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Giochi del Mediterraneo, via libera al progetto per lo stadio Iacovone di Taranto

Si è conclusa favorevolmente l’attività di verifica del progetto di fattibilità tecnica ed economica del nuovo stadio Erasmo Iacovone di Taranto, che sarà ristrutturato nell’ambito dei lavori previsti per i Giochi del Mediterraneo del 2026.

A 24 ore dalla firma del decreto da parte dei ministri Fitto, Abodi e Giorgetti e a conclusione della conferenza di servizi, che ha incassato i pareri favorevoli di tutti gli enti coinvolti, è arrivata stamattina la validazione del Responsabile unico del procedimento Alessandro Zito.

Lo Iacovone è uno degli impianti principali che saranno utilizzati per i Giochi del Mediterraneo che si terranno nel capoluogo ionico nel 2026.

Il commissario straordinario Massimo Ferrarese, con proprio decreto, ha approvato il progetto da inviare ad Anac per l’acquisizione del parere, propedeutico all’immediata indizione della gara di appalto per l’esecuzione dei lavori. Ferrarese ha contestualmente firmato i decreti inerenti la determinazione a contrarre.

«Mi ritengo molto soddisfatto – ha dichiarato il commissario – sull’operato svolto dai progettisti, dall’ente di verifica Rina Check, coordinati dalla società Governativa Sport&Salute, e di tutto lo staff della struttura commissariale che, incessantemente, nonostante il periodo di ferie, hanno fornito il prezioso e fondamentale contributo in brevissimo tempo».

Ferrarese ha aggiunto che si attende «ora la registrazione del decreto dalla Corte dei Conti per bandire i lavori per lo stadio Iacovone, la cui opera ammonta a 59.750.000 euro e poter finanziare tutti gli interventi già ricompresi nel secondo masterplan».

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News Politica Taranto

Giochi del Mediterraneo, la soddisfazione di Ferrarese: «Grande impegno del Governo»

«Era un passaggio decisivo per il raggiungimento di un progetto che fino a un anno fa sembrava naufragato». Così Massimo Ferrarese, commissario straordinario di Governo e presidente del Comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo in programma a Taranto nel 2026, commenta l’approvazione da parte del Governo, d’intesa con la Regione Puglia, del secondo stralcio del programma per la realizzazione delle infrastrutture necessarie allo svolgimento della manifestazione.

Si tratta di 107 milioni di euro, oltre ai 168 già stanziati con il precedente decreto, che porta a 275 milioni il totale dei fondi a disposizione.

«L’impegno del ministro Raffaele Fitto, il quale con tutte le energie, ma anche con grande coinvolgimento personale, trattandosi della sua terra, ha voluto che tutto ciò si realizzasse, insieme a quello dei ministri Abodi e Giorgetti – continua Ferrarese – è stato determinante per rendere realizzabile l’impegnativo lavoro svolto in questi ultimi mesi».

Il commissario per i Giochi ringrazia «il Governo per la determinazione con cui ha voluto sostenere tutti i nostri progetti, offrendo ora la possibilità di entrare definitivamente nella fase di realizzazione delle opere. L’ho più volte sottolineato in passato – conclude Ferrarese – ma in questo momento considero ancora più determinante la massima collaborazione tra tutti gli enti coinvolti per un traguardo che ora possiamo raggiungere, la grande occasione di rilancio per Taranto e la Puglia».

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News Politica Taranto

Giochi del Mediterraneo, ok al secondo stralcio di opere da 107 mln. Fitto: «Piena soddisfazione»

Firmato il decreto del ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto e del ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, di concerto con il ministro dell’Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti e d’intesa con la Regione Puglia, con il quale è stato approvato il secondo stralcio del programma delle opere infrastrutturali occorrenti allo svolgimento della XX edizione dei Giochi del Mediterraneo, prevista a Taranto per il 2026.

Il provvedimento, sul quale è stata raggiunta l’intesa con la Regione Puglia, fa seguito al decreto dello scorso 16 aprile che aveva approvato interventi per 168 milioni di euro, e assegna ulteriori 107 milioni di euro per i Giochi.

