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Attualità Foggia News Puglia

La diga di Occhito chiude i “rubinetti” al comparto agricolo, Coldiretti Puglia: «Uno scenario critico»

Una chiusura annunciata per la scarsità di piogge, che ieri è diventata realtà. Con il rilascio degli ultimi 2 milioni di metri cubi d’acqua ancora disponibili ad uso irriguo, la diga di Occhito, il più grande invaso artificiale della Capitanata, ha smesso di servire i campi e gli allevamenti del Foggiano. Disponibilità soltanto per uso domestico: un vero colpo di grazia per il settore agricolo.

Lo scenario

A darne notizia è Coldiretti Puglia, che evidenzia: «Si apre così uno scenario critico quanto pericoloso, sia per il rischio che alcuni campi di pomodoro non arrivino a fine produzione, ma a saltare – dice Mario de Matteo, vicepresidente Coldiretti Puglia – saranno i trapianti degli ortaggi autunno vernini, verdure e ortaggi che vengono messi a dimora in questo periodo dell’anno e pronti al consumo in autunno e nella stagione invernale, perché senza acqua le piantine non avrebbero alcuna garanzia di sopravvivenza».

Le alternative

Uno stato di calamità in Puglia per la siccità grave e perdurante che sta costringendo molti agricoltori all’irrigazione di soccorso. Tradotto: costi altissimi per il gasolio che serve a tirare l’acqua dai pozzi e rifornirsi con le autobotti, anche per abbeverare gli animali nelle stalle. «I pozzi artesiani stanno franando, mentre altri pozzi a falda superficiale, stanno scomparendo, si stanno prosciugando, dopo che la crisi idrica ha determinato un calo drastico di foraggio verde nei pascoli con l’aggravio dei costi – incalza Coldiretti Puglia – per l’acquisto di mangimi per garantire l’alimentazione degli animali nelle stalle».

I danni

A risentirne è tutto il comparto agricolo del 2024, con la frutta e la verdura in campo bruciate dal solleone. A mettere il carico da novanta i frequenti incendi a macchia di leopardo in tutta la Puglia. «Stanno soffrendo il caldo e la mancanza di acqua gli animali nelle stalle – spiega Coldiretti Puglia – dove le mucche per lo stress delle alte temperature stanno producendo fino al 30% circa di latte in meno rispetto ai periodi normali. L’allarme caldo e siccità si fa più grave in un 2024 con un’estate iniziata torrida dopo il giugno più caldo di sempre».

L’appello

Per Coldiretti serve una stretta sulla gestione dell’acqua in Puglia «dove i campi e le stalle sono stretti nella morsa dell’emergenza siccità, a partire dalla mancanza delle manutenzioni ordinarie e straordinarie per cui comunque agli agricoltori vengono recapitate le cartelle pazze». Dall’efficientamento delle reti di adduzione e scolo al completamento degli impianti incompiuti, dalla manutenzione straordinaria degli invasi irrigui collettivi, pozzi compresi, e delle reti di distribuzione di acqua potabile nelle aree rurali al rinnovo degli accordi con le Regioni Basilicata e Molise.

Dall’ampliamento e messa a regime di impianti idonei per una moderna distribuzione sull’area regionale alla questione annosa dei consorzi di bonifica commissariati. Le opere irrigue «sono incomplete, spesso in stato precario, con perdite non più sostenibili e anche gli invasi realizzati hanno necessità di essere riqualificati, ampliati e resi idonei per una moderna distribuzione sull’area regionale», denuncia l’associazione di categoria.

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Attualità Basilicata News Puglia

Emergenza caldo in Puglia e Basilicata, in città l’estate si allunga e di notte è come essere ai Tropici

Le città sono le zone che ancor di più risentono del cambiamento climatico e che fanno in modo che si formino “isole di calore”, ovvero zone ancor più calde rispetto all’area a causa del cemento e dell’asfalto. Che accade? C’è caldissimo per mesi e poi temporali improvvisi, con grandinate, anche catastrofiche. Tutto questo crea difficoltà all’ambiente, ma anche all’erogazione dei servizi primari. Per quanto riguarda l’Italia, Istat rileva che la temperatura media nel 2020 è pari a 16,3°C con 0,3°C di aumento rispetto al valore medio del decennio 2006-2015. Se invece si vanno a considerare i capoluoghi di regione, la temperatura media si assesta a 15,8°C.

