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Bari Cronaca News

Perseguitava l’ex che l’aveva lasciato, in manette un 41enne a Cassano delle Murge

Mesi di vessazioni, minacce e violenze nei confronti della sua compagna. Poi la denuncia ai carabinieri quindi, dopo indagini approfondite quanto rapide, l’arresto con l’accusa di maltrattamenti, minacce e stalking nei confronti di un 41enne barese residente a Cassano delle Murge. A fare scattare il “Codice Rosso”, una procedura accelerata per le donne vittime di violenza, una 38enne di Cassano, madre di un bambino nato dalla relazione col suo compagno che, accecato di gelosia e non volendosi rassegnare alla fine della relazione, ha iniziato a minacciarla e ingiuriarla, anche davanti al figlio.

Gli episodi

Una serie di episodi di una violenza e gravità uniche, raccontati in una dettagliata denuncia sporta presso la stazione dei carabinieri di Cassano che hanno fatto scattare una serie di provvedimenti volti ad appurare se effettivamente l’uomo, incensurato ma noto alle forze dell’ordine, ne fosse responsabile. Più i militari approfondivano la situazione, più emergevano particolari che facevano peggiorare il quadro indiziario. Secondo quanto ricostruito, il 41enne avrebbe cominciato a prendersela non più solo con la compagna e il figlioletto ma anche con l’uomo che secondo lui intratteneva una relazione con la sua ex, un operaio, straniero, più volte minacciato dall’uomo che è persino entrato nel suo domicilio, brandendo un’ascia. Per fortuna in quel momento non era in casa ma la scena è stata descritta e messa a gli atti dal coinquilino dell’operaio.

Il pericolo scampato

«La storia dei due – racconta chi conosce bene le persone in questione – è sempre stata burrascosa, con lui che non lavorava e la compagna costretta a sobbarcarsi tutto il peso della famiglia». Per il gip Giuseppe Montemurro, che ha spedito in carcere il presunto stalker, gli elementi raccolti sono stati tali e tanti che è di tutta evidenza l’intento dell’uomo di tenere sottomessa la sua compagna e il bambino; una vicenda che ancora una volta mostra il lato oscuro e spesso sconosciuto ai più di queste vicende.

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Brindisi News Sviluppo e Lavoro

Ceglie Messapica, sindacati contro “San Raffaele”: «Nessuna apertura sulla vertenza»

È battaglia aperta tra lavoratori, sigle sindacali, esponenti politici e amministratori della Fondazione San Raffaele sul centro di riabilitazione di Ceglie Messapica. Tra atti regionali, provvedimenti governativi e ricorsi al Tar, la polemica non accenna a placarsi: dopo l’incontro che si è svolto in prefettura a Brindisi sulla vertenza dei lavoratori del centro di riabilitazione sanitaria, le segreterie territoriali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl denunciano la chiusura della struttura nel tentativo di mediare nella vertenza in atto.

«Nonostante le ampie garanzie – attaccano le sigle – la vera nota stonata è stata caratterizzata dal management del San Raffaele che non ha mostrato alcun segnale di apertura e collaborazione in merito alle istanze rappresentate dalle organizzazioni sindacali, le quali ovviamente si sono dichiarate insoddisfatte e pronte ad intraprendere tutte le azioni di mobilitazioni necessarie a tutela dei lavoratori, fino ad arrivare allo sciopero».

Richieste inascoltate

Diverse le questioni sollevate dai segretari territoriali «in merito al mancato adeguamento contrattuale e al ritardato pagamento delle spettanze stipendiali del personale a partita Iva fermo al mese di aprile, nonostante la Asl Brindisi versi puntualmente al San Raffaele quanto dovuto».

