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Attualità News Puglia

“Click day”, in Puglia solo il 30% delle richieste si trasforma in contratto

Aziende efemerotteri: nascono e muoiono nello stesso giorno, il tempo d’intasare il portale del click day con migliaia di richieste di permessi che poi vengono “venduti”, fino a 5 mila euro, sul mercato nero dei flussi migratori. Gente che arriva in Italia, spesso in condizioni disperate, che non trova nulla se non altra disperazione e clandestinità, finendo per alimentare sfruttamento e business delle organizzazioni criminali.

L’allarme

L’allarme, dopo la denuncia della presidente Meloni, è stato lanciato dal sottosegretario Alfredo Mantovano, davanti ai commissari parlamentari dell’antimafia: in alcune regione, con la Campania capolista, esiste una forte anomalia tra le richieste di permessi di soggiorno e il numero di contratti stipulati. Come dire che la maggior parte degli ingressi, disciplinati dal click day, finiscono nella clandestinità del lavoro, favorendo sfruttamento e caporalato.

Un’anomalia, tanto che il sottosegretario si è affrettato a sottolineare «Nell’ultimo decennio tanti governi hanno annunciato cambiamenti al testo unico sull’immigrazione ma senza dare seguito ai propositi. Noi lo faremo. in modo da consentire l’ingresso solo a chi ha la concreta e certificata prospettiva di lavorare».

Accade in Puglia

Non si è ai livelli della Campania che trasforma solo il 20 per cento delle richieste in contratti di lavoro, ma la Puglia – in buona compagnia con la Basilicata – non è molto lontana, visto che solo il 30 per cento diventa un contratto di lavoro, a fonte di richieste per 39mila permessi di lavoro non stagionale. Un dato peggiore solo di Calabria e, appunto, Campania. Il settore dove è più alta la percentuale di contratti è quello edilizio, seguito dall’alimentare e dal turistico alberghiero, mentre la tendenza nazionale parla di un 58,9 per cento di lavoro nel turistico e di un 31,4 per cento nell’agricoltura. Insomma, coma ha evidenziato mantovano la criminalità trova terreno fertile nella disperazione di tanti migranti che arrivano in Italia ma oltre a quattro cenci che indossano non hanno più niente.

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Attualità Bari News

Il Barese a rischio spopolamento: in 10 anni perso fino all’11% di abitanti

Si passa da oltre tre punti percentuali di crescita di Cassano delle Murge fino al quasi -11% di Sammichele di Bari. In mezzo soltanto altri quattro comuni che possono sorridere e tutti gli altri che arrancano. E alcuni anche pesantemente. È a tinte nerissime la fotografia della popolazione residente in tutta la Città metropolitana di Bari dal 2014 al 2024 e un solo messaggio lanciato: a parte rarissime eccezioni, il capoluogo di Regione e tutto l’hinterland si sta spopolando sempre più.

La tendenza

A quanto pare si è solo all’inizio. Cinque, come si diceva, le città dove la popolazione cresce. Sorprendente, a riguardo, è il dato di Cassano delle Murge, che dieci anni fa contava 14.632 abitanti, quest’anno ne fa registrare quasi 15.100, con un segno più di 3,3%. Bene anche le “piccole” Bitritto e Cellamare, con una crescita rispettivamente dell’1,43% e dell’1,24%. Il Comune del tre volte sindaco Pino Giulitto è passato in dieci anni dall’avere 11.177 abitanti a “vantarne” quasi 200 in più, mentre a Cellamare erano 5.731 e ora sono 70 unità in più. Sorrisino anche per Castellana Grotte e Noicattaro, la cui crescita è stata di circa 40 unità a testa. Per tutte le altre realtà, è buio pesto. Lo è in primis per Bari, dove i residenti sono scesi da 322.751 nel 2014 a 316.212 di oggi. Cosa significa?

Una discesa di oltre 6.500 persone, oltre il 2%.