Notti tropicali

E questo porta, nelle città, a giornate con picchi di calore estremo, complice anche la mancanza di verde e a notti bollenti, tropicali, il cambiamento climatico addirittura aumenta, rispetto al 2020 i giorni estivi (si considerano giorni estivi quelli che hanno una temperatura superiore ai 25 gradi) risultano sempre di più (oltre 90). A Mantova per esempio nel 2020 ci sono state 36 giornate d’estate in più. E se Napoli ha il record di notti tropicali (quando la temperatura non si abbassa), non è da meno Bari che in tre mesi, conta 20 notti in cui il caldo non si è placato e l’umidità ha fatto da padrona.

Puglia e Basilicata

La variazione dei giorni estivi tra 2020 e il valore medio registrato tra 2006 e 2015 nei capoluoghi italiani mostra che in Puglia, per la precisione a Brindisi, la differenza tra il 2020 e la media calcolata tra il 2006 e il 2015 porta a contare 6 giorni di estate in più. E nel 2020 il numero di giorni caldi è in aumento rispetto agli anni che vanno dal 2006 e il 2015. A Potenza, capoluogo della Basilicata la differenza tra il 2020 e la media calcolata tra il 2006 e il 2015 porta a due giorni d’estate in più, nel 2020 dunque il numero di giorni caldi è in aumento.

Ai mantengono invece stabili o comunque non in eccessivo aumento le temperature di altre città pugliesi, come Taranto dove la differenza dei giorni di caldo tra il 2020 e la media tra il 2006-2015 è di sei giorni e dunque i giorni di caldo record nel 2020 sono comunque in calo.

Il caldo è chiaramente percepito sempre più dove nelle città non c’è altro che asfalto e cemento e pochi giardini.

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BAT Cultura e Spettacoli Video

Lino Banfi omaggia il tiratore turco Yusuf Dikec alle “Olimpiadi di Canosa” – VIDEO

Lino Banfi omaggia il tiratore turco Yusuf Dikec alle "Olimpiadi di Canosa"

Il fenomeno social delle Olimpiadi di Parigi 2024, il tiratore turco Yusuf Dikec, ha ispirato anche Lino Banfi. Il celebre attore pugliese, dopo aver espresso i suoi complimenti alla squadra olimpica italiana, ha deciso di omaggiare lo sportivo turco con un video diventato virale sui social.

Durante la festa patronale di Canosa, Banfi si è trasformato in un pistolero d’eccezione, imitando la posa iconica di Dikec: mano in tasca e sguardo concentrato. Il video, accompagnato dalla celebre canzone di Michael Bublé “Feeling Good” e dalla divertente scritta “Olimpiadi di Canosa 2024”, ha divertito il web, con Banfi che sembra aver preso parte a una personalissima edizione dei Giochi Olimpici.

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Attualità Cronaca News Puglia

Puglia, sono in aumento le morti sul lavoro: Bari è in zona gialla. Più gravi i casi di Lecce, Bat e Foggia

Quello delle morti sul lavoro continua ad essere un tema delicato, con i dati che fanno emergere uno scenario sempre più preoccupante. In merito, l’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering di Mestre ha diffuso un bilancio di metà anno.

I dati

Nei mesi compresi tra gennaio e giugno 2024 sono 469 le vittime registrate, 19 in più rispetto a fine giugno 2023. È quanto emerge dall’indagine effettuata dall’Osservatorio, secondo il quale i decessi sono aumentati del 5,2%: una vera e propria emergenza legata alla sicurezza nei luoghi di lavoro con previsioni relative al futuro «molto preoccupanti».