Dall’altro capo del tavolo, la Asl, che «ha mostrato grande interesse sull’intera vicenda poiché – evidenziano i sindacati – non solo si è trovata a fronteggiare i pignoramenti verso terzi pervenuti a seguito dei decreti ingiuntivi attivati dai lavoratori, ma si sta operando in vista della definizione del piano attuativo regionale con una ricognizione del personale esistente avviando le necessarie interlocuzioni con la regione, per il riconoscimento della copertura finanziaria».

La solidarietà di Amati

Dal consigliere regionale Fabiano Amati arrivano parole di solidarietà: «Una vertenza semplice, con i lavoratori impegnati a collaborare per garantire il futuro pubblico del Centro di riabilitazione di Ceglie Messapica, viene complicata dalla prepotenza della Fondazione San Raffaele, incapace di riconoscere che da 24 anni svolge senza alcuna gara una funzione pubblica, che negli anni è stata costantemente remunerata attraverso artifizi e raggiri sui numeri di posti letti, relativa distribuzione dei codici e illegittima compensazione del canone di locazione.

E il tutto in condizioni di assistenza sanitaria decisamente inadeguate e condizioni di lavoro inconcepibili in qualsiasi azienda, figurarsi in una struttura pubblica e pienamente inserita nella rete ospedaliera pubblica. Sono solidale con tutti i lavoratori e le loro ottime rappresentanze sindacali, per l’iniziativa di mobilitazione in atto e per la resistenza a ogni atto subdolo d’intimidazione psicologica».

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Sport Taranto

Serie C, Taranto all’esordio senza Capuano: lo sostituirà l’ex Cazzarò

Nel Taranto, in mancanza di Ezio Capuano e del suo secondo Cosimo Zangla, assenti giustificati grazie a un certificato medico, è Michele Cazzarò a dirigere temporaneamente gli allenamenti.

Ritorno sulla panchina

Sotto la sua direzione, ci sono i giocatori contrattualizzati sino al 30 giugno 2025 e al 30 giugno 2026. E sarà anche lui, già giocatore oltre vent’anni fa e tecnico rossoblù nel biennio 2014/16, a sedersi in panchina a Benevento. Contro i giallorossi, domenica prossima alle 20.30 al Ciro Vigorito, si disputeranno i primi 90 minuti ufficiali della stagione. La Coppa Italia terrà a battesimo la squadra che, appena qualche mese fa, fece emozionare un’intera città. In situazione di emergenza la società ha pensato di affidarsi a chi conosce bene l’ambiente, anche perché Cazzaro è tarantino. Non è la notizia che i tifosi si aspettano, ma un primo toccasana almeno per i calciatori, che hanno necessità di allenarsi con continuità. Il pallone ha almeno ripreso a rotolare. I giocatori hanno bisogno di mettere ossigeno nelle gambe, perché l’annata che andranno ad affrontare sarà lunga e dispendiosa. Situazioni del genere tolgono energie, per cui direttamente o indirettamente tramite i rispettivi procuratori, molti degli atleti presenti stanno lavorando per trovare la stabilità improvvisamente venuta meno sotto i piedi. Camminare sulle sabbie mobili è piuttosto antipatico ed è giusto guardarsi attorno.

