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Brindisi Cronaca News

Latiano, investe e uccide il cane di quartiere poi scappa: individuato il responsabile

È stato individuato il giovane motociclista che, questa notte, ha investito e ucciso Nuvola Bianca, cane di quartiere di Latiano.

A darne notizia è il sindaco Mino Maiorano, con un post pubblicato su Facebook.

Il giovane, dopo aver travolto il cane, è fuggito senza prestare soccorso.

Nuvola Bianca era un cane «bellissimo, docile e affettuoso» ed era «di proprietà dell’intera nostra comunità», ricorda il primo cittadino sottolineando che «è inaccettabile che comportamenti come questo accadano ancora oggi».

Il responsabile è stato individuato dai carabinieri della stazione di Latiano grazie alla collaborazione dei cittadini.

«All’incivile, assurdo e dannoso comportamento del giovane investitore vi è stata la reazione solidale e collaborativa di una comunità sensibile e amante degli animali», dice ancora Maiorano che ringrazia i suoi concittadini, i militari e «tutti coloro che hanno contribuito ad individuare il responsabile».

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BAT Cronaca News

Assalti a portavalori, dopo le ville confiscati anche gli arredi a un 46enne andriese

Nuovi guai per il pluripregiudicato 46enne Carmine Fratepietro – condannato in via definitiva per una serie di assalti a portavalori e caveau di istituti di credito compiuti tra il 2015 e il 2016 – nei cui confronti è stato eseguito un nuovo decreto di confisca disposto dalla terza sezione penale della Corte d’Appello di Bari su richiesta della locale Procura della Repubblica.

Il mese scorso a Fratepietro erano stati confiscati beni per un valore di circa un milione di euro. Tra questi c’erano due lussuose ville ad Andria con all’interno altrettanto lussuosi arredi, che hanno un valore di 300mila euro e che sono oggetto della confisca di oggi.

I beni confiscati – formalmente intestati alla compagna del 46enne – sarebbero stati acquistati, secondo gli inquirenti, con il denaro rubato nel corso degli assalti ai portavalori.

Fratepietro, infatti, avrebbe fatto parte del commando paramilitare composto da circa dieci persone che il 29 febbraio 2016 assaltò un furgone portavalori, sulla strada statale 16 nei pressi di Trinitapoli, che trasportava circa 3 milioni di euro destinati a uffici postali ed istituti di credito. Il colpo, che durò appena 5 minuti, fruttò al gruppo criminale “solo” 725mila euro, perché entrò in funzione il congegno di sicurezza che saturò il vano di carico con una schiuma. I banditi riuscirono a darsi alla fuga occupando le vie di accesso al luogo della rapina con auto e mezzi pesanti rubati e incendiati e ricoprendo la strada di chiodi artigianali a quattro punte.

Il 46enne è stato anche condannato per aver partecipato, il 4 dicembre 2016, insieme ad altre 15 persone, nel Catanzarese, e con il “benestare” delle ‘ndrine calabresi, all’assalto al caveau di una società di vigilanza del luogo, con l’utilizzo di una ruspa dotata di martello pneumatico che consentiva di rubare 8,5 milioni di euro. E ancora è stato condannato per un altro assalto a un furgone portavalori, avvenuto il 19 ottobre 2015 a Bari, nei pressi della strada statale 16, dove insieme ad altre 15 persone, con il volto coperto e armate kalashnikov, avrebbero rubato centinaia di migliaia di euro da un furgone diretto alla Banca d’Italia per depositare il denaro prelevato da diversi istituti di credito.

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Bari News Salute

Bari, al Policlinico asportato un tumore al cervello in un bimbo attraverso il naso

Un bimbo di appena 8 anni è stato operato, al Policlinico di Bari, per un raro tumore al cervello, localizzato nell’ipotalamo, l’area che controlla le funzioni vegetative.

Il tumore è stato asportato dall’équipe neurochirurgica del professor Francesco Signorelli per via endoscopica, cioè attraverso la cavità nasale.

Si tratta di un trattamento neurochirurgico possibile in pochissimi centri in Italia.

«Non è un approccio frequente nei bambini mentre negli adulti abbiamo un’importante esperienza e arrivano a Bari casi anche da fuori regione», conferma il professor Signorelli, direttore dell’unità operativa di neurochirurgia. «Il bambino – spiega – ha invece spesso un naso troppo piccolo per poter permettere le manovre chirurgiche. In questo caso con il team multidisciplinare con cui studiamo questo tipo di interventi, con gli otorini del team del il professor Quaranta, gli oncoematologi pediatri del dottor Santoro, la dottoressa Perillo, gli anestesisti del professor Ranieri, le dottoresse Riefolo e Paganetti, e i rianimatori guidati dal professor Grasso, l’abbiamo valutato fattibile e preferibile alla via chirurgica transcranica».

