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Attualità Brindisi News

Giorgia Meloni in vacanza a Ceglie Messapica, sindaco: «È un grande onore»

Il sindaco di Ceglie Messapica, Angelo Palmisano, ha espresso grande soddisfazione per la decisione quasi certa della premier Giorgia Meloni di trascorrere anche quest’anno le sue vacanze nella cittadina pugliese. «Per noi è motivo di piacere e orgoglio. Vuol dire che sa di poter soggiornare per qualche giorno in una città che fa dell’accoglienza e della discrezione gli elementi caratterizzanti della propria offerta turistica», ha dichiarato il sindaco durante la conferenza stampa di presentazione della kermesse La Piazza, evento che vedrà la partecipazione di Matteo Salvini e Antonio Tajani.

Da diversi anni, Giorgia Meloni ha scelto una masseria nelle campagne di Ceglie Messapica per le sue ferie estive, e quest’anno potrebbe essere il quinto consecutivo, il secondo da premier. La presenza abituale della premier sta avendo un impatto positivo sulla cittadina, incrementando la notorietà delle sue bellezze, tra cui gli ulivi secolari e il fascino della Valle d’Itria, e favorendo un maggiore afflusso turistico.

«Questo per me è un grande piacere ed onore. La vicinanza con la gente è un segnale che ben si concilia con la nostra azione politica. Non posso dimenticare i momenti in cui la presidente si è cimentata con l’arte culinaria tipica, l’abbiamo vista con le mani nella massa, districarsi nelle preparazioni», ha aggiunto Palmisano.

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Cronaca Foggia News

Da Foggia a Pescara, sgominata la banda dei furti di rame dalle pale eoliche: 7 arresti

Un’operazione congiunta dei carabinieri di Popoli e Foggia ha portato allo smantellamento di una pericolosa organizzazione criminale dedita ai furti, alle rapine e alle estorsioni. Dodici persone, di cui sette ai domiciliari e cinque con altre misure cautelari, sono finite in manette al termine di un’indagine durata un anno e mezzo.

La banda, composta da dieci uomini e due donne, avrebbe messo a segno oltre 25 colpi nelle province di Pescara, Ascoli Piceno e Foggia, concentrandosi soprattutto sui furti di rame all’interno delle pale eoliche, causando danni per oltre 200mila euro. Ma le loro attività illecite non si limitavano a questo: furti in abitazione, rapine ed estorsioni completavano il loro ampio raggio d’azione.

L’indagine è partita da Manoppello a seguito di un furto di un camion e di diverse bobine d’acciaio ai danni di due aziende. Gli investigatori, coordinati dalla Procura della Repubblica di Foggia, hanno ricostruito un’organizzazione criminale ben strutturata, capace di agire con professionalità e rapidità. I membri della banda si occupavano di tutto: dalla pianificazione dei colpi, all’individuazione dei bersagli, fino allo smaltimento della refurtiva.

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News Puglia Salute

Sanità, via libera agli adeguamenti al rinnovo contrattuale per i medici pugliesi

Gli stipendi di medici e dirigenti sanitari pugliesi saranno adeguati come previsto dal rinnovo contrattuale e dalla quota Inail.

È quanto ha stabilito la Giunta regionale pugliese approvando nelle scorse ore una delibera con la quale vengono stanziate risorse per circa 28 milioni di euro che saranno ripartite tra le aziende e gli enti del Servizio sanitario regionale (Ssr) sulla base dei criteri condivisi con le organizzazioni sindacali della dirigenza dell’area sanità.

Con queste risorse saranno incrementati i fondi per gli stipendi, come previsto dal vigente contratto di lavoro 2019-2021.

Il presidente e il vicepresidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e Raffaele Piemontese, esprimono «sincera gratitudine a tutte le organizzazioni sindacali e ai dirigenti del dipartimento Salute per la costruttiva e proficua collaborazione dimostrata nel tavolo di confronto, finalizzato a valorizzare il quotidiano impegno profuso dagli operatori sanitari del Ssr con grande professionalità anche in condizioni difficili».

In particolare, il contratto nazionale di lavoro per la dirigenza sanitaria 2019-2021 prevede l’incremento delle risorse destinate al fondo contrattuale del contratto collettivo (Fondo per la retribuzione delle condizioni di lavoro).

Le risorse destinate a questa finalità, pari a complessivi 13.440.146 euro, sono ripartite tra le aziende e gli enti del Ssr «in misura pro quota per “teste equivalenti”, sulla base dei cedolini stipendiali erogati al personale della Dirigenza sanitaria per ciascun anno di riferimento».

Previsto anche l’incremento delle risorse destinate al fondo contrattuale per la retribuzione degli incarichi. Infine c’è la ripartizione e l’assegnazione al Fondo per la retribuzione di risultato delle risorse trasferite annualmente dall’Inail al Fondo sanitario nazionale per il personale medico dipendente del Servizio sanitario regionale e per i rinnovi contrattuali della medicina convenzionata.

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Basilicata Cronaca News Puglia

Siti di news attaccati dagli hacker: nel mirino anche L’Edicola ma disagi limitati

C’è anche L’Edicola tra le 77 aziende italiane finite nel mirino di un gruppo di hacker russi nei giorni scorsi. Tra le altre testate pugliesi colpite dagli hacker risultano La Gazzetta del Mezzogiorno e Taranto Buonasera.

Fortunatamente, grazie al tempestivo intervento dei nostri tecnici IT, non si sono registrati particolari problemi al sito internet che ha potuto continuare a fornire la consueta informazione ai lettori.

Alcuni problemi, invece, si sono verificati allo sfogliatore per l’accesso all’edizione digitale del quotidiano e alla relativa App, che per un paio di giorni sono risultati irraggiungibili. L’Edicola in questo caso, per rimediare al disagio, ha deciso di mettere a disposizione dei propri lettori, gratuitamente, le edizioni di giovedì 1 e venerdì 2 agosto.

Dietro l’attacco pirata ci sarebbe un gruppo di pirati informatici russi, che, sul dark web, aveva già in passato rivendicato azioni simili.

In questo caso il gruppo avrebbe rilevato un bug di sicurezza e lo avrebbero utilizzato per renderlo pubblico.

Attraverso le pagine di un breach forum, il gruppo hacker ha pubblicato un post dove riporta i nomi delle 77 aziende italiane, rivendicando di fatto l’azione. Su quanto accaduto indaga la polizia postale.

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Ambiente e Sostenibilità News Puglia

Le anomalie climatiche anticipano la vendemmia in Puglia: già partita la raccolta dell’uva

È iniziata con due settimane d’anticipo rispetto al solito la vendemmia nelle campagne pugliesi. È infatti già partita, stando a quanto riferisce Confagricoltura Puglia, la raccolta di uva da vino e di grappoli da tavola.

Per quanto riguarda «varietà precoci, come Chardonnay e Pinot grigio» la raccolta ha preso il via negli ultimi dieci giorni di luglio. Un anticipo dovuto «alle anomalie climatiche – spiega l’associazione di categoria – che hanno caratterizzato l’anno, con temperature eccezionalmente elevate e stress idrico» che hanno costretto «molti produttori a ricorrere a irrigazioni di soccorso, aumentando notevolmente i costi».

L’avvio precoce della vendemmia non incide sulla qualità. «Attualmente il prodotto è di alta qualità e non mostra segni di stress idrico, anche se in alcuni casi il caldo ha causato ustioni sui grappoli», sostiene Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Puglia evidenziando in una nota che «nonostante sia prevista una leggera riduzione delle produzioni rispetto agli anni precedenti, le previsioni sulla qualità dell’uva sono positive».

La situazione è diversa nel Nord Italia dove invece «si registra un ritardo di circa una settimana rispetto al periodo standard», conclude Confagricoltura Puglia.

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Attualità News Puglia

Nuova vita per i siti minerari di Puglia e Basilicata: il piano del Governo

Buone notizie, quindi, per i siti estrattivi di Basilicata, a partire dalla Val d’Agri in cui da 35 anni si estraggono petrolio e gas naturale. Anche in Puglia si guarda alla nuova normativa con interesse, viste le vecchie miniere di bauxite sulla Murgia, nei pressi di Spinazzola, e sul Gargano a San Giovanni Rotondo. Per quanto proprio il parco murgiano sia stato oggetto di un piano di riqualificazione grazie a un intervento della Regione Puglia attraverso il Por 2014/2020 con la bonifica di tutta l’area e la creazione di un parco naturale in cui è stato ripristinato il vecchio habitat floro-faunistico senza però cancellare la memoria di quella che fu un’importante miniera, ma anche un grande centro operaio, il cui giacimento di bauxite, scoperto nel 1935, è stato estratto  fino a pochi anni fa. Un sito contemporaneo a quello della città di San Pio, la cui attività è iniziata nel 1936 ed è terminata nel 1973.

Il provvedimento

Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge sulle cosiddette “materie prime critiche“, fondamentali per l’industria ma poco reperibili sul mercato, come il titanio, il litio e il cobalto. Il testo, ha detto in conferenza stampa il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, «adegua la normativa nazionale sulle risorse minerarie agli obiettivi e agli standard europei», con l’obiettivo di «consentire al continente, all’Unione e all’Italia di avere le materie per la transizione green e digitale». Per farlo si introduce «un nuovo approccio di sistema all’approvvigionamento di materie prime strategiche», che «da una parte analizza la domanda e i fabbisogni del Paese e dall’altra incentiva l’offerta di materie prime».

Le materie

Delle «34 materie prime critiche fondamentali alla duplice transizione, cioè alla sfida che l’Ue ha davanti a sé», afferma il ministro di Fratelli d’Italia, «noi ne abbiamo già individuate nel nostro territorio, secondo le vecchie mappe, almeno 15, particolarmente importanti e significativi». Le nuove norme, aggiunge Urso, prevedono poi un regime di royalties «dal cinque al sette per cento ripartito tra Stato e Regioni» per l’esplorazione del sottosuolo, superando l’attuale normativa – risalente al 1927 – che prevede una tariffa di 16 euro l’ettaro l’anno. «Il petrolio e il gas del futuro sono le materie prime critiche. Io credo che con il meccanismo delle royalty le Regioni potranno trarne gran parte delle risorse necessarie«, afferma ancora Urso. Anche il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin sostiene che nel nostro Paese «siamo attualmente carenti sull’estrazione» di queste materie prime, mentre siamo «in pole position sulla provenienza da riciclo», grazie alla valorizzazione dei Raee (i rifiuti elettronici). E rispondendo a chi gli chiede se il decreto faciliterà l’apertura di nuove miniere, afferma: «Abbiamo dei grandi giacimenti, si tratterà di vedere le condizioni di estraibilità: pensiamo al cobalto, dalle prime stime è rilevante. Poi le condizioni di estraibilità saranno da valutare caso per caso».

I siti da valutare

Oggi, con il provvedimento autarchico del governo, quei siti che hanno fatto la storia del lavoro e delle lotte in Puglia potrebbero ritornare a nuova vita, grazie anche ai vantaggi offerti dalla Zes del mezzogiorno che potrebbe spingere alcune imprese a investire in miniere.

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Attualità News Puglia

“Click day”, in Puglia solo il 30% delle richieste si trasforma in contratto

Aziende efemerotteri: nascono e muoiono nello stesso giorno, il tempo d’intasare il portale del click day con migliaia di richieste di permessi che poi vengono “venduti”, fino a 5 mila euro, sul mercato nero dei flussi migratori. Gente che arriva in Italia, spesso in condizioni disperate, che non trova nulla se non altra disperazione e clandestinità, finendo per alimentare sfruttamento e business delle organizzazioni criminali.

L’allarme

L’allarme, dopo la denuncia della presidente Meloni, è stato lanciato dal sottosegretario Alfredo Mantovano, davanti ai commissari parlamentari dell’antimafia: in alcune regione, con la Campania capolista, esiste una forte anomalia tra le richieste di permessi di soggiorno e il numero di contratti stipulati. Come dire che la maggior parte degli ingressi, disciplinati dal click day, finiscono nella clandestinità del lavoro, favorendo sfruttamento e caporalato.

Un’anomalia, tanto che il sottosegretario si è affrettato a sottolineare «Nell’ultimo decennio tanti governi hanno annunciato cambiamenti al testo unico sull’immigrazione ma senza dare seguito ai propositi. Noi lo faremo. in modo da consentire l’ingresso solo a chi ha la concreta e certificata prospettiva di lavorare».

Accade in Puglia

Non si è ai livelli della Campania che trasforma solo il 20 per cento delle richieste in contratti di lavoro, ma la Puglia – in buona compagnia con la Basilicata – non è molto lontana, visto che solo il 30 per cento diventa un contratto di lavoro, a fonte di richieste per 39mila permessi di lavoro non stagionale. Un dato peggiore solo di Calabria e, appunto, Campania. Il settore dove è più alta la percentuale di contratti è quello edilizio, seguito dall’alimentare e dal turistico alberghiero, mentre la tendenza nazionale parla di un 58,9 per cento di lavoro nel turistico e di un 31,4 per cento nell’agricoltura. Insomma, coma ha evidenziato mantovano la criminalità trova terreno fertile nella disperazione di tanti migranti che arrivano in Italia ma oltre a quattro cenci che indossano non hanno più niente.

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Attualità News Puglia

Sempre più strutture ricettive in Puglia: oltre 110mila posti letto per i turisti

In Puglia, l’offerta turistica è rappresentata da oltre 10mila esercizi ricettivi. Si contano in totale 110.133 unità tra strutture appartenenti al circuito sia alberghiero che extralberghiero. È il dato più significativo che emerge dal nuovo studio condotto dall’Osservatorio Economico Aforisma, diretto da Davide Stasi, che ha elaborato i numeri più aggiornati sugli hotel, bed&breakfast, case vacanze ed alloggi in affitto, agriturismi, campeggi e villaggi turistici, case per ferie, ostelli per la gioventù presenti in tutto il tacco d’Italia.

Il dettaglio

In particolare, si contano 49 alberghi 5 stelle e 5 stelle lusso; 418 hotel 4 stelle; 415 hotel 3 stelle; 77 hotel 2 stelle; 30 hotel con 1 stella; 81 residenze turistico-alberghiere per un totale di 1.070 alberghi. Di questi ben 338 sono ubicati in provincia di Lecce che sale così sul podio dell’offerta per i turisti; 292 gli alberghi in provincia di Foggia; 185 in quella di Bari; 110 in quella di Brindisi; 101 in quella di Taranto e “soltanto” 44 nella provincia di Barletta-Andria-Trani. Numeri che certificano una disponibilità di 110.540 posti letto sono, 46.136 camere e 45.888 bagni.

Il settore extralberghiero

L’offerta in Puglia si amplia con le strutture extra-alberghiere: 5.001 alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale; 3.033 bed & breakfast; 774 agriturismi; 223 campeggi e villaggi turistici; 25 case per ferie e 7 ostelli per la gioventù, per un totale di 9.063 unità. Di questi ben 2.932 sono ubicati in provincia di Lecce; 2.560 in quella di Bari; 1.211 in quella di Foggia; 915 in quella di Brindisi; 914 in quella di Taranto e 531 in quella di Barletta-Andria-Trani. I posti letto sono ben 191.242. Sommando i posti letto delle strutture alberghiere si raggiunge quota 301.782.

L’analisi dell’esperto

«La Puglia ha accelerato, e negli ultimi anni ha subìto una specializzazione produttiva basata sul turismo. Si rileva, infatti, una significativa crescita del numero delle imprese nei settori della ricettività, della ristorazione, del terziario e dei servizi. Anche per valorizzare il nostro patrimonio di inestimabile valore: uno “scrigno” di beni materiali ed immateriali. È una terra ricca di storia, di arte, di cultura e di tradizioni, ma non solo. Di generazione in generazione sono state tramandate conoscenze e competenze», spiega il data analyst di Aforisma Davide Stasi. «Di contro, i pugliesi investono ancora troppo poco nella qualità dei servizi resa ai propri ospiti e, pertanto, la redditività non può che restare bassa: è questo il tema cruciale da affrontare per lo sviluppo della Puglia. Intraprendendo un percorso sostenibile, sia dal punto di vista finanziario che da quello ambientale, occorre perseguire un modello di sviluppo che possa far incrementare i ricavi e gli utili delle aziende. Solo così si potranno prevedere nuovi investimenti e, conseguentemente, creare occupazione stabile e non solo stagionale». Da una parte, gli imprenditori lamentano una scarsa programmazione, avviata dagli enti preposti, che in alcuni ambiti viene considerata lacunosa, se non del tutto assente. Gli stessi evidenziano anche di essere lasciati da soli e di doversi spesso affidare al caso. Dall’altra parte, invece, i Comuni e i Gruppi di azione locale (Gal) chiedono una maggiore professionalità da parte degli operatori del settore.

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News Politica Puglia

Autonomia differenziata, boom di firme per il referendum: Puglia seconda in Italia

Stamani la piattaforma del Ministero della giustizia che raccoglie le firme in formato digitale per chiedere il referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata potrebbe indicare il superamento delle 500 mila autenticazioni. Un dato non da poco visto che le firme raccolte online sono già certificate, in quanto per apporle è necessario collegarsi con la propria personale e unica identità digitale, a differenza di quelle cartacee che necessitano del nulla osta della Corte di Cassazione che provvede a validare la raccolta.

I dati sui territori

Intanto, seppur in modo parziale giungono i primi dati divisi per territorio e la Puglia risulta essere la seconda regione in Italia con più adesioni, percentualmente alla popolazione residente, dopo la Campania. Mentre una cifra significativa indica che Lazio e Lombardia sono territori dove in molti hanno deciso di firmare per il referendum. Tutti elementi che preoccupano in particolare la Lega che sull’Autonomia ha fatto una battaglia identitaria.

Tuttavia il percorso per giungere alle urne è ancora lungo e soprattutto incerto, visto che la legge è agganciata all’articolo 116 della Costituzione, di conseguenza è necessario il giudizio di ammissibilità della Corte Costituzionale, tanto che lo stesso comitato nazionale per il referendum ha eletto quale proprio presidente Giovanni Maria Flick, costituzionalista e accademico, ma anche ex ministro della Giustizia ed ex presidente della Consulta, proprio per garantire a tutto l’iter la massima aderenza alle norme in vigore così da scongiurare il giudizio negativo delle supreme Corti.

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Attualità News Puglia Salute

Vaccino per il papilloma, il Garante della privacy “bacchetta” la Regione Puglia

Il garante della privacy entra a gamba tesa nella disputa tra Regione Puglia e governo sulla legge, già impugnata dall’esecutivo, che prevede per gli studenti l’obbligo di comunicare di essersi sottoposti o meno al vaccino per il Papilloma virus (Hpv). Secondo l’autorità i trattamenti di dati personali previsti dalla norma regionale pugliese, che introduce il vincolo per i ragazzi di scuole medie, superiori ed università di presentare una certificazione in materia di vaccinazione al Papilloma virus (Hpv) per potersi iscrivere ai relativi corsi di istruzione, violerebbero la normativa privacy.

L’avvertimento

«L’Autorità evidenzia che, qualora la Corte Costituzionale dichiarasse la illegittimità della legge regionale pugliese, impugnata dal governo, i trattamenti posti in essere dalla Regione non sarebbero conformi alla disciplina in materia di protezione dei dati personali, perché privi di una idonea base giuridica – sottolinea il garante – Ad analoga conclusione si giungerebbe, anche a prescindere da una eventuale pronuncia di illegittimità, poiché i trattamenti di dati non sarebbero comunque conformi ai principi di necessità e proporzionalità previsti dal Regolamento Ue (Gdpr)».

Il nodo giuridico

Il garante ricorda inoltre che il trattamento dei dati relativi alla salute è lecito solo in presenza di una legge dello Stato. Solo una norma uniforme a livello nazionale, peraltro per un vaccino non obbligatorio ai fini dell’iscrizione a scuola, può infatti prevedere l’acquisizione di documentazione sanitaria da parte delle autorità scolastiche così come l’onere da parte di studenti e famiglie di produrre tale documentazione. L’avvertimento adottato nei confronti della Regione Puglia è stato comunicato al presidente del consiglio dei ministri e alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, e inviato alla Gazzetta ufficiale per la pubblicazione.

La legge

La legge regionale pugliese n.22, promossa dal consigliere Fabiano Amati, è stata approvata il 30 maggio scorso, a parziale modifica della legge del 16 febbraio 2024 sulle misure per l’aumento della copertura della vaccinazione anti Papilloma virus umano. L’articolo nel mirino dice che «per rendere capillare il dovere di informazione a carico delle autorità sanitarie e scolastiche sull’utilità della vaccinazione anti-papilloma virus umano, così da debellare le infezioni e prevenire le relative conseguenze cancerose, nell’esclusivo interesse dei giovani pugliesi a una vita di relazione quanto più libera e affidabile, l’iscrizione ai percorsi d’istruzione previsti nella fascia di età 11-25 anni, compreso quello universitario, è subordinata, salvo formale rifiuto di chi esercita la responsabilità genitoriale oppure, dei soggetti interessati che hanno raggiunto la maggiore età, alla presentazione di documentazione, già in possesso degli interessati, in grado di certificare l’avvenuta vaccinazione anti-Hpv, oppure un certificato rilasciato dai centri vaccinali delle Aziende sanitarie locali (Asl) di riferimento, attestante la somministrazione, l’avvio del programma di somministrazione oppure il rifiuto alla somministrazione del vaccino».

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