglia, Indiveri sulle azzurre di Velasco: «Più forti di sempre. Al punto finale ho pianto di gioia» – L’INTERVISTA

Dopo il successo storico alle Olimpiadi di Parigi delle azzurre di Velasco, tutto il mondo e appassionati sportivi si sono commossi e hanno applaudito le gesta compiute. Uno dei primi a lasciarsi andare di gioia è stato il presidente della Fipav Puglia, Paolo Indiveri che ha risposto alle nostre domande.

Una vittoria forse annunciata con Julio Velasco, ma per nulla scontata?

«Lo sintetizzo con due parole: semplicemente straordinarie. Una squadra equilibrata, forte in tutti i reparti. Vero, hanno rispettato i pronostici ma non era semplice e se si considera che hanno perso solo un set, si capisce ancora di più l’entità dell’impresa».

Azzurre guidate da una leggenda vivente quale Julio Velasco, quanto ha influito?

«Julio è stato chiamato dalla Federazione a quattro mesi dall’Olimpiade. Ha lavorato tantissimo sulla teste delle ragazze, ricostruito un gruppo solidissimo e forse la nazionale femminile più forte di sempre anche se ora dovranno continuare. Grandi meriti vanno anche al suo staff e al nostro immenso presidente nazionale Giuseppe Manfredi, tra l’altro pugliese (di Alberobello, ndr)».

Paolo Egonu, stratosferica. Le polemiche scaturite sono fuorvianti e inopportune. È d’accordo?

«Paola è un simbolo della pallavolo. È la giocatrice ad oggi più forte al Mondo. Da sola ha realizzato 22 punti. Ha un talento smisurato e merita questa vittoria olimpica. Sulle questioni politiche non entro neanche nel merito perché lo sport deve restare bellezza assoluta senza strumentalizzazioni».

Alessia Orru, anche lei è stata determinante.

«Il palleggiatore vive in funzione della ricezione delle difese, nel caso specifico lei va oltre gli schemi, è stata bravissima a farsi trovare sempre al posto giusto, a saper leggere i momenti. Velasco ha creato un’alchimia perfetta tra tutte le ragazze: penso alle nostre schiacciatrici quali Sylla e Bosetti con medie impressionanti. Senza dimenticare la nostra leader e libero, Monica De Gennaro, ripagata a 37 anni dei tanti sacrifici, un vero esempio per tante atlete».

È esagerato parlare di “nuova generazione di fenomeni”?

«Dovremmo vedere nell’arco del tempo, ai successivi europei e mondiali. Godiamoci questo oro, un premio alla visione e lungimiranza del presidente federale, ai grandi sacrifici delle atlete, del suo C.t. e staff e così via, di tutti coloro che ci hanno creduto».

Domenica, presidente, è stato impossibile contattarla, immaginiamo il motivo.

«Sono state ore convulse, sul 23esimo punto del terzo set sono scoppiato in lacrime come un bambino, non me ne vergogno. Sentivo tantissimo la gara e avvertivo che mancava qualche minuto al successo. Mia figlia è corsa ad abbracciarmi perché consapevole anche dei miei sacrifici per la pallavolo. È stata una gioia indescrivibile e incomparabile ad altre. Due anni fa la nazionale maschile di un altrettanto grande De Giorgi, mio conterraneo, ci ha fatto emozionare e gioire, domenica è toccato alle ragazze. Mi scuso ai tanti che non ho potuto rispondere, dopo il successo della nazionale giovanile, auspico sempre più che il movimento continui a crescere».

Un successo anche made in puglia, con la Di Vagno e Miale.

«Una gioia condivisa anche per la Puglia con Maira (Di Vagno, ndr) la fisioterapista azzurra e Vanni (miale, ndr) preparatore atletico, entrambi fortemente voluti da Julio Velasco. Quando i particolari fanno la differenza».

Ritiene che la truppa di De Giorgi ha ricevuto critiche troppo severe?