«Esprimo grande soddisfazione per il risultato raggiunto oggi, che porta gli investimenti attivati per la realizzazione delle opere necessarie allo svolgimento dei Giochi del Mediterraneo a complessivi 275 milioni di euro, corrispondenti alle risorse stanziate dal Governo per consentire lo svolgimento della XX edizione dell’evento, un appuntamento fondamentale per Taranto ma non solo», dichiara il ministro Fitto.

Il programma approvato oggi prevede interventi nei comuni di Taranto, Lecce, Sava, Pulsano, San Giorgio Ionico, Francavilla, Grottaglie, Montemesola e Massafra, consentendo la realizzazione, la riqualificazione e l’ammodernamento di impianti sportivi di particolare rilevanza per i territori.

Il secondo stralcio tiene conto della necessità di individuare ulteriori strutture sportive per calcio, tennis, sollevamento pesi, bocce, pallamano, volley, lotta e scherma, completando così il quadro delle discipline sportive che comporranno il programma dei Giochi.

Il piano approvato oggi prevede ulteriori finanziamenti per strutture già inserite nel primo stralcio, tra le quali, per Taranto, lo stadio Erasmo Iacovone, che raggiunge un finanziamento complessivo di circa 60 milioni di euro, il centro polivalente Amatori Ricciardi, per complessivi 24 milioni di euro e l’impianto natatorio Torre d’Ayala, che raggiunge 41 milioni di euro di finanziamento totale, per Lecce lo stadio Ettore Giardiniero, con un finanziamento complessivo di 36 milioni di euro.

«Il Governo ha dato impulso alla realizzazione delle opere nominando a maggio 2023 il Commissario straordinario per le opere infrastrutturali e, successivamente, ha mantenuto l’impegno di stanziare le risorse necessarie a finanziare gli interventi occorrenti per la tempestiva realizzazione degli impianti – dice il ministro Fitto – in tempi che consentiranno il regolare svolgimento dell’evento sportivo, che si prepara ad essere una grande occasione di rilancio e di sviluppo per la regione Puglia e per l’intero Paese, che conferma il suo ruolo centrale nel Mediterraneo».

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Cronaca Lecce News Taranto

Taranto, trasporta 25 chili di cozze non tracciate in Salento: multato 40enne

Un 40enne tarantino è stato multato e un ristorante sul litorale salentino è stato chiuso in seguito a un’operazione congiunta della polizia e dell’Asl di Taranto. Al centro dell’indagine, un carico di 25 chili di cozze in pessime condizioni e senza alcuna tracciabilità, trasportate illegalmente da Taranto al Salento.

Tutto è iniziato nel quartiere Tamburi, dove gli agenti hanno notato un uomo intento a caricare sul suo furgone numerose cassette di cozze già sgusciate. Insospettiti, i poliziotti hanno seguito il mezzo fino a un ristorante sulla costa salentina, dove una parte del carico è stata consegnata.

Durante il controllo, gli agenti hanno scoperto che le cozze erano in cattivo stato di conservazione e prive dei documenti necessari per garantirne la provenienza e la sicurezza alimentare. Le successive verifiche all’interno del ristorante, effettuate in collaborazione con l’Asl, hanno rivelato numerose irregolarità igienico-sanitarie e carenze nella tracciabilità degli alimenti.

Di fronte a questa situazione, le autorità hanno deciso di sequestrare la merce e di disporre la chiusura immediata del ristorante, fino a quando non saranno ripristinate le condizioni igieniche necessarie per garantire la sicurezza dei consumatori. Il 40enne, conducente del furgone, è stato sanzionato amministrativamente per le violazioni riscontrate.

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Cronaca News Taranto

Fagot e Bessy fiutano la droga: 22 persone nei guai nel Tarantino

Numerose dosi di sostanze stupefacenti tra hashish, marijuana, eroina e cocaina, sono state sequestrate, negli ultimi giorni, dai finanzieri del comando provinciale di Taranto nell’ambito di controlli effettuati su tutto il territorio ionico con il supporto delle unità cinofile.