Bari e la Puglia

Al momento la Puglia rientrerebbe in zona arancione, all’ottavo posto in graduatoria. Tra le province, invece, Bari è in zona gialla, al 58esimo posto con il 13,3% di incidenza e sei casi. Più gravi i casi di Lecce, Bat e Foggia, tutte in zona arancione e rispettivamente al 50esimo posto con il 15,5% di incidenza, al 44esimo con il 16,8% di incidenza e al 45esimo con il 16,8%.

I settori interessati

A registrare il più alto numero di decessi è il settore delle Costruzioni con 68 morti bianche, seguito da Attività Manifatturiere (47), Trasporti e Magazzinaggio (34) e Commercio (26). La fascia d’età più colpita è quella tra i 55 e i 64 anni con 122 decessi. Le donne decedute sul posto di lavoro, invece, sono 28, mentre 12 sono quelle morte in itinere. Il martedì è il giorno con il maggior numero di infortuni mortali (21,2%).

Le denunce

Sono aumentate anche le denunce di infortunio, che hanno registrato un +0,9% rispetto a giugno 2023, passando da 296.665 a 299.303. Le Attività Manifatturiere registrano invece il maggior numero di denunce (35.391), seguite da Costruzioni (17.730), Sanità (17.275), Trasporto e Magazzinaggio (16.104) e Commercio (15.587). Le denunce delle lavoratrici sono state 107.873, mentre quelle dei lavoratori uomini 191.430.
I lavoratori stranieri
Gli stranieri deceduti nei primi sei mesi dell’anno sono 81 su un totale di 364, con un rischio di morte quasi tre volte superiore a quello degli italiani. Le vittime sul lavoro in Italia sono 469, di cui 364 in occasione di lavoro e 105 in itinere. La Lombardia registra il maggior numero di vittime in occasione di lavoro (64), mentre la Puglia è al settimo posto Puglia (22).

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Attualità Basilicata News Puglia

Ferragosto 2024: “No water day”. La siccità mette in ginocchio i campi al Centro – Sud

Dando l’occhiata quotidiana alle previsioni meteo è ormai assodato che, per ampi territori, il Ferragosto 2024 sarà il primo “No Water Day”, vale a dire il primo giorno senza acqua per l’agricoltura. Il Centro-Sud continua infatti a soffrire per una siccità ormai consolidata, mentre la calura agostana, unitamente ai numerosi eventi meteorologici estremi, sta mettendo a dura prova l’economia agricola delle regioni alpine: questa è la sintesi del settimanale report dell’Osservatorio Anbi sulle Risorse Idriche.

La crisi

«Ovunque i Consorzi di bonifica stanno lavorando per rendere la rete idraulica più ricettiva possibile, ma è nota la sua inadeguatezza di fronte alla violenza degli eventi meteo; non è allarmismo, ma solo buon senso quindi, consigliare a tutti di non lasciare oggetti di valore economico od affettivo nei piani bassi o sotterranei. L’adattamento alla nuova situazione climatica inizia anche dall’autonoma consapevolezza di prevenzione civile, che ciascuno di noi deve assumere», è l’invito lanciato da Francesco Vincenzi, Presidente Anbi. In Basilicata, il trend dei rilasci dagli invasi si mantiene nell’ordine di 2 milioni di metri cubi al giorno. Tale fabbisogno è dimezzato nel Tavoliere delle Puglie, le cui riserve idriche, però, sono ormai destinate solo al potabile: restano 66,67 milioni di metri cubi, cioè solo il 30% di quanto invasato l’anno scorso.