I peggiori

Ma c’è chi fa anche molto peggio della città governata da due decenni dal centrosinistra, perché Santeramo, Gravina, Putignano, Valenzano, Acquaviva vanno a picco di quasi cinque punti percentuali. Malissimo anche i centri più importanti come Modugno, Molfetta, Bitonto, Gioia del Colle e Palo del Colle, in flessione di oltre cinque punti percentuali in un decennio. Ancora più buio a Ruvo, Mola, Giovinazzo e Alberobello, crollati del 6% che, in termini numerici, significa oltre 1.000 residenti che non ci sono più. Maglia nerissima in assoluto a Sammichele di Bari, dove, nonostante l’ottima qualità della carne, in dieci anni si è perso l’11% della popolazione, passando da 6.665 abitanti a 5.968.

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Attualità News Puglia

Sempre più strutture ricettive in Puglia: oltre 110mila posti letto per i turisti

In Puglia, l’offerta turistica è rappresentata da oltre 10mila esercizi ricettivi. Si contano in totale 110.133 unità tra strutture appartenenti al circuito sia alberghiero che extralberghiero. È il dato più significativo che emerge dal nuovo studio condotto dall’Osservatorio Economico Aforisma, diretto da Davide Stasi, che ha elaborato i numeri più aggiornati sugli hotel, bed&breakfast, case vacanze ed alloggi in affitto, agriturismi, campeggi e villaggi turistici, case per ferie, ostelli per la gioventù presenti in tutto il tacco d’Italia.

Il dettaglio

In particolare, si contano 49 alberghi 5 stelle e 5 stelle lusso; 418 hotel 4 stelle; 415 hotel 3 stelle; 77 hotel 2 stelle; 30 hotel con 1 stella; 81 residenze turistico-alberghiere per un totale di 1.070 alberghi. Di questi ben 338 sono ubicati in provincia di Lecce che sale così sul podio dell’offerta per i turisti; 292 gli alberghi in provincia di Foggia; 185 in quella di Bari; 110 in quella di Brindisi; 101 in quella di Taranto e “soltanto” 44 nella provincia di Barletta-Andria-Trani. Numeri che certificano una disponibilità di 110.540 posti letto sono, 46.136 camere e 45.888 bagni.

Il settore extralberghiero

L’offerta in Puglia si amplia con le strutture extra-alberghiere: 5.001 alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale; 3.033 bed & breakfast; 774 agriturismi; 223 campeggi e villaggi turistici; 25 case per ferie e 7 ostelli per la gioventù, per un totale di 9.063 unità. Di questi ben 2.932 sono ubicati in provincia di Lecce; 2.560 in quella di Bari; 1.211 in quella di Foggia; 915 in quella di Brindisi; 914 in quella di Taranto e 531 in quella di Barletta-Andria-Trani. I posti letto sono ben 191.242. Sommando i posti letto delle strutture alberghiere si raggiunge quota 301.782.

L’analisi dell’esperto

«La Puglia ha accelerato, e negli ultimi anni ha subìto una specializzazione produttiva basata sul turismo. Si rileva, infatti, una significativa crescita del numero delle imprese nei settori della ricettività, della ristorazione, del terziario e dei servizi. Anche per valorizzare il nostro patrimonio di inestimabile valore: uno “scrigno” di beni materiali ed immateriali. È una terra ricca di storia, di arte, di cultura e di tradizioni, ma non solo. Di generazione in generazione sono state tramandate conoscenze e competenze», spiega il data analyst di Aforisma Davide Stasi. «Di contro, i pugliesi investono ancora troppo poco nella qualità dei servizi resa ai propri ospiti e, pertanto, la redditività non può che restare bassa: è questo il tema cruciale da affrontare per lo sviluppo della Puglia. Intraprendendo un percorso sostenibile, sia dal punto di vista finanziario che da quello ambientale, occorre perseguire un modello di sviluppo che possa far incrementare i ricavi e gli utili delle aziende. Solo così si potranno prevedere nuovi investimenti e, conseguentemente, creare occupazione stabile e non solo stagionale». Da una parte, gli imprenditori lamentano una scarsa programmazione, avviata dagli enti preposti, che in alcuni ambiti viene considerata lacunosa, se non del tutto assente. Gli stessi evidenziano anche di essere lasciati da soli e di doversi spesso affidare al caso. Dall’altra parte, invece, i Comuni e i Gruppi di azione locale (Gal) chiedono una maggiore professionalità da parte degli operatori del settore.