La guardia di finanza ha passato al setaccio scali portuali, stazioni ferroviarie, strutture ricettive e luoghi di aggregazione in varie fasce orarie della giornata.

La droga era nascosta in borse, indumenti o in doppi fondi ricavati all’interno dei bagagliai delle auto ma non è passata inosservata grazie al fiuto di Fagot e Bessy, pastori tedeschi antidroga in dotazione ai finanzieri.

Al termine dei controlli sono 22 le persone che sono state segnalate in Prefettura.

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Attualità News Taranto

Ucraina, arriva a Taranto l’ambulanza mitragliata dai russi a Kharkiv – FOTO

Dopo esser stata a Bari, il toccante monito arriva a Taranto: un’ambulanza ucraina, crivellata dai colpi dell’esercito russo, sarà esposta in piazza Maria Immacolata dall’8 al 9 agosto. L’iniziativa, promossa dal gruppo ‘Amici dell’Ucraina’ e parte della campagna internazionale ‘Ukraine is calling’, ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla tragedia ucraina e raccogliere fondi per acquistare nuovi veicoli di soccorso.

L’ambulanza, che porta ancora i segni della violenza subita a Kharkiv, ha viaggiato per l’Europa testimoniando le atrocità della guerra. La sua presenza a Taranto è un invito a non dimenticare le sofferenze del popolo ucraino e a sostenere concretamente gli sforzi per ricostruire il Paese.

Perché è importante?

Dall’inizio del conflitto, centinaia di ambulanze e mezzi dei vigili del fuoco sono stati distrutti in Ucraina, compromettendo gravemente le operazioni di soccorso. La raccolta fondi avviata da LUkraine mira a colmare questo vuoto e fornire alle comunità colpite gli strumenti necessari per far fronte all’emergenza.

Visitando l’ambulanza a Taranto, i cittadini potranno conoscere da vicino la storia di questo veicolo e le sofferenze che rappresenta. Saranno inoltre disponibili informazioni su come contribuire alla raccolta fondi e sostenere l’iniziativa. L’esposizione dell’ambulanza a Taranto è un appello alla solidarietà e alla partecipazione attiva. Ogni contributo, anche il più piccolo, può fare la differenza nella vita di chi soffre.

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News Politica Taranto

Giochi del Mediterraneo, Ferrarese replica a Emiliano: «I masterplan mia prerogativa»

«Solo una persona ironica come Emiliano potrebbe trovare il modo di attribuire ritardi a chi ha consegnato il primo masterplan con tutti i relativi Dip (Documenti di indirizzo alla programmazione) dei comuni in tre mesi e che ha realizzato il secondo masterplan in due soli mesi, allegando i progetti più importanti che, sempre in questi pochi mesi, sono stati già realizzati e approvati da tutti gli enti, pronti quindi in tempi record per andare in gara». Non si fa attendere la risposta di Massimo Ferrarese, commissario straordinario del Governo e presidente del Comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo in programma a Taranto nel 2026, agli “attacchi” del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.

Nella serata di ieri, dopo una riunione di Giunta regionale straordinaria e urgente, è stato approvato il secondo masterplan per l’evento sportivo «su pressante richiesta del Governo» come ha dichiarato il governatore pugliese attribuendo a Ferrarese presunti ritardi nell’organizzazione dei Giochi.

«Solo una persona spiritosa come Emiliano potrebbe tentare di “rimodulare” il significato della sentenza della Corte costituzionale, sostenendo che il sottoscritto debba preventivamente concordare con lui l’individuazione delle opere infrastrutturali dei Giochi», sottolinea il commissario straordinario, spiegando che «la Consulta ha invece stabilito che, sulla scorta dei masterplan, che restano mia prerogativa, il Governo e la Regione debbano poi trovare l’intesa. Cosa che sta avvenendo, come dimostra la delibera della Regione cui Emiliano fa riferimento».

Per Ferrarese «dopo aver perso tutti questi anni è necessario serrare le fila e terminare le opere nei tempi previsti per centrare l’obiettivo di organizzare una grande manifestazione internazionale che dia lustro a Taranto e alla Puglia».

