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Iacovone vicesindaca di Bari, la Convenzione: «Soddisfatti dalle scelte di Leccese»

«Grande soddisfazione» per la nomina di Giovanna Iacovone a vicesindaca di Bari esprime la Convenzione che, alle elezioni di giugno, ha sostenuto la candidatura a sindaco di Michele Laforgia, poi alleatosi con Vito Leccese eletto al secondo turno a primo cittadino del capoluogo pugliese.

Iacovone avrà anche la delega alla Rigenerazione urbana e sociale, al Decentramento, alla Prossimità e alla Transizione digitale.

«Grazie al lavoro svolto con generosità e dedizione da Michele Laforgia e dal sindaco Vito Leccese per giungere alla composizione di un puzzle complicato il cui risultato ci rappresenta pienamente», evidenziano dalla Convenzione per Bari augurando a Giovanna Iacovone e a tutta la squadra di Governo cittadino «buon lavoro con l’auspicio che le competenze e il riordino delle deleghe, favoriscano un proficuo lavoro collegiale per il bene della nostra città e della sua crescita sostenibile».

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Bari: spazio a legalità, welfare e ambientalismo nella Giunta Leccese. Iacovone vicesindaca

Riprendere le fila del campo largo con un’amministrazione che ha l’imprimatur politico delle forze laiche e ambientaliste che hanno sostenuto il centrosinistra. È la nuova giunta comunale di Bari che il sindaco Vito Leccese ha presentato stamattina alla città.

«L’obiettivo è stato raggiunto», ha affermato il primo cittadino spiegando che «mi sono confrontato e ho litigato ma alla fine il risultato polito è quello che oggi siamo qui tutti insieme».

Leccese ha parlato di una «scelta di qualità» nelle nomine dei suoi assessori che stanno dimostrando «entusiasmo» per la realizzazione di un «programma politico amministrativo molto ambizioso». L’obiettivo è trasformare Bari in una «città più europea, moderna e sostenibile che possa garantire i diritti di tutti i cittadini a prescindere dal loro luogo di nascita». Leccese ha poi affermato che l’eredità lasciata da Decaro è «importante e difficile da gestire» soprattutto per quanto riguarda il rapporto dell’ex sindaco con la cittadinanza, «straordinario e di forte empatia».

Il sindaco ha ringraziato Michele Laforgia con cui, «seppur in un contesto molto dialettico, abbiamo deciso di continuare la collaborazione e avviare il governo della città insieme. Grazie – ha proseguito – anche ai vertici nazionali dei partiti coinvolti come i 5 Stelle».

Venendo alla Giunta, Leccese ha riferito di aver trattenuto per sé molte deleghe che, però, «saranno distribuite in consiglio comunale tra assessori e consiglieri, personalità che possono coadiuvare».

Dieci gli assessori della Giunta Leccese: Giovanna Iacovone – assessora alla Rigenerazione urbana e sociale, alla prossimità e alla Transizione digitale indicata dall’associazione La Giusta causa – sarà anche vicesindaca. «Ha accettato di fare parte di questa squadra e spero nei prossimi giorni di poter condividere con lei un rapporto ancora più forte», ha detto Leccese, ricordando che «ci siamo conosciuti nel 1990 nella stanza del sindaco perché lei era un giovane avvocato praticante nello studio di Enrico Dalfino. Ci siamo poi ritrovati perché lei era in Legambiente».

Un ringraziamento anche a Elda Perlino – assessora al Clima che ha preso il posto di Carlotta Nannis Marzano dopo le polemiche scatenate da alcuni suoi vecchi post contro il papa – con cui «seppur non in modo quotidiano abbiamo condiviso un percorso». Tra gli obiettivi che si è posta la stessa Perlino ci sono la costituzione di comunità energetiche e di una consulta per l’ambiente estesa a tutti i cittadini.

Domenico Scaramuzzi avrà la delega alla Cura del territorio e si occuperò di opere pubbliche e mobilità sostenibile. Molte «opere sono già state affidate e sono in corso – ha affermato – ma la fase più delicata viene adesso ed è quella esecutiva». Tra le sfide più importanti ci sono Costa Sud, Parco della Rinascita e il Nodo verde. «Dobbiamo mantenere anche un occhio all’ordinario e alla manutenzione di tutti i giorni», ha aggiunto.