L’agricoltura

Se questo è un dramma per aree vaste ma circoscritte, la siccità è comunque un grave pericolo per tutto il territorio, perché un suolo arso si indurisce, diventando poco permeabile ed accentuando così il rischio idrogeologico, soprattutto ora, in una Penisola circondata da un mar Mediterraneo caldo come non mai (da qui alla prossima settimana, la temperatura dell’acqua di Tirreno e Ionio, dal Lazio alla Libia, non scenderà al di sotto dei 30 gradi nemmeno nelle ore notturne, raggiungendo altresì picchi di 31 gradi (fonte: E.C.M.W.F. – European Centre for Medium-Range Weather Forecasts) e quindi fautore di eventi atmosferici estremi, quantificati nell’arco temporale di 14 giorni in 173 fra tornado, raffiche di vento forte, nubifragi e grandinate anomale, che sono state 73, di cui 63 nelle regioni settentrionali, ma i chicchi più grossi (con diametro di almeno 5 centimetri) sono caduti su Molise e Maceratese. Il caldo torrido di questi giorni favorisce anche il proliferare di incendi distruttivi, che nelle ultime settimane si sono purtroppo intensificati. Secondo l’Ispra, nei primi 8 mesi di quest’anno, le fiamme hanno attaccato il 18% dei boschi italiani per una superficie pari a ben 40 chilometri quadrati, comprese zone di inestimabile pregio naturalistico come quelle del Parco Nazionale del Gargano, che ha visto andare in fumo 3 ettari della foresta di conifere. E poi le sabbie del deserto sulle montagne, chicchi di grandine grossi come sassi, scioglimento del permafrost, uragani marini «sono fenomeni da guardare con grande preoccupazione e verso i quali siamo anche culturalmente impreparati», ribadisce Gargano, direttore Generale Anbi.

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Attualità Cronaca News Puglia

Monsignor Renna colto da un infarto, vescovi pugliesi in preghiera. Satriano: «Speriamo notizie confortanti»

«Viviamo queste ore in preghiera fiduciosa e affidiamo il caro don Luigi all’intercessione di Sant’Agata, nella speranza di ricevere presto notizie confortanti sulle sue condizioni». Così in una nota monsignor Giuseppe Satriano, presidente della Conferenza episcopale pugliese (Cep) e arcivescovo di BARI-Bitonto, commentando il malore improvviso che ha colpito la scorsa notte monsignor Luigi Renna, arcivescovo di Catania e già vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano.

Nato a Corato 58 anni fa, Renna è ora ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Terapia semintensiva della clinica Morgagni di Pedara, nel Catanese, dopo essere stato sottoposto a un intervento chirurgico. «I vescovi delle diocesi di Puglia – conclude Satriano- esprimono la vicinanza, fatta di preghiera e di amicizia, alla Chiesa di Catania e ai familiari di monsignor Renna».

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Attualità News Puglia

Code e rallentamenti sulle statali: il weekend più nero sulle strade della Puglia

Il fine settimana che precede il Ferragosto si conferma il più critico dell’anno sul fronte della circolazione stradale in Puglia. Un bollino che più nero non si può nella giornata di ieri, con code e rallentamenti sulle principali strade delle vacanze. Un bollettino che rischia di diventare ancora più pesante se incrociato col parere dei meteorologi sul week end più caldo del 2024. Gran lavoro anche per la polizia stradale che ha rafforzato il numero di pattuglie sulle principali strade della regione.

Il clou sulla statale 16

Come sempre, la situazione più critica ha riguardato la statale 16, in particolare nel tratto che da Bari porta alle località balneari del Salento. I punti critici sono gli stessi di ogni estate. I primi rallentamenti già ieri mattina, poco dopo le 8, sulla tangenziale barese, all’altezza dei quartieri Japigia (dove le corsie da tre diventano due), San Giorgio e Torre a Mare. Il secondo blocco verso Polignano a Mare e a seguire Monopoli, mete preferite dei “pendolari” del capoluogo. Poi, viabilità più agevole fino a Brindisi dove si sono rivisti gli incolonnamenti, soprattutto all’uscita per il porto. Fino a Lecce la circolazione ha ripreso a scorre anche se a velocità moderata. Situazione un pò meno critica sulla statale 100 che porta verso le località balneari dello Ionio, nel Tarantino e in direzione della statale 106 per la Calabria. I maggiori rallentamenti hanno interessato il tratto dove la carreggiata si restringe e manca il “new jersey” in cemento, in particolare, il percorso compreso tra San Basilio e Mottola.

Code ai caselli e rallentamenti non hanno risparmiato nemmeno l’autostrada A14 all’uscita di Bari e delle altre principali città della regione. Tempi d’attesa decisamente più lunghi per il pagamento dei pedaggi sotto il sole cocente di un agosto poche volte così cocente.