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Cronaca News Taranto

Massafra, da poco uscito dal carcere danneggia l’auto dei carabinieri: arrestato un 31enne

Avrebbe danneggiato il portone di un edificio e, all’arrivo dei carabinieri, si sarebbe scagliato contro l’auto di servizio il 31enne di Palagiano arrestato la notte scorsa dai carabinieri a Massafra.

I militari sono stati allertati da una telefonata al 112 da parte dei condomini di uno stabile dove l’uomo, in evidente stato di alterazione psicofisica, stava mandando in frantumi i vetri del portone d’ingresso.

I carabinieri hanno provato a fermare l’uomo che, per tutta risposta, ha rifiutato di fornire le proprie generalità e si è scagliato contro l’auto dei carabinieri, dopo averli aggrediti e minacciati. I militari sono riusciti, con non poche difficoltà, a bloccare il 31enne e a farlo salire sull’auto di servizio: l’uomo però ha continuato a tenere un comportamento violento danneggiando a calci la portiera posteriore dell’autoradio e mandando in frantumi anche il finestrino.

L’uomo, scarcerato il giorno prima dalla casa circondariale di Taranto, è stato nuovamente arrestato e condotto presso la sua abitazione agli arresti domiciliari.

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Ambiente e Sostenibilità News Salute Taranto

Ex Ilva, associazioni e personaggi pubblici: «Garanzie per la salute». A Taranto nuovo caso di “slopping”

Sedici tra associazioni e comitati, due sindacati e undici personaggi pubblici – tra cui Alessandro Bergonzoni, Fiorella Mannoia, Romina Power e Michele Riondino, denunciano che «il governo e i suoi commissari delle amministrazioni straordinarie di Ilva e Acciaierie d’Italia (AdI) stanno violando apertamente quanto deciso dalla Corte di Giustizia Europea, secondo la quale, in caso di pericolo grave per la salute e l’ambiente, l’attività di Ilva deve essere sospesa».

Per gli scriventi «il primo passo è stato l’invito agli operatori economici a manifestare il loro interesse ad acquistare i beni ex Ilva. Il secondo sarà una trattativa per negoziare con uno o più di essi le condizioni per l’aggiudicazione». Nel bando di gara, aggiungono, «si afferma esplicitamente, al punto 1.13, che i commissari straordinari di AdI stanno ponendo in essere tutte le attività propedeutiche al rinnovo dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) a garanzia delle esigenze primarie di tutela della salute dei cittadini. Il governo quindi ammette che attualmente non esiste una valida Aia, scaduta un anno fa, e che la nuova dovrà svolgere le valutazioni sanitarie imposte come obbligatorie dalla Corte di Giustizia».

Ma il governo, obiettano associazioni e personaggi pubblici, «ha l’obbligo, prima di qualsiasi altra decisione, di attendere gli esiti degli accertamenti scientifici e non di anticiparli. Non può iniziare una procedura di vendita di una attività che, all’esito delle valutazioni sanitarie, potrebbe essere sospesa».

La Corte di Giustizia europea, concludono le associazioni (tra cui Genitori Tarantini, Peacelink e il sindacato Lavoratori metalmeccanici organizzati-Lmo), è stata però «lapidaria ed ha attribuito al Tribunale di Milano la competenza a stabilire se gli impianti debbano essere fermati o meno. Chiunque detenga gli impianti, se il Tribunale di Milano accerterà l’attualità di un grave rischio per la salute, dovrà fermarli».

Lo slopping

Ieri pomeriggio, intanto, nello stabilimento ionico si è verificato «l’ennesimo episodio di slopping» che «ha provocato la fuoriuscita di una densa nube di fumo rosso-violaceo, visibile per chilometri».

A denunciarlo è Giustizia per Taranto che parla di «un segnale di inefficienza e pericolosità delle strutture», ma anche di «un doloroso promemoria della battaglia che la nostra comunità è costretta a combattere ogni giorno contro l’inquinamento e la negligenza».

