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Bari, a Hoxhaj il premio “Ambasciatore di buona volontà”: Grittani vola in Kosovo per l’annuncio

Il premio internazionale “Ambasciatore di buona volontà” istituito dall’Osservatorio diplomatico internazionale – Odi sarà consegnato all’ex ministro degli Affari esteri del Kosovo Enver Hoxhaj. Il cavaliere Vito Grittani, fondatore dell’Osservatorio, negli scorsi giorni ha fatto visita al parlamento dello stato balcanico portando una lettera ufficiale a Hoxhaj per comunicargli la decisione.

L’incontro

Grittani intrattiene rapporti con l’ex ministro e attuale vicepresidente del parlamento del Kosovo da molti anni. Enver Hoxhaj ha ringraziato Grittani per tutto quello che ha fatto e farà per il suo Paese ringraziandolo e accettando il premio “Ambasciatore di Buona Volontà”. Il premio, costituisce un riconoscimento a personalità internazionali che si distinguono per la loro attività mirata alla convivenza pacifica tra i popoli e al consolidamento dei rapporti culturali ed economici nella comunità internazionale. Nuovi incontri sono in programma per settembre in Italia. Professore all’Università di Pristina, Hoxhaj ha lavorato presso la World University Service- WUS Austria e ha fondato l’Istituto kosovaro di ricerca e documentazione.

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Rugby Bari lancia la campagna “Nessuno resta indietro – l’allenamento sospeso”

Il Tigri Rugby Bari, squadra militante in Serie B, ha lanciato una nuova e innovativa campagna sociale: “Nessuno resta indietro – l’allenamento sospeso“. Ispirandosi all’usanza napoletana del caffè sospeso, il club biancorosso offre la possibilità di donare un allenamento gratuito a un bambino che non potrebbe permetterselo.

L’idea è nata da Gabriele Giannoccaro, tecnico delle giovanili del Bari Rugby, che ha sottolineato l’importanza di garantire a tutti i ragazzi l’opportunità di praticare sport. «Benefattore e beneficiato non si incontreranno mai – ha spiegato Giannoccaro -. La società raccoglie le donazioni in forma anonima e, raggiunte le quote necessarie, offre borse di studio sportive a ragazzi segnalati dai servizi sociali».

Questa iniziativa, già avviata con successo lo scorso anno, si inserisce in un più ampio progetto di responsabilità sociale del Rugby Bari, che mira a promuovere lo sport come strumento di inclusione e crescita personale.

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Bari Sport

Parigi 2024, oro per l’Italvolley. Magistro: «Un successo che rievoca l’impresa europea con l’Amatori Volley Bari»

Erano già nella storia prima di giocare, dopo averlo fatto ne sono diventate a pieno merito: eroine di Italia, leggenda sportiva e orgoglio nazionale, l’Italvolley si aggiudica l’oro alle Olimpiadi di Parigi battendo nettamente per 3-0 gli Stati Uniti (25-18, 25-20 e 25-17). Julio Velasco, diviene così mito e leggenda, perché aveva vinto l’oro olimpico ad Atlanta 1996 con la “Generazione di fenomeni”, la stessa che ha visto trionfare nel maschile un suo allievo, sabato, Andrea Giani con la Francia. È la vittoria della Egonu (da sola ha messo a referto 22 punti) e di tutto un gruppo straordinario, come la stessa Orru; andrebbero citate tutte quante. Ma la musica che speaker e dj del palazzetto francese allestito (perché normalmente viene adibito a zona fieristica) è stata lanciata al termine “Sarà perché ti amo” di Ricchi e Poveri, con le azzurre che si abbracciano è la perfetta fotografia di quanto hanno compiuto. Il primo tifoso delle azzurre il presidente della Repubblica, Mattarella, ha subito scritto :«Strepitoso torneo per l’Italvolley»

La leggenda Velasco

Forse si ritirerà e lo annuncerà dopo aver smaltito la gioia immensa della seconda vittoria olimpica. Ai microfoni Rai ha detto quasi subito dopo aver vinto: «Questa vittoria farà lievitare tutto il movimento. Atlanta ’96? Non ho mai fatto drammi per quella sconfitta. Complimenti anche a Giani» e chissà, aggiungiamo noi, che quest’ultimo campione con i francesi non prenda le sue redini della nazionale maschile o femminile in eredità dal suo maestro.
Anche la Puglia d’oro
Un successo anche made in Puglia perché A 47 anni, Giovanni Miale preparatore atletico (abilitato allenatore) a Taranto e due a Gioia del Colle Oltre alla fisioterapista, Maira Di Vagno, trentenne fisioterapista di Conversano, già nota per il suo lavoro con le nazionali giovanili maschili, è entrata a far parte del team della nazionale femminile voluta per espressa richiesta di Julio Velasco.

Il barese Mimmo Magistro

Già presidente onorario dell’Amatori Volley Bari, Stella d’oro al merito sportivo Coni, ma anche accompagnatore della nazionale olimpica di Volley a Sidney 2000 ai nostri microfoni ha detto: «Congratulazione alle italiane al ct Velasco che hanno sbaragliato le avversarie perdendo un solo set in tutto il torneo e meritando il titolo olimpico. Ho rivissuto quel momento magico del 1984 quando con l’Amatori Volley Bari vincemmo in Germania un titolo europeo e fummo accolti da duemila baresi in aeroporto. Ho vissuto da dirigente della nazionale femminile a Sidney 2000. Spero sia uno spot non solo per pallavolo ma anche per gli altri perché queste ragazze siano prese ad esempio, per spirito, coraggio, abilità e voglia di arrivare in fondo». m.i.

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Ambiente e Sostenibilità Bari News Video

Bari, il sindaco Leccese contro la quantità di carta e plastica usata da Amazon – VIDEO

Bari, il sindaco Leccese contro la quantità di carta e plastica usata da Amazon

Il sindaco di Bari, Vito Leccese, con un video Instagram ha mostrato quanta carta e plastica viene usata dal colosso Amazon per imballare anche piccoli prodotti, tra l’altro non fragili, con una propria confezione resistente. La polemica si unisce al movimento di sensibilizzazione sugli acquisti consapevoli e, soprattutto, sul concetto di sostenibilità.

Il post del sindaco

«Chi mi conosce sa che preferisco andare nei negozi e botteghe ad acquistare quello che mi serve. Spesso però ci troviamo a dover ricorrere agli shop online per questioni di tempi e reperibilità dei prodotti che ci servono. Questa volta è toccato a me e sono rimasto sconvolto dalla quantità di carta e plastica utilizzati da Amazon per i piccoli oggetti ordinati. Dovremmo riflettere su questo e iniziare a fare acquisti più consapevoli sperando che, soprattutto i colossi come Amazon, rivedano le proprie scelte virando verso comportamenti più sostenibili», conclude Leccese sui social.

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Attualità Bari News

Cannabis light, associazioni protestano a Bari: «Sbagliato equipararla a quella con Thc»

Si inizia scendendo in piazza Diaz a Bari, ma il flash mob organizzato da Più Europa, Generazione urbana e Sinistra italiana è solo la punta dell’iceberg di un’azione di protesta contro l’equiparazione della cannabis light con quella con Thc. Un dissenso contro il decreto legge Sicurezza, che ha inserito nel tabellario, tra le sostanze stupefacenti, il Cbd che, se la legge passasse, potrebbe essere acquistato solo in farmacia e con prescrizione. «Come Più Europa Bari – fa sapere Claudio Altini – insieme ai ragazzi di Generazione urbana e Sinistra italiana Bari abbiamo voluto manifestare contro il decreto Sicurezza che distruggerà un intero sistema produttivo, mandando a casa (a spese dello Stato) più di 15mila famiglie. Solo per un capriccio dell’attuale governo».

Il settore

L’inclusione del Cbd (cannabidiolo) nella tabella delle sostanze stupefacenti ha suscitato preoccupazioni significative tra i produttori e i lavoratori del settore della canapa, che conta circa 11mila lavoratori e 3mila imprese in Italia. La protesta si basa sull’argomento che la canapa non è una sostanza stupefacente e che il divieto di produzione e commercializzazione danneggerà un settore in crescita, che spazia dalla cosmesi alla bioedilizia.

«Non si tratta solo di cannabis – spiega Altini- ma di tutti quei prodotti che verranno messi al bando per una presa di posizione ideologica. Parliamo di prodotti gastronomici, del comparto del benessere e della bellezza, ma anche dell’edilizia. La canapa infatti è utilizzata anche per produrre mattoni nella bioedilizia, per l’alto valore isolante»

Le mafie

La preoccupazione delle associazioni è che il mercato, se non regolarizzato dallo Stato, possa andare ancor più a foraggiare la criminalità organizzata. «Il mercato della cannabis light – dice Altini – che comprende prodotti a basso contenuto di Thc attualmente è sotto il controllo delle mafie, con un fatturato di circa 7 miliardi di euro. Legalizzare e regolare questo mercato potrebbe portare benefici economici e ridurre l’influenza criminale. L’argomento è sostenuto da studi che dimostrano che il proibizionismo ha solo avvantaggiato le organizzazioni mafiose, mentre l’uso di cannabis tra gli adolescenti è in calo, suggerendo una diminuzione dell’attrattiva dell’illegalità».

Legislazione europea

La protesta si oppone anche a quello che viene visto come un provvedimento isolato rispetto al contesto europeo, dove la commercializzazione del Cbd non può essere vietata. «Questo provvedimento – dichiara Altini – porta a una situazione in cui i produttori italiani potrebbero essere costretti a importare prodotti dall’estero, mentre non potranno vendere i loro prodotti sul mercato nazionale». A settembre, il decreto sarà discusso nuovamente in entrambe le Camere del Parlamento, e gli organizzatori della protesta intendono promuovere un dibattito con esperti e politici.

«Prossimo appuntamento a settembre – conclude -quando verrà discusso da entrambe le Camere il decreto. Organizzeremo un evento con dibattito con Antonella Soldo di “Meglio legale”, un rappresentante di “Cannabis medical center”, l’ospedale privato che riguarda la cannabis medica per spiegare gli effetti benefici sulla salute e Riccardo Maggi, segretario nazionale di Più Europa. Vogliamo interpellare un parlamentare tedesco, per spiegare l’iter per arrivare all’approvazione della legalizzazione intrapreso in Germania».

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Coppa Italia, biancorossi eliminati: Cremonese-Bari 1-1 (5-4). Sintesi del match

Non bastano i tempi regolamentari, a decidere i 32esimi di finale di Cremonese-Bari servono i calci di rigore. Le buone intuizioni di Stroppa e Longo, con i marcatori subentrati De Luca e Manzari, non portano alla fine del match. La lotteria dagli 11 metri bacia i grigiorossi che accedono ai 16esimi eliminando i galletti dalla Coppa Italia.

Formazioni ufficiali

CREMONESE (3-5-2): Fulignati; Antov, Bianchetti, Ravanelli; Zanimacchia, Collocolo, Castagnetti, Vandeputte, Sernicola; Johnsen, Tsadjout. Allenatore: Stroppa.

BARI (3-4-1-2): Radunovic; Pucino, Vicari, Obaretin; Favasuli, Maiello, Benali, Dorval; Sibilli; Sgarbi, Lasagna. Allenatore: Longo.

Cremonese-Bari 1-1

Primo tempo
Al 4′ Dorval pesca Lasagna che attacca la profondità e conclude con il sinistro, strozza troppo il tiro ma è suo il primo squillo del match.
All’8′ arriva il primo tiro in porta dei padroni di casa con Castagnetti, che ci prova da lontano senza impensierire Radunovic.
Al 19′ Dorval serve Sgarbi sulla fascia sinistra, l’attaccante si accentra e, con un piattone rasoterra, serve al centro per Favasuli che tira “in bocca” a Fulignati che allontana. Fischiato fuorigioco di Sgarbi, ma ottima azione dei galletti.
Al 25′ cooling break.
Al 33′ sostituzione Cremonese, dentro Vazquez per Johnsen.
Al 44′ ammonito Favasuli (Bari)
Al 45′ attaccano i grigiorossi, prima con un cross insidioso di Zanimacchia, che costringe al volo di Radunovic, poi con Sernicola che, recuperato il pallone, si accentra e prova il destro, debole a centimetri dal palo.
Sono 3 i minuti di recupero concessi dal direttore di gara.
Finisce sullo 0-0 il primo tempo allo Zini. Biancorossi che partono forte nei primi 20 minuti e creano un paio di occasioni importanti; padroni di casa, superata la metà della prima frazione, iniziano a fraseggiare ma non mettono mai in difficoltà la difesa degli ospiti. Servirà ben altro per sbloccare il match.

Secondo tempo
Al 45′ sostituzione Bari, dentro Oliveri per Dorval.
Al 50′ Maiello recupera il pallone dalla propria metà campo e serve sulla corsa Sgarbi, che trova al centro Sibilli, il numero 20 stoppa e conclude debolmente fra le braccia del portiere.
Al 51′ brivido per il Bari, Vazquez si libera in un “fazzoletto” e fa partire un bolide verso Radunovic, il nuovo portiere biancorosso viene graziato dal palo.
Al 57′ sostituzioni Cremonese, dentro De Luca per Tsadjout e Barbieri per Zanimacchia.
Al 59′ Sgarbi trova ancora Sibilli che, però, calcia molto alto sopra la traversa.
Al 60′ sostituzioni Bari, dentro Manzari per Sgarbi e Maita per Maiello.
Al 65′ buona combinazione sulla sinistra fra Favasuli e Lasagna, pallone al centro per Manzari, che non ci arriva di poco.
Al 69′ la sblocca De Luca: perde palla in uscita il Bari, Castagnetti cerca e trova De Luca, appena entrato, che con un pallonetto la mette dentro. Cremonese-Bari 1-0.
Al 72′ sostituzione Bari, dentro Novakovich per Lasagna.
Al 75′ sostituzione Bari, dentro Ricci per Favasuli.
Al 79′ la pareggia MANZARI: servito da Sibilli, il suo mancino al volo non viene trattenuto da Fulignati e porta tutto in parità. Cremonese-Bari 1-1.
All’80′ sostituzioni Cremonese, dentro Bonazzoli per Vandeputte e Majer per Castagnetti.
All’83′ ci prova direttamente da corner Oliveri, attento Fulignati.
All’84′ dormita del direttore di gara, Var e Avar: retropassaggio al portiere grigiorosso che poi blocca con le mani. Nessun fischio, nonostante le corrette proteste dei calciatori biancorossi.
All’89′ occasionissima Cremonese, De Luca da ottima posizione, su assist di Barbieri da destra, spara alto.
Sono 5 i minuti di recupero assegnati dall’arbitro.
Al 91′ ammonito Antov (Cremonese).
Al 92′ corner di Sibilli, allontana la retroguardia grigiorossi, Manzari al volo trova l’ottima risposta di Fulignati. Che brivido per i padroni di casa.
Finisce in parità il tempo regolamentare, dagli 11 metri si deciderà la qualificazione.

Rigori 5-4
Parte Benali che spiazza il portiere. 0-1
De Luca risponde e porta in parità, per lui 2 gol oggi e si candida all’MVP.
Capitan Vicari calcia forte ma Fulignati indovina, prolunga sul palo, e salva.
Vazquez buca Radunovic che va vicinissimo alla parata. 2-1
Sibilli spiazza e porta in parità il Bari. 2-2
Sernicola infila sotto le braccia del portiere ex Cagliari. Cremonese in vantaggio
Manzari, come De Luca, da 2 su 2 e segna anche il rigore. 3-3
Barbieri fa partire un bolide che si infila all’incrocio, rigore imparabile.
Novakovich pareggia con il piattone. 4-4
Collocolo sbaglia, Radunovic para, si va ad oltranza.
Oliveri sbaglia e scheggia il palo.
Bonazzoli segna e chiude il match, portando la Cremonese ai 16esimi.


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Bari News Politica

Bandiera palestinese a Palazzo di Città, Leccese: «Testimonia l’anelito alla pace dei baresi»

«Quella bandiera testimonia l’anelito alla pace della comunità barese e il sentimento di solidarietà alla città gemellata di Beit Jala in Palestina». Lo afferma il sindaco di Bari, Vito Leccese, rispondendo alle polemiche seguite alla decisione di esporre la bandiera palestinese sul balcone del suo ufficio a Palazzo di Città.

In una nota il sindaco di Bari spiega di aver detto al console onorario dello Stato di Israele a Bari, Luigi De Santis, che «sarò felice di esporre anche la bandiera israeliana quando lui si unirà all’appello del cessate il fuoco e quando il governo del Paese che lui rappresenta cesserà le operazioni militari nella striscia di Gaza».

La richiesta di esporre anche la bandiera israeliana era arrivata al sindaco Leccese anche dall’eurodeputato Michele Picaro che il primo cittadino ringrazia «per l’attenzione e la cortese sollecitazione che ha voluto riservare alla mia iniziativa di solidarietà con il popolo palestinese, in questi mesi tragicamente provato da azioni di guerra che hanno provocato oltre 40mila morti civili, tra cui tantissimi bambini».

«Chiedere l’immediato cessate il fuoco»

Leccese ricorda che «all’indomani della ignobile e omicida azione terroristica perpetrata da Hamas nei territori occupati ho fermamente condannato quanto accaduto. Ho sempre pensato che l’unico modo per riportare la pace in quel territorio martoriato sia quello di far tacere le armi da parte di tutti. Poiché sono più che convinto dell’universalità del valore della pace, ritengo che tale valore non vada mai strumentalizzato per finalità politiche, soprattutto da chi ha responsabilità istituzionali».

E proprio alla responsabilità Picaro richiamava Leccese. Un richiamo che, spiega il sindaco, «evoca il concetto importantissimo che è quello della “convivenza pacifica e la comprensione reciproca” tra i popoli. Questo concetto è alla base della soluzione “due popoli due Stati” di cui sono strenuo sostenitore anche perché ritengo che sia l’unica possibile, come auspicato anche nelle risoluzioni Onu».

Leccese fa anche riferimento all’ennesimo attacco israeliano che ha provocato oltre 100 vittime tra i civili: «È necessario chiedere l’immediato “cessate il fuoco”, per salvare il popolo palestinese e per evitare che la polveriera in Medio Oriente esploda con esiti da guerra mondiale».

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Volo d’emergenza dell’aeronautica: bimba in pericolo di vita trasportata da Bari a Palermo

Un’altra giornata intensa per l’Aeronautica Militare, sempre in prima linea per garantire il trasporto sanitario d’urgenza. Oggi, due velivoli del 31° Stormo di Ciampino sono intervenuti per salvare la vita a due bambini, dimostrando ancora una volta l’importanza di questo servizio.

Dopo il trasporto di ieri di un neonato di soli 13 giorni, è stato un Falcon 50 a effettuare oggi due missioni cruciali. La prima ha riguardato una bambina di 7 anni, ricoverata all’ospedale pediatrico “Giovanni XXIII” di Bari, che necessitava di cure specializzate presso l’Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione di Palermo.

Partito da Ciampino intorno alle 12, l’aereo ha raggiunto rapidamente Bari per imbarcare la piccola paziente, accompagnata dalla mamma e da un’equipe medica. Atterrato a Palermo poco prima delle 13, il Falcon 50 ha affidato la bambina alle cure dei sanitari che l’attendevano per il trasferimento in ospedale.

Senza perdere tempo, l’aereo è ripartito alla volta di Bari per un’altra missione urgente. A bordo, l’equipe medica barese, che aveva appena concluso il primo trasporto, era pronta per intervenire su un neonato di soli 15 giorni di vita che, ricoverato all’ospedale Monserrato “Duilio Casula” di Cagliari, doveva essere trasferito urgentemente al Bambino Gesù di Roma.

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Bari, detenuto psichiatrico aggredisce un poliziotto penitenziario: l’agente in ospedale

Un agente di polizia penitenziaria, in servizio nel carcere di Bari, è finito in ospedale con una frattura del setto nasale dopo essere stato aggredito da un detenuto, un 30enne nigeriano con problemi psichiatrici, che già quattro mesi fa si era reso protagonista di un episodio simile. Ieri si è scagliato contro il poliziotto mentre gli apriva la stanza.

A darne notizia è Federico Pilagatti, segretario nazionale del Sindacato autonomo di polizia penitenziaria (Sappe), evidenziando che «il detenuto in questione non dovrebbe stare nel carcere di Bari poiché è un internato in attesa da mesi di essere ricoverato in una Rems» ma «non gli trovano un posto».

Il sindacalista riferisce che «innumerevoli» sono state le «richieste della direzione del carcere per responsabilizzare l’Asl e la Regione nonché tutte le autorità interessate alla vicenda che a questo punto, riteniamo perseguibili per le aggressioni e i danni fisici e psichici procurati ai poliziotti».

Il Sappe, prosegue Pilagatti, «ritiene inaccettabile questo stato di cose per cui a rimetterci è sempre il personale di polizia penitenziaria che subisce le conseguenze di questa situazione, con aggressioni, minacce e altro».

Il poliziotto aggredito ieri era arrivato da poco a Bari ed è stato accolto dal nigeriano con un benvenuto che gli ha procurato venti giorni di prognosi.

Inoltre, denuncia il sindacato, «a completare l’opera ci sono i provvedimenti dei vertici del carcere che quasi a premiare l’azione posta in essere dal detenuto in questione, gli hanno offerto alcune ore di lavoro settimanale pagato, nonché passeggiare all’aperto dalle 8 alle 17. Il Sappe – prosegue la nota – ritiene intollerabile che il detenuto in questione invece di essere ricoverato sotto stretto controllo specialistico presso il centro clinico, sia stato buttato nella seconda sezione insieme agli altri detenuti con la sola prescrizione di colloqui psicologici tre volte la settimana».

Pilagatti chiede «l’intervento della magistratura al fine di sbloccare una situazione molto pericolosa che potrebbe avere risvolti drammatici sia per la salute del detenuto stesso, che per i poliziotti che come agnelli sacrificali vengono dati in pasto a questi pazzi».

Le rimostranze del sindacato verranno esposte al sottosegretario alla giustizia Delmastro che visiterà, il 13 e 14 agosto, gli istituti penitenziari di Taranto e Brindisi.

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Ordinanza anti-degrado a Bari, Laforgia: «Incomprensibile, discrimina i fragili»

Michele Laforgia torna sulla questione dell’ordinanza anti-degrado emanata nei giorni scorsi dal sindaco di Bari, Vito Leccese, e che già nei giorni scorsi aveva criticato.

Un’ordinanza, afferma in una nota siglata anche dall’associazione “La Giusta causa” e dall’ex assessora al Welfare del Comune di Bari Francesca Bottalico, che resta «incomprensibile», che tradirebbe il principio di condivisione e che «non risponde a una improvvisa emergenza» ma che pone «rimedio a condizioni di degrado risalenti nel tempo».

L’ordinanza resterà in vigore fino al prossimo 30 settembre. Il provvedimento prevede il divieto, dalle 20 alle 7, di vendere e somministrare per l’asporto bevande in bottiglie o contenitori di vetro nelle aree del centro cittadino, e vieta la “realizzazione di giacigli di fortuna e l’accatastamento di beni” quali “coperte, cartoni e carrelli per il trasporto”. Sono previste anche sanzioni.

«Non occorre particolare preveggenza per immaginare l’inefficacia di siffatti divieti e, nella migliore delle ipotesi, il semplice spostamento di giacigli di fortuna, masserizie e persone a pochi isolati di distanza, magari in zone ancora più degradate: così discriminando ancora una volta i gruppi socialmente ed economicamente più fragili», evidenzia “La Giusta causa” che si chiede come mai, come primo atto il sindaco «abbia inteso esordire nel suo mandato non già con un intervento dedicato alle analoghe e non meno pressanti emergenze presenti nelle declamate periferie, bensì alla zona più centrale della città».

La Giusta causa, Laforgia e Bottalico, scrivono nella nota, dubitano «dell’opportunità di iniziare ancora una volta dal centro e non dalle zone più trascurate e dai cittadini dei quartieri che da anni lamentano di essere stati dimenticati».

Sotto accusa c’è anche il metodo seguito per l’adozione del provvedimento. «Abbiamo appreso dell’ordinanza dal comunicato stampa del Comune», si sottolinea nella nota senza che ci sia stata «alcuna condivisione, neppure informativa, con le altre componenti della coalizione».

L’associazione rivendica «il diritto e il dovere di esprimere le nostre opinioni sul governo della città indipendentemente dalle maggioranze e dalle contingenze politiche. Si chiama cittadinanza attiva, ed è il cuore della partecipazione democratica».

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