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Attualità Foggia News

Passo del lupo, riaperta la galleria nel Foggiano ma tra un mese si richiude

Con l’intensificarsi del traffico estivo, è stata riaperta con un giorno di anticipo, sabato scorso, la galleria “Passo del Lupo”, che si trova lungo la Statale 17 “Variante di Volturara”, nel territorio del Comune di Volturino, l’importante arteria di collegamento tra Capitanata, Molise, Campania e Lazio.

L’ordinanza

L’Anas, con un’ordinanza del 22 aprile, aveva chiuso il tunnel dal 7 maggio al 3 agosto per lavori di ristrutturazione. L’ennesima di una serie di chiusure “a singhiozzo”, iniziate nel 2018, che avevano scatenato vibrate proteste da parte dei sindaci dei Comuni attraversati dalla Statale, coordinati e affiancati dall’ex sindaco di Lucera, attuale Consigliere Regionale, Antonio Tutolo. Sempre secondo l’ordinanza di aprile, il tratto di SS17 sarà nuovamente chiuso al traffico dal 9 settembre al 30 novembre prossimi, per proseguire gli interventi di risanamento strutturale.

L’audizione

Già l’8 aprile, il consigliere Tutolo aveva ottenuto un’audizione presso la V Commissione dell’Anas, chiedendo assicurazioni sui tempi di completamento dei lavori. L’ingegner Vincenzo Marzi, responsabile territoriale Puglia, aveva spiegato che non era stato più possibile rinviare il ripristino, dato il degrado creato da anni di mancate manutenzioni. Fino a quel momento, erano stati ripristinati 500 metri su un totale di 1373, con un costo medio di lavori di 9000 euro al metro lineare. In quella sede, Tutolo aveva espresso grande disappunto per la manutenzione “a fasi alterne”, ma le rimostranze del consigliere regionale non avevano sortito effetti sul cronoprogramma dei lavori: l’Anas aveva confermato la breve riapertura in agosto, solo per favorire il traffico intensificato del mese centrale dell’estate.

Il sollecito

Il 5 maggio, 22 sindaci dei Monti Dauni e 14 del Beneventano avevano scritto al ministero delle Infrastrutture e Trasporti, all’Anas e al Prefetto di Foggia per sollecitare la convocazione di un tavolo tecnico durante il quale concordare un calendario dei lavori che limitasse i disagi per le comunità collegate dal tratto di statale. La richiesta principale era di riservare tratti delle strade vicine da destinare al passaggio del traffico veicolare leggero e dei mezzi agricoli. Si chiedeva, in più, di accelerare i lavori e di proseguirli fino al completamento, senza ulteriori interruzioni.

L’11 luglio, Tutolo, assieme ad alcuni cittadini dei comuni vicini, aveva tenuto una conferenza stampa nei pressi della galleria, ribadendo non solo la necessità vitale della riapertura definitiva dell’infrastruttura, ma sollecitando anche un rifinanziamento dell’opera da parte dello Stato per 9 milioni di euro, indispensabile per concluderla in tempi brevi.

La protesta

A quanto pare, però sarà necessario attuare la protesta che Tutolo aveva annunciato in caso di ulteriori ritardi di Anas: «Se non otterremo risposte, organizzeremo un accampamento a Passo di Lupo e inviteremo tutti i cittadini che risentono di questo problema a unirsi a noi».

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Bari Sport

L’exploit di Lasagna nel precampionato: l’attaccante che si è già preso il Bari

Domenica di riposo in casa Bari, con la squadra che riprenderà questo pomeriggio gli allenamenti all’Antistadio in vista della prima gara ufficiale di stagione. Sabato i biancorossi se la vedranno in una difficile trasferta contro la Cremonese, fischio d’inizio alle 18, match valevole per i trentaduesimi di Coppa Italia. Occasione per mister Longo per testare per l’ultima volta i progressi della sua squadra. Lo si evince anche dalla disponibilità dei volti nuovi, che si sono inseriti in queste settimane senza grande fatica a riprova di un’organizzazione tattica ben delineata.