Oggi giornata da bollino rosso

Il grande esodo che precede il Ferragosto proseguirà oggi, giornata da bollino rosso, con un livello di criticità leggermente inferiore perchè si prevede che la maggiore ondata di vacanzieri sia arrivata a destinazione ieri. Ma c’è anche chi all’auto ha preferito il treno per raggiungere le mete dove trascorrere le tanto agognate ferie. Già ieri mattina sul treno intercity partito alle 9 da Bari per Lecce c’era il tutto esaurito con centinaia di turisti in viaggio verso il Salento.

Stop ai mezzi pesanti

Il divieto di transito dei veicoli pesanti è entrato in vigore venerdì dalle ore 16 alle 22, ieri dalle 8 alle 22 e oggi dalle 7 alle 22.00. Anas ricorda di aver potenziato l’impegno del personale su tutto il territorio nazionale e di aver limitato la presenza dei cantieri fino al 3 settembre: sospesi 906 cantieri, il 70% di quelli precedentemente attivi.

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Puglia Sport

Parigi 2024, l’Italvolley donne a caccia dell’oro: lo staff delle Azzurre parla anche pugliese

L’Italvolley della leggenda vivente Julio Velasco ha compiuto un altro capolavoro, battendo nettamente la Turchia per 3-0 dell’italiano Daniele Santarelli e comunque andrà quest’oggi con gli Stati Uniti che si sono imposti sul Brasile (3-2, ndr), sarà comunque un traguardo storico per le azzurre che non erano mai arrivate in finale. ovviamente l’appetito come si suol dire vien mangiando e ora per le italiane guidate dal commissario tecnico, artefice di quella “generazione di fenomeni” capaci di conquistare svariate medaglie tra europei e mondiali e quella impresa meravigliosa della vittoria ai giochi di Atlanta nel 1996, vorrà provare ad alzare la medaglia più pesante e prestigiosa con le donne.

Ci sarà un pezzo di Puglia nella storica finale che vede protagonista l’Italvolley femminile di Julio Velasco, nello specifico, uno proveniente da Grottaglie, dove ha le sue radici Giovanni, meglio conosciuto come Vanni, Miale, e da Conversano, città di Maira Di Vagno.

‘Vanni il prof’ azzurro

A 47 anni, Giovanni Miale annovera un curriculum con esperienze significative tra serie A1 e A2. Dopo cinque anni come preparatore atletico a Taranto e due a Gioia del Colle, il suo talento lo ha portato a collaborare con squadre di alto livello come Montichiari, Istanbul e con la nazionale della Corea del Sud. Laureato in Scienze Motorie all’Università di Urbino, Vanni Miale è cresciuto in una famiglia di sportivi: suo fratello Claudio è stato un calciatore di spicco, ricoprendo il ruolo di capitano del Taranto e del Brindisi. Lo sport, dunque, è una passione di famiglia che si porta dentro e per lui che ha giocato a 18 anni in serie B1 di pallavolo, proseguire da preparatore nella nazionale maggiore femminile è un premio meritato alla sua costanza e profondo impegno. Il suo viaggio e percorso nel mondo dello sport lo ha portato a far parte di un’avventura incredibile, con l’Italvolley femminile, che domani alle 13 sfideranno le statunitense la medaglia d’oro. Comunque vada sarà scritta una nuova pagina sportiva, anche per Grottaglie e la Puglia.

Di Vagno, da Conversano

Il sogno olimpico di Maira Di Vagno, divenuto realtà. La trentenne fisioterapista di Conversano, già nota per il suo lavoro con le nazionali giovanili maschili, è entrata a far parte del team della nazionale femminile, voluta per espressa richiesta di Julio Velasco. La nomina di Maira Di Vagno, fisioterapista, è stata accolta con grande entusiasmo e orgoglio dal movimento pallavolistico pugliese e dalla sua Conversano che aspetta di riabbracciarla al suo ritorno da Parigi.

