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Attualità Lecce News

Lecce, Sant’Oronzo “blindato” ma è polemica sui parcheggi: «Niente nuove aree»

Iniziano oggi i festeggiamenti in onore dei santi patroni Oronzo, Giusto e Fortunato e l’amministrazione comunale predispone un articolato piano di sicurezza e viabilità con l’obiettivo di garantire la partecipazione all’evento in tutta serenità. Dall’opposizione, però, arrivano le critiche di Marco De Matteis, consigliere comunale ed ex assessore alla Mobilità urbana e sostenibile. «Il piano viabilità di questa edizione della festa di Sant’Oronzo sarà lo stesso degli ultimi due anni. Siamo contenti che ci seguano su scelte che evidentemente erano valide anche per loro», polemizza De Matteis. Intanto, quasi sicuramente, «nonostante gli sforzi profusi», non sarà possibile aprire la darsena di San Cataldo entro il 27 agosto per consentire la processione a mare in onore del santo patrono come avrebbe desiderato l’amministrazione comunale. Lo annunciano l’assessore alle Politiche urbanistiche, Gianpaolo Scorrano, e il vicesindaco con delega ai Lavori pubblici, Roberto Giordano Anguilla.

I controlli

«La sicurezza è la nostra priorità assoluta. L’area della festa sarà suddivisa in due settori, ciascuno sotto la supervisione di ufficiali della polizia locale. Complessivamente, saranno impiegate circa 65 unità, incluse quelle assegnate ai turni notturni e ai blocchi stradali. Pattuglie a piedi effettueranno controlli all’interno del perimetro della festa, con un’attenzione particolare alla lotta contro l’abusivismo, il mantenimento del decoro urbano e la sicurezza dei partecipanti. Inoltre, personale civile vigilerà sulla corretta somministrazione di bevande alcoliche, assicurando che non vengano vendute a minori e prevenendo eventuali truffe ai danni degli anziani. A supporto della polizia locale saranno operative 80 unità della protezione civile, dedicate all’assistenza e all’informazione per la popolazione», dichiara Giancarlo Capoccia, assessore alla Sicurezza urbana, polizia locale e protezione civile.

Niente nuovi parcheggi

«Tutto confermato, nessun nuovo contributo, neppure le due nuove aree di interscambio annunciate e di fatto inesistenti. Aree sulle quali l’assessore alla Mobilità aveva dichiarato di essere al lavoro, evidentemente senza essere a conoscenza dell’avvenuta pubblicazione dell’ordinanza che non prevede l’individuazione di nuove aree e relativi collegamenti con navette. I nuovi parcheggi? Non ci saranno. Si riproporrà una soluzione adottata nei piani festività natalizie dall’amministrazione Salvemini, ma si sa, altro è dirle le cose in campagna elettorale, altro è farle davvero», attacca De Matteis.

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Cronaca Foggia News

Lesina, pesce scaduto in un deposito: sequestrati 400 chili di prodotto ittico

In un centro di spedizione di prodotti ittici, a Lesina, sono stati trovati 260 chili di pesce scaduto e altri 120 chili privi di informazioni relative alla tracciabilità.

È quanto hanno scoperto i militari della Capitaneria di porto di Manfredonia nell’ambito di controlli effettuati in collaborazione con il personale dell’Asl Foggia. La merce è stata sequestrata e il titolare del deposito è stato multato per 3.500 euro.

Sempre a Lesina, nelle acque antistanti il litorale, è stato sorpreso un pescatore che stava raccogliendo vongole in violazione di un’ordinanza della Capitaneria di Manfredonia che ne disciplina le modalità di pesca. Sono stati sequestrati 20 chili di prodotto di misura inferiore ai 22 millimetri: le vongole, ancora vive, sono state rigettate in mare.

Al termine dei controlli i militari hanno elevato complessivamente quattro sanzioni per un totale di circa 5mila euro.

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Attualità Brindisi News

Niente eventi in estate a Brindisi, il sindaco: «Qui ci pensa il mare». È polemica

«A luglio ed agosto, a Brindisi ci pensa il mare». É questa la frase pronunciata dal sindaco Marchionna, in occasione della presentazione degli eventi legati alla festa patronale, sulla quale il Partito Democratico si è scagliato.