Le tentazioni

Tra i più cercati il difensore Patrick Enrici: il mancino, uno dei pupilli di Ezio Capuano, è oggetto del desiderio dell’Avellino. Gli irpini stanno cercando un profilo come il suo e il compito è chiaramente facilitato da quanto sta avvenendo. Non si tratta di un semplice interesse e concretamente una soluzione potrebbe arrivare a stretto giro. Sarebbe forte anche l’attenzione del Monopoli su un altro difensore, il centrale Mirko Miceli, che con tanto entusiasmo aveva accettato di tornare a Taranto e che invece ora si ritrova (come tutti i suoi colleghi) con un pugno di mosche in mano. Il gabbiano lo vorrebbe per sé e strapparlo non sarebbe neppure molto difficile. Aveva rifiutato più proposte per continuare il progetto tecnico di Capuano, che l’aveva contattato subito dopo l’estremo difensore Gianmarco Vannucchi. In questo momento, il Taranto è come il bancone di un supermercato nel quale è possibile avvicinarsi per scegliere il prodotto meglio rispondente ai propri gusti. Questo non lo compro, questo sì: ecco il contesto attuale e se è risultato facile avvicinarsi a chi aveva un contratto, come Calvano, lo è ancora di più con i volti nuovi, poiché i contratti non sarebbero stati neppure depositati. Sarebbe questo, ad esempio, il caso del centrocampista Francesco Cerretelli, proveniente dalla Cremonese, ma nella passata stagione nella Carrarese promossa in B. E anche di Pierozzi, esterno d’attacco della Fiorentina e altro portatore sano di promozione in B per averla conquistata lo scorso aprile con il Cesena. Una vera e propria diaspora, che può essere momentaneamente fermata soltanto dall’incontro che il direttore generale in pectore, Fabrizio Lucchesi, potrebbe avere con i giocatori come da mandato del dimissionario presidente Massimo Giove. Un primo approccio è stato rinviato due giorni fa per essere riprogrammato a breve. I tifosi restano alla finestra, ma non fermi e passivi. Sono in fermento ed è in programma una manifestazione per sollecitare l’azione di tutti gli attori del teatro tarantino, di default sul palco di questa tragedia sportiva.

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Brindisi Sport

Parigi 2024, tocca a Dell’Aquila: il mesagnese sul tatami per difendere l’oro di Tokyo

Il gran giorno è arrivato. Oggi Vito Dell’Aquila sale sul tatami per difendere l’oro conquistato a Tokyo. L’artista marziale si presenta tra i favoriti nel taekwondo e non può che essere altrimenti. Nella categoria 58 kg, oltre a essere campione olimpico in carica, è anche il primatista europeo, con il titolo vinto a Belgrado lo scorso maggio.

Il percorso

Vito è un predestinato e fin da giovanissimo mostra un grande talento. Nel 2012, a 12 anni, vince la medaglia d’oro al torneo Kim e Liù, il più grande torneo europeo di taekwondo per piccoli atleti. Poi non si ferma più. Nel 2014, a Baku, diventa campione del mondo nella categoria Cadetti. L’anno successivo, nel 2015, conquista la medaglia d’oro agli Europei Junior. Nel 2017 si consacra. A 17 anni, partecipa sia alla classe Junior, sia Senior. Vince il bronzo ai Mondiali tra i grandi di Muju, in Corea del Sud, e il suo secondo oro continentale agli Europei Junior di Larnaca. Nel 2018 ottiene il terzo posto agli Europei Senior e la sua prima medaglia nel circuito dei Grand Prix a Mosca, un bronzo a 18 anni. Nel 2019, nella sua Puglia, a Bari, vince la medaglia d’oro agli Europei, ottenendo anche la qualificazione diretta tramite ranking ai Giochi olimpici di Tokyo 2020, poi disputati nel 2021 a causa della pandemia. A fine 2019, al Grand Prix Final di Mosca, dove competono i migliori 16 di ogni categoria, sale sul primo gradino del podio, affermandosi come uno dei migliori nella categoria -58 kg. Alle Olimpiadi giapponesi conquista il primo oro per la spedizione azzurra. La sua medaglia più bella, ottenuta con un percorso netto senza sbavature. Vito si conferma tra i talenti più cristallini della sua generazione dello sport italiano, vincendo nel 2022 il titolo di campione del mondo nella categoria -58 kg a Guadalajara, in Messico. È uno dei pochissimi campioni olimpici azzurri di Tokyo 2020 a laurearsi campione iridato dopo aver vinto i Giochi. Dopo aver ottenuto la qualificazione diretta per i Giochi di Parigi 2024 grazie al ranking, torna sul gradino più alto d’Europa vincendo gli Europei di Belgrado 2024.