Dalla vecchia Giunta Decaro, arriva Carla Palone che avrà la delega alla Viabilità urbana e alla Protezione civile: «Abbiamo lavorato a stretto contatto con Vito [Leccese, ndr]. Tra i suoi obiettivi quello di «rafforzare la task force sull’abusivismo dei b&b e quello ambientale».

Diego De Marzo sarà assessore al Bilancio e alla Fiscalità locale: «Sono onorato e credo che sarà importante trasformare i numeri in servizi». Tra gli obiettivi la «lotta all’evasione fiscale e il miglioramento della riscossione. Potenziare gli sportelli a imprese e cittadini per migliorare la burocrazia».

Dalla Giunta Decaro arrivano anche Paola Romano (assessora alle Culture) – il cui obiettivo sarà «unire le periferie e fare una governance dei grandi contenitori che nella scorsa legislatura siamo riusciti ad aprire e ora dobbiamo gestire» e quello di «portare a casa la candidatura del polo Nicolaiano a patrimonio Unesco» – e Pietro Petruzzelli (Sviluppo locale e Blue economy).

Con Raffaele Diomede (assessore ai Controlli, alla Legalità, alla Trasparenza e all’Antimafia sociale) i 5 stelle entrano per la prima volta in Giunta. «Abbiamo un esoscheletro solido che ci viene dal protocollo della legalità. Dobbiamo ora dare risposte immediate. Tre punti nei prossimi 100 giorni. Dare attuazione a quello che il sindaco ha tracciato in antimafia con la costituzione della commissione consiliare speciale sull’antimafia sociale. Bari entro fine settembre sarà pronta a erogare i fondi per le circa 2000 famiglie in emergenza abitativa per dare bonus casa. Siamo in contatto anche con la regione e Rosa Barone. Ultimo punto sarà la lotta non repressiva alla criminalità organizzata, potenziando l’agenzia che esiste già. Non possiamo tornare all’uso delle manette e delle sbarre perché non sono metodi efficaci, non è questa la linea da percorrere. Torneremo alla prevenzione le mafie pescano nel disagio sociale, la movida sta diventando pericolosa, le droghe».

Della giunta fa parte anche Elisabetta Vaccarella che ha la delega a Giustizia, Benessere sociale e Diritti civili e Vito Lacoppola, assessore alla Conoscenza.

Il consigliere comunale Lorenzo Leonetti avrà la delega a “sindaco della notte“: a lui spetterà il compito di definire le strategie per il miglioramento della vivibilità urbana degli spazi pubblici interessati dalla “movida“.

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Bari, il Consiglio comunale è nel caos: non c’è l’accordo per il prossimo presidente

È più di uno scricchiolio quello che percorre in queste ore il campo largo del centrosinistra del neo eletto Consiglio comunale di Bari. Nella prima seduta convocata per mercoledì, i consiglieri saranno chiamati a eleggere il presidente e il vicepresidente dell’assise cittadina. Una votazione dall’esito non così scontato: il sindaco Vito Leccese ha infatti indicato un nome all’aula Dalfino, quello di Romeo Ranieri, primo dei tre eletti della lista “Con”, formazione politica che fa capo al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.

L’endorsement è arrivato con il comunicato ufficiale dell’amministrazione nel quale Leccese ha reso nota pochi giorni fa la sua squadra di governo, confidando che «il Consiglio comunale sappia individuare una figura di esperienza che si faccia garante del percorso che attende la città, che ha riposto una così grande fiducia in una ampia coalizione, in parte inedita, che si candida ad essere un modello politico. Per questo immagino, nel rispetto delle prerogative del Consiglio, che il ruolo di Presidente dell’assise comunale possa essere ricoperto da Romeo Ranieri».

La scelta del presidente dell’Aula avviene però a scrutinio segreto da parte di tutti quanti i consiglieri e secondo più di una fonte, il sindaco potrebbe non avere la maggioranza in aula per concretizzare l’elezione di Ranieri. Tra i nomi in lizza per assumere il ruolo di presidente del Consiglio comunale non è mai tramontato quello di Marco Bronzini, eletto con il Partito democratico e vicino al deputato dem Marco Lacarra. Bronzini è uno dei consiglieri più anziani del Comune di Bari, arrivato alla sua quinta legislatura con record di presenze in aula. Se il nodo della presidenza non dovesse essere sciolto durante la prossima seduta, la mancata elezione di Romeo Ranieri segnerebbe un pessimo inizio per la maggioranza che arriverebbe subito dopo i malumori e i mal di pancia legati ad alcune nomine all’interno della Giunta.