L’exploit di Lasagna

In questo contesto il protagonista del precampionato è Kevin Lasagna, quattro gol nelle tre amichevoli a sua disposizione. Già da Roccaraso dall’area tecnica del Bari era emersa la forte volontà di Lasagna di sposare la causa biancorossa, tanto da aver deciso di venire in Puglia appena saputo dell’interesse nei suoi confronti. Per l’ex Udinese e Verona la società dei De Laurentiis ha predisposto un forte impegno economico, con Magalini che ha dovuto superare anche la concorrenza di Modena e Salernitana. Sforzi finora ripagati da Lasagna, che in queste prime settimane baresi ha garantito di sentirsi carico e pronto per questa avventura, dopo quelle infelici degli ultimi anni tra Verona e Turchia. Forti motivazioni che agli occhi della gente cozzavano impropriamente con il recente curriculum. I numeri magri, 10 gol negli ultimi 4 anni, erano un bigliettino da visita da cui era scaturito un forte scetticismo per l’arrivo del trentaduenne. Un’accoglienza ingenerosa, che però già la prima amichevole col Frosinone aveva trasformato qualche borbottio in sentiti e calorosissimi applausi al primo giorno di allenamento a Bari.

Le amichevoli

Le due amichevoli con Salernitana e Giugliano hanno poi consegnato un bel feeling col “San Nicola”, evidenziando come Lasagna, se in condizione e ben supportato dai compagni, possa essere un attaccante fuori categoria per la serie B. Col Frosinone si era visto un saggio dell’attacco alla profondità sulle verticalizzazioni di Sibilli. Il pezzo forte della casa, che ha esaltato l’attaccante lombardo abile nel tagliare in due le difese avversarie. Nelle restanti gare si è visto un Lasagna abile nell’inserimento e nella copertura d’area di rigore, doti che si ricorda lo hanno portato qualche anno fa in Nazionale. Lasagna è un calciatore ben strutturato, soprattutto a livello degli arti inferiori, che ha fatto dell’allungo e della progressione le proprie frecce più affilate. La finalizzazione pura non è mai stata il suo forte, tuttavia, come anche dimostrato sul campo, Lasagna è un attaccante che sfianca le difese, ma non solo attraverso l’attacco alla linea, anche ingaggiando duelli o disturbando la circolazione palla avversaria. Tutto questo si è già intravisto, per la grande soddisfazione di mister Longo, che ritiene l’ex Carpi un attaccante tranquillamente da doppia cifra. Un buon antipasto di quello che sarà, soprattutto visto che le sue caratteristiche si sposano con quelle dell’altro attaccante designato da Magalini, Di Cesare e Longo: Novakovich. Guardando lo statunitense, balza subito all’occhio l’imponente struttura fisica di cui dispone. Questo si traduce in un gioco fondato principalmente sui duelli aerei e sugli scontri corpo a corpo con i difensori. Nel generare seconde palle e far salire la squadra, l’apporto di Novakovich darà una mano anche a Lasagna.

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Brindisi Cultura e Spettacoli Persone Storie

“Aiutami a guardare”, Nunziante a Rosa Marina: «Io giornalista per caso» – L’INTERVISTA

Se non avesse fatto il giornalista televisivo sarebbe stato un insegnante di Lettere o di Storia dell’arte. Empatico, entusiasta, spontaneo e con un tocco di romanticismo; il tratto distintivo di Nando Nunziante, volto noto di Tgr Puglia, è il suo essere appassionato, per tutte le forme del sapere, dalla musica alla lettura, dall’arte ai film o allo sport, “perché la conoscenza rende liberi”. Non solo; un’energia e una carica vitale quasi uguale a quella che avvolge i bambini. Barese, classe ‘68 e una spigliatezza che traspare dallo schermo Tv. Venerdì 9, alle 19, il giornalista radiotelevisivo con la passione delle moto, presenterà il suo romanzo sulla spiaggia Rodos del Consorzio di Rosa Marina, uno dei luoghi del cuore dei suoi anni di gioventù.

Tra gli inizi da stagista e poi gli anni di professione, ne sono trascorsi ben 27. Più di cinque lustri vissuti nel mondo del giornalismo affrontando servizi di ogni genere; è ancora legato alla passione dell’insegnamento?