L’intervento è stato quindi eseguito senza nessuna apertura del cranio ma operando con gli strumenti endoscopici pediatrici: con la guida del neuronavigatore, i neurochirurghi hanno raggiunto in maniera mini-invasiva la voluminosa massa ipotalamica, nella zona centrale del cervello.

«L’intervento si è concluso positivamente con una resezione completa, evitando danni ai tessuti circostanti», conclude il professor Signorelli.

Il bimbo è ancora ricoverato ma potrà tornare presto a casa.

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Attualità BAT News

Parigi 2024, ulivi e piante made in Puglia a Casa Italia: l’allestimento è di un’azienda di Canosa

Tredici pugliesi protagonisti nelle diverse discipline alle Olimpiadi di Parigi 2024. Ma la Puglia è presente anche a Casa Italia, quartier generale della spedizione azzurra, progettato dallo studio romano “Natura e Architettura”.

Piante e arbusti per adornare il “Prè Catelan”, padiglione in stile Napoleone III immerso nel parco più vasto della città, il “Bois de Boulogne”, sono state fornite dalla Caporalplant, azienda di Canosa di Puglia.

L’obiettivo è stato rappresentare sì lo stile italiano, ma soprattutto quello mediterraneo.

A primeggiare sono l’ulivo, simbolo tra l’altro del G7 a presidenza italiana che ha avuto luogo proprio in Puglia lo scorso giugno, cipressi, ma anche piante mediterranee come oleandri, melograni, corbezzoli, rosmarino, vite, fico e fico d’india.

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Attualità News Puglia

La Puglia accanto alle donne vittime di violenza: ok al contributo per le spese legali

Le donne vittime di maltrattamenti prese in carico dai Centri antiviolenza potranno contare sul sostegno economico della Regione Puglia per far fronte alle spese legali. È quanto prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale.

Il contributo non potrà essere concesso per le spese ricomprese nel gratuito patrocinio a carico dello Stato. Il supporto regionale fornisce dunque un aiuto economico anche per quelle spese legali sostenute nelle fasi del deposito di atti giudiziari e che non sfociano necessariamente nell’avvio di un procedimento giudiziario.

Le Linee di indirizzo approvate dalla Giunta regionale stabiliscono criteri e modalità di richiesta e di erogazione, e anche l’entità del contributo.

Possono accedere al sostegno economico le donne vittime di violenza fisica, sessuale, psicologica, di maltrattamenti o di atti persecutori, senza limite di età.

«Rimuoviamo gli ostacoli nel segno della Costituzione»

L’iniziativa della Regione Puglia, evidenzia il presidente Michele Emiliano, «segue la via maestra tracciata dalla nostra Costituzione, che ci insegna a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona».

Grazie al supporto della Regione «confidiamo che le vittime di violenza abbiano meno paura a reagire e più fiducia nelle istituzioni che le tutelano», prosegue Emiliano, evidenziando che «il timore delle spese legali spesso frena l’impulso necessario di denunciare o di andare fino in fondo quando si denuncia».

Per cosa si potrà chiedere il contributo per le spese legali

Tra le novità previste dalle Linee di indirizzo approvate dalla Giunta regionale c’è «l’ampliamento dei reati connessi ai casi di violenza per i quali le donne possono fruire del sostegno regionale, ma anche la previsione di contributi per consulenze tecniche di parte, sia nei procedimenti penali che civili, oltreché il sostegno economico durante l’attività stragiudiziale e prodromica alla causa», spiega la direttrice del dipartimento Welfare, Valentina Romano. «Sono inoltre riconosciute – aggiunge – le spese che riguardano la redazione dell’atto di denuncia-querela e le investigazioni difensive, ampliando così le tutele offerte dallo Stato mediante il gratuito patrocinio».

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Attualità Bari News

Bari, 33 anni fa l’arrivo della Vlora: a Desiati, autore di “Mare di zucchero”, le chiavi della città

Nel 33esimo anniversario dell’arrivo della nave Vlora, con a bordo 20mila profughi albanesi, nel porto di Bari, il sindaco del capoluogo pugliese Vito Leccese ha consegnato a Mario Desiati, autore di “Mare di zucchero“, edito nel 2014 da Mondadori, le chiavi della città.