Le critiche dei 5 stelle

Nelle scorse ore è finito al centro del dibattito lo “sfogo” del pentastellato Antonello Delle Fontane che ha mal digerito la scelta del suo partito di sottoporre all’attenzione di Vito Leccese il nome di Raffaele Diomede come possibile assessore. Nomina che si è concretizzata escludendo di fatto Delle Fontane dalla squadra di governo della città, nonostante il consigliere sia stato anche in questa tornata elettorale il più suffragato all’interno della lista a 5 Stelle. Non è chiaro se la vicenda avrà delle conseguenze già nella seduta del Consiglio comunale di mercoledì, quando si dovrà votare anche la fiducia per il sindaco Leccese.

Le civiche

Dure critiche alle scelte compiute da Leccese sono arrivate anche dalla sua lista civica “Leccese sindaco”. «Con la nomina della giunta si conclude un anno politicamente complesso per la nostra Città – scrivono dal comitato “È ora” che aveva sostenuto la civica – La ricerca di replicare l’Unità del campo largo del centrosinistra, a quanto pare, ha richiesto un sacrificio alla lista “Leccese Sindaco” che avevamo contribuito a creare ed animare politicamente. Non possiamo negare di essere sopresi ed anche un po’ delusi dai tempi e dai modi con i quali ci è stata comunicata questa valutazione che contraddice radicalmente il contenuto e gli intendimenti delle consultazioni svoltesi fino a poche ore prima della pubblicazione della squadra del sindaco. Quanto accaduto rischia di mortificare un’esperienza autofinanziata che ha mobilitato cittadini e cittadine – giovani e meno giovani – storicamente lontani dalle dinamiche elettorali. Non possiamo contestare, ovviamente, la volontà di costruire una squadra che allarghi il più possibile il campo della maggioranza della nuova amministrazione; resta l’amarezza per l’utilizzo di metodi e logiche di molte forze e partiti della maggioranza che rischia di privilegiare scelte più di natura tattica e personalistica che politica».

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Bari, Maurizio Gasparri sulla nomina dell’assessora Nonnis Marzano: «Prima o poi sventolerà bandiera della giustizia»

Maurizio Gasparri, responsabile enti locali di Forza Italia, è intervenuto all’indomani della nomina della nuova Giunta comunale di Bari. Entrando nel merito delle polemiche delle scorse ore, relative alla rinuncia della carica da parte dell’assessora Carlotta Nonnis Marzano, ha dichiarato: «Molti esponenti del centrodestra barese, anche di Forza Italia, si meravigliano del fatto che il nuovo sindaco Leccese abbia inserito nella Giunta una donna che ha oltraggiato Papa Francesco e ha irriso recentemente, in maniera ingiuriosa, tutti i leader del mondo in Puglia al G7. La cosa era talmente enorme che la protagonista ha rinunciato, per ora, alle sue deleghe. Hanno fatto bene quindi quanti hanno espresso la indignazione, ma io sinceramente non mi sono meravigliato».

«Il clima di impunità che si vive in Puglia, con una Procura che ha fatto capire bene quale è la sua posizione, con i vari Emiliano, Decaro ed i Leccese, nella condizione di poter fare tutto ed il contrario di tutto – ha proseguito Gasparri – fa capire a che punto può arrivare l’arroganza. Quando è lecito andare nelle case dei familiari dei boss, come ha raccontato Emiliano, quando è possibile insultare impunemente il Ministro dell’Interno, come ha fatto tale Don Cassano, dell’associazione libera di Don Ciotti, che ancora non si sono scusati nei confronti di Piantedosi, quando si possono assumere quelli che si sono assunti in alcune aziende municipalizzate, volevate che non tentassero di mettere in giunta a Bari, nelle file della sinistra, una persona che ha offeso perfino il Pontefice? Sono arroganti. Ma prima o poi su Bari, grande e nobile città, sventolerà la bandiera della giustizia e della libertà, oggi strappate da un potere locale arrogante e impunito, di cui questo assessore è un’adeguata espressione».