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News Politica Puglia

Politici in vacanza, Puglia meta preferita non solo da Meloni: Salvini da Bruno Vespa

Mentre molti italiani si dirigono all’estero, i politici del Belpaese preferiscono restare tra le bellezze nostrane. La Puglia si conferma la destinazione più amata, scelta anche dalla premier Giorgia Meloni, che trascorrerà dieci giorni in Valle d’Itria, più precisamente in una masseria di Ceglie Messapica, con la figlia Ginevra, l’ex compagno Andrea Giambruno, e la sorella Arianna Meloni insieme al cognato Francesco Lollobrigida.

A breve distanza, nella tenuta di Bruno Vespa a Manduria, sarà ospite il vicepremier Matteo Salvini con la compagna Francesca Verdini, prima di spostarsi in montagna dopo Ferragosto. Anche la ministra Anna Maria Bernini e il pugliese Raffaele Fitto hanno scelto questa regione, sebbene lontano dalla premier.

La Puglia attrae anche Lorenzo Fontana, presidente della Camera, che ha optato per il Gargano, mentre il presidente del Senato, Ignazio La Russa, divide il suo tempo tra la Liguria e la Sicilia. Ma non tutti restano al mare. Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha scelto la tranquillità della Val Badia nelle Dolomiti, mentre Daniela Santanchè e Elisabetta Casellati si dividono tra Cortina d’Ampezzo e la Versilia. Il ministro Paolo Zangrillo combina mare e montagna, mentre Carlo Calenda è uno dei pochi ad andare all’estero, visitando la Turchia con la famiglia.

Tra le scelte più insolite, Antonio Tajani passerà le vacanze nelle campagne di Fiuggi, mantenendo la tradizione, mentre Gilberto Pichetto Fratin tornerà a Biella, e Maurizio Lupi si concederà una pausa a Montecampione dopo il Meeting di Rimini. Elly Schlein, invece, mantiene riserbo, ma potrebbe fare una breve sosta a Lugano, mentre il leader del M5S, Giuseppe Conte, resta in Italia per ricaricare le energie in vista di un intenso autunno politico.

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Il grande esodo di Ferragosto, 13 mln in viaggio: la Puglia tra le mete preferite

La Puglia si conferma tra le mete preferite degli italiani per trascorrere le vacanze, anche a Ferragosto.

Saranno 13 milioni gli italiani in viaggio, con una spesa complessiva prevista tra 6,7 e 7 miliardi di euro, per quella che, nel 58% dei casi, è la vacanza principale. Numeri sostanzialmente stabili, rispetto allo stesso periodo del 2023.

È la fotografia scattata dall’Osservatorio Turismo di Confcommercio in collaborazione con Swg sulle vacanze degli italiani per il 15 agosto.

L’82% farà le vacanze in Italia, di questi il 5% dichiara di rimanere in località vicino a casa. Il 18% degli italiani andrà all’estero, in lieve calo rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quando era il 22%.

Per le mete, quest’anno trionfano l’Emilia Romagna e il Sud, con Calabria, Sicilia, Campania e Puglia nella top five. Liguria e Toscana sfiorano il vertice della classifica. Per l’estero continua il predominio delle mete greche, spagnole e della costa mediterranea francese.

Mare super gettonato, scelto da un vacanziere su due, ma anche la montagna è molto apprezzata, scelta dal 18% del campione intervistato.

Decisamente meno attrattive per questa settimana le città d’arte, che non raggiungono quota 10%. Nonostante il 31% programmi di soggiornare in seconde case o ospite di amici e parenti, non viene meno, anche in questa settimana clou, l’interesse per le strutture alberghiere che ospiteranno il 23% degli italiani in vacanza.

La metà degli intervistati trascorrerà questi giorni all’insegna del più assoluto relax; un 34%, principalmente composto da giovani tra i 18-34 anni, invece punterà al divertimento. Quasi 4 su 10 dichiarano di scegliere questo periodo perché è l’unico in cui hanno ferie disponibili e a questi si associa un ulteriore 17% che confessa che solo a Ferragosto può fruire dell’ospitalità di familiari e amici. Ma c’è anche un 20% di intervistati che non rinuncerebbe mai all’abitudine di fare vacanza in questi giorni.

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