«Secondo il sindaco e la maggioranza di centrodestra – commenta il Pd – nei mesi clou della bella stagione, i cittadini non dovrebbero aspettarsi concerti o eventi serali, ma accontentarsi di una semplice giornata in spiaggia. Questa frase, che potrebbe sembrare innocua, è invece gravemente lesiva della dignità, degli interessi e dei diritti delle centinaia di attività commerciali e turistiche».

La giustificazione

Per i Dem, il primo cittadino deve chiarire «se è davvero questa la giustificazione della completa assenza di un cartellone estivo nella nostra città e che nei prossimi anni il fatto che ogni estate sia triste e vuota, tranne che a giugno e nella prima settimana di settembre, sia il risultato di una ponderata decisione della sua amministrazione.

Anche la scelta di disincentivare e “spegnere” la musica di quei pochi esercenti volenterosi, omettendo l’emissione dell’ordinanza di deroga alle emissioni sonore, appare chiaramente una decisione politica».

Il Partito Democratico, poi, sposta l’attenzione sulla candidatura di Brindisi a Capitale Italiana della Cultura 2027: «Per una città che ambisce, secondo le stesse parole del sindaco, a diventare un centro culturale e turistico di rilievo nazionale, candidandosi a Capitale Italiana della Cultura, tutto questo appare francamente come una beffa».

Dunque, per il secondo anno la città non avrà un cartellone estivo, complice una situazione finanziaria non florida.

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Bari Sport

Bari già al primo crocevia: vincere con il Modena per evitare una crisi precoce

Vincere per scacciare il rischio di una crisi precoce in campionato. L’anticipo della seconda giornata di serie B per il Bari è già un primo crocevia della stagione. Alle 20,30, sul campo dello stadio “Braglia”, i biancorossi sfideranno il Modena reduce, come i pugliesi, da un ko incassato nei primi 90 minuti del torneo. Juve Stabia e Sudtirol hanno infatti condannato, seppur con dinamiche differenti, entrambe le compagini alla sconfitta nel debutto in campionato, mettendone subito in salita il cammino in serie B, insieme alle rispettive ambizioni. L’obiettivo del Bari è dunque ritrovare immediatamente lo spirito e l’identità che avevano caratterizzato in positivo tutto il precampionato, tra partite amichevoli e Coppa Italia. Diversamente, un’altra prova negativa porrebbe seri interrogativi sulla solidità di tutto l’impianto finora costruito.

La probabile formazione

Niente da fare per Maiello. Il centrocampista campano è costretto ad alzare bandiera bianca a causa di un affaticamento muscolare. Il numero 17 non figura nemmeno tra i convocati. Una scelta volta a preservare un calciatore ritenuto fondamentale per gli equilibri del centrocampo e favorita dalla necessità di affidarsi al turnover per effetto dei tre impegni ‘schiacciati’ nell’ultima settimana di agosto. Tornano invece in lista Bellomo, che ha scontato il turno di squalifica, e Oliveri, reduce da un problema all’anca. Proprio il ‘tour de force’ che attende il Bari, unito a scelte di natura tecnica, potrebbe indurre l’allenatore Moreno Longo a varare almeno un paio, se non addirittura tre novità rispetto all’undici mandato in campo sabato scorso contro la Juve Stabia.

In difesa va verso l’esordio Mantovani. L’ex Ascoli dovrebbe essere proposto nel ruolo di braccetto di sinistra al posto di Obaretin, ma non è escluso che il tecnico torinese possa valutare un assetto diverso del pacchetto difensivo. In questo senso non appare solidissima nemmeno la posizione di Pucino. A centrocampo, vista l’assenza di Maiello, è certa una modifica: sulla carta è ballottaggio Maita-Lulić, con il primo favorito.