L’obiettivo

Non si nasconde il lottatore mesagnese. Entrerà in gara al Grand Palais agli ottavi di finale contro il kazako Samirkhon Ababakirov e i precedenti sorridono all’azzurro con due vittorie in altrettanti incontri. Nell’eventuale semifinale affronterebbe uno tra Lucas Guzman e Omar Salim.

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Cultura e Spettacoli Foggia

Lucera, Franco Arminio e Ginevra Di Marco insieme sul palco tra note e parole

Dopo la magia calviniana degli “Amori difficili” portata in scena da Isabella Ragonese e Rodrigo D’Erasmo, l’ottava stagione della rassegna curata da Fabrizio Gifuni e Natalia Di Iorio “PrimaVera al Garibaldi” promuove oggi, alle 21.30, in prima regionale pugliese, all’Anfiteatro Augusteo di Lucera, lo spettacolo-concerto “È stato un tempo il mondo”, con la poesia intensa di Franco Arminio e la canzone popolare di Ginevra Di Marco. La sua voce inconfondibile, una delle interpreti più raffinate della musica italiana, si unisce a quella di Franco Arminio, lo scrittore dei paesi, il cantore dei borghi sul limite della sparizione, che è stato definito da Roberto Saviano «uno dei poeti più importanti di questo paese, il migliore che abbia mai raccontato il terremoto e ciò che ha generato».

Dietro lo spettacolo

Il titolo dello spettacolo è̀ stato un tempo il mondo è ispirato a un verso di una canzone dei “CSI” – storica formazione guidata da Giovanni Lindo Ferretti – di cui hanno fatto parte sia Ginevra Di Marco che Francesco Magnelli, ideatore della messa in scena, presente sul palco insieme ad Andrea Salvadori ad eseguire le musiche dal vivo. Il frutto della composita formazione, che unisce il mondo poetico con quello delle note, è uno spettacolo-concerto in cui l’incontro e lo sguardo etico di questi artisti genera un viaggio introspettivo per ricordarci cosa è stato il mondo e cosa sta diventando, attraverso canzoni e poesia popolare, momenti intimisti e di festa. Bellezza e ferite, passato e presente, incanto e disincanto, risuoneranno in un luogo unico e carico di storia come l’Anfiteatro augusteo di Lucera.

La protagonista

«Siamo vicini nello sguardo sulla vita, l’essere sensibili al silenzio, ai margini, al non clamore, alla bellezza dei paesi abbandonati, al sacro che ci sta intorno e che la nostra vita frenetica non contempla più, visioni che invece sentiamo essere motivo e scopo, tra gli altri, della nostra musica» dichiara Ginevra Di Marco sotto lo spettacolo prodotto da IMARTS. Fiorentina, cantante elegante, nel suo percorso si confronta con diversi artisti italiani e internazionali in un scambio musicale e umano. Appare nel 1993 quando partecipa come ospite in Ko de mondo, primo disco dei CSI. Le sue qualità vocali la fanno subito notare, e già dal seguente album “In quiete”, registrato dal vivo, la si può considerare prima voce al fianco di Giovanni Lindo Ferretti, cantante del gruppo. Nella sua produzione da ricordare il disco “Quello che conta”: le più belle canzoni di Tenco, reinterpretate e vestite con un nuovo abito musicale. Un delicato equilibrio che non tradisce lo spirito originale, permettendo sempre alla loro essenza più profonda di affiorare.

Il protagonista

Franco Arminio ha vinto due volte il Premio Stephen Dedalus. Con la sua ultima opera letteraria, edita da Bompiani, “Canti della gratitudine”, Arminio consegna il frutto di anni di ascolto di se stesso e del mondo, la summa di ciò che ha imparato nel suo cammino attraverso città e paesi: la parola poetica dispiega la sua forza trasformativa, da esperienza intima si fa comunitaria e ci chiede di essere pronunciata come sfida all’indifferenza, come forma di resistenza, come il più salvifico dei contagi.