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Bari, il sindaco Leccese nomina la giunta comunale: riconfermati quattro ex di Decaro

Il sindaco Vito Leccese ha nominato la giunta comunale che lo affiancherà nel governo della città per il mandato 2024-2029.
«Come promesso, dopo un lungo lavoro, non nascondo a tratti faticoso, di discussione e confronto con le forze politiche che hanno sostenuto la mia candidatura, oggi ho ufficializzato i nomi della giunta comunale – commenta Vito Leccese – Sono stati giorni che hanno richiesto uno sforzo supplementare per trovare una sintesi tra le diverse sensibilità e istanze, ma sono soddisfatto del risultato. Infatti, l’obiettivo prioritario, che mi ero prefissato già in campagna elettorale, quello di dar vita al campo largo del centrosinistra, è stato raggiunto attraverso un intenso confronto con tutte le forze politiche e tutti gli attori in campo, che hanno messo il bene della città davanti alle aspettative di parte.

Abbiamo di fronte sfide impegnative che richiedono un impegno condiviso da parte di tutti, e sono certo che gli uomini e le donne individuati per comporre la nuova compagine di governo sapranno lavorare insieme nell’interesse esclusivo di una città che deve disegnare il suo futuro di città europea, attenta ai temi ambientali.

La ridefinizione delle deleghe, rispetto a quelle tradizionali, chiarisce la centralità che intendo dare alle politiche ambientali, alla città policentrica che miri a superare la suddivisione tra centro e periferie, al turismo come componente dello sviluppo economico sostenibile della città. Il tutto, rafforzando, mediante una espressa delega assessorile, le attività su controlli e legalità.
Con lo stesso provvedimento ho dato seguito all’impegno assunto in campagna elettorale di individuare il “Sindaco della notte”, che, in qualità di mio delegato, avrà il compito di definire un nuovo modello che contemperi le esigenze dei residenti con quelle delle attività commerciali negli spazi urbani nei quali si svolge la vita notturna.

Confido che il Consiglio comunale sappia individuare una figura di esperienza al proprio interno che si faccia garante del percorso che attende la città, che ha riposto una così grande fiducia in una ampia coalizione, in parte inedita, che si candida ad essere un modello politico. Per questo immagino, nel rispetto delle prerogative del Consiglio, che il ruolo di Presidente dell’assise comunale possa essere ricoperto da Romeo Ranieri».

Di seguito i 10 componenti della giunta comunale:

Giovanna Iacovone
assessora alla Rigenerazione urbana e sociale, alla Prossimità e alla Transizione digitale
(Decentramento, Demografici, Innovazione tecnologica dell’amministrazione, Beni comuni e Riuso spazi dismessi, Arredo urbano, Affari istituzionali e Rapporti con la Città Metropolitana)

Elisabetta Vaccarella
assessora alla Giustizia e al Benessere sociale e ai Diritti civili
(Servizi alla persona, Inclusione sociale e Contrasto alle povertà, Contrasto alle discriminazioni, Accoglienza e Integrazione)

Carlotta Nonnis Marzano
assessora al Clima, alla Transizione ecologica e all’Ambiente
(Forestazione urbana, Tutela dei Corridoi ecologici, Verde pubblico, Igiene urbana, Benessere degli animali, Politiche energetiche, Parchi)

Vito Lacoppola
assessore alla Conoscenza
(Educazione 0-6, Pubblica istruzione, Città universitaria, Ricerca e Innovazione)

Raffaele Diomede
assessore ai Controlli, alla Legalità, alla Trasparenza e all’Antimafia sociale
(Controlli, Gare e Appalti, Trasparenza, Patrimonio, Beni confiscati, ERP, Emergenza abitativa)

Pietro Petruzzelli
assessore allo Sviluppo locale e alla Blue economy
(Sviluppo economico, MAAB, MOI, FdL, Rapporto mare-costa, Turismo e Marketing territoriale)

Domenico Scaramuzzi
assessore alla Cura del territorio
(Opere pubbliche, Reti e Mobilità sostenibile)

Carla Palone
assessora alla Vivibilità urbana e alla Protezione civile
(Polizia locale e Protezione civile)

Diego De Marzo
assessore al Bilancio e Fiscalità locale
(Bilancio, Tributi e Aziende partecipate)

Paola Romano
assessora alle Culture
(Cultura, Tutela e Valorizzazione dei Beni culturali, Gestione di Musei, Teatri e Biblioteche)

Ad affiancare la giunta comunale con delega del “Sindaco della Notte” sarà Lorenzo Leonetti, cui spetterà il compito di definire le strategie per il miglioramento della vivibilità urbana degli spazi pubblici interessati dalla ‘movida’ (sicurezza, igiene urbana, viabilità).