«La nazionale maschile ha disputato una prima parte di Olimpiade straordinaria specie battendo Brasile e Polonia. L’impresa in rimonta ai quarti col Giappone è stata fantastica ma molto dispendiosa e poi abbiamo trovato la Francia di Giani, allievo di Velasco che mi congratulo e vinto con merito. Ma sono sicuro che la Nazionale di Fefè si rifarà, lo ha già dimostrato e con maggiore esperienza si riscatta».

E ora, quando vedremo la Nazionale di Velasco a Bari?

«Non è semplice, ma vedremo magari in un test match dei prossimi Europei, per la maschile o femminile».

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Attualità News Puglia

Desertificazione in Puglia, perse 663 imprese nei primi tre mesi dell’anno: boom per gli acquisti online

Giù le saracinesche, giù i prezzi delle case, i servizi che si trasferiscono. Come un cancro che si mangia il territorio, la chiusura delle imprese commerciali è solo l’inizio di un processo devastante, in particolare nei piccoli Comuni. Accade anche in Puglia.

La perdita di imprese

Nei primi tre mesi del 2024 il comparto del commercio al dettaglio ha registrato in tutto il Paese la scomparsa di 9.828 imprese, circa mille unità in più dello stesso periodo dello scorso anno. Lo evidenzia il report di Confesercenti, che ha anche scorporato i dati regionali. E la Puglia si allinea al nazionale, evidenziando un saldo negativo: se, infatti, nei primi tre mesi del 2024 sono nate 637 imprese, altre 1.300 hanno dichiarato la cessazione dell’attività, portando il dato in negativo di 663 e collocando la regione al settimo posto in Italia, dopo Campania, Lombardia, Lazio, Sicilia, Piemonte e Veneto. In negativo anche la Basilicata, dove 68 sono state le nuove iscrizioni, 187 le cessazioni, con un saldo di -119.

Il mercato dell’online

Se le vetrine scompaiono, le consegne di acquisti online, invece, fanno boom. Secondo le stime, di Confesercenti, in poco più dieci anni, sono cresciute di quasi dieci volte: erano 75 milioni circa nel 2013, quest’anno dovrebbero arrivare a 734 milioni. E anche in questa classifica, la Puglia si posiziona tra le prime 10 regioni, all’ottavo posto, con una stima di acquisti di 48.439 beni on line.

«Una tendenza sulla quale abbiamo sollecitato il ministro – spiega il presidente regionale pugliese di Confesercenti, Benny Campobasso -Al di là della tutela del ‘made in Italy’, abbiamo chiesto un intervento sull’online selvaggio, che ora è causa della desertificazione di attività in Puglia. In principio furono i grandi centri commerciali, poi sono arrivati gli acquisti sul web, la web tax che non supera il 15 per cento, e i negozi non riescono a stare al passo».

L’effetto a cascata

La chiusura delle attività commerciali provoca, a catena, altre conseguenze, che portano poi a quell’effetto desertificazione nel quale si impoveriscono numerosi Comuni, interi quartieri cittadini. «Quando vanno giù le saracinesche – spiega il presidente Campobasso – il territorio diventa poco appetibile dal punto di vista immobiliare, e quindi di conseguenza si riducono i servizi». Sportelli bancari, distributori di carburante, che preferiscono insediarsi in zone più “frequentate”.

Ad oggi, un comune pugliese su quattro non ha sportelli bancari sul proprio territorio. La regione è al di sotto della media nazionale anche per numero totale degli sportelli bancari, 24 ogni 100mila abitanti, mentre in Italia, in Italia la media è di 34 sportelli ogni 100mila abitanti. Una circostanza che, abbinata alla “morte” delle oltre mille imprese nel primo trimestre 2024, prospetta una fotografia del territorio a grave rischio desertificazione.

Le politiche necessarie

Per il presidente Confesercenti Puglia, «servono politiche serie, di recupero, che puntino a rivitalizzare Comuni e quartieri, non bandi a fondo perduto che non garantiscono la tenuta a lungo termine dell’attività. non eventi di street food o sagre. Occorre articolare norme e sostegni concreti».

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