La Vlora, ha detto Leccese durante la cerimonia, «partì da Durazzo letteralmente ricoperta da migliaia di persone, come un pezzo di frutta assalito dalle formiche: ricordo che quando la vedemmo avvicinarsi al porto di Bari, di fatto lo scafo era letteralmente invisibile, scomparso sotto un brulichio di persone».

Leccese ha confessato che qualche giorno fa, durante la celebrazione eucaristica per la festa patronale di San Nicola a Torre a Mare, il parroco, citando proprio Desiati, ha detto che «i santi più importanti arrivano dal mare, a mani nude ma con il cuore pieno di miracoli». E, in questo senso, il racconto della Vlora che Mario ci ha donato «ha uno straordinario valore i termini di testimonianza e di riflessione collettiva».

Desiati «con uno sguardo poetico e acuto racconta il Sud e il mondo, libero da provincialismi e luoghi comuni», ha affermato Leccese: «La sua scrittura, capace di seminare dubbi e domande – ha aggiunto -, dà voce a sogni universali e aspirazioni legate alla nostra terra di Puglia», ha aggiunto.

Con “Mare di zucchero” Desiati ha scritto «un romanzo che racconta le grandi migrazioni del secondo Novecento attraverso gli occhi di due ragazzi uniti dal desiderio di libertà», ha sottolineato Leccese ringraziando lo scrittore «per averci fatto scoprire la bellezza della nostra terra e la complessità della vita».

Le commemorazioni per il 33esimo anniversario dell’arrivo della Vlora a Bari proseguiranno nel pomeriggio, a San Girolamo, con un momento di riflessione che culminerà con la presentazione della gigantografia dell’iconica foto “Sono persone” scattata da Lorenzo Turi.

Desiati: «La Puglia dopo il 1991 è una Puglia migliore»

«Per me questo riconoscimento è molto emozionante perché Bari è forse la città in cui ho vissuto più a lungo dopo Roma e Berlino», ha ricordato Mario Desiati. «Il collegamento di questa giornata è il mio “Mare di zucchero” che ho inizialmente scritto per un pubblico di ragazzi ma che è stato letto anche da molti adulti. Da pugliese – ha aggiunto -, ritengo che non siamo mai fino in fondo consapevoli di essere in un luogo in cui si incrociano i traffici di tutto il mondo: tutti passano dalla Puglia, l’ho imparato da un grande maestro Franco Cassano, e tutti quelli che ci passano lasciano qualcosa».

Bari, ha detto ancora lo scrittore, «è al centro di grandi connessioni culturali. Proprio in questa città si è cristallizzato qualcosa che discende dal nostro legame speciale con il popolo albanese, siamo come fratelli divisi dal mare. E il mare è nutrimento, sono le persone che sono venute qui: c’è una Puglia prima e dopo il 1991, lo dico sempre, e la Puglia dopo il ’91 è la Puglia migliore».

Desiati ha evidenziato che «chiunque abbia vissuto quei giorni del 1991 in prima linea, come il sindaco, o anche da semplice spettatore, sa che non c’è futuro se non c’è memoria. La memoria è fondamentale, certo, ma non è facilmente trasmissibile perché è facilmente manipolabile: per questo dobbiamo attenerci ai fatti, riflettendo su cosa eravamo prima di allora. La Puglia è sempre stata terra di partenze, terra di emigranti. Ognuno in famiglia ha qualcuno che è dovuto partire».

Lo scrittore ha poi fatto riferimento alla strage di Marcinelle, di cui oggi ricorre il 68esimo anniversario, «ha visto morire moltissimi pugliesi».

La pergamena con le motivazioni del riconoscimento consegnato a Mario Desiati

A Mario Desiati, che nei suoi romanzi racconta il sud e il mondo con uno sguardo poetico e acuto, al tempo stesso dolce e rude, libero da provincialismi e luoghi comuni.

Desiati appartiene a quella generazione di scrittori che hanno portato la terra di Bari e la Puglia fuori da qualsiasi cliché letterario per dar voce ad aspirazioni, pulsioni, sogni universali eppure legati a luoghi e contesti del tutto particolari. La sua è una scrittura che rifugge l’assertività per seminare dubbi e domande e raccontare la complessità partendo da una condizione personale di ricerca costante di senso e di felicità che incrocia grandi questioni sociali e politiche.

Le chiavi della città di Bari vogliono essere insieme il riconoscimento di uno straordinario percorso autoriale e il suggello di un legame che ha radici nella stessa terra, la nostra, bellissima terra di Puglia.