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Bari, il sindaco Leccese visita le sale operative della città: «Grazie a chi lavora per la nostra sicurezza»

«Per la prima volta da sindaco, oggi ho fatto visita ad alcune delle sale operative della città». Il primo cittadino di Bari, Vito Leccese, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook alcune immagini dell’incontro con le forze dell’ordine.

«Mentre molti di noi si godono un meritato riposo, altri sono al lavoro anche oggi per garantire la nostra sicurezza – scrive Leccese – Alle forze dell’ordine, alla polizia locale, agli operatori del 118, ai vigili del fuoco e a tutti coloro i quali sono in servizio anche oggi va tutta la nostra gratitudine. Un ringraziamento a chi è sul posto di lavoro anche oggi per garantire servizi anche in questo giorno di svago. Buon Ferragosto, Bari».

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Bari, prove di intesa tra Vito Leccese e Michele Laforgia: si riaprono le trattative

Vito Leccese e Michele Laforgia provano a superare le divergenze degli ultimi giorni. È ripreso il dialogo tra i due leader che ieri pomeriggio si sono incontrati per discutere e chiarire le ragioni delle incomprensioni in merito all’impegno, pubblicamente assunto da entrambi, di governare insieme riunendo tutte le componenti della coalizione progressista con «criteri di rappresentatività, competenza e pari dignità», ha spiegato in una nota il sindaco Vito Leccese.

I nodi da sciogliere

Al centro della discussione il documento che la Convenzione per Bari aveva inviato al primo cittadino. «Ho ribadito la mia volontà di condividere, nel rispetto dei ruoli, le scelte di fondo dell’amministrazione, la definizione del nuovo sistema delle deleghe assessorili, che dovranno garantire innovazione e testimoniare le priorità del prossimo governo cittadino – ha aggiunto Leccese – e le coordinate programmatiche, continuando e ultimando il percorso tracciato nelle settimane scorse».

Un passaggio è stato riservato anche alla contestata ordinanza contenete le misure anti-degrado per le piazze Umberto e Moro. «Abbiamo chiarito le rispettive posizioni in merito alla recente ordinanza, da me assunta, in materia di sicurezza urbana che, trattandosi di un atto a scadenza e di natura assolutamente temporanea e sperimentale, potrà essere opportunamente e utilmente integrata, soprattutto relativamente al potenziamento dei servizi di protezione sociale dei fenomeni di marginalità cittadina. Il dialogo, quindi, non è chiuso. Nelle prossime ore ultimerò le mie valutazioni per garantire alla città una squadra di governo con la quale affronteremo le sfide programmatiche che hanno accompagnato la campagna elettorale».

La Giunta

Riprende dunque anche la discussione relativa alla composizione della nuova squadra di governo. In merito alla quale il penalista Laforgia ha ribadito: «non sono personalmente interessato a nessun incarico e a nessun ruolo, ma sono pronto a compiere ogni sforzo utile per l’unità della coalizione progressista. Nelle prossime ore, verificherò con le forze politiche della Convenzione se vi sono le condizioni per partecipare al governo della città».

Volontà confermata anche dall’ex senatore Alberto Tedesco, che con il gruppo dei socialisti fa parte della Convenzione. «Continuiamo a chiedere al sindaco la composizione di una Giunta di alto profilo, sottraendosi alle prescrizioni del manuale Cencelli, fatta di esponenti all’altezza delle aspettative della città e delle sue potenzialità di sviluppo».

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Bari, c’è il nuovo Consiglio: Pd primo partito e un seggio in più al M5s

Al netto dei riconteggi e delle verifiche è arrivata la composizione ufficiale del Consiglio comunale che occuperà i banchi dell’aula Dalfino per i prossimi cinque anni. Ieri mattina il sindaco Vito Leccese ha firmato il manifesto pubblico relativo alla proclamazione degli eletti così come elaborato dalla Commissione elettorale centrale a seguito delle elezioni dell’8 e 9 giugno scorsi.