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News Politica Taranto

Giochi del Mediterraneo, via libera al masterplan. Emiliano: «Ma non è stato concordato»

La Giunta regionale pugliese ha approvato, nel corso di una riunione straordinaria e urgente che si è svolta nella serata di martedì 6 agosto, il secondo masterplan dei Giochi del Mediterraneo in programma a Taranto nel 2026.

Ne dà notizia il governatore pugliese, Michele Emiliano, sottolineando che il provvedimento è stato approvato «su pressante richiesta del Governo».

Il via libera, precisa il presidente della Regione Puglia, «arriva su un programma di interventi redatto dal Commissario con grave ritardo e non concordato in via preventiva con la Regione, nonostante la recente sentenza della Corte Costituzionale renda obbligatorio il parere della Regione per l’individuazione delle opere infrastrutturali e, quindi, per la organizzazione dei Giochi».

La scelta di approvare comunque il masterplan, prosegue Emiliano, «non supera le differenze di metodo che contraddistinguono il Commissario e il nuovo Comitato organizzatore né le criticità rilevate dalla Regione, che aveva chiesto di finanziare per intero il progetto del centro nautico alla ex stazione Torpediniere, la palestra di quartiere a Paolo VI e di integrare le risorse per le attrezzature sportive. Arrivare a una soluzione condivisa – aggiunge – sarebbe dovuto essere compito del Commissario, anziché inviare la documentazione a pochi giorni dalla scadenza utile per l’emanazione dei decreti così da essere in tempo per le gare».

Emiliano ricorda che «i Giochi oggi esistono grazie all’idea, alla volontà e all’impegno che la Regione Puglia ha messo in campo su Taranto dal 2019 per candidarla a questo importante evento sportivo, insieme con tutti gli altri provvedimenti che sono stati adottati per la città e la provincia ionica. Il nostro senso di responsabilità e l’impegno verso la città – sottolinea – ci hanno indotto ad una decisione non facile perché abbiamo dovuto superare il disappunto dell’essere ignorati e messi di fronte al fatto compiuto. Ma non abbiamo esitato un istante a mettere da parte questi legittimi sentimenti perché pensiamo che i Giochi debbano essere fatti ad ogni costo».

Il presidente della Regione Puglia esprime dunque l’auspicio che «questo atteggiamento, che da ormai un anno sta rallentando la macchina organizzativa, diventi più rispettoso verso i tarantini e i pugliesi tutti. E soprattutto – conclude – che le fondamentali opere che allo stato sono state cancellate siano reintrodotte al più presto con successivi atti. La Regione Puglia è e resterà al fianco di Taranto e continuerà a fare il massimo perché il 2026 sia l’anno dei Giochi del Mediterraneo».

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Bari Cronaca News

Bari, in piazza con un grosso coltello da cucina: nei guai un ragazzino di meno di 14 anni

Un ragazzino di meno di 14 anni è stato sorpreso con un grosso coltello da cucina, con una lama di 20,5 centimetri, in piazza Eroi del Mare a Bari.

A segnalare la presenza del minore armato sono stati alcuni passanti che hanno allertato gli agenti della polizia locale in servizio sul lungomare.

Gli uomini della Municipale sono prontamente intervenuti e hanno identificato due ragazzini alla presenza dei genitori che erano stati nel frattempo informati.

Il coltello è stato sequestrato mentre il ragazzino è stato segnalato al Tribunale per i Minorenni di Bari.

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News Politica Puglia

Autonomia differenziata, FdI attacca Emiliano: «Impugna la legge per coprire la figuraccia»

«Per riparare alla figuraccia rimediata in due sedute consecutive» del Consiglio regionale che non ha approvato la richiesta di referendum abrogativo dell’autonomia differenziata «e dopo aver furiosamente litigato con la “sua” presidente del Consiglio Capone» il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano «ha tirato fuori dal cilindro un colpo di teatro: fare ricorso alla Consulta contro la legge Calderoli».