La speranza è che le sirene di mercato e l’estate passata ai margini del progetto tecnico non abbiano smorzato le motivazioni e l’entusiasmo del numero 4. Grandi manovre nel terzetto d’attacco: Sibilli ha recuperato dal problema alla caviglia sinistra e dovrebbe essere certo del posto. Le altre due maglie, quella del secondo trequartista e della punta, sono contese da quattro calciatori: Sgarbi, Manzari, Lasagna e Novakovich. Nelle scelte sarà con ogni probabilità dirimente il sistema di gioco offensivo. Due le ipotesi sul tavolo: la conferma di due giocatori sotto punta oppure un rifinitore alle spalle di un tandem offensivo, che, in questo caso, potrebbe essere composto da Lasagna e Novakovich, visto all’opera già nel secondo tempo del match contro i campani. Una soluzione tuttavia parecchio azzardata, vista l’assenza di vere alternative in panchina. C’è poi il tema esterni, con Ricci che potrebbe insidiare l’estemporanea titolarità di Dorval sulla corsia sinistra.

Nel Modena Bisoli recupera gli attaccanti Defrel e Pedro Mendes, insieme a Castoro, quest’ultimo reduce da un turno di squalifica. Al Braglia presenti un migliaio di tifosi pugliesi.

I precedenti

In serie B tradizione a favore del Bari, che in 67 partite ne ha vinte 27 contro i 16 successi del Modena, mentre sono 19 i pareggi. Fuori casa, su 31 incroci, solo 6 le affermazioni dei biancorossi, 14 quelle degli emiliani.

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Bari Cultura e Spettacoli

Castellana, Dolcenera a “Piazze d’estate”: «Con Anima Mundi racconto sogni comuni» – L’INTERVISTA

«Vai a vedere gli ultimi post che ho scritto su Instagram». E così, nel mezzo dell’intervista a Dolcenera, mi ritrovo a digitare in fretta il suo nome, alla ricerca del profilo social. La cantante ha un rapporto di odio e amore con le piattaforme virtuali, e ci tiene a farmelo notare. Mi ritrovo davanti a una foto di Dolcenera su un palco: in gran forma, minigonna in semi pelle, capello al vento, il microfono nella mano destra, e lo sguardo di chi è perso nella performance. Una “bomba” e tre “fuochi”, le emoticon a sottolineare l’atmosfera, calda. «Leggi la didascalia del penultimo post». Nella foto Dolcenera è in spiaggia. Sotto, uno scambio di battute sarcastico, su quanto la cantante non sia così attenta a riportare gli appuntamenti dei suoi concerti ai fan. Per farla breve, provocazione. Perchè a Dolcenera la provocazione un po’ piace, come le piace parlare chiaramente, fuori dai denti. Tipico di chi come lei è cresciuta in fretta, raggiungendo la popolarità ancora giovanissima. Stasera si esibirà a Castellana Grotte, ospite di “Piazze d’Estate”, alle 21.30.

Stasera arrivi a Castellana con il progetto “Anima Mundi”, raccontamelo.

«Sto portando in giro due format diversi. Uno piano e voce, che è anche un recital, e un altro con la band. Due forme di comunicazione diverse ma comunque intense, le canzoni sono le stesse. Con “Anima Mundi” racconto di diritti civili, di rispetto dell’ambiente, di sogni comuni, di voglia di pace. È uno show energetico, dove si può ballare, ma anche ricco di contenuti».

Vuoi far divertire, lasciando una finestrella per la riflessione?

«La verità è che non vorrei far divertire proprio nessuno. Non mi interessa far divertire, la musica non è divertimento. È espressione dell’animo umano. Adesso le si da solo significato di divertentismo, ma prima non era così».

Stai dicendo che il pubblico moderno è abituato male?

«C’è stata una deviazione del concetto di musica negli ultimi due decenni. Un po’ colpa dell’industria, un po’ del mondo dei social».

Contenuti brevi ed incisivi che vanno ad abbassare il tempo medio d’attenzione…

«La programmazione della vita digitale è impostata sulla rapidità. E sul raggiungimento di quante più persone possibili, nel minor tempo possibile. Stessa cosa vale per la musica».

E tu che rapporto hai con i social?

«Alti e bassi, con più bassi che alti».

Com’è entrata la musica nella tua vita?

«Per caso. Non ho mai cercato questa vita. Mi è successa»

Lo dici con fatalismo, quasi ci fossi predestinata.