«Un’idea che non mi ha mai abbandonato. Da piccolo amavo scrivere e la maestra delle scuole elementari, all’Istituto Di Cagno Abbrescia, lì dove ho studiato fino al liceo classico, mi invogliava e mi spingeva a continuare su questa strada. Quell’insegnante che all’epoca tanto ha mi ha trasmesso l’ho poi rincontrata di recente, durante una mia presentazione alla Feltrinelli e ci siamo abbracciati sul filo di quella penna che non ha mai smesso di scrivere. Colgo l’occasione per raccontare che due anni fa, ed è accaduto anche altre volte e in altri luoghi, ho organizzato una festa a fini benefici proprio in quell’Istituto dei miei anni verdi. Il ricavato è stato poi devoluto ad associazioni varie ed è stata una grande emozione».

Torniamo alle lettere, le sarebbe piaciuto navigare nel mare suggestivo della parola e dell’immaginazione poi, come mai la laurea in Giurisprudenza?

«È vero, al principio volevo assecondare le mie attitudini e scegliere la Facoltà di Lettere o Psicologia ma mio padre, magistrato, mi consigliò e indicò il cammino che prevedeva più sbocchi lavorativi e io da figlio decisamente vivace ma ubbidiente lo ascoltai. Mi son sempre sentito un ragazzo fortunato, circondato dagli affetti familiari e ho un senso di profonda gratitudine. Successivamente i miei studi per le materie letterali, a Roma, sono stati quelli della passione vera»

Come è sbarcato in Rai?

«Per un caso, io non avevo mai pensato di fare il giornalista; ripeto, volevo insegnare all’Università o a scuola. Una mia amica di Roma mi segnalò un concorso in Rai a Perugia e mi convinse a tentare. Lo superai ed eccomi qui».

Soddisfatto? Una brillante carriera, un bel traguardo, come quello del ruolo di caposervizio al Tgr di Bari.

«Sono contento ma non sono un carrierista, amo invece, visto che sono un “ragazzo mai cresciuto”, coltivare le mie passioni e da persona curiosa, viaggiare e conoscere nuove realtà. Mi piace guardare al mondo con un principio di condivisione».

Da quel lontano stage alla BBC, nel 1999, quando raggiunse la Patagonia per un documentario ai primi servizi con la famosa giornalista Milena Gabanelli, quale vicenda è rimasta impressa nella sua mente?

«Diverse ma la differenza l’hanno fatta le rubriche sul sociale. Conoscere persone meno fortunate, raccontare le loro storie spesso piene di dignità e di voglia di rialzarsi è un qualcosa che non dimentico»

Tornando all’universo dell’immaginazione, deduciamo che abbia realizzato un sogno con il suo primo lavoro di penna “Aiutami a guardare” (Gelsorosso). Un romanzo quasi autobiografico dove la parola ha un potere evocativo.

«Si, sognavo di fare lo scrittore ma mi sembrava sempre troppo arduo. Ora è realtà»

E il significato di “Aiutami a guardare”?

«Abbiamo bisogno degli altri, sempre, riconoscendo la nostra finitezza e in un mondo che scorre velocemente c’è l’esigenza di guardare in profondità».

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Bari Cronaca News

Bimbo scomparso e ritrovato a Locorotondo: si fa strada l’ipotesi del sequestro lampo

Si fa strada l’ipotesi di un sequestro lampo in riferimento alla scomparsa del piccolo Domenico, il bimbo di 2 anni, avvenuta il 30 luglio scorso a Locorotondo. Il bambino, che si sarebbe allontanato mentre giocava nel giardino della sua abitazione, è stato ritrovato dopo circa otto ore di ricerche a qualche chilometro da casa.

Sulla vicenda sarebbero ancora in corso accertamenti da parte dei carabinieri. Il dubbio, che si era fatto largo già nell’immediatezza del ritrovamento, è che difficilmente un bimbo così piccolo può coprire da solo un percorso così lungo da solo e senza che nessuno lo noti.

Dubbio espresso sia dal sindaco, Antonio Bufano, che ha partecipato alle ricerche in prima persona, sia dalla famiglia. L’ipotesi, circolata da giorni e ripresa da alcuni media, è che si possa essere trattato di un sequestro lampo.