I consiglieri

La lista più rappresentata è quella del Partito democratico che ha portato ben dieci consiglieri tra riconferme e new entry: Elisabetta Vaccarella, Pietro Petruzzelli, Lorenzo Leonetti, Paola Romano, Giovanna Salemmi, Michelangelo Cavone, Domenico Scaramuzzi, Antonio Bozzo, Marco Bronzini e Nicola Amoruso. Dalla lista Decaro per Bari tornano in consiglio gli ex assessori Carla Palone e Vito Lacoppola, insieme a Nicola Loprieno, Angela Perna e Pietro Albenzio. Romeo Ranieri, Nicoletta Milone e Francesco Giannuzzi rappresenteranno la lista Con Leccese sindaco. Per Leccese sindaco eletti invece Pierluigi Introna e Grazia Albergo, l’ex presidente del quarto Municipio Ceglie-Carbonara-Loseto. Claudio Schirone è l’unico rappresentate di Noi popolari mentre Diego De Marzo entra con Progetto Bari con Leccese.

Il centrodestra

Sono sette invece i consiglieri dell’opposizione di centrodestra eletti, oltre al candidato sindaco Fabio Romito: Pino Viggiano, Laura De Marzo e Antonio Ciaula tra le fila di Fratelli d’Italia, Valeria Amoruso e Carlo Patruno per la lista Romito sindaco, Giuseppe Neviera per l’Udc e Giuseppe Carrieri unico eletto della lista di Forza Italia.

Lo schieramento Laforgia

Rispetto ai dati forniti subito dopo il primo turno e il turno di ballottaggio c’è una sola modifica nella composizione del Consiglio comunale: un seggio in più al Movimento 5 Stelle, a scapito della lista Laforgia Sindaco. Per i pentastellati entrano in aula sia Antonello delle Fontane che Italo Carelli, entrambi riconfermati dalla scorsa legislatura. Oltre al già candidato sindaco Michele Laforgia le liste a sostegno del penalista al primo turno fanno eleggere Victor Laforgia (lista Laforgia sindaco), Francesca Bottalico (Bari bene comune) e Pasquale Lavopa (Bari città d’Europa). Si dovrà ancora attendere la nomina della nuova Giunta, prevista per oggi, dopo le tensioni interne alla maggioranza, messe nero su bianco proprio dall’avvocato Laforgia in una nota inidirizzata al sindaco Leccese.

Oggi è il giorno della Giunta. Fuori i laforgiani e spazio ai dem


A poche ore dalla nomina della nuova Giunta che affiancherà il sindaco Vito Leccese, ci sono ancora poche certezze sulla squadra e sulle deleghe. A seguito delle polemiche tutte interne al centrosinistra tra il primo cittadino e l’ormai ex alleato Michele Laforgia sulle interlocuzioni “mai riprese” e l’ordinanza anti-degrado delle piazze Umberto e Moro, il campo largo si è ufficialmente spaccato. Non ci sarà, dunque, nessun assessorato per gli esponenti della Convenzione che hanno sostenuto il penalista al primo turno e che inizialmente avevano chiesto almeno due posti in Giunta. Tramontata anche l’ipotesi di affidare a Laforgia il ruolo di presidente del neonato Consiglio comunale, come ribadito dallo stesso avvocato in una dura nota diffusa domenica scorsa per «il mancato gradimento, in qualche caso l’esplicito dissenso, manifestato dalle altre forze politiche».

Le ipotesi in campo

Ad uscire vincitore dal confronto con le altre forze politiche dovrebbe essere il Partito democratico, che oltre ad avere fatto eleggere ben dieci consiglieri dovrebbe avere almeno quattro assessorati, se non addirittura cinque, con deleghe per gli uscenti Pietro Petruzzelli e Paola Romano a cui si dovrebbero aggiungere Elisabetta Vaccarella (la più suffragata tra i dem) e Lorenzo Leonetti già presidente del Municipio 1 nella scorsa legislatura. Resta comunque in campo anche l’ipotesi delega per Giovanna Salemmi. Il rientro in Giunta pare quasi sicuro anche per l’ex assessora alle Culture e al Turismo Ines Pierucci. Nonostante non abbia centrato la rielezione in aula Dalfino, Pierucci è sostenuta da Sinistra Italiana e dai vendoliani, e sul suo ruolo si sono espressi positivamente anche Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni che vedono nell’assessora barese il simbolo della ricucitura a livello nazionale. Verso la riconferma anche i due decariani di ferro Carla Palone e Vito Lacoppola. Un posto nella squadra di Leccese pare assicurato anche per il pentastellato Antonello delle Fontane, dopo che il suo movimento politico si è allontanato da Michele Laforgia e ha continuato a condurre trattative separate direttamente con il sindaco Vito Leccese.