Consegnargli questo riconoscimento nel trentatreesimo anniversario dell’arrivo della Vlora è anche un omaggio al suo “Mare di zucchero”, un romanzo che racconta l’irrompere della storia delle grandi migrazioni del secondo Novecento nella città di Bari attraverso gli occhi di due ragazzi, divisi da qualche chilometro di mare, da lingue e culture diverse e da vite opposte ma accumunati dall’energia inesauribile dell’adolescenza e da quel desiderio di libertà che è la molla dei grandi cambiamenti.

Un romanzo di formazione e di passione, l’incontro di due mondi lontani che brucia ogni distanza nello stesso anelito alla vita e alla scoperta.

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Ambiente e Sostenibilità Bari News

Monopoli, 15 tartarughine prendono il mare per la prima volta: le emozionanti immagini – VIDEO

È stata una notte lunga ed emozionante, quella di ieri, per chi ha assistito alla prima schiusa di uova di tartarughe marine registrata nelle province di Bari e Bat.

Quindici tartarughine hanno preso il mare muovendo i primi passi sulla spiaggia del lido Torre Egnazia, in località Capitolo a Monopoli.

L’evento è stato ripreso, con una certa emozione, in un video che ha subito fatto il giro del web.

I primi segnali della schiusa si erano già avuti qualche ora prima, come spiega in un post pubblicato su Facebook da Pasquale Salvemini del Centro recupero tartarughe marine del Wwf di Molfetta, per il formarsi del cono (cioè di una depressione) nel punto in cui c’erano le uova depositate dalle tartarughe. Lo stesso Salvemini ha poi pubblicato un video sui suoi canali social commentando: «L’inizio della vita!».

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Attualità Bari News

L’arrivo della Vlora a Bari: la foto iconica diventa una gigantografia. A Desiati le chiavi della città

Una data che ha cambiato la storia dell’immigrazione del Novecento e che vede Bari come protagonista assoluta degli eventi.

Era l’8 agosto del 1991 quando nel porto del capoluogo pugliese approdò la motonave Vlora con a bordo 20mila profughi albanesi.

Un evento che mise alla prova le capacità di accoglienza della città capace di dimostrare tutta la sua umanità.

Domani, in occasione del 33esimo anniversario dell’arrivo della Vlora, il Comune di Bari ha deciso di celebrare l’evento con due appuntamenti.

Le chiavi della città a Mario Desiati

Si parte con la consegna delle chiavi della città a Mario Desiati – appuntamento alle 11:30 a Palazzo di Città – autore di “Mare di Zucchero“, pubblicato da Mondadori nel 2014, che ripercorre quegli eventi.

Alla cerimonia interverranno il console di Albania a Bari Artur Bardhi, l’assessore regionale Gianni Stea (che porterà il saluto del governatore), l’assessora alle Culture Ines Pierucci, la consigliera metropolitana delegata alla Cultura Francesca Pietroforte e Gianni Di Cagno, Mimmo Magistro, Luca Turi, Alessandro Piva, Nicola Montano e Saverio D’Alonzo, testimoni dell’evento cui anche l’attuale sindaco Vito Leccese partecipò da giovane assessore della giunta guidata da Enrico Dalfino, oltre ai familiari di quest’ultimo.

La gigantografia dell’iconica foto “Sono persone”

In serata, alle 19, in largo Sono persone 8.8.1991″ (via Vito de Fano 29), a San Girolamo, alla presenza del sindaco Leccese, dell’assessora Pierucci e del presidente di Arca Puglia Centrale Piero De Nicolo, si terrà un momento di riflessione sui valori civili e umani dell’apertura, dell’accoglienza e dell’integrazione.

Per l’occasione il comitato spontaneo che si riunisce presso largo “Sono persone” ha realizzato una gigantografia (180×260 cm) del famoso scatto che testimonia lo sbarco dei 20mila albanesi realizzato da Lorenzo Turi, allora sedicenne.

Il pannello, donato al Comune di Bari, integrerà l’opera “Sono persone 8.8.1991” di Jasmine Pignatelli, installata sulla facciata dell’edificio di edilizia popolare di Arca Puglia Centrale e poi completata con la scultura gemella a Durazzo in Albania in occasione del trentennale dello sbarco della Vlora.