«Un pò si. È incredibile quanto non l’abbia cercata questa strada (ride ndr). Però quando vivi qualcosa che ti cade dall’alto, riesci ad avere il giusto distacco dalle cose».

Dal Salento a Sanremo, il sogno di qualunque ragazzo al mondo…

«Ecco, io questo sogno non lo avevo (ride ndr)».

Ma quali sono stati gli step fondamentali che ti hanno portata fino al Festival?

«Una persona, croce e delizia della mia vita, ha creduto in me, prima ancora che lo facessi io stessa».

Siamo sul fronte sentimentale?

«Sì. Ha puntato tutto su di me, e ancora mi chiedo come abbia fatto. Non ha creduto solo nella mia voce, ma nella capacità di poter scrivere cose importanti, che resistono al tempo. Dopo sono arrivate altre persone che mi hanno spinta; e magari ne arriveranno altre ancora domani, perchè io tutt’oggi non credo in me stessa».

Dopo tutta la strada che hai fatto non riesci ancora a credere in te stessa?

«Non riesco a razionalizzare. Se penso che la cosa più bella che ho fatto nella vita è scrivere, poi mi rendo conto che non so nemmeno io da dove arriva tutto questo. Lo senti come qualcosa di mistico, collegato all’anima».

C’è stato qualche artista che ti è stato d’ispirazione all’inizio del percorso?

«Ero innamorata della potenza musicale di Bruce Springsteen, della ricerca delle sonorità, fino allo sfinimento, dei Pink Floyd. Poi della forza evocativa di alcuni testi di Vasco Rossi; e come non citare la sfacciataggine di Celentano».

Sei stata ben cinque volte a Sanremo. C’è qualche aneddoto divertente, simpatico, che ricordi con piacere di quell’esperienza?

«Divertente e simpatico? Aggettivi abbinati al Festival di Sanremo? No (sorride ndr). È un tritacarne, dopo l’esibizione si scappa in albergo a dormire. Si viene così strozzati e spremuti dalle interviste, che alla fine della giornata sei senza voce. Se qualcuno ti racconta qualcosa di divertente successa a Sanremo, sta mentendo (ride ndr)».

Hai cambiato tante volte il tuo suono negli anni. È qualcosa che ti viene naturale o ci lavori con approccio metodico?

«La mia anima è fatta di suoni, che raccontano le sfumature di una canzone. La scelta di un suono di chitarra, di un rullante, del riverbero, per me è qualcosa di spirituale. Purtroppo ho sempre avuto difficoltà a incontrare qualcuno sul mio percorso lavorativo con cui condividere questa visione. Ti viene detto “cerca di fare canzoni che rientrano nel sound che va di moda oggi”».

Quindi, meglio la vetta delle classifiche accettando il compromesso o meglio restare “di nicchia”, ma fedeli alle proprie idee?

«Muoio perchè non so rispondere a questa domanda. Muoio ogni giorno. Da una parte c’è il desiderio di raggiungere quante più persone possibili. Dall’altra c’è necessità di coerenza per me stessa in ciò che faccio. Sono per tutti, ma non di tutti. E questo dall’inizio della mia carriera. Sono sempre stata una finta “pop”, che poi pop non è».

Che momento è per la musica italiana?

«Non vedo differenza tra la musica italiana e quella internazionale. È più una questione di mercati. Il nostro, essendo piccolo, tende all’omologazione».

Io noto anche una minore propensione culturale all’ascolto.

«Veniamo da una cultura cantautorale che presuppone una capacità d’ascolto. Però se ci pensi manca l’attitudine di andare a concerti di artisti che non conosci. Ad ascoltare, appunto, non a fare il “fan”. In Inghilterra e in Germania questa curiosità, questa apertura c’è. In Italia spesso si preferisce rimanere a casa, a fare zapping davanti alla tv».

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Cultura e Spettacoli Lecce Video

La Notte della Taranta si avvia al gran finale: le prove di Gaia e Angelina Mango – VIDEO

La Notte della Taranta si avvia al gran finale: le prove di Gaia e Angelina Mango

Il cuore del Salento si prepara ad accogliere l’ultimo atto del festival itinerante più atteso dell’estate pugliese. La Notte della Taranta, dopo aver attraversato 19 comuni del Salento dal 3 agosto, il 24 giunge a Melpignano per una serata all’insegna della musica, della cultura e delle tradizioni locali.

Il programma della tappa martanese è ricco di sorprese. Si parte con il progetto Matria dedicato alle lingue minoritarie, che presenterà una selezione di cortometraggi realizzati dagli studenti delle scuole del territorio. A seguire, un’escursione musicale tra le sonorità francoprovenzali con la Corale Nuova Provenza di Faeto e il gruppo Terra Nostra Folk di Celle San Vito.

Tantissimi gli ospiti che domani, 23 agosto, svolgeranno le prove generali, un appuntamento ormai immancabile per gli appassionati della Taranta. Quest’anno, sotto la direzione artistica di Shablo, il concertone finale promette di essere un’esperienza indimenticabile, con ospiti d’eccezione e un allestimento scenico di grande impatto. Intanto, pubblicate le prove di Angelina Mango e Gaia.

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Cronaca News Taranto

Leporano, bombe carta nella villa del presidente dimissionario del Taranto: indaga la Digos

Non ci sono feriti ma sono da quantificare i danni causati dall’esplosione di tre bombe carta lanciate la notte scorsa nella villa di Leporano di Massimo Giove, presidente dimissionario del Taranto calcio.

Sull’episodio indaga la Digos.

Giove da tempo è oggetto di accese contestazioni da parte della tifoseria. Nei giorni scorsi si è svolto anche un corteo di protesta in città, terminato con un presidio sotto il Municipio.

Gli inquirenti ipotizzano dunque un collegamento con la crisi del club dopo che Giove ha annunciato il suo disimpegno e la volontà di vendere.

La società rossoblù nella scorsa stagione ha disputato il campionato di serie C ben figurando, ma ora sono sorti problemi in relazione all’utilizzo dello stadio Iacovone, che sarà oggetto di ristrutturazione in vista dei Giochi del Mediterraneo 2026.

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Brindisi News Salute

Manca personale a Brindisi: bimba di 9 anni trasferita a Roma per un intervento chirurgico

Una bimba di 9 anni è stata trasferita dall’ospedale Perrino di Brindisi al Bambin Gesù di Roma per un intervento di urgenza per una necrosi a un gluteo causata da un’infezione seguita all’iniezione di un antibiotico.

Il trasferimento si è reso necessario perché, a quanto si apprende, nel reparto di Chirurgia plastica dell’ospedale brindisino mancherebbe il personale.

I genitori della piccola, che hanno provveduto a proprie spese al trasferimento della bambina da Brindisi a Roma, hanno dovuto anche farsi carico delle spese per la rimozione dell’apparecchio dentale per effettuare la tac: al Perrino, infatti, non c’era l’odontoiatra.

A Brindisi, ai genitori della bambina è stato comunicato che ci sarebbero state difficoltà a garantire la continuità assistenziale dopo l’intervento perché, tra ferie e malattie, non c’è personale e la Chirurgia plastica è stata accorpata alla Chirurgia generale. I medici brindisini hanno prospettato il trasferimento della piccola al pediatrico di Bari ma i genitori hanno preferito accollarsi le spese per il trasporto al Bambin Gesù di Roma con un mezzo medico privato con a bordo un’infermiera specializzata per non sospendere la terapia con le flebo.

La bambina sarà operata a Roma, dunque, e si cerca di capire a cosa sia dovuta l’infezione: si esclude l’errore umano legato all’iniezione di antibiotico ma qualche perplessità c’è riguardo al farmaco.

Su quanto accaduto è intervenuto il consigliere regionale Paride Mazzotta di Forza Italia che parla di «una circostanza di inaudita gravità». Il forzista annuncia che chiederà un’audizione del direttore generale dell’Asl Brindisi e della Giunta regionale in Commissione Sanità per avere chiarimenti «sullo smantellamento costante dell’ospedale Perrino di Brindisi».

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Brindisi Cronaca News

Omicidio Sharon Verzeni, si indaga sul supertestimone brindisino: «Mai vista»

Il 76enne di Brindisi, Antonio Laveneziana, è indagato per falsa testimonianza nell’inchiesta sull’omicidio di Sharon Verzeni, la 33enne uccisa a coltellate la notte tra il 29 e il 30 luglio a Terno d’Isola, in provincia di Bergamo. Laveneziana, residente a circa 150 metri dal luogo del delitto, è considerato un potenziale supertestimone, ma ha dichiarato ai microfoni di Tgcom24 di non aver visto nulla quella notte.

Tuttavia, le telecamere di sorveglianza lo avrebbe ripreso sul balcone intorno alle 00:50, poco prima che un uomo in bicicletta percorresse contromano via Castegnate. Nonostante il brindisino abbia in seguito ammesso di essere uscito a fumare dopo mezzanotte, ha ribadito di non aver notato nulla, citando problemi di vista e udito come giustificazione.

Intanto, i carabinieri hanno condotto un nuovo sopralluogo nella casa di Sharon Verzeni, accompagnati dal compagno della vittima, Sergio Ruocco, che è stato ascoltato nuovamente come persona informata sui fatti. Le indagini proseguono con l’analisi delle relazioni personali della vittima, comprese quelle familiari e lavorative, e con accertamenti tecnici sul suo telefono e sui campioni di DNA raccolti.

L’autopsia ha rivelato che Sharon è stata colpita quattro volte con un coltello, tre alla schiena e una al torace, in un’aggressione rapida e precisa. L’arma del delitto non è stata ancora trovata, nonostante le ricerche approfondite, comprese quelle nei cassonetti del paese. Le indagini continuano a battere ogni pista, compreso il recente coinvolgimento della vittima con un gruppo di Scientology, sebbene gli inquirenti invitino a non trarre conclusioni affrettate.

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Bari Cronaca News

Malore in mare: muore Vito Procacci, direttore del pronto soccorso del Policlinico di Bari

Un malore improvviso, mentre faceva un bagno serale in mare nelle acque di Gallipoli, è stato fatale a Vito Procacci, direttore del pronto soccorso del Policlinico di Bari, morto nella notte a 65 anni.

Originario di Bitonto, Procacci stava trascorrendo le vacanze nel Salento ed era sulla spiaggia di Purità quando si è sentito male. Inutili i tentativi di rianimarlo da parte del personale sanitario del 118.

Originario di Bitonto e fratello dell’onorevole Giovanni, Procacci era considerato dal mondo professionale sanitario un vero punto di riferimento «per generazioni di medici della emergenza urgenza della nostra regione e non solo – hanno scritto i colleghi sui social -. Raramente ho conosciuto persone così disponibili e dai tratti così distintivi del medico di pronto soccorso, quello cioè che non conosce orari di servizio perché il servizio è sempre anzi è la tua stessa vita».

L’annuncio della famiglia sui social

L’annuncio della morte di Procacci è stato dato dalla famiglia attraverso il profilo Facebook del medico. «Stanotte il nostro amatissimo Vito – scrivono – è improvvisamente salito in cielo proprio come ha vissuto, con la leggerezza e la gioia di vivere che lo rendevano unico. Ha deciso di andarsene nel mare che amava tanto, nella terra per cui ha lottato, fino all’ultimo giorno».

La sanzione per gli straordinari durante l’emergenza Covid-19

Procacci negli ultimi tempi era balzato agli onori della cronaca perché si era visto raggiungere da una sanzione amministrativa per gli straordinari durante l’emergenza sanitaria della pandemia da Covid-19 in cui, senza risparmiarsi, aveva trascorso intere giornate di lavoro nell’Unità operativa di Emergenza urgenza che dirigeva, senza concedersi nemmeno un minuto di riposo al fine di salvare vite umane.

Il dispiacere per quella sanzione lo aveva spinto a scrivere al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e alla ministra del Lavoro, Marina Calderone, che non solo avevano fatto sospendere il provvedimento ma avevano inviato pubbliche scuse al medico pugliese.

I funerali a Bitonto

Le esequie si terranno domani, 23 agosto, alle ore 16 nella Cattedrale di Bitonto.

Molti i messaggi di cordoglio che stanno arrivando dalla comunità medica e dai cittadini che conoscevano il primario.

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