Il centrodestra

Al netto delle nomine, la spaccatura del centrosinistra non è passata sotto silenzio tra le fila dell’opposizione di centro destra. «Evidentemente avevo ragione. In campagna elettorale avevo già detto come sarebbe finita nel centrosinistra: avrebbero litigato prima ancora di iniziare, e così è stato. Laforgia attacca Leccese e si sfila dalla maggioranza, il Pd litiga per un assessorato in più – ha sottolineato Romito – È tornato tutto come prima solo senza Decaro. Ecco perché abbiamo il dovere di continuare a lavorare, per Bari, nonostante il sistema di potere che abbiamo dovuto affrontare». fra.sorr.

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Bari, il sindaco Leccese contro la quantità di carta e plastica usata da Amazon – VIDEO

Bari, il sindaco Leccese contro la quantità di carta e plastica usata da Amazon

Il sindaco di Bari, Vito Leccese, con un video Instagram ha mostrato quanta carta e plastica viene usata dal colosso Amazon per imballare anche piccoli prodotti, tra l’altro non fragili, con una propria confezione resistente. La polemica si unisce al movimento di sensibilizzazione sugli acquisti consapevoli e, soprattutto, sul concetto di sostenibilità.

Il post del sindaco

«Chi mi conosce sa che preferisco andare nei negozi e botteghe ad acquistare quello che mi serve. Spesso però ci troviamo a dover ricorrere agli shop online per questioni di tempi e reperibilità dei prodotti che ci servono. Questa volta è toccato a me e sono rimasto sconvolto dalla quantità di carta e plastica utilizzati da Amazon per i piccoli oggetti ordinati. Dovremmo riflettere su questo e iniziare a fare acquisti più consapevoli sperando che, soprattutto i colossi come Amazon, rivedano le proprie scelte virando verso comportamenti più sostenibili», conclude Leccese sui social.

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Bandiera palestinese a Palazzo di Città, Leccese: «Testimonia l’anelito alla pace dei baresi»

«Quella bandiera testimonia l’anelito alla pace della comunità barese e il sentimento di solidarietà alla città gemellata di Beit Jala in Palestina». Lo afferma il sindaco di Bari, Vito Leccese, rispondendo alle polemiche seguite alla decisione di esporre la bandiera palestinese sul balcone del suo ufficio a Palazzo di Città.

In una nota il sindaco di Bari spiega di aver detto al console onorario dello Stato di Israele a Bari, Luigi De Santis, che «sarò felice di esporre anche la bandiera israeliana quando lui si unirà all’appello del cessate il fuoco e quando il governo del Paese che lui rappresenta cesserà le operazioni militari nella striscia di Gaza».

La richiesta di esporre anche la bandiera israeliana era arrivata al sindaco Leccese anche dall’eurodeputato Michele Picaro che il primo cittadino ringrazia «per l’attenzione e la cortese sollecitazione che ha voluto riservare alla mia iniziativa di solidarietà con il popolo palestinese, in questi mesi tragicamente provato da azioni di guerra che hanno provocato oltre 40mila morti civili, tra cui tantissimi bambini».

«Chiedere l’immediato cessate il fuoco»

Leccese ricorda che «all’indomani della ignobile e omicida azione terroristica perpetrata da Hamas nei territori occupati ho fermamente condannato quanto accaduto. Ho sempre pensato che l’unico modo per riportare la pace in quel territorio martoriato sia quello di far tacere le armi da parte di tutti. Poiché sono più che convinto dell’universalità del valore della pace, ritengo che tale valore non vada mai strumentalizzato per finalità politiche, soprattutto da chi ha responsabilità istituzionali».

E proprio alla responsabilità Picaro richiamava Leccese. Un richiamo che, spiega il sindaco, «evoca il concetto importantissimo che è quello della “convivenza pacifica e la comprensione reciproca” tra i popoli. Questo concetto è alla base della soluzione “due popoli due Stati” di cui sono strenuo sostenitore anche perché ritengo che sia l’unica possibile, come auspicato anche nelle risoluzioni Onu».

Leccese fa anche riferimento all’ennesimo attacco israeliano che ha provocato oltre 100 vittime tra i civili: «È necessario chiedere l’immediato “cessate il fuoco”, per salvare il popolo palestinese e per evitare che la polveriera in Medio Oriente esploda con esiti da guerra mondiale».

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