L’episodio di ieri, prosegue l’associazione, «dimostra una volta di più la fatiscenza e l’obsolescenza di un impianto pericoloso per i lavoratori e la popolazione locale».

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Sport Taranto

Serie C, Taranto all’esordio senza Capuano: lo sostituirà l’ex Cazzarò

Nel Taranto, in mancanza di Ezio Capuano e del suo secondo Cosimo Zangla, assenti giustificati grazie a un certificato medico, è Michele Cazzarò a dirigere temporaneamente gli allenamenti.

Ritorno sulla panchina

Sotto la sua direzione, ci sono i giocatori contrattualizzati sino al 30 giugno 2025 e al 30 giugno 2026. E sarà anche lui, già giocatore oltre vent’anni fa e tecnico rossoblù nel biennio 2014/16, a sedersi in panchina a Benevento. Contro i giallorossi, domenica prossima alle 20.30 al Ciro Vigorito, si disputeranno i primi 90 minuti ufficiali della stagione. La Coppa Italia terrà a battesimo la squadra che, appena qualche mese fa, fece emozionare un’intera città. In situazione di emergenza la società ha pensato di affidarsi a chi conosce bene l’ambiente, anche perché Cazzaro è tarantino. Non è la notizia che i tifosi si aspettano, ma un primo toccasana almeno per i calciatori, che hanno necessità di allenarsi con continuità. Il pallone ha almeno ripreso a rotolare. I giocatori hanno bisogno di mettere ossigeno nelle gambe, perché l’annata che andranno ad affrontare sarà lunga e dispendiosa. Situazioni del genere tolgono energie, per cui direttamente o indirettamente tramite i rispettivi procuratori, molti degli atleti presenti stanno lavorando per trovare la stabilità improvvisamente venuta meno sotto i piedi. Camminare sulle sabbie mobili è piuttosto antipatico ed è giusto guardarsi attorno.

Le tentazioni

Tra i più cercati il difensore Patrick Enrici: il mancino, uno dei pupilli di Ezio Capuano, è oggetto del desiderio dell’Avellino. Gli irpini stanno cercando un profilo come il suo e il compito è chiaramente facilitato da quanto sta avvenendo. Non si tratta di un semplice interesse e concretamente una soluzione potrebbe arrivare a stretto giro. Sarebbe forte anche l’attenzione del Monopoli su un altro difensore, il centrale Mirko Miceli, che con tanto entusiasmo aveva accettato di tornare a Taranto e che invece ora si ritrova (come tutti i suoi colleghi) con un pugno di mosche in mano. Il gabbiano lo vorrebbe per sé e strapparlo non sarebbe neppure molto difficile. Aveva rifiutato più proposte per continuare il progetto tecnico di Capuano, che l’aveva contattato subito dopo l’estremo difensore Gianmarco Vannucchi. In questo momento, il Taranto è come il bancone di un supermercato nel quale è possibile avvicinarsi per scegliere il prodotto meglio rispondente ai propri gusti. Questo non lo compro, questo sì: ecco il contesto attuale e se è risultato facile avvicinarsi a chi aveva un contratto, come Calvano, lo è ancora di più con i volti nuovi, poiché i contratti non sarebbero stati neppure depositati. Sarebbe questo, ad esempio, il caso del centrocampista Francesco Cerretelli, proveniente dalla Cremonese, ma nella passata stagione nella Carrarese promossa in B. E anche di Pierozzi, esterno d’attacco della Fiorentina e altro portatore sano di promozione in B per averla conquistata lo scorso aprile con il Cesena. Una vera e propria diaspora, che può essere momentaneamente fermata soltanto dall’incontro che il direttore generale in pectore, Fabrizio Lucchesi, potrebbe avere con i giocatori come da mandato del dimissionario presidente Massimo Giove. Un primo approccio è stato rinviato due giorni fa per essere riprogrammato a breve. I tifosi restano alla finestra, ma non fermi e passivi. Sono in fermento ed è in programma una manifestazione per sollecitare l’azione di tutti gli attori del teatro tarantino, di default sul palco di questa tragedia sportiva.

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