Sulla vicenda c’è massimo riserbo da parte della Procura di Bari, mentre, secondo quanto riferisce l’Ansa non ci sarebbe alcuna ipotesi rapimento al vaglio degli inquirenti.

Lo stesso sindaco Bufano aveva dichiarato all’Ansa che «i cani molecolari giravano attorno alla casa del piccolo e questo faceva dedurre che fosse lì vicino e non a tre, quattro chilometri da casa».

Parole che hanno spinto molti a pensare che il bambino fosse stato preso da qualcuno che, a causa del clamore mediatico suscitato dalla vicenda e dalla attività intesa di ricerca, avrebbe desistito nel suo intento lasciandolo accanto all’albero. Una tesi che al momento non trova riscontri ufficiali.

Stando a quanto riferisce il Corriere del Mezzogiorno, i carabinieri hanno ripercorso il tragitto che avrebbe seguito il bambino, lo hanno fatto nelle stesse condizioni in cui è avvenuta la scomparsa: intorno a mezzogiorno seguendo un terreno accidentato e con vegetazione fitta che renderebbero difficile credere che un bimbo così piccolo possa averlo percorso da solo.

Sempre il quotidiano riferisce che il punto esatto in cui è stato rinvenuto, nascosto sotto un albero di fico, sarebbe stato perlustrato da forze dell’ordine e volontari qualche ora prima del ritrovamento.

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Lecce Sport

Lecce, in amichevole passa il Nizza: 3-2 per i francesi. Doppio Marchwinski per il salentini

Sconfitta per 3-2 per il Lecce al via del Mare in amichevole contro il Nizza. Francesi avanti con Guessand dopo 15 minuti, poi il raddoppio di Clauss a inizio ripresa.

La squadra di Gotti, però, non ci sta e reagisce con una doppietta del neoacquisto Marchwinski, ma a tre giri di orologio dal 90′ è Bouanani a regalare la vittoria alla formazione guidata da Franck Haise.

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Attualità Matera News Taranto

Forti piogge sul versante ionico: allagamenti e disagi nel Tarantino e nel Materano – VIDEO

Automobilisti bloccati, alberi caduti, allagamenti e tanti disagi sul versante ionico di Puglia e Basilicata.

Violenti temporali, accompagnati da forti raffiche di vento, si sono abbattuti sulla Basentana, nel tratto tra Matera e Pisticci con la strada che è stata praticamente invasa da tronchi caduti che gli stessi automobilisti hanno provveduto a rimuovere appena è stato possibile.

La perturbazione si è poi spostata nel Tarantino colpendo in pieno Ginosa Marina. Anche qui alberi divelti e danni ingenti anche alle abitazioni.

Diversi gli interventi da parte dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine per prestare i soccorsi.

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Bari Cultura e Spettacoli

La Puglia in tv: ultimo appuntamento con Cornetto Battiti Live su Canale 5

Ultimo appuntamento, domani in prima serata, con “Cornetto Battiti Live“, il festival musicale più amato dell’estate italiana condotto da Ilary Blasi con Alvin e la partecipazione di Rebecca Staffelli.

Dal suggestivo palco sul mare di Molfetta, “Cornetto Battiti Live” offrirà ai telespettatori la migliore musica del panorama italiano ed internazionale.

Nel quinto appuntamento si alterneranno sul palco: Gaia, The Kolors, Capoplaza, Emma, Boomdabash, Rocco Hunt, Francesco Gabbani, Petit, Mr Rain, Mida, Mietta, Benji & Fede, Gabry Ponte, Sarah, Alex Britti, Matteo Paolillo, Alex, Ava, Cioffi, Berna e Dotan.

I cantanti saranno anche protagonisti di esibizioni on the road da alcune delle più apprezzate località turistiche della Puglia. In questa puntata: Emma da Brindisi, Tananai da Giovinazzo e Alessandra Amoroso e BigMama da Sammichele di Bari.

Ad accompagnare gli artisti, un incredibile corpo di ballo formato anche dagli allievi del talent show “Amici”.

La regia della kermesse è affidata a Luigi Antonini.

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