Alla cerimonia parteciperanno, tra gli altri, Lorenzo Turi, Francesco Rossini, rappresentante del comitato spontaneo, Eva Meski, arrivata a Bari con la Vlora e rappresentante dell’associazione “Le Aquile di Seta”, Pino Rana e Filomena Lisco del Circolo Acli La Pira, testimoni dello sbarco, e Jasmine Pignatelli che, insieme a Giuseppe Dalfino, ha coadiuvato e sostenuto le intenzioni del comitato.

A seguire si terrà un reading di Marco Grossi della compagnia Malalingua su letture di don Tonino Bello, con accompagnamento vocale a cappella di Monica De Giuseppe. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Teatro pubblico pugliese.

Il comitato promotore dell’iniziativa è costituito da cittadine e cittadini di Bari, italiani e albanesi, e dai residenti di San Girolamo che perseguono l’obiettivo comune di valorizzare, conservare, tutelare e divulgare i valori di amicizia e accoglienza che l’opera d’arte di Jasmine Pignatelli veicola attraverso le parole tradotte in linguaggio morse pronunciate dall’allora sindaco Enrico Dalfino: «Sono Persone, persone disperate. Non possono essere rispedite indietro, noi siamo la loro unica speranza».

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News Politica Taranto

Giochi del Mediterraneo, via libera al masterplan. Emiliano: «Ma non è stato concordato»

La Giunta regionale pugliese ha approvato, nel corso di una riunione straordinaria e urgente che si è svolta nella serata di martedì 6 agosto, il secondo masterplan dei Giochi del Mediterraneo in programma a Taranto nel 2026.

Ne dà notizia il governatore pugliese, Michele Emiliano, sottolineando che il provvedimento è stato approvato «su pressante richiesta del Governo».

Il via libera, precisa il presidente della Regione Puglia, «arriva su un programma di interventi redatto dal Commissario con grave ritardo e non concordato in via preventiva con la Regione, nonostante la recente sentenza della Corte Costituzionale renda obbligatorio il parere della Regione per l’individuazione delle opere infrastrutturali e, quindi, per la organizzazione dei Giochi».

La scelta di approvare comunque il masterplan, prosegue Emiliano, «non supera le differenze di metodo che contraddistinguono il Commissario e il nuovo Comitato organizzatore né le criticità rilevate dalla Regione, che aveva chiesto di finanziare per intero il progetto del centro nautico alla ex stazione Torpediniere, la palestra di quartiere a Paolo VI e di integrare le risorse per le attrezzature sportive. Arrivare a una soluzione condivisa – aggiunge – sarebbe dovuto essere compito del Commissario, anziché inviare la documentazione a pochi giorni dalla scadenza utile per l’emanazione dei decreti così da essere in tempo per le gare».

Emiliano ricorda che «i Giochi oggi esistono grazie all’idea, alla volontà e all’impegno che la Regione Puglia ha messo in campo su Taranto dal 2019 per candidarla a questo importante evento sportivo, insieme con tutti gli altri provvedimenti che sono stati adottati per la città e la provincia ionica. Il nostro senso di responsabilità e l’impegno verso la città – sottolinea – ci hanno indotto ad una decisione non facile perché abbiamo dovuto superare il disappunto dell’essere ignorati e messi di fronte al fatto compiuto. Ma non abbiamo esitato un istante a mettere da parte questi legittimi sentimenti perché pensiamo che i Giochi debbano essere fatti ad ogni costo».

Il presidente della Regione Puglia esprime dunque l’auspicio che «questo atteggiamento, che da ormai un anno sta rallentando la macchina organizzativa, diventi più rispettoso verso i tarantini e i pugliesi tutti. E soprattutto – conclude – che le fondamentali opere che allo stato sono state cancellate siano reintrodotte al più presto con successivi atti. La Regione Puglia è e resterà al fianco di Taranto e continuerà a fare il massimo perché il 2026 sia l’anno dei Giochi del Mediterraneo».

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Bari Cronaca News

Bari, in piazza con un grosso coltello da cucina: nei guai un ragazzino di meno di 14 anni

Un ragazzino di meno di 14 anni è stato sorpreso con un grosso coltello da cucina, con una lama di 20,5 centimetri, in piazza Eroi del Mare a Bari.

A segnalare la presenza del minore armato sono stati alcuni passanti che hanno allertato gli agenti della polizia locale in servizio sul lungomare.

Gli uomini della Municipale sono prontamente intervenuti e hanno identificato due ragazzini alla presenza dei genitori che erano stati nel frattempo informati.

Il coltello è stato sequestrato mentre il ragazzino è stato segnalato al Tribunale per i Minorenni di Bari.

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