Lo sostengono i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia – il capogruppo Renato Perrini con i colleghi Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Tommaso Scatigna e Tonia Spina – dopo che il governatore pugliese ha impugnato la legge che introduce l’autonomia differenziata davanti alla Corte costituzionale perché «lede le competenze delle regioni».

Per i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia «è evidente che neppure il presidente Emiliano crede più nella sua maggioranza e dispera che il Consiglio possa approvare i due quesiti referendari contro l’Autonomia» e ha dunque deciso di impugnare la legge per riconquistare «i riflettori della stampa e salvare la faccia con i suoi colleghi presidenti dell’Emilia Romagna, Toscana, Campania e Sardegna che aspettavano la Regione Puglia per presentare i due quesiti referendari».

I consiglieri di Fratelli d’Italia parlano di un «colpo di teatro, sempre a spese dei pugliesi (quanto ci costa l’autorevole costituzionalista Massimo Luciani?)» con cui Emiliano «cerca, forse, di pareggiare i conti, decisamente sbilanciati, delle leggi regionali che il Governo impugna davanti alla Corte costituzionale. Dunque – concludono -, un’impugnazione che ha il sapore più di riabilitare Emiliano rispetto agli altri governatori rosso-gialli e di tirare uno schiaffone alla sua maggioranza (della serie: siete degli incapaci e allora faccio da me), che di vera intenzione di opporsi all’attuazione di un’Autonomia, prevista dalla nostra Costituzione, per volontà del centrosinistra. È bene ricordarselo sempre».

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Puglia Sport

Parigi 2024, l’Italia conferma la coppia pugliese Stano-Palmisano per la staffetta di marcia

Saranno i pugliesi Massimo Stano e Antonella Palmisano a correre la staffetta mista della marcia alle Olimpiadi. I due atleti saranno impegnati, domani alle 7:30, per le strade di Parigi nella competizione inserita per la prima volta nel programma dei Giochi.

L’Italia conferma la coppia dei due campioni olimpici di Tokyo, che nelle loro gare individuali della 20 km non sono riusciti a salire sul podio.

L’ipotesi alternativa era schierare la coppia Trapletti-Fortunato (quella tra l’altro che aveva staccato il pass della specialità), ma la scelta è caduta sulla coppia olimpionica.

La distanza totale è la stessa della maratona pari a 42,195 chilometri, con due frazioni a testa, alternate: 11,395 km maschili e 10 km femminili, altri 10 km per l’uomo e 10,8 km conclusivi per la donna.

Partenza alle ore 7:30 nel circuito sul Trocadéro, di fronte alla Torre Eiffel.

Nelle start list ci sono tutti i medagliati della 20 chilometri: i due campioni olimpici, l’ecuadoriano Daniel Pintado e la cinese Yang Jiayu, l’argento del brasiliano Caio Bonfim e l’australiana di bronzo Jemima Montag, ma tra i maggiori favoriti c’è il binomio spagnolo con Alvaro Martin e Maria Perez, rispettivamente bronzo e argento nella prova di apertura.

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Attualità Bari News

Bari, il quartiere San Paolo in festa per il nuovo murales di Santa Rita

Ieri pomeriggio, sotto il caldo sole estivo, centinaia di fedeli si sono riuniti nel giardino di via Giovanni Candura per l’inaugurazione del tanto atteso murales dedicato a Santa Rita nel quartiere San Paolo di Bari.

Realizzato dagli artisti Cesare Bettini, Andrea Buscaroli ed Eleonora Belluso, l’opera è stata fortemente voluta dalla comunità locale, come ha sottolineato Michele Genchi, coordinatore del Comitato Santa Rita. All’evento era presente anche il sindaco Vito Leccese, che ha voluto esprimere la sua vicinanza